27 ottobre 13, 19:44 | #32 (permalink) Top |
User Data registr.: 28-09-2012 Residenza: milano
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Paraurti della seben, fatto in con lattine di cocacola.. Era per un demolition derby
__________________ E revo 1/16 la bestia in miniatura Losi micro short course 1/24 brushless 2.4ghz Wlv913 GoproHero3black |
27 ottobre 13, 21:25 | #33 (permalink) Top |
User Data registr.: 28-07-2010 Residenza: nardò
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| Ma gli steli rovesciati hanno un perchè o solo x una questione estetica?!?Non prenderla come una critica ma è solo curiosità.....non si sà mai con l'aria che tira in stò forum bisogna stare attenti a quello che si scrive e come se no si scatenano faide assassine..... |
27 ottobre 13, 21:43 | #34 (permalink) Top | |
User Data registr.: 15-09-2012
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| Citazione:
è un impianto che potrebbe essere adatto nell'autocostruzione modellistica più che ai buggy, comunque cercherò di spiegare come è stato realizzato. la sua prerogativa rispetto alle centraline elettroniche in commercio è che questo funziona molto meglio. -in primo luogo le centraline elettroniche con gli indicatori di direzione hanno il difetto che i led NON lampeggiano in sincronia, ma "a cavoli loro", mentre con questo impianto funzionano come le auto vere (lampeggiano in sincronia la freccia davanti e quella dietro) -in secondo luogo sulle centraline gli indicatori di direzione si attivano appena curviamo, col risultato che ad ogni curva si accendono le frecce, mentre con questo impianto si accendono solo con lo sterzo a fine corsa. (volendo è possibile regolare tiranteria ed EPA, e camma sul microinterruttore in modo che addirittura si accendano immediatamente DOPO aver raggiunto il fine corsa) -terzo, che gli stop si spengono non appena premiamo lo stik del gas sulla radio, anche se il veicolo è ancora fermo (mentre con le centraline si spengono solo quando il modello si muove già, e arriva un certo voltaggio al motore, col risultato che quando andiamo piano viaggeremmo con gli stop accesi... lo svantaggio rispetto alle centraline è che questo è molto più ingombrante, e quindi adatto solo a modelli che abbiano lo spazio per collocarlo, e occultarne i componenti alla vista ------- vediamo come realizzarlo: in pratica l'impianto sfrutterebbe direttamente la corrente della batteria, convogliandola alle luci che verrebbero accese da un interruttore. le luci però sarebbero "differenziate". ossia le luci anteriori sarebbero composte da 2 lampade che emettono più luce (anabaglianti) e da 2 lampade identiche che però emettono meno luce (posizione) è quindi un impianto adatto ai veicoli con fari anabaglianti e "gemme" di posizione separati le 4 lampade anteriori si accenderebbero comunque insieme.(pur fornendo un differente grado di luminosità) le luci posteriori invece sarebbero composte da 2 sole lampade, che funzionano sia da luci di posizione che da Stop.(modulando la tensione) (quindi un impianto adatto a veicoli nei quali stop e posizione erano in un unico fanalino) questo effetto funziona sfruttando una corrente aggiuntiva inviata alla lampada solo in fase di "rilascio" del gas, sfruttando il segnale proveniente dall ESC. quindi posteriormente,a luci spente avremo solo gli stop che si accendono a veicolo fermo, mentre al luci accese avremmo le luci posteriori che AUMENTANO di intensità quando si attiva lo Stop. qui vediamo lo schema che è stato utilizzato: come abbiamo visto, gli stop funzionano con una "corrente aggiuntiva", inviata da un circuito secondario quando molliamo il gas. tale circuito viene chiuso da un meccanismo elettromeccanico. in pratica un microservo collegato all'esc (o ai fili del motore) si muove quando acceleriamo o rilasciamo il gas. tale microservo aziona un microinterruttore che alimenta il circuito della corrente