30 novembre 15, 01:58 | #221 (permalink) Top |
User Data registr.: 23-01-2008 Residenza: To
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Un'immagine chiarisce più di mille parole,le ruote sono fissate su di un unico asse rigido,per il resto sono daccordissimo con te lo schema si riferisce nello specifico al ponte posteriore dell'alfa Sz/Rz e differisce per gli attacchi degli ammortizzatori,per il resto il ponte è identico alle altre transaxle di casa Alfaromeo,sulle vetture da competizione si effettuavano modifiche atte a modificare camber e convergenza che sulle vetture stradali erano parametri fissi di fabbrica non modificabili,il differenziale LSD era di appannaggio delle vetture stradali come 75 Ts,Turbo e V6 ed era di fabbrica tarato ad intervenire ad uno slittamento tra un semiasse e l'altro del 25%,sulle vetture da gara,a seconda della specialità si montavano differenziali autobloccanti con caratteritiche diverse e livello di intervento ben più elevato. Ultima modifica di picchiarello : 30 novembre 15 alle ore 02:06 |
30 novembre 15, 10:06 | #222 (permalink) Top | |
User Data registr.: 11-01-2009 Residenza: bologna
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| Citazione:
Esattamente, ci siamo capiti, sono stato fortunato proprietario di una Giulia Super Quadrifoglio Verde; con la sola preparazione della testata il retrotreno (un semplice ponte rigido con barra panhard ) andava in crisi come se la potenza da scaricare fosse stata dieci volte maggiore. Era divertentissima da guidare ma sicuramente poco produttiva se messa in pista per fare dei tempi e molto impegnativa da controllare. Umberto
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30 novembre 15, 10:18 | #223 (permalink) Top |
User Data registr.: 23-01-2008 Residenza: To
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| Eh se lo so,a metà anni '90 fu istituito il trofeo Giulia che per una serie di cause durò poco,i motori erano 2,0 derivati da Alfettà &co. il cambio ed il differenziale erano quelli della Giulia 1,3,le potenze medie erano sui 150 Cv e al retrotreno si montava lo 'slittone' copiato dalle Gta degli anni '60 per ovviare un poco all'instabilità in curva,le curve non erano tali se non si facevano con una ruota anteriore alzata,con la tecnologia moderna si riusciva a fare stare a terra le ruote anteriori,ma le curve diventavano meno controllabili ,il divertimento era totale. Tornando al proto,è vero che il progetto è di difficile messa a punto,ma il modellismo ha il bello che la sperimentazione ,fatta come la intende Mauro,è praticabile in economia e crea un bagaglio personale enorme a livello di esperienza,poi che anche i costruttori seriali abbiano scartato già anni fa determinate tecniche non importa,l'esperienza personale non ha prezzo |
30 novembre 15, 12:47 | #224 (permalink) Top |
UserPlus Data registr.: 04-09-2008 Residenza: Arezzo
Messaggi: 6.737
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WOW Milan ....con le cinghie per tenere il ponte quando la sollevavi ? Mi ricordo il retrotreno del mitico Duetto che mi dicevano essere uguale a quello della Giulia che non ho avuto la fortuna di vedere sotto Effettivamente la convergenza posteriore è uno dei parametri più importanti "scoperti" dall'automodellismo a fine anni '80 con l'introduzione della plurivincente BMT 891 e poi diventato indispensabile in tutte le categorie . Ciò non toglie che prima giravamo con la convergenza a zero anche con macchine performanti come le Serpent 4000 e 6000 e tutte ma proprio tutte le vecchie rigide erano fatte in quel modo . Secondo me paragonare l'esperimento di Pintermauro ad una 1/5 convenzionale non ha senso , la bellezza di questo mezzo è la ricerca che c'è dietro e l'iniziativa personale : vero modellismo allo stato puro , fatto di passione e manualità Mi ricordo della Motonica P8 quando venne fuori oppure del motore Grossi ......non sempre i parametri che vanno bene per le auto vere sono trasferibili sui nostri amati modellini ....
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30 novembre 15, 15:32 | #225 (permalink) Top | |
User Data registr.: 11-01-2009 Residenza: bologna
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| Citazione:
Esatto, con le cinghie , che quando si rompevano te le tiravi dietro come code ... Con l'albero a camme modificato il motore doveva essere tenuto in coppia, e partire da fermo con il bagnato (e con le gomme di allora michelin X !!!) erano sgommate sicure . Una volta avviata andava dritta come un treno, ma poi arrivava sempre una curva a rompere le scatole. Era un continuo controllo gioco valvole, cambio candele, rabbocco olio e bilanciamento di carburatori, non c'era da annoiarsi. La vendetti quando cambiai lavoro e la macchina mi serviva tutti i giorni ! A Pintemauro consigliatelo bene e sopratutto non illudetelo . Umberto
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30 novembre 15, 17:17 | #226 (permalink) Top |
UserPlus Data registr.: 04-09-2008 Residenza: Arezzo
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Siamo OT ma come non rivelare certi dettagli che oggi non esistono più ??? La Giulia che aveva il mio babbo , credo una 1.3 , andava "ingrassata" periodicamente !!!! cosa che oggi nessuno sa cosa significhi Però che bei tempi !!!!
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01 dicembre 15, 22:28 | #227 (permalink) Top |
User |
Come sempre è bello ascoltarvi , per il sottoscritto molte cose sono inedite ma come dite voi il bello nel modellismo è sperimentare un qualcosa di diverso divertendosi , sò che il mio progetto ha dei limiti ma se cercassi le prestazioni al top senza smazzate varie avrei già preso un telaio usato di marca blasonata bello e pronto ma non fa per mè e il gioco mi finirebbe subito... Ciao |
05 febbraio 16, 02:53 | #228 (permalink) Top |
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Non ci sono più novità su questo progetto?
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09 febbraio 16, 14:50 | #230 (permalink) Top |
User |
Ciao a tutti novità non ce ne sono, l'auto gira su piazzali e lhò pure "parcheggiata" su un marciapiede a velocità folle......, i danni sono lievi ma il tutto è in stand-by, comunque non è molto stabile ovvero la potenza è troppa per il tipo di telaio/peso, si dovrebbe sperimentare e perfezionare ulteriormente ma per ora sono preso con la costruzione di un hely quindi rimando l'Abarth in un futuro prossimo. Intanto mi sono preso una Tamiya , mi piaceva avere un modello vintage off. Ciao |
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