20 maggio 05, 12:43 | #1 (permalink) Top |
UserPlus Data registr.: 24-10-2004 Residenza: Ovunque posi il mio modello, quella è la mia casa. (comunque a son ad Bulagna)
Messaggi: 4.919
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Il numero di Reynold, se vi va potremo approfondire il concetto, semplificandone i concetti principali, e rendendolo comprensibile a tutti, prinipalmente al sottoscritto. Ciao Stefano |
20 maggio 05, 14:25 | #4 (permalink) Top |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
Messaggi: 20.726
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Ciapa, quello che ho già scritto in un mio post dell'anno scorso, o forse prima. Prima di parlare di Numero di Reynolds è doveroso parlare dello strato limite. Consideriamo unala investita da un flusso daria che scorre attorno ad essa. Le molecole daria che la toccano rimangono aderenti alla superficie, attaccandosi ad essa . Lo strato di molecole immediatamente adiacenti scivolano sul precedente, tentano di attaccarsi ma scorrono più rapidamente. Lo strato successivo scorre ancora più velocemente e così via finché ad una certa distanza dalla superficie dellala le molecole si muovono alla stessa velocità dellaria libera. Ecco, questo piccolo, ma proprio piccolo spessore di aria in cui le molecole daria scivolano e in cui la velocità cambia da strato a strato viene chiamato strato limite. In questo strato limite il flusso dellaria può essere laminare o turbolento. Se il flusso è laminare le molecole seguono landamento della superficie lambita, mentre se è turbolento nel flusso ci sono innumerevoli piccoli vortici che causano un aumento della resistenza di attrito. Il Numero di Reynolds (NR) è quel numero il cui valore stabilisce se il flusso è laminare o turbolento e che ci aiuta a capire come e dove il flusso daria cambia nel lambire una superficie. NR = (V x L x d )/n V= velocità L= corda d=densità n= viscosità Il parametro che più ci interessa è la corda. Basta raddoppiarla per raddoppiare il NR. Il NR può essere calcolato in qualsiasi punto della corda ed è definito NR locale. La corda corrispondente, misurata come distanza del punto interessato dal bordo dentrata, e chiamata corda locale . Si evince subito che essendo 0 la lunghezza della corda al bordo di entrata il NR locale corrispondente è 0, mentre è il max al bordo di uscita. Se il NR locale raggiunge un certo valore critico (NR critico), il flusso cambia da laminare in turbolento con conseguente aumento della resistenza. E questo ci danneggia. Ma fino ad un certo punto. Il fatto è che a questo punto interviene unaltro fattore denominato gradiente di pressione sfavorevole e questo vuole che il flusso si scolli dalla superficie per rimanere scollato o reincollarsi. Il flusso laminare si scolla più facilmente del flusso turbolento perché, per superare il gradiente di pressione sfavorevole ad un flusso laminare occorre più energia mentre un flusso turbolento ne possiede di più. Solitamente ad elevati Nr i filetti fluidi, dopo essersi scollati dallala, si reincollano ma alle velocità modellistiche questo è normalmente definitivo. Si genera in questo modo la resistenza di forma. Se il modello vola veloce e ad assetti ridotti lo scollamento si verifica in prossimità del BU e la resistenza di forma è piccola. Ma se rallenta o spancia, il punto di scollamento si sposta in avanti e la resistenza aumenta catastroficamente. Inoltre ben poca portanza viene generata dietro il punto di scollamento e, continuando ad aumentare langolo di attacco si arriva al punto in cui lo scollamento avviene così avanti che lala non riesce più a sostenersi e stalla. Per concludere, il flusso laminare produce una bassa resistenza di attrito ma si scolla più facilmente, ma se si vola ad assetti abbastanza elevati è meglio avere un flusso turbolento perché, anche se la resistenza di attrito è più alta quella di forma è più bassa, la somma delle due resistenze è inferiore. Comprì ?
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! |
20 maggio 05, 17:58 | #5 (permalink) Top |
Coordinatore dello staff Data registr.: 16-02-2004 Residenza: Roma Snakes Hill
Messaggi: 28.827
| da qui l'esigenza di avere i turbolatori e/o una superficie non perfettamente speculare (a bassi nr) o sbaglio? FAI4602 L'uomo chiamato enciclopedia.
__________________ Sandrone: un uomo di un certo peso. |
20 maggio 05, 19:39 | #6 (permalink) Top |
User |
da quello che dici mi viene da dire che una corda maggiore ha un NR maggiore, quindi vola meglio. ma perchè in realtà è meglio una grande apertura alare con corde piccole (alianti) e non viceversa? ciao!
__________________ lift does not matter if thrust is enough ------------------------------------- saluti da vladimir! |
20 maggio 05, 22:06 | #7 (permalink) Top | |
User | Citazione:
Forse per un fatto di resistenza aerodinamica?
__________________ -------------------------------- visita il nostro squadrone: www.squadronecorvi.it | |
20 maggio 05, 22:22 | #8 (permalink) Top | |
Guest
Messaggi: n/a
| Citazione:
l'una o l'altra hanno particolarita' diverse, bisogna vedere il tipo di modello per sapere quale delle due e' migliore se la corda e' maggiore, aumente anche il NR, e quindi piu' resistenza.... nel caso degli alianti evidentemente, crea meno resistenza un'ala con poca corda ma con grande apertura, che invece un'ala con poca apertura e con piu' corda.. | |
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