30 dicembre 06, 00:24 | #1 (permalink) Top |
User Data registr.: 29-08-2005
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| Discussione sulla sicurezza
Accolgo l'invito di GGHISLERI (http://www.baronerosso.it/forum/show...&postcount=122) ed apro questa discussione sulla sicurezza. Come primo argomento di discussione propongo: la suddivisione in categorie degli aeromodelli. Nel thread precedente (http://www.baronerosso.it/forum/showthread.php?t=42488) era gia' stato suggerito da me di considerare come discriminante l'energia cinetica che, come, ricordatoci da GGHISLERI si calcola come Ec=1/2 * m * v^2, in modo da tenere in conto anche la velocita'. Tuttavia mentre la misura del peso e' operazione semplice, misurare la velocita' in modo affidabile e ripetibile, almeno per il momento, non lo e'. A mio modo di vedere e' necessario definire almeno cinque categorie di peso. a) fino a 0.5 Kg per aeromodelli indoor b) 0.5 - 0.8 Kg per aeromodelli park flyer c) 0.8 - 5 Kg per aeromodelli convenzionali d) 5 - 25 Kg per aeromodelli di grandi dimensioni e) oltre 25 Kg per aeromodelli speciali Come secondo argomento propongo quello dei campi di volo. Anche qui per tenere in considerazione il maggior numero possibile di casi reali (e soprattutto per cercare di non escludere a priori un grande numero di campi gia' esistenti) occorre definire delle categorie in base allo spazio disponibile a terra (diciamo dimensione della pista) e dello spazio aereo intorno al campo (come suggerito da lcondello in http://www.baronerosso.it/forum/showthread.php?p=403644&mode=threaded#post403644). Dimensione a terra 1) parchi (almeno 100*50 metri di spazio liberi da ostacoli) 2) pendii (da definire) 3) piccoli (pista fino a 50*5 m) 4) medi (pista fino a 100*10 m) 5) grandi (oltre 100*10 m) Dimensione spazio aereo (come distanza minima dal primo ostacolo 'sensibile' sull'asse pista/e) 1) piccolo 200 m 2) medio 500 m 3) grande oltre 500 m Infine come terzo argomento propongo di definire una griglia dimensione pista/dimensione spazio aereo che stabilisca la 'praticabilita' delle varie tipologie di modelli sulle varie tipologie di campi. In ogni casella della griglia compare una categoria di modelli che possono volare su quella tipologia di pista. Naturalmente quello che conta sono i numeri da inserire (i miei sono solo una base di discussione) e le tipologie di modelli nelle caselle della griglia: chi ha piu' esperienza di me (e magari conosce le regole FAI e/o di altre associazioni) suggerisca i suoi dati.
__________________ As my old boss, an Apollo veteran, would often remind us Its good to be smart, but its better to be lucky. Wayne Hale, Space Shuttle Flight Director |
30 dicembre 06, 08:56 | #2 (permalink) Top |
UserPlus |
Secondo il mio modesto parere un motorizzato da 5 Kg e' un bel bestione, a differenza di un veleggiatore che rimane in misure standard. Proporrei per i veleggiatori almeno fino a 10 Kg, oltre diventano enormi!!! Considera che , forse, invece che il peso totale del modello, si potrebbe pensare al suo carico alare, ed al rapporto peso/potenza motore!! Per il pendio, fammi pensare, che devo sforzarmi un po' di piu' per dire altre castronerie!!! Ciaps, Red
__________________ Daniele , ti invita su ASD VOLO A VELA NOVI |
30 dicembre 06, 10:21 | #3 (permalink) Top |
Maestro del Cimento 2011 / 12 Data registr.: 07-09-2005 Residenza: tra Milano e Lodi
Messaggi: 6.477
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La categoria da 0,8 a 5Kg mi sembra un po' troppe larga. Non credo che un Katana 30, un Sukoi della Iperyon e un'Extra della Extreme Flight (tutti aerei da 900-1200g) possano esser equiparati ad un aereo a scoppio da 180cm che pesa 4500-5000g ! Anche come lunghezza di pista e spazio di volo hanno esigenze molto diverse! |
31 dicembre 06, 00:07 | #4 (permalink) Top |
User Data registr.: 29-08-2005
Messaggi: 450
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Per la categoria indoor e parkflyer a) fino a 0.5 Kg per aeromodelli indoor b) 0.5 - 0.8 Kg per aeromodelli park flyer visto che si tratta di aeromodelli che, per forza di cose, (specialmente gli indoor) volano piuttosto vicino alle persone, si potrebbe pensare di introdurre anche una limitazione sul peso relativo delle singole parti (per es. il peso di ogni singola parte a non piu' del 20% dell'intero modello in ordine di volo).
