Discussione sulla sicurezza

[aardvark]

Originalmente inviato da Gene57

non possiamo fare un paragone, allo stato attuale, con quanto succede in altri paesi (come l'esempio della francia che ho citato)
gli "altri" hanno delle regole da molti anni ; i francesi da 40
le attuali loro generazioni di aeromodellisti probabilmente non hanno vissuto questo nostro "passaggio"
cioe' probabilmente sono "nati" col patentino, in periodi in cui si faceva (come in italia) volo libero, poi Vcc.. fino ad arrivare alla divulgazione dell'RC
noi ci troviamo invece in una "fase" in cui ci sono una serie di persone di esperienza consolidata con "patente virtuale acquisita sul campo" ed una serie di nuove realta' nate dal "nulla" (magari nate in edicola con il modellino DeA)
magari persone che vedono il modellismo alla stessa stregua del telefonino e del lettore Mp3 ( estremizzo, per puntualizzare il concetto )
ma credo che in alcuni casi si possa anche arrivare a questo, cioe' darsi all'aeromodellismo perche' e' "figo"
perche' adesso tutti possono permettersi l'elicottero o un modello elettrico pronto al volo senza bisogno di avere in casa laboratorio o attrezzature ... senza sporcarsi le mani

quando io ritengo che ci voglia un "patentino" per tutti, ritengo anche che questo "patentino", nella nostra realta' attuale, debba avere una genesi differenziata
chi si avvicina al modellismo dovrebbe essere in un certo senso "obbligato" a "patentarsi" per la sua e per la altrui sicurezza
per chi vola da anni questo problema non esiste perche' ha gia' superato la "fase di apprendimento" vivendola sulle sue spalle
pertanto per chi oggi gia' vola ci vorrebbe una sorta di "sanatoria" con emissione di un "patentino ad honorem", per esperienza acquisita
ma per il semplice fatto che una volta stabilito che il "patentino" ci vuole non sarebbe possibile far coesistere persone che ce l'hanno e quelle che non ce l'hanno
alla stessa stregua non si puo' negare la "patente" a chi vola da anni o decenni
come fare ? basterebbe che il patentino possa essere emesso anche dietro "presentazione" di una richiesta da parte dell'interessato, richiesta avallata da 2/3 persone
le persone che possono "firmare" dovrebbero essere persone rispondenti a particolari caratteristiche : ad esempio istruttori, o modellisti facente parte del consiglio direttivo di un gruppo aeromodellistico riconosciuto (che sia Fiam, Aeci o "libero" ma regolarmente registrato)
estenderei da presidente a tutti i consiglieri in modo da aumentare il numero dei "titolati a firmare/autorizzare"
credo che se un modellista vola da 4/5 ... 10 anni conoscera' ben almeno 2/3 persone con queste caratteristiche che possano "garantire" per lui
io mi ricordo tanti anni fa quando mi iscrissi per la prima volta al gruppo aeromodellisti dell'AeCI Cremona la richiesta doveva essere firmata da due "soci presentatori"
dunque non stiamo dicendi nulla di nuovo
chiaro che passata questa prima fase di "autoregolarizzazione" (tempo 1/2 anni, ad esempio) il patentino dovrebbe essere obbligatoriamente emesso solo attraverso un gruppo aeromodellistico regolare
perche' a quel punto se tutti i "vecchi" utenti sono stati "sanati" tutti gli altri sarebbero dei "nuovi"

D'accordo su tutto, la procedura mi sembra possibile e dovrebbe essere a costo pressochè nullo

resta sempre il problema di chi comincia adesso (o fra 1 o 2 anni) e va a volare solo in pendio : non puo' essere iscritto ad un gruppo perche' nella realta' un gruppo non esiste, ma esiste la realta' della sua "regolamentazione"
bisogna pensare un sistema, che sia facile di utilizzo e razionale : che ne so, una sorta di uno o piu' "gruppi virtuali" a livello regionale o nazionale che possano permettere di "patentare" gli "spiriti liberi" .... magari con lo stesso sistema di prima (la presentazione da parte di modellisti autorizzati)

Non sarebbe male la Libera Associazione Volo in Pendio, però si pone la questione della responsabilità del Presidente, che non potrà mai essere uguale a quella di un gruppo normale.... praticamente si troverebbe a dover controllare quello che succede sui monti di tutt'Italia... compito improbo, mi pare

lo so che allo "spirito libero" non interessa
se non interessa puo' continuare a fare quello che fa e cioe' volare senza avere la "patente"
leggendo i commenti su questo forum si capisce che ci sono "spiriti liberi" che non gradirebbero essere "patentati" mentre altri che ritengono che questo andrebbe a loro vantaggio .... pertanto si capisce che qualche scontento, in un modo o nell'altro ci sara'
credo pero' che, a lungo andare, se non saranno gli aeromodellisti a stabilire le regole per una "patente" , prima o poi ci sara' qualcun'altro che "imporra" di farlo

Riconosco che c'è questa possibilità, anzi, sta' a noi far sì che il primo Cxxxxxxne che si sveglia non ci imponga regole astruse.

saluti
giuseppe generali
cr

Saluti!

