04 luglio 07, 16:15 | #11 (permalink) Top | |
Data registr.: 26-11-2002 Residenza: Padova
Messaggi: 5.964
| Citazione:
altrimenti avresti il controsenso che un slow fly con elica 12*6 va come un acro con la stessa elica ( e motore diverso) resta da provare se il motore gira di più
__________________ "W la gnocca " "io mi prendo la responsabilita' di capire cio' che dici, non di quello che avresti voluto intendere" | |
04 luglio 07, 23:33 | #12 (permalink) Top |
User Data registr.: 06-08-2006 Residenza: Zurigo
Messaggi: 71
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@aisalord Citazione: Non è così. Passo minore=minore velocità. Ti cito da wikipedia:"[...]Il passo geometrico è la distanza di cui avanza un'elica dopo un giro non considerando la sua velocità residua, dovuta al moto dell'aereo, che può essere maggiore, uguale o minore di zero. In pratica immaginando l'aria densa a tal punto da muovere un aereo talmente leggero da non opporre resistenza, dopo un giro l'elica avrà percorso il suo passo geometrico.[...]" Quindi, non può andare più veloce. Sì, è tutto giusto. Ma non l'hai pensata a fondo. Perchè se con un giro d'elica con passo da 7" vado idealmente avanti di 7", con un'elica con il passo da 6" se faccio due giri vado avantri di 12". Quindi vedi, se il motore mi gira di più, aumenta anche la velocità nonostante il minore passo. Marco |
05 luglio 07, 04:40 | #13 (permalink) Top | |
Guest
Messaggi: n/a
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05 luglio 07, 09:24 | #14 (permalink) Top |
Franco vola più in alto di tutti noi Data registr.: 15-05-2003 Residenza: Roma
Messaggi: 3.437
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Sei certo te che capisci di piu' che diminuendo di un pollice il passo il motore fa il doppio dei giri?
__________________ ... a volte è meglio tacere e sembrare stupidi, che aprire bocca e togliere ogni dubbio ! |
05 luglio 07, 09:38 | #15 (permalink) Top |
User Data registr.: 21-02-2006
Messaggi: 11.448
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Questo thread sta minando alla base quelle poche conoscenze che ho faticosamente raggranellato quà e là nel forum in un anno di laborioso studio e raccoglimento. Fate chiarezza per piacere .....
__________________ ________________________________________ Pensare e' gratis. Non farlo puo' costare carissimo |
05 luglio 07, 09:44 | #16 (permalink) Top |
Franco vola più in alto di tutti noi Data registr.: 15-05-2003 Residenza: Roma
Messaggi: 3.437
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Be mi sembra che ognuno puo' fare semplici test e verificare cio' che pensa. Monti ad esempio una 18x10 e leggi con il contagiri la misura, poi cambi elica e ci schiaffi una 18x9 e rifai la lettura. Poi vedi quanti giri in piu' fai con la passo 9 e fai i tui conti. Il resto e' aria fritta. Ancora meglio visto che secondo me la teoria e' una cosa bellissima ma diventa meravigliosa se suffragata dalla pratica, per cui vai in volo con la 18x10 e poi con la 18x9 e verifichi. Ciaoo
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05 luglio 07, 09:44 | #17 (permalink) Top |
Franco vola più in alto di tutti noi Data registr.: 15-05-2003 Residenza: Roma
Messaggi: 3.437
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Be mi sembra che ognuno puo' fare semplici test e verificare cio' che pensa. Monti ad esempio una 18x10 e leggi con il contagiri la misura, poi cambi elica e ci schiaffi una 18x9 e rifai la lettura. Poi vedi quanti giri in piu' fai con la passo 9 e fai i tui conti. Il resto e' aria fritta. Ancora meglio visto che secondo me la teoria e' una cosa bellissima ma diventa meravigliosa se suffragata dalla pratica, per cui vai in volo con la 18x10 e poi con la 18x9 e verifichi. Ciaoo
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05 luglio 07, 10:29 | #18 (permalink) Top |
Data registr.: 26-11-2002 Residenza: Padova
Messaggi: 5.964
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beh dai, si era detto. ovvero che aumentino i giri diminuendo il passo non è automatico, si disquisiva sul fatto che meno passo, non si traduce automaticamente in meno velocità, e comunque, meglio che provare non si puo'
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05 luglio 07, 11:07 | #19 (permalink) Top |
User Data registr.: 21-02-2006
Messaggi: 11.448
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Ah, ecco, così mi piace già di più. Anche perchè se non ricordo male ci son delle formule precise, anzi se qualcuno ritrovasse quell'articoletto sul volo elettrico dove si spiegava come fare i conti partendo da 0 non sarebbe male. Io l'avevo salvato ma non lo trovo più.