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04 gennaio 07, 15:27 | #6 (permalink) Top | |
UserPlus | Citazione:
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04 gennaio 07, 15:34 | #7 (permalink) Top | |
User | Citazione:
I dlg dove li metti che pesano 250 grammi? Piuttosto potresti fare una leggera suddivisione.... da 0 a 1,5 da 1,5 a 5 .............. Tenere conto del carico alare, complica solo le cose.... quanto ai pendii.... qua sono proprio curioso di leggere cosa ne esce..... | |
04 gennaio 07, 15:38 | #8 (permalink) Top |
User |
Consiglierei titenere la mente ben aperta. Il peso / potenza di un modello sono molto relativi. Ci sono modelli da 450 g che viaggiano a 100 mt/sec. e modelloni da 10 kg che volano come foglie morte !!! Quale dei due e' piu' pericoloso, ha piu' energia immagazzinata ed e' piu' difficile da controllare ?? Direi che piu' che altro l'attenzione andrebbe posta all'abilita' del pilota |
04 gennaio 07, 15:45 | #9 (permalink) Top |
User Data registr.: 29-11-2002 Residenza: Mountain View, CA
Messaggi: 4.390
| Energia cinetica
Ciao a tutti, non sono sicuro che l'energia cinetica possa essere un criterio dirimente in tema di sicurezza. Mi pare anzi fuorviante. L'energia cinetica tipica durante il volo potrebbe mi sembra ininfluente (se "vola", l'apparecchio è sotto controllo), ma se invece vogliamo parlare dell'energia acquisibile in seguito a perdita di controllo... beh allora quasi qualunque oggetto modellistico che cada (cada, non "voli") raggiunge una velocità terminale e una energia cinetica limite sufficiente a fare male. Usare come criterio il carico alare, invece, ha senso solo se si suppone che il modello, perso il controllo, continui a comportarti some una aerodina (in quel caso la velocità limite è effettivamente legata al carico alare). Ma che dire a quel punto di un elicottero, o di un modello che perda una semiala? Forse si potrebbe pensare ad un sistema di diversi livelli di "abilitazioni" consigliate per portare diverse categorie, intendendo per "portare" essere in grado di far volare in sicurezza. In questo caso sì che il carico alare potrebbe essere usato come stimatore della velocità terminale raggiungibile e usato per classificare i modelli consigliabili per ogni categoria di abilitazione. Francesco |
04 gennaio 07, 15:55 | #10 (permalink) Top | |
User | Citazione:
Secondo me, diventa molto difficile fare delle distinzioni secche dei modelli, e non parliamo poi delle categorie di abilitazione.... Posso essere abilitato a tutto....ma se sono un animale a costruire chi lo verifica? chi vine a verificare che il mio bel pylon non abbia i tiranti incollati con lo sputo? Siamo tutti maggiorenni e vaccinati, ma sai anche tu, e lo sapete anche voi che gente che gira.... Non voglio incasinare ancora di piu il problema, ma siamo di fronte a tantissime variabili. Supponiamo che ora sono abilitato a volare con le turbine.... fra un anno mi rincoglionisco.... chi verifica che io sia ancora in grado di volare? Ora... è impossibile avere una gestione tipo Patente di auto... A sto punto forse sarebbe il caso di limitare le potenze... un po come in formula 1.... se non possiamo cambiare i circuiti.... limitiamo i modelli... poi la sfiga è sempre in agguato, ma almeno ridimensionamo il problema. bho.... | |
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