[SP57]

Originalmente inviato da frank

Per questo intervento temo sarebbe necessario un intervento del Legislatore, non penso sia sufficiente la Federazione.

Evitiamo ... di pasicci ne fanno già a iosa , poi una volta entrata in vigore una norma di legge se risulta una c...osa sbagliata che facciamio un referendum per abrogarla?.

[aardvark]

Originalmente inviato da SP57

Evitiamo ... di pasicci ne fanno già a iosa , poi una volta entrata in vigore una norma di legge se risulta una c...osa sbagliata che facciamio un referendum per abrogarla?.

Non credo che riusciremo a raggiungere le 500.000 firme e poi il quorum

[frank]

Originalmente inviato da SP57

Evitiamo ... di pasicci ne fanno già a iosa , poi una volta entrata in vigore una norma di legge se risulta una c...osa sbagliata che facciamio un referendum per abrogarla?.

Ammesso che sia d'accordo con te, per regolamentare i cittadini non facenti parte di nessun gruppo occorre una legge, e la Costituzione non ci consente di fare noi le leggi, se non con lo strumento della proposta di legge di iniziativa popolare. E' per questo che "qualche messaggio fa" dicevo che avere un regolamento di abilitazioni semplice potrebbe esserci di vantaggio, in quanto potrebbe essere adottato come modello dal Legislatore se mai decidesse di intervenire.

[Gene57]

Originalmente inviato da aardvark

Non sarebbe male la Libera Associazione Volo in Pendio, però si pone la questione della responsabilità del Presidente, che non potrà mai essere uguale a quella di un gruppo normale.... praticamente si troverebbe a dover controllare quello che succede sui monti di tutt'Italia... compito improbo, mi pare

io credo che per quanto riguarda gli "spiriti liberi" dopo che e' stata data loro la "patente" non debbano piu' risponderne a nessuno
sono cioe' stati "abilitati al volo" e questo dovrebbe bastare per considerarli "abili ed arruolati"
quando io acquisisco il "patentino" presso il mio gruppo significa che il mio istruttore mi ha considerato "idoneo al volo"
ma idoneo non solo a volare su quel campo, ma ovunque io decida di volare (avendo preso coscenza della pericolosita' che questo puo' comportare)
se volo sul mio campo devo sottostare alla "regole del campo" ed il mio presidente sara' solo corresponsabile di quello che puo' succedere nell'esercizio della attivita' di volo su quel campo
se vado a volare in un altro posto, ad esempio in pendio, il mio presidente non e' presente, non puo' essere corresponsabile di cio' che faccio in un luogo diverso dal campo di volo di cui lui e' presidente e responsabile
pertanto per il "libero volatore da pendio" dovrebbero valere le stesse regole
certo bisogna fare in modo che gli autorizzati a "firmare" i "patentini" siano persone di cui "ci si puo' fidare" e che non elargiscano patenti senza conoscere le persone ed i loro comportamenti
saluti
g.generali

[redaniel]

Originalmente inviato da fai4602

(volevo scrivere PATENTINO, non pentino)

E tu Giorgio continui a voler arrampicarti sugli specchi

Lascia perdere l'esempio della macchina e rifatti a quello della pesca e della caccia, calza assai meglio.

Forse l'esempio piu' calzante sono i campi da sci, che stanno per essere regolamentati in maniera deplorevole, anche li' basterebbe il buon senso. Ma come al solito......

Ciaps, Red

[frank]

Originalmente inviato da Gene57

io credo che per quanto riguarda gli "spiriti liberi" dopo che e' stata data loro la "patente" non debbano piu' risponderne a nessuno
sono cioe' stati "abilitati al volo" e questo dovrebbe bastare per considerarli "abili ed arruolati"
quando io acquisisco il "patentino" presso il mio gruppo significa che il mio istruttore mi ha considerato "idoneo al volo"
ma idoneo non solo a volare su quel campo, ma ovunque io decida di volare (avendo preso coscenza della pericolosita' che questo puo' comportare)
se volo sul mio campo devo sottostare alla "regole del campo" ed il mio presidente sara' solo corresponsabile di quello che puo' succedere nell'esercizio della attivita' di volo su quel campo
se vado a volare in un altro posto, ad esempio in pendio, il mio presidente non e' presente, non puo' essere corresponsabile di cio' che faccio in un luogo diverso dal campo di volo di cui lui e' presidente e responsabile
pertanto per il "libero volatore da pendio" dovrebbero valere le stesse regole
certo bisogna fare in modo che gli autorizzati a "firmare" i "patentini" siano persone di cui "ci si puo' fidare" e che non elargiscano patenti senza conoscere le persone ed i loro comportamenti
saluti
g.generali

