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Vecchio 28 ottobre 13, 19:14   #51 (permalink)  Top
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L'avatar di (marzo)
 
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Originalmente inviato da Elia Masotto Visualizza messaggio
non spreco troppo la batteria secondo te? e se la collego alla batteria della macchinetta come faccio?
i led consumano meno di un millesimo di quello che consuma il motore..

per non inquinare il presente 3ad potresti aprire una discussione ad Hoc in cui parlare -chiedere info su come realizzare il tuo impianto, dove sicuramente potrei spiegare cosa vuoi realizzare esattamente, e ricevere consigli su come fare a realizzarlo..
(marzo) non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 28 ottobre 13, 19:27   #52 (permalink)  Top
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L'avatar di Elia Masotto
 
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oggi ho trovato su internet un'altra folle soluzione fai da te: un tizio ha comprato un Arduino e lo ha programmato come un sensore di parcheggio (quando va in retromarcia, si attivano delle luci da verde a rosso in base alla distanza da un oggetto, barra muro); i sensori sono posti sull'allettone posteriore del suo buggy.
forse non molto utile, ma bellissima idea
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Elia Masotto non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 28 ottobre 13, 19:30   #53 (permalink)  Top
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L'avatar di Elia Masotto
 
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Originalmente inviato da (marzo) Visualizza messaggio
per non inquinare il presente 3ad potresti aprire una discussione ad Hoc in cui parlare -chiedere info su come realizzare il tuo impianto, dove sicuramente potrei spiegare cosa vuoi realizzare esattamente, e ricevere consigli su come fare a realizzarlo..
senza aprire una nuova discussione (anche perchè si esaurirebbe in un paio di messaggi), cosa mi devo procurare?
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Vecchio 28 ottobre 13, 19:59   #54 (permalink)  Top
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L'avatar di saxo8v
 
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Originalmente inviato da (marzo) Visualizza messaggio
funziona semplicemente "frenando" il lavoro dei satelliti (gli ingranaggi conici)
tali ingranaggi in curva ruotano in senso inverso, compensando i giri della ruota interna rispetto a quella esterna

è proprio questo il funzionamento del differenziale.

limitando la rotazione dei satelliti andiamo a bloccare via via maggiormente il differenziale stesso, garantendo sempre maggior trazione su entrambe le ruote anche i caso di perdita di aderenza della ruota interna (di solito la prima che perde aderenza)

questo effetto si ottiene con del grasso molto viscoso, o anche con la molla..
(essa frena infatti i due ingranaggini)



ovviamente un differenziale totalmente bloccato sortisce anche un effetto sottosterzante.
quindi va regolato in base alle esigenze

chiaro!

grazie
saxo8v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 28 ottobre 13, 20:20   #55 (permalink)  Top
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nelle 1/5 c'era una scanalatura nell'alberino dove è stata messa la molla , in quella scanalatura si metteva un seiger che poi premeva nella molla , avendo lo spazio per mettere una brugola in grado di premere sull'albero stesso spostandolo si creava una sorta di regolazione .....più spostavi l'albero e più il seiger spingeva la molla verso il satellite

Ottimi i consigli sui vari grassi ed olii , pregherei di specificare per quali mezzi ed utilizzi in modo da non creare fraintendimenti

La grafite pura in polvere esiste ed è un pochino meglio di quella grattata semplicemente perchè è costituita da nanosfere , si utilizz ainfatti anche nelle trafilerie professionali al posto dell'olio emulsionabile .

A proposito di oli : occhio che siano compatibili con il SILICONE degli Oring ....altrimenti ciao tenuta ...il che avviene nel tempo ....non è che il silicone esplode .

