03 maggio 08, 14:19 | #1 (permalink) Top |
User Data registr.: 19-04-2008
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| Quesito sula Garanzia dei sistemi elettronici (radio e servi)
leggendo poco fa il post su jonathan mi e venuta in mente una domanda : se un modello crasha per colpa di una ricevente o di un servo difettoso il modellista puo chiedere il risarcimento danni alla casa produttrice dell' apparato radio ? a me un paio di volte e capitato di avere problemi per dei servi che si stavano sgranando ma essendo fuori garanzia da anni non ho mai pensato di rivalermi in tal senso. pero i modelli dal deproncino piu idiota al jet a turbina piu complesso costano sia in termini di soldi che di ore lavorative per cosrtuirli, e se sul crash di un deproncino ci si puo passare sopra sul crash di un jet a turbina non ci si passa sopra tanto facilmente . a questo punto mi chiedo se, ad esempio, nel caso in cui sia possibile dimostrare (mediante testimoni presenti sul campo di volo visto che di scatole nere sui modelli non ci sono) che il crash sia avvenuto per un malfunzionamento della ricevente o di un servo, si puo chiedere l'indennizzo dei danni alla casa produttrice della radio. voi che dite ? |
03 maggio 08, 16:46 | #2 (permalink) Top |
User Data registr.: 01-11-2005 Residenza: Bergamo
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che io sappia la garanzia da diritto alla riparazione o alla sostituzione dello stretto componente; per il resto non ci sono santi che tengano. E' la stessa cosa anche per gli ambiti extra modellistici. pensa ad esempio per chi usa ancora la pellicola fotografica: la garanzia è limitata alla sostituzione della pellicola difettosa. I soldi spesi per andare a fotografare il tale monumento non te li rimborsa nessuno, anche dimostrando che il viaggio aveva quello scopo.
__________________ 'gnapossofà |
03 maggio 08, 17:43 | #3 (permalink) Top |
User Data registr.: 19-04-2008
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il tuo esempio fila perfettamente, permettimi pero di prendere in considerazione un altro tipo di casistica. ovvero ammettiamo che il modello cadendo faccia male a qualcuno . un esempio analogo si potrebbe fare con il mondo delle corse automobilistiche. supponiamo che il sistema della centralina elettronica della ditta X montata su una macchina da gara faccia cilecca e il pilota o qualche spettatore muoia. La famiglia della vittima fa causa alla scuderia, la scuderia dice guardate che non e colpa nostra la macchina e perfetta, la scatola nera dimostra che il sistema difettoso è la centralina elettronica fornitoci dalla ditta X . a questo punto chi è responsabile della morte del pilota o dell ignaro spettatore? la scuderia o la ditta fornitrice della centralina elettronica ? (prendo in considerazione questo esempio perche una cosa simile potrebbe capitare anche in campo aeromodellistico e se è vero che chi partecipa alle manifestazioni o alle gare e assicurato e anche vero che un conto e avere l'assicurazione un conto e essere ritenuti responsabili di un evento tragico quando magari e colpa di un componente elettronico difettoso fornito da altri) Ultima modifica di kobaiachi : 03 maggio 08 alle ore 17:50 |
05 maggio 08, 19:45 | #4 (permalink) Top |
User Data registr.: 01-11-2005 Residenza: Bergamo
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Faccio soltanto delle ipotesi perchè non è il mio campo e per fortuna non ho esperienza diretta. Mi viene da pensare che, in caso di danni a terzi, appurare che la causa è un componente difettoso e che quindi non può essere imputata imperizia o imprudenza al modellista ti mette al riparo dalle responsabilità penali e poi, per quelle civili ci pensa l'assicurazione. Sarebbe interessante sentire l'opinione di un legale sulla possibilità di rivalsa... se c'è qualcuno che ne sa...