Come sempre parole di buon senso

[SP57]

Originalmente inviato da frank

Ammesso che sia d'accordo con te, per regolamentare i cittadini non facenti parte di nessun gruppo occorre una legge, e la Costituzione non ci consente di fare noi le leggi, se non con lo strumento della proposta di legge di iniziativa popolare. E' per questo che "qualche messaggio fa" dicevo che avere un regolamento di abilitazioni semplice potrebbe esserci di vantaggio, in quanto potrebbe essere adottato come modello dal Legislatore se mai decidesse di intervenire.

Infatti io ribadisco i concetti espressi precedentemente in relazione all'autorizzazione di chi vola sul campo "x " che avviene da parte di un esponsabile di detto campo; per quanto riguarda i campi visto che il problema è di tipo possibilistico direi che dovrebbe ro essere ad una certa distanza da strade e da centri abitati ma poi il resto non ha senso; dei bagni chi ce li ha beato chi non li ha non farà manifestazioni oppure affitterà di quelli chimici mobili. Altre caratteristiche sui campi sono abbastanza ridicole, come si diceva un apparecchio che vola 60 km/h fa un km al minuto con dieci minuti di autonomia nel serbatoio io decollo da Villareggia e lo perdo mi finisce in centro a Chivasso ed allora visto che il boing 747 ha quindicimila chilometri di autonomia può decollare solo da un punto lontano 15.000 km da qualunque persona?
Il rischio è nel luogo certo non bisogna volare in piazza Castello a Torino ma soprattutto nel mezzo ed in chi lo porta.
Se deve venire una specie di patentino io la chiamerei autorizzazione di volo sul campo "x" se il tuo presidente ti ritiene un pericolo non te la da ma non ha responsabilità sui danni da te causati, se vai a volare sul campo "y" sarà il presidente dell' "y" che ti autorizza ma non ti danno patentini di sorta che ti abilitano a fare pasticciin giro per il mondo.

In totale girerei su queste 2 o 3 questioni che sicuramente sarebbero abbastanza costruttive senza neanche criticare i cani sciolti, io vado in bicicletta e rispetto delle regole ma non ho la patente per andarci e non serve per la macchina potenzialmente e statisticamente più pericolosa si. Statisticamente l'aeromodellismo non provoca ne ha provocato stragi è inutile regolamentare esageratamente.
Concetti poco ordinati ma scritti di getto, mi sento un pò Quasimodo.

[aardvark]

Originalmente inviato da Gene57

io credo che per quanto riguarda gli "spiriti liberi" dopo che e' stata data loro la "patente" non debbano piu' risponderne a nessuno
sono cioe' stati "abilitati al volo" e questo dovrebbe bastare per considerarli "abili ed arruolati"
quando io acquisisco il "patentino" presso il mio gruppo significa che il mio istruttore mi ha considerato "idoneo al volo"
ma idoneo non solo a volare su quel campo, ma ovunque io decida di volare (avendo preso coscenza della pericolosita' che questo puo' comportare)
se volo sul mio campo devo sottostare alla "regole del campo" ed il mio presidente sara' solo corresponsabile di quello che puo' succedere nell'esercizio della attivita' di volo su quel campo
se vado a volare in un altro posto, ad esempio in pendio, il mio presidente non e' presente, non puo' essere corresponsabile di cio' che faccio in un luogo diverso dal campo di volo di cui lui e' presidente e responsabile
pertanto per il "libero volatore da pendio" dovrebbero valere le stesse regole
certo bisogna fare in modo che gli autorizzati a "firmare" i "patentini" siano persone di cui "ci si puo' fidare" e che non elargiscano patenti senza conoscere le persone ed i loro comportamenti
saluti
g.generali

Mi piace moltissimo il concetto di responsabilità esclusivamente personale di chi vola...

[SP57]

Originalmente inviato da aardvark

Mi piace moltissimo il concetto di responsabilità esclusivamente personale di chi vola...

Ricordiamoci che non è esatta perchè se io ho un terreno e non impedisco che qualcuno sul mio terreno commetta reati od illeciti, a causa di mia noncuranza, anch'io vengo chiamato in causa come corresponsabile quindi....