Per gli ammo rovesciati : non ci sono controindicazioni a patto di proteggere ( giustamente ) gli steli con un semplice palloncino e considerare il fatto che la prima parte della corsa sarà influenzata dal riempimento degli stessi ....ovvero se mancasse un pò d'olio il pistone non sarà frenato...
Mi dimenticavo : così rovesciati sono più esposti agli urti le canne piuttosto che gli steli......OKKIO all'utilizzo del mezzo
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SG 1 Professionale , H.M.I. Tempest , Spadaro Model 002 e Gran Visir dei modelli Vintage !
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Vecchio 28 ottobre 13, 21:41   #56 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Elia Masotto Visualizza messaggio
oggi ho trovato su internet un'altra folle soluzione fai da te: un tizio ha comprato un Arduino e lo ha programmato come un sensore di parcheggio (quando va in retromarcia, si attivano delle luci da verde a rosso in base alla distanza da un oggetto, barra muro); i sensori sono posti sull'allettone posteriore del suo buggy.
forse non molto utile, ma bellissima idea
comunque un ottimo esercizio modellistico..
metti il link?


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Originalmente inviato da Elia Masotto Visualizza messaggio
senza aprire una nuova discussione (anche perchè si esaurirebbe in un paio di messaggi), cosa mi devo procurare?
led in quantità desiderata e resistenze
(il calcolo di quali e quante lo deduci consultando la tabella del link che ti avevo indicato qualche post addietro)

ma se non sai come collegare i led in serie e in parallelo non puoi calcolare le resistenze
in questo caso è meglio aprire una discussione apposita, o meglio cercare se ce n'è già una che tratta l'argomento..
(marzo) non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 28 ottobre 13, 22:20   #57 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da (marzo) Visualizza messaggio
comunque un ottimo esercizio modellistico..
metti il link?
ho appena controllato, hanno chiuso il sito internet.
tuttavia avevo intenzione di metterlo sulla mia macchina, e pensavo di far fare all' arduino un segnale acustico quando va in retro come i bilici
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Elia Masotto non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 28 ottobre 13, 23:33   #58 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da pappa Visualizza messaggio
nelle 1/5 c'era una scanalatura nell'alberino dove è stata messa la molla , in quella scanalatura si metteva un seiger che poi premeva nella molla , avendo lo spazio per mettere una brugola in grado di premere sull'albero stesso spostandolo si creava una sorta di regolazione .....più spostavi l'albero e più il seiger spingeva la molla verso il satellite

Ottimi i consigli sui vari grassi ed olii , pregherei di specificare per quali mezzi ed utilizzi in modo da non creare fraintendimenti

La grafite pura in polvere esiste ed è un pochino meglio di quella grattata semplicemente perchè è costituita da nanosfere , si utilizz ainfatti anche nelle trafilerie professionali al posto dell'olio emulsionabile .

A proposito di oli : occhio che siano compatibili con il SILICONE degli Oring ....altrimenti ciao tenuta ...il che avviene nel tempo ....non è che il silicone esplode .
MOLTO ingegnosa come soluzione..


hai ragione su tutto il resto.

io utilizzo quel che trovo, ma perchè per me rovinare un gommino o rifare un pezzo non è un problema quanto lo sarebbe invece trovare ogni volta i materiali più idonei.

per chi non ha voglia/tempo/capacità di trafficare-sperimentare- e se occorre riparare, è senz'altro meglio utilizzare i vari prodotti specifici che si trovano nei negozi di modellismo

un consiglio riguardo agli O-ring però mi sento di darlo:

io spesso aggiusto anche piccoli attrezzi pneumatici/oleopneumatici che uso per lavoro.
Tali utensili sovente utilizzano O-ring di varie misure, anche piccolissime.

non trovando mai il ricambio originale, mi rifornisco presso autoricambi ben forniti.

in questi negozi è possibile trovare O-ring di tutte le misure, e solitamente sono O-ring che resistono a tutti i liquidi di un automobile (compreso il famigerato olio idraulico, o dei freni che dir si voglia)

Eventualmente questi O-ring sono utilizzabili tranquillamente nei nostri ammortizzatori, essendo di gran lunga migliori di quelli originali
(marzo) non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 29 ottobre 13, 01:21   #59 (permalink)  Top
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provo ad inserire anche io alcune soluzioni che ho adottato, spero che possano essere utili a qualcuno.