aggiuntiva (non trovo le immagini, ma è un meccanismo simile a quello utilizzato per le frecce, che vedremo in seguito) in alternativa al sistema del microservo abbinato all'interruttore, è possibile utilizzare un relè che quando non c'è corrente al motore chiude il circuito. (il risultato è quasi il medesimo) io ho preferito il microservo perchè lavorando sulla lunghezza della "camma" che aziona l'interruttore è possibile regolare la sensibilità dell'attuazione (cosa che invece col relè è impossibile, giacchè la bobina del relè si eccita solo oltre un certo voltaggio, e questo farebbe sì che gli stop si potrebbero spegnere solo quando al motore arriva una certa tensione) in pratica gli stop potrebbero spegnersi solo se acceleriamo molto, ma rimanere accesi se procediamo lentamente. col sistema del microservo invece come possiamo vedere in questo video l'azionamento è molto sensibile (regolando bene la camma che aziona il microinterruttore è addirittura possibile fare in modo che gli stop rimangano spenti anche se l'auto non avanza ancora ) prova impianto stop - YouTube Veniamo ora alla seconda parte del nostro impianto luci. sul veicolo sono installati anche gli indicatori di direzione. essi sono azionati da un meccanismo simile al precedente. Un microservo collegato in derivazione dal servo dello sterzo aziona due microinterruttori, che accendono rispettivamente gli indicatori di un lato o dell altro del veicolo. l'intermittenza è ottenuta in questo modo. Utilizziamo una coppia di led normali e un led intermittente per ogni lato del veicolo, collegandoli in serie tra loro. questo farà si che il led lampeggiante faccia lampeggiare anche gli altri (basterà poi oscurare ed occultare il terzo led che a noi non serve) io ho utilizzato 3 led anche se ne servono due per abbassare le tensione collegandoli in serie, visto che li alimento direttamente dalla batteria, ma si potrebbero usare anche altri metodi per ridurre la tensione, utilizzando così solo 2 led per lato del veicolo. (l'importante è che vi sia solo UN led lampeggiante, e un led normale. in questo modo il lampeggio del led normale è dato solo dal fatto che il led lampeggiante collegato in serie "taglia" l'alimentazione anche al led normale, creando una sincronizzazione del lampeggio) utilizzando 2 led intermittenti collegati separatamente infatti otterremo che ogni led lampeggia per suo conto. ecco uno schema dell'impianto indicatori qui vediamo un particolare del meccanismo che aziona gli indicatori. (il servo aziona un microinterruttore o l'altro, a seconda se riceve l'impulso di curvare a dx o a sx . Il segnale infatti è lo stesso che arriva al servo dello sterzo, del quale è una derivazione) come per gli stop, qui vale lo stesso discorso sulla sensibilità. regolando la camma che aziona gli interruttori è possibile fa accendere le frecce solo a fine corsa dell sterzo, o addirittura sfruttando qualche gommino elastico, farli accendere solo "oltre" tale limite (ossia regolando gli epa di sterzo in modo che possano andare un "micro" oltre il fine corsa meccanico delle articolazioni di sterzo) in questo modo, curvando il volantino quasi totalmente l'auto sterzerà completamente. Ruotandolo totalmente, quel minimo di gioco elastico preventivamente adottato sulla squadretta servo principale, o sulle articolazioni permetterà al servo principale di effettuare ancora un leggerissimo spostamento senza che le ruote sforzino, ma nel contempo tale spostamento lo eseguirà anche il microservo derivato, che a questo punto azionerà gli indicatori di direzione. questo effetto è molto più realistico di quello offerto dalle centraline elettroniche, dove solitamente appena curviamo un pelo, anche se non vi è un crocevia, le frecce si accendono.. (e spesso vedo che il lampeggio non è nemmeno "all'unisono", ma la freccia davanti lampeggia per suo conto rispetto a quella dietro..) lo stesso discorso vale per