__________________ 'gnapossofà |
05 maggio 08, 20:02 | #5 (permalink) Top |
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| Responsabilità
Credo sia praticamente impossibile provare se la cusa di un crash è la trasmittente, la ricevente, il servo, la centralina, l'interruttore, ecc. ecc. ecc.. Si può sempre sostenere che la disposizione dei componenti non era ottimale, per non parlare di manovre errate, e chi più ne ha ne metta. Vedi che anche quando muore qualcuno all'ospedale, se la rimpallano tra loro e nessuna paga, quasi maiGli avvocati poi dicono che la legge è come la pelle dei coglxxxx, va dove la tiri........ Ciao, Alberto |
06 maggio 08, 11:25 | #6 (permalink) Top |
UserPlus Data registr.: 09-07-2005 Residenza: Rimini
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Tralasciando per il momento la dimostrabilità della causa precisa di una rottura, contrariamente a quanto scritto da qualcuno, la garanzia DEVE risarcire anche i danni provocati dalla rottura/malfunzionamento del prodotto. Faccio un esempio nel mio lavoro. Io sono meccanico. Sostituisco una pompa dell'acqua che "lavora" con la cinghia di distruibuzione diciamo di una Audi A6 2.5 V6 diesel. La pompa è difettosa e rompendosi manda fuori fase la distribuzione e provoca 3000 di danni. Io sono tenuto a dare completa garanzia e risistemare il danno in modo completamente grautito per il cliente. La ditta produttrice del pezzo è tenuta e risarcire me in toto.... ci mancherebbe che mi desse la pompa e basta... gliela infilerei dove dico io. Venendo a noi... io ho avuto un problema con un interruttore di bordo nuovo che mi fece distruggere il bellissimo Yak54 Somenzini dopo soli 2 minuti di volo di collaudo (vedi tread) http://www.baronerosso.it/forum/aero...udo-yak54.html Purtroppo non sono riuscito a cavare un ragno dal buco semplicemente perchè in Italia non esiste il concetto di sentenza punitiva. Mi spiego meglio... le ditte giocano sul fatto che a nessuno conviene intentare una causa che comporterebbe più spese del risarcimento. Questo anche in virtù del fatto che la tendenza dei giudici è di far pagare le spese equamente e non al "perdente", proprio per evitare il moltiplicarsi delle cause (Nel senso che se sai che devi spendere 1000 di causa per recuperarne 800 non la fai). Le ditte sapendo questo non risarciscono anche quando è palese la "colpa"... tanto non gli conviene farci causa. Se invece esistese il concetto di sentenza punitiva e qualche giudice che ha a cuore la giustizia iniziasse a dare multe di centinaia di migliaia di euro a chi non rispetta le regole, in malafade, sfruttando la debolezza (intesa come peso economico) di un qualsiasi acquirente, molte di queste si guarderebbero bene da non risarcire 500/600 rischiando di pagare sanzioni molto più pesanti. In definitiva. Pur nonostante la legge sia decisamente dalla nostra parte, nellla pratica la differenza di peso fra una grande ditta, magari una multinazionale con fior di avvocati prepagati, fa si che a prendercela in quel posto siamo sempre noi. Nel mio caso la, GRAUPNER si è comportata in modo SCHIFOSO. Il danno era palese e l'inconveniente perfettamente riproducibile... hanno fatto in modo che io mi stancassi di trattare una cosa che doveva essere automatica per una ditta che si considera seria ma che in effetti non lo è stata affatto.
__________________ Ciao da Marco m&m "Non e' mai troppo tardi per avere un'infanzia felice!" |
06 maggio 08, 11:38 | #7 (permalink) Top |
Franco vola più in alto di tutti noi Data registr.: 15-05-2003 Residenza: Roma
Messaggi: 3.437
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Concordo con quanto affermato per cui non si va' avanti legalmente se economicamente non conviene. Pero' tralasciando per un momento l'aspetto puramente economico, nella strastrastragrande maggioranza dei casi, quando distruggiamo un modello e' praticamente difficilissimo se non impossibile dimostrare in giudizio con prove inconfutabili o comunque tali da essere prese in considerazione oggettiva dei fatti accaduti, che quanto accaduto e' colpa di un determinato componente. Insomma e' troppo facile contestare fatti o cose che ostacolano o vanificano del tutto l'oggettivita' delle tesi portate a dimostrazione dei fatti. Quando raccolgo un modello distrutto per un impatto violento a terra, haoi voglia a dimostrare o riprodurre che e' stato l'interruttore che si e' fottuto. Mia semplice considerazione, condivisibile o meno.
__________________ ... a volte è meglio tacere e sembrare stupidi, che aprire bocca e togliere ogni dubbio ! |
06 maggio 08, 11:55 | #8 (permalink) Top | |
UserPlus Data registr.: 09-07-2005 Residenza: Rimini
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__________________ Ciao da Marco m&m "Non e' mai troppo tardi per avere un'infanzia felice!" | |
06 maggio 08, 16:15 | #9 (permalink) Top | |
User Data registr.: 06-01-2008 Residenza: MILANO
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06 maggio 08, 16:40 | #10 (permalink) Top | |
UserPlus Data registr.: 09-07-2005 Residenza: Rimini
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Sinceramente non capisco tutta questa complicazione. Io ho montato un interruttore in un modello da 185cm AA con 6 servi standard e 4 celle ni-cd. L'interruttore era difettoso e mi ha fatto cadere il modello distruggendolo insieme al motore (non recuperabile) e ad almeno un servo (senza consiiderare che io una rx che ha preso una botta del genere prima di usarla nuovamente ci penso parecchie volte). Non c'è bisogno di tanta burocrazia per essere onesti. Naturalmente la ditta ha il sacrosanto diritto di visionare non solo il suo componente, ma anche il relitto per verificare eventuali incongruenze, errori e montaggi fuori specifiche. Fidati che se avessero da perdere risarcirebbero eccome... purtroppo però viviamo in un era troppo piena di furbi... da un lato e dall'altro...
__________________ Ciao da Marco m&m "Non e' mai troppo tardi per avere un'infanzia felice!" | |
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