1) visto che mi ero stancato di avere cavetti con spinette che mi andavano ovunque mi sono costruito questa basetta costituita da due cartoncini incollati ad un' assetta di balsa.
questa è la parte posteriore, le "piste" sono realizzate con le scatolette delle conserve di pomodoro, per aggiungere un nuovo connettore è sufficiente forare con una punta della dimensione adeguata la basetta e la parte metallica, a questo punto si inserisce il cavetto del connettore e lo si salda.


2) siccome i riempimenti delle mie gomme economiche si sbriciolavano spesso decisi di trovare un sistema per rifare i riempimenti, quindi scollo le gomme semplicemente forzando l'incollaggio a mano e tagliando la gomma a raso del cerchione (sistema che non ho mai sentito utilizzare da nessuno ma pare che funzioni) quindi con un utensile del dremel costituito da un rulletto di carta vetrata rimuovo i residui di colla e gomma dal cerchione, quindi do una passatina leggera anche alla gomma.
A questo punto con l'archetto a filo caldo in foto alimentato con l' i charger con l'apposito programma (con l'imax funzionava anche con il programma per NiMH) taglio le strisce di gommapiuma della larghezza, spessore e lunghezza che mi occorre.

A questo punto faccio uno smusso alle estremità della striscia di gommapiuma in modo da aumentare la superficie di incollaggio (uso del bostik) una volta incollato il tutto il risultato è questo.


3) dal momento che ho acquistato delle batterie con un formato molto particolare ho avuto la necessità di costruire un adattatore in polistirolo con un alta densità che taglio sempre con l'archetto a filo caldo.
Per prima cosa lo disegno in Autocad, quindi stampo il disegno in scala 1:1, lo appoggio sul foglio di polistirolo che intendo utilizzare e con una "rotellina dentata" da sarta seguo i contorni di modo da lasciare il segno sul polistirolo, a questo punto taglio il tutto e il gioco è fatto.
Dal punto di vista della resistenza non è il massimo, quando la macchina prende botte molto forti il polistirolo si danneggia, di positivo ha che la batteria resta "al morbido".



4) Data la continua necessità di rasamenti ho escogitato un sistema per realizzarli in serie (anche se in modo molto laborioso).
prendo due assette ben piallate (come quelle in foto) inserisco i fogli di ottone di varie misure (1; 2; 2,5...)che acquisto in un negozio che serve le azziende dalle mie parti, quindi avvito varie viti sul perimetro che tengono le due assi ben pressate tra di loro, (in questo caso ho segnato accuratamente i fori prima di farli) a questo punto faccio i fori con il trapano a colonna (va bene anche quello normale).


Quindi svito le viti e ottengo un foglio ben sforacchiato, con il dremel e tanta pazienza sgrosso i rasamenti, li separo per dimensioni esterne e del foro interno e li metto su una vite (in ordine infilo, una rondella almeno delle dimensioni del rasamento che voglio ottenere, tutti i rasamenti sgrossati , un' altra rondella e impacco il tutto con un bullone ben tirato, a questo punto fisso la parte restante del filetto nel mandrino di un trapano e con una mola da banco molo l'eccesso e grazie alla rotazione del trapano ottengo una molatura uniforme fino ad arrivare alla dimensione desiderata, quindi svito il bullone, ora mi trovo davanti un pacco di rasamenti tutti incollati tra di loro, con pazienza bisogna separarli, (non è impossibile) quindi li rifinisco con un dischetto di carta vetrata fine montato sul dremel e finalmente ho dei perfetti (o quasi) rasamenti in ottone.

5) con questo tempo umido la terra sollevata dalle gomme del truggy andava a incollarsi sugli ammo e sui braccini posteriori riducendoli in uno stato indescrivibile, stufo di dover lavare la macchina con acqua tutte le domeniche sera, prendendo spunto da alcuni modelli che son dotati di parafanghi dalla nascita ne ho costruiti due anche io.


