24 gennaio 07, 14:29 | #151 (permalink) Top | |
User Data registr.: 18-08-2006 Residenza: Cremona
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il fatto e' che una nuova normativa sta per essere varata e non per nostra scelta ma perche' richiesto dalle autorita' (Enac et similari) parlo del "manuale della sicurezza" all'interno del quale ci sara' sicuramente una classificazione degli "aeromodelli" sara' una classificazione a nostro uso e consumo, ma essendo alla fine l'unico documento "ufficiale" in cui si parla della nostra materia forse una menzione di "esclusioni" potrebbe avere un significato cioe' definire dei criteri minimi sotto i quali un modello e' considerato solo un giocattolo so che non e' lo scopo del Manuale, ma forse potrebbe essere una "appendice" utile se non lo si facesse in questa sede credo che difficilmente ci sia modo di farlo in altre sedi, in altri regolamenti qualcuno potra' obiettare : non serve a niente ma nel momento in cui il "Manuale" diventa uno strumento di riferimento del legislatore io posso prendere il modellino di elicottero dal tabaccaio, portarlo dai CC e fargli presente che quell'oggetto non e' conforme alla normativa in essere e pertanto non ne e' possibile l'importazione e la vendita dunque si puo' denunciare l'importatore/distributore (almeno per quei modelli che utilizzano le frequenze di emissione a noi dedicate) ; ... adesso questo non e' possibile saluti g.generali Ultima modifica di Gene57 : 24 gennaio 07 alle ore 14:37 | |
24 gennaio 07, 15:18 | #152 (permalink) Top | |
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Facciamo una cosa, ora. Leggi (leggete) con attenzione cosa mi scrive una persona che è molto-molto-molto addentro a certi meccanismi. Vedrai che lo trovi (trovate ) interessante: ========================= All'inizio del 2005 il governo ha approvato il Dlgs che, dopo circa una sessantina d'anni, cambia le regole in materia di navigazione aerea. Il provedimento recepisce la normativa comunitaria e quella internazionale ri-attribuendo ad un primo organismo (ENAC) l'attività di regolazione, controllo e certificazione da un lato e dall'altro la fornitura di servizi in materia di navigazione aerea. Mentre il controllo sul movimento delle aeromobili resta a carico dell'ENAV . Chiederai cosa c'entra? C'entra, c'entra eccome con l'attività aeromodellistica, ma bisogna fare qualche passetto obbligato per comprendere meglio. L'amministrazione della navigazione aerea è costituita dal Dipartimento del Ministero dei Trasporti e dall'ENAC. L'organizzazione e le attribuzioni dell'ENAC, dell'ENAV, Agenzia per la sicurezza del volo e dell'Aec d'Italia sono disciplinate dalle rispettive norme istitutive, statutarie e organizzative. Peraltro tutti quanti enti di diritto pubblico. Nell'ambito del riassetto organizzativo la vigilanza sulle aviosuperfici viene demandata all'ENAV ed in merito è da ricordare che l'aviosuperficie è area diversa dall'aeroporto; pur sempre soggetta ad autorizzazione, ma con altre funzioni operative. In verità le proposte di modifica avanzate dalla commissione istituita per la revisione scorrono via facilmente. Innovativo per certi aspetti il capitolo terzo, il quale pone vincoli alla proprietà indicando e dimensionando le aree di rispetto che si estendono fino a 5 km dal perimetro dell'aeroporto. In suddette aree le attività umane vengono ulteriormente disciplinate e normate in ragione del traffico aereo. (In materia di SICUREZZA è l'Annesso 17 (quadri esplicativi) a stabilire l'oggetto, lo stato del recepimento della normativa i soggetti istutuzionali di riferimento e l'attività in corso. L'obiettivo è quello di prevenire le azioni contro l'aviazione civile con l'obiettivo primario di garantire la sicurezza dei passaggeri degli equipaggi etc. etc. (il contro in grassetto evidenzia una mirata attività di sicurezza). Sulla scorta di questi elementi normativi credo si possano fare alcune considerazioni generali. La prima. Ci troviamo dinnanzi ad una revisione ed armonizzazione delle norme che regolano la materia aeronautica. Non si tratta di un inasprimento delle norme, con l'eccezione forse di maggiori vincoli per quanto concerne la proprietà nel capitolo terzo, nè per la verità ci si trova dinnanzi ad una sorta di delegificazione ovvero snellimento delle procedure in atto da alcuni anni negli States. La seconda considerazione è che l'attività aeromodellistica non viene direttamente disciplinata. Terza ed ultima considerazione è che nell'ambito amministrativo della navigazione aerea l'AeC. d'Italia ritrova competenze di merito. Quest'ultimo ha trovato recentemente un nuovo assetto organizzativo in virtù di cambiamenti statutari che riconoscono alle associazioni federate alla FIAM capacità elettiva. In sintesi pare di comprendere che all'Enac viene data capacità di controllo diretto sull'attività aerea, all'Enav l'espletamento ed il controllo del traffico aereo (cui cade anche l'attività minimale ovvero quella aeromodellistica ) all'AeC. d'Italia competenze specifiche. Grossomodo l'impianto resta inalterato. Balzano all'occhio anche altre questioni. La prima: nel