gli stop: ho visto impianti comprati in cui gli stop si spengono solo quando il mezzo procede spedito, ma rimangono accesi se non si accelera abbastanza. questo sistema quindi a mio avviso è da perferire, almeno sotto il punto di vista del realismo questo impianto l'ho poi adottato mesi fa su un veicolo e devo dire che se messo a punto bene funziona alla grande ho trovato questi due video di prova dove si vede grossomodo il funzionamento e la resa (forse mi sono scordato di mostrare le frecce all'anteriore) qui vediamo il funzionamento quando le luci generali del veicolo sono spente: last 081 - YouTube qui invece vediamo come venga modulata la tensione a luci accese, per ottenere l'effetto "luci di Stop": last 082 - YouTube mi scuso se il post è un pò contorto, ma ho fatto un po di copia-incolla da altri forum dove avevo inserito il tutorial, e purtroppo non ho più disponibile la foto del meccanismo che aziona gli stop, a causa dell'hosting che ha chiuso i battenti.. naturalmente questo impianto utilizza componenti quali lampadine o led in funzione della batteria utilizzata, come pure la riduzione di tensione per le posizioni ottenuta con collegamenti in serie, quindi in caso di modifiche andrebbero ricalcolati i valori delle lampade, o modificati alcuni collegamenti non è certo l'unico impianto possibile, e non è adatto a tutti i veicoli, ma credo possa essere un valido esempio da cui prendere alcuni spunti per reaizzare le nostre "diavolerie modellistiche" buon lavoro.. Ultima modifica di (marzo) : 27 ottobre 13 alle ore 21:52 | |
27 ottobre 13, 21:44 | #35 (permalink) Top |
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| a parte il paraurti "Mad Max" che puo' essere carino esteticamente, ma da evitare assolutamente per girare.. I "salva ammortizzatori" che hai creato sono in alluminio o in acciaio? Perche' nel secondo caso (in acciaio), alzando di circa 1 centimetro (ad occhio eh) la lunghezza della torre ammo anteriore, quando cappotti aumentano di molto il rischio di piegare la torre... se invece sono di alluminio semplicemente si piegano loro e non succede niente..
__________________ Losi 22: RS Gen2, Tekin 10.5, Sanwa, Savox 1257 - Schumacher KF: HW V3, Trinity 10.5, Sanwa, Futaba 451 Predator X11: Dualsky 870, Dualsky 7.5, Sanwa, Savox 1257 - Tekno EB48: RX8, Tekin 1400kv, Sanwa, Hitec 7955 |
27 ottobre 13, 22:01 | #37 (permalink) Top |
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| funziona semplicemente "frenando" il lavoro dei satelliti (gli ingranaggi conici) tali ingranaggi in curva ruotano in senso inverso, compensando i giri della ruota interna rispetto a quella esterna è proprio questo il funzionamento del differenziale. limitando la rotazione dei satelliti andiamo a bloccare via via maggiormente il differenziale stesso, garantendo sempre maggior trazione su entrambe le ruote anche i caso di perdita di aderenza della ruota interna (di solito la prima che perde aderenza) questo effetto si ottiene con del grasso molto viscoso, o anche con la molla.. (essa frena infatti i due ingranaggini) ovviamente un differenziale totalmente bloccato sortisce anche un effetto sottosterzante. quindi va regolato in base alle esigenze |
27 ottobre 13, 22:24 | #38 (permalink) Top | |
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27 ottobre 13, 22:28 | #39 (permalink) Top | |
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complimenti
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28 ottobre 13, 00:02 | #40 (permalink) Top | |
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gia chiesto ma non mi ha risposto,secondo me aumentano la concentrazione di sporco sul gommino dell ammortizzatore riducendone la durata,nella posizione classica lo sporco viene pompato verso il basso e non puo risalire,qui tendera sempre a ricadere verso il basso.opinione personale!! | |
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