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05 luglio 07, 11:25 | #20 (permalink) Top | |
Guest
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| Citazione:
Le eliche Le eliche di un aeroplano funzionano come delle piccole ali rotanti, il cui effetto è quello di "tirare" l'aereo in avanti (questa forza di trazione è nota come spinta). Probabilmente il maggior vantaggio ottenuto dai fratelli Wright dalla loro galleria del vento non è stato quello del progetto delle ali (un progetto grossolano, limitato dalla tecnologia disponibile), ma del progetto delle eliche, che erano il doppio più efficienti delle altre eliche del loro tempo. Di nuovo, è più conveniente considerare l'elica statica e considerare invece l'aria in moto. Possiamo anche ignorare il fatto che l'elica si muova circolarmente, considerando soltanto un piccolo segmento di quel moto circolare, lungo il quale il moto si svolge quasi in linea retta.
Consideriamo l'azione dell'elica prima che l'aeroplano cominci a muoversi (v2=0). La forza L sulla pala dell'elica, che fornisce la spinta all'aeroplano, è perpendicolare al moto delle pala (o quasi perpendicolare), e tira l'aereo in avanti, come è richiesto. Ora supponiamo che l'aereo voli a una velocità moderata v2. L'elica non percepisce più una velocità frontale v1, ma una velocità v che colpisce la pala a un angolo inclinato rispetto alla direzione frontale (ved. disegno superiore). Questo non era un problema grave per i primi aerei, poiché la loro velocità era piuttosto bassa. Per tali aerei v2 era sempre molto più piccola di v1, e un'elica in legno o in metallo, con le pale leggermente inclinate per adattarsi a v alla normale velocità di crociera dell'aereo (o un po' più inclinate, per fornire un piccolo angolo di attacco), funzionavano altrettanto bene anche a velocità diverse. Molti piccoli aeroplani, ancora al giorno d'oggi, usano questo tipo di eliche. Gli aeroplani più veloci, tuttavia, hanno bisogno di eliche con le pale orientabili, in grado di aumentare l'angolo ("passo") a cui esse "mordono" l'aria all'aumentare della velocità, in modo che siano sempre orientate frontalmente rispetto alla velocità combinata v dovuta al loro moto e a quello dell'aeroplano. Non si può ottenere una compensazione aumentando la velocità di rotazione v1 dell'elica, poiché se la punta delle pale raggiunge la velocità del suono, l'efficienza dell'elica cala bruscamente (e il rumore prodotto aumenta!). Le pale orientabili ("eliche a passo variabile"), più costose e più complicate delle eliche tutte d'un pezzo, sono ormai da tempo una dotazione comune degli aerei ad elica più veloci. Ma anche in questo modo c'è un limite. Supponiamo che l'aeroplano si muova alla stessa velocità della punta dell'elica, cioè v2 = v1. In tal caso la punta della pala dell'elica deve essere orientata di 45 gradi verso la direzione del moto (ved. disegno inferiore). Diventa allora evidente una tendenza destabilizzatrice. Prima di tutto, come si è visto dal "triangolo per la somma di vettori" e dal teorema di Pitagora, la velocità totale v percepita dalla pale dell'elica è notevolmente più alta (di circa il 41%) di entrambe le due componenti della velocità, per cui ci si avvicina ancora di più alla velocità del suono e ai problemi connessi. E inoltre, come seconda cosa, la forza di sostentamento L sulla pala è anch'essa ruotata di 45 gradi! Pertanto solo la componente L1 tira in avanti l'aeroplano, mentre l'altra componente, L2, in effetti si oppone alla rotazione dell'elica e richiede una maggior potenza al motore, potenza che non è utilizzata in alcun modo utile. A causa di questi problemi, gli aeroplani ad elica non hanno mai raggiunto velocità paragonabili a quelle degli aviogetti. I più veloci aeroplani militari ad elica della Seconda Guerra Mondiale volavano a circa 600 km/ora. Il primato di velocità per un aeroplano con una propulsione puramente ad elica, pari a 745 km/ora, fu ottenuto in Germania prima della guerra (nel 1939) ed è rimasto insuperato per decenni. Il primato attuale è di 528,33 miglia/ora (pari a 850 km/ora), ed è stato ottenuto nel 1989 dall'aereo <A href="http://www.rarebear.com/page1.html">"Rare Bear", un aereo militare della Marina degli Stati Uniti della Seconda Guerra Mondiale (tipo 8F8 "Bearcat"), modificato per raggiungere le più alte velocità. L'aereo era precipitato nel 1962 ed era rimasto su un campo di granturco nello stato dell'Indiana, vicino a una pista di volo, prima che Lyle Shelton nel 1969 lo trovasse e lo restaurasse. In seguito egli sostituì il suo motore da 2400 cavalli con uno da 4000 cavalli (che faceva meno di un miglio con un gallone di benzina, alla sua velocità massima), sostituì l'elica e ridusse il suo peso. L'aereo è tutt'ora in efficienza di volo. (Grazie al Dott. Eddie Irani per queste informazioni). | |
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