come cacciare le termiche e volare senza motore?

[FrancoC.]

A proposito dell'aeroporto di Forlì, mi ricordo del sistema dell'"allodola", sempre per individuare la termica. D'estate, essendo lì in pratica vietata la caccia, era pieno di questi belli (e buoni) uccelletti che hanno l'abitudine,appena sentono la termica (e loro la sentono) di spiccare il volo in salita verticale per andare, suppongo, a cacciare gli insetti in quota.
E quì stava il difficile, perchè bisognava essere pronti a lanciare con la speranza di finirci (e di restarci) dentro. Per i veleggiatoristi era relativamente semplice (aspettavano col cavo steso e...via); ma per me, elasticista,...... non potevo aspettare l'allodola con la matassa carica e questo sistema non mi ha mai fruttato granchè.
@lospietato
Molti anni fà (fine anni 70), incrociai un'avvoltoio mentre percorrevo la statale fra Mores ed Ozieri fra il bivio per Ittireddu e il bivio per Chilivani: scendeva dalle colline alla mia destra e ci passò sopra a non più di 10 metri, in direzione del rio Mannu: era grande e bellissimo. Da allora, ritorno in Sardegna tutti gli anni, non ne ho più visti. Il Logudorese...la storica, vera lingua sarda.
Ajò.

[sardinian]

Vedo che ci sono estimatori della Sardegna!!! e non solo per il mirto ...

[lospietato]

Originally posted by FrancoC.@17 gennaio 2005, 00:02
A proposito dell'aeroporto di Forlì, mi ricordo del sistema dell'"allodola", sempre per individuare la termica. D'estate, essendo lì in pratica vietata la caccia, era pieno di questi belli (e buoni) uccelletti che hanno l'abitudine,appena sentono la termica (e loro la sentono) di spiccare il volo in salita verticale per andare, suppongo, a cacciare gli insetti in quota.
E quì stava il difficile, perchè bisognava essere pronti a lanciare con la speranza di finirci (e di restarci) dentro. Per i veleggiatoristi era relativamente semplice (aspettavano col cavo steso e...via); ma per me, elasticista,...... non potevo aspettare l'allodola con la matassa carica e questo sistema non mi ha mai fruttato granchè.
@lospietato
Molti anni fà (fine anni 70), incrociai un'avvoltoio mentre percorrevo la statale fra Mores ed Ozieri fra il bivio per Ittireddu e il bivio per Chilivani: scendeva dalle colline alla mia destra e ci passò sopra a non più di 10 metri, in direzione del rio Mannu: era grande e bellissimo. Da allora, ritorno in Sardegna tutti gli anni, non ne ho più visti. Il Logudorese...la storica, vera lingua sarda.
Ajò.

Quoted post

Molto Esperto
... io sto a meno di 10 km da dove tu hai visto l'avvoltoio
comunque la zona dove stanno è Bosa e costa ovest fino d Alghero (estinto?) e ce ne sono dicono 30 coppie... nella zona vicino a campeda ci sono dei carnai apposta per loro...
appena trovo una discussione (molto simpatica) sull'efficienza dell'ala di questi uccelli la metto nel forum...
senti riguardo al PILATUS B4 che mi dici?

[lospietato]

A proposito di avvoltoi qualche anno fà su un 'altro forum il noto Stefano Duranti che tutti i modellisti conoscono perchè autore del programma "profili" ha dato questa simpatica risposta (spero non si arrabbi )

Discussione originale

Domanda:
mi trovo in questo momento a Port Harcourt
(Nigeria) e fuori dalla mia finestra c'e' un notevole
stormo di 50/70 avvoltoi che stanno termicando a circa
200 m da terra in una colonna che - ovviamente - si
sposta lateralmente con la termica. Nessuno di loro ha
praticamente battuto le ali negli ultimi 10 minuti.
L'efficienza di questo volatile mi induce a chiedermi:
qual'e' il carico alare medio di un avvoltoio (o altri
uccelli simili), ed a quale profilo potrebbe essere
assimilata la loro ala?

Risposta :
Penso che piu' che il carico alare la loro efficienza sia dovuta a tutti gli
accorgimenti costruttivi e l'elettronica montata a bordo:
- Profilo variabile
- geometria ala variabile
- CG regolabile in volo (allungano ed accorciano il collo)
- variometro
- GPS
- telecamera binoculare (visione 3D) a fuoco variabile e collegata
direttamente alla unita' centrale di comando
- batterie ricaricabili in volo (quando mangiano un passerotto)
- possibilita' di caricare zavorra in volo (quando mangiano un altro
passerotto)
- possibilita' di scaricare zavorra in volo (quando cagano)
- struttura in composito organico auto riparante (per piccole rotture)
- carrello retrattile e spingente al decollo, con sospensioni attive per
l'atterraggio
- progetto in evoluzione da molto millenni
- funzioni software di autoapprendimento evolutivo

Da notare inoltre la bonta' del progettista, che si e' cimentato pure con
submicro (moscerini) e maxi (albatros).
Pterodattilo non piu' disponibile a catalogo.
Novita' autunno 2002: gabbiano biplano, mutante causa radiazioni esperimenti
nucleari cinesi.

[FrancoC.]

@sardinian
Meglio ancora del mirto è il rosolio di mirto; ha un paio di gradi in meno ed è un tantino (poco!) più dolce perchè le bacche non vengono pressate. C'è una ditta di Cagliari (mi sfugge il nome) che ne produce una varietà deliziosa. Ma, comunque, vuoi mettere le "panadas" di Oschiri accompagnate da un Vermentino di Capichera! Il massimo della goduria.
@lospietato
L'efficienza dell'ala dell'avvoltoio mi farebbe parlare ancora di termiche (il nostro scopo principale) ma è tardi e vado a nanna. Riprenderò il discorso. Circa il Pilatus dimmi almeno le dimensioni e il profilo alare; ce ne sono tanti e diversi fra loro.
Ajò.

[FrancoC.]

@lospietato
Vedo ora il tuo ultimo post. Alla prossima parliamo anche dei profili (non certo con la competenza del Sommo Duranti; ho il suo programma installato: ottimo). Io comunque tifo per l'albatro, il primo in assoluto in quanto ad efficienza. Al suo cospetto l'avvoltoio scompare. Molto ma molto meglio il comune gabbiano.
Ajò.

[lospietato]

Originally posted by FrancoC.@17 gennaio 2005, 01:08
@sardinian
Meglio ancora del mirto è il rosolio di mirto; ha un paio di gradi in meno ed è un tantino (poco!) più dolce perchè le bacche non vengono pressate. C'è una ditta di Cagliari (mi sfugge il nome) che ne produce una varietà deliziosa. Ma, comunque, vuoi mettere le "panadas" di Oschiri accompagnate da un Vermentino di Capichera! Il massimo della goduria.
@lospietato
L'efficienza dell'ala dell'avvoltoio mi farebbe parlare ancora di termiche (il nostro scopo principale) ma è tardi e vado a nanna. Riprenderò il discorso. Circa il Pilatus dimmi almeno le dimensioni e il profilo alare; ce ne sono tanti e diversi fra loro.
Ajò.

Quoted post

Le dimensioni sono 145 di apertura alare, il profilo e piano convesso, ho guardato su "PROFILI" e sembra un clarkY appena posso faccio qualche stampa e confronto perchè sti profili alari si assomigliano parecchio...
Il kit e di "scarabeo" e pesa a nudo 415 grammi, non avendo la possibilità di un trainatore per portarlo in quota lo vorrei motorizzare.
Questo alianti di piccole dimensioni come sono in fatto di velocità? nel senso sono tranquilli (lenti) nel volo o scattanti e reattivi alle manovre (nervosi)...
Io devo fare di tutto per avere almeno all'inizio un volo sicuro e stabile, come regolo le escursioni delle parti mobili?

ajo che sto volando solo col tuttala e con lo zero

[DoC]

Originally posted by lospietato@17 gennaio 2005, 14:47
Questo alianti di piccole dimensioni come sono in fatto di velocità? nel senso sono tranquilli (lenti) nel volo o scattanti e reattivi alle manovre (nervosi)...

Quoted post

Beh ci saprai dire com' il