Devo dire che funzionano benissimo, si prendono il fango tutto loro e dietro non arriva nulla.

6) per non perdere le clips durante i ribaltoni ho copiato il sistema da una foto in un negozio online, un'accortezza che evita spiacevoli perdite di clips anche durante i cambi di lipo.
Due rondelline di ALLUMINIO opportunamente forate a cui attacco degli elastici a loro volta collegati alle clips, mi hanno permesso di non perdere più nemmeno una clip.
Inoltre distribuiscono anche meglio i carichi sulla carrozzeria e ne limitano in parte i danni durante i ribaltamenti.
(metto il link alla foto perchè non mi accetta così tante immagini)
http://i1118.photobucket.com/albums/...g?t=1382996490

7) quando sostituivo le spinette degli omocinetici mi trovavo sempre di fronte al problema di dove appoggiarmi per picchiare con il martello, così ho realizzato questa semplice ma efficace "basetta"


la spinetta scende dal buco mentre la semisfera dell'omocinetico sta nell'avvallamento.

8) semplicemente una stazione di ricarica che penso mi sia riuscita piuttosto benino e volevo mostrarvela.
vista esterna


comparto cavetteria


comparto alimentatore


praticamente ci sono 3 piani, quello sopra dei carichini, aprendo il coperchio si vedono i cavetti per la ricarica e sotto ancora è posizionato un alimentatore da 12 V 30 A con le 3 uscite posizionate a destra (se ci fate caso c'è pure un sensore di temperatura sopra la ventola collegato all' i Charger che interrompe la carica se supera una certa temperatura.

Spero di non aver annoiato nessuno, in caso fate finta che non abbia scritto, almeno in internet si può
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Quando l'hai fatto ben che tanto basta non lo toccar più perchè si guasta.
Leonardo da Vinci
franci non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 29 ottobre 13, 01:47   #60 (permalink)  Top
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altro che annoiato..
sono bei trucchetti..

mi complimento per l'ingegno (che per un modellista è una dote non certo trascurabile)




per i rasamenti uso anche io lo stesso sistema per rifinire l'esterno, ma per il foro uso il sistema della "fustella"

in pratica un colpo secco sulla lastra con un tubo del diametro che serve.
(la lastra è poggiata su un legno piatto)



bella l'idea dei parafanghi, mi sa che la adotterò..




la basetta elettrica non ho capito bene a che serve (ma non sono molto esperto)


già che ci sono per restare in tema elettrico posto anche io quello che ho realizzato
stasera:


ll modello, (come penso anche molti altri) è dotato di fanali funzionanti.

Tali fanali sono ovviamente fissati alla carrozzeria, mentre l'alimentazione giunge necessariamente dal telaio, dove è collocata la batteria.

Questo implica necessariamente un collegamento (cablaggio) tra la carrozzeria e il telaio; in pratica un filo che deve avere uno spinotto per poter separare carrozza e telaio ogni volta che si renda necessario.

inoltre, tale filo , nel mio caso doveva pure essere leggermente lungo, perchè ogni volta che devo cambiare/inserire la batteria la carrozzeria deve essere tolta,e se il filo è troppo teso rischio pure di romperlo.

in precedenza avevo quindi adottato un filo più lungo, in modo da poter appoggiare la carrozza rovesciata di fianco al telaio mentre montavo la batteria, senza dover scollegare per forza la spinetta di tale filo.


ovviamente nel rimontare la carrozzeria dovevo disporre in ordine il lungo filo, per evitare che si attorcigliasse da qualche parte, o che uscisse fuori da sotto, incastrandosi magari negli organi in movimento.

Stanco di tutta questa procedura, ho pensato di creare un cablaggio automatico.

in pratica, quando posiziono la carrozza sul telaio, due collegamenti si chiudono facendo passare la corrente dal telaio alla carrozzeria.

ecco il semplice sistema che ho adottato:







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