riassetto degli Enti aeronautici, Enac, Enav, etc. non si tracciano particolari gravami in materia di sicurezza, organizzazione e gestione, ma solo una razionalizzazione della materia con l'obiettivo di migliorare la funzionalità degli stessi. D'identico avviso anche l'autorevole quotidiano Il Sole 24 ore in un articolo pubblicato nel 2005. Con altro tenore la Fiam commenta l'introduzione o la volontà d'introdurre il manuale sulla sicurezza tant'è nel comunicato n. 47 a pag. due al punto 1 puntualizza: " l'emissione del "Manuale sulla sicurezza" (è) richiesto in maniera pressante dai responsabili dell'AeC. d'Italia e dall'Enac......." Il che porta ad una immediata domanda: possibile che di una così stringente necessità non ci sia traccia esplicita nella legge guida? E' perlomeno singolare che si vogliano stringere i cordoni agli aeroplanini e lasciar quasi inalterate le norme in materia di sicurezza passiva agli aeroplani! Pare anche che la sicurezza non sia il cuore, nè la motivazione della riforma, ma l'obiettivo resta quello di migliorare la funzionalità degli organismi preposti. Da una prima lettura dei vari regolamenti che si trovano sui siti degli enti ENAC ed ENAV non si ha percezione di disposizioni specifiche per l'aeromodellismo perlomeno non sembra che queste "pressanti richieste" trovino controprova. Con retorica possiamo chiederci: l'AeC. d'Italia ha questa necessità? Pare di no, altrimenti vi avrebbe provveduto in via del tutto autonoma. Del resto, fino a prova contraria, ha compiti istituzionali specifici in materia. Più semplice credere che questa necessità divenga impellente, necessaria ed obbligata nel momento in cui avviene una delega (AeC. d'Italia) ad altro organismo (FIAM) quest'ultimo di natura privatistica. Quindi è a garanzia di una parziale o totale conduzione dell'aeromodellismo che si chiede il rispetto di specifiche norme e non viceversa. ================== Commenti? (Anonimi astenersi, prego). | |
24 gennaio 07, 15:53 | #153 (permalink) Top | |
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__________________ Ciao da Marco m&m "Non e' mai troppo tardi per avere un'infanzia felice!" | |
24 gennaio 07, 16:14 | #154 (permalink) Top | |
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24 gennaio 07, 16:18 | #155 (permalink) Top | |
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24 gennaio 07, 16:59 | #159 (permalink) Top |
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Ma vi siete tutti bevuti il cervello? C'è proprio bisogni di regolare tutto e tutti? A leggervi sembrerebbe che se non si regola fino all'ultimo puntino sulla i non si è contenti. Lasciate almeno un po' di spazio libero al buon senso. Non conosco tanto bene le leggi italiane che regolano questa materia. Ma certamente si sarà da qualche parte un peso minimo, e sopra a quello un modello o giocattolo (sono solo nomi, e nient'altro) diventa un aeromobile. Sotto quel limite è lo strumento con cui esercitiamo il nostro hobby. Se adesso volete mettere lo strumento del nostro hobby in una camicia di forza, mi sa che incominciate a fare della regolamentazione il vostro vero hobby (qui ho letto anche sport) e non del modellismo, come dovrebbe essere e che, grazie a dio, ci concede ancora qualche libertà. Per chi sgarra, mi sembra ci siano già abbastanza vie civili e penali per rimetterlo sula giusta strada. Quindi, che ve ne frega se si chiama giocattolo o modello? Basta che ci serva a divertirci. Chi vuole di più finirà solo per danneggiarci. Ciao Marco |
24 gennaio 07, 17:26 | #160 (permalink) Top |
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Bravo Pico2, concordo in pieno! Soprattutto da noi, ogni(quasi tutte) regolamentazione serve solo a favorire qualche lobby. Sotto la parvenza di porre un rimedio per qualche nobile causa, spesso sotto sotto (e neanche tanto) si cerca di fare gli interessi privati di qualcuno! Vi ricordate tento tempo fa (forse una ventina d'anni) quando misero l'obbligo delle cinture di sicurezza sulle auto? Benissimo, per la sicurezza dell'automobilista questo ed altro; finalmente la PA si preoccupa per l'incolumità del cittadino. L'unica cosa che non capii e continuo a non capire è il perchè, nel momento in cui la legge entrò in vigore e per un mese di tempo si aveva SOLO l'obbligo d'averle installate a bordo, ma non d'indossarle! Una grandissima sicurezza in quel mese! E senza andare troppo indietro nel tempo: obbligo di tenere accesi i fari sulle strade extraurbane (credo); mi piacerebbe sapere di quanto aumentano visibilità e sicurezza in un giorno di sole in piena estate. Mi piacerebbe anche sapere di quanto sono aumentate le vendite di lampade e carburanti da allora! Regolamentiamo anche i nostri attrezzi/giocattoli/aerodine; tra qualche anno ci troveremo a doverli denunciare sul 730 e/o pagare un bollo annuale e presentare denuncia di detenzione alla PS.
__________________ Ciao, Piero. URL="www.educaunranocchio.org"]www.educaunranocchio.org[/URL] [/SIZE]onlus per il recupero di ranocchi cafoni cerca volontari da inserire nel proprio organico[/CENTER] |
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