08 maggio 05, 12:42 | #1 (permalink) Top |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
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Riallacciandomi a quanto scritto nella prima parte, ecco qui altre briciole di aerodinamica elemetare, cercando per quanto mi è possibile di non andare sul difficile: Considerando la sfera completa quanto esposto nella prima parte vale per tutti gli infiniti piani diametrali paralleli alla direzione del moto. Quindi sulla sfera abbiamo una calotta anteriore sottoposta a pressione mentre il rimanente della sua superficie è in depressione. La risultante di tali pressioni e depressioni è diretta in senso contrario al moto e costituisce, come già detto, la Resistenza di forma. Se confrontiamo il valore di tale resistenza , ottenuta come risultante dal diagramma delle pressioni e depressioni, con il valore della resistenza ricavato per via sperimentale, facendo cioè investire da una corrente daria di pari velocità una sfera eguale a quella teorica, riscontriamo una differenza fra i due valori. E precisamente il valore della Resistenza di forma ottenuto sperimentalmente è superiore al valore teorico calcolato. Questo perché nel calcolo teorico precedentemente fatto non sono state considerate tutte le cause che provocano la resistenza ma solamente quella che è generata dal gioco delle pressioni originate dal moto relativo. Infatti non è stata considerata la Viscosità, la quale genera lattrito reciproco fra le particelle in movimento e fra queste e la superficie della sfera. La resistenza che è stata determinata sperimentalmente corrisponde alla Resistenza Totale, data dalla somma della Resistenza di forma con la Resistenza di attrito. Pertanto possiamo ragionevolmente affermare che pure la resistenza di forma è causata dalla viscosità, essendo possibile dimostrare per via teorica che se un corpo si muove in un fluido ipoteticamente perfetto, pertanto privo di viscosità, la resistenza allavanzamento è nulla. In tale caso i filetti fluidi si richiudono immediatamente a poppa del corpo, avviluppandolo esattamente, senza formazione di scia e la risultate delle pressioni e depressioni risulta nulla. E questo il Paradosso di DAlambert. Se ora vogliamo esprimere la Resistenza aerodinamica con una formula, che tenga conto della sua natura fisica in funzione delle grandezze dalle quali dipende, è necessario fare alcune ipotesi esemplificative. Se ammettiamo che la resistenza di forma per un solido che si muova nellaria ( o viceversa) sia prevalente di molto su quella di attrito è abbastanza logico presumere che lespressione della Resistenza Totale sia analoga a quella della resistenza di forma. Ed essendo questa ultima risultato dellazione delle pressioni e depressioni che si originano sulla superficie del solido per effetto relativo e che sono proporzionali alla pressione dinamica 1/2roVq (sarebbe V elevato al quadrato) secondo un coefficiente di proporzionalità che varia da punto a punto della superficie del solido, ne consegue che pure la Resistenza Totale può essere considerata proporzionale a Vq. Pertanto possiamo scrivere che R = k Vq. essendo k un coefficiente di proporzionalità variabile da corpo a corpo. Alla prossima puntata della telenovela il prosieguo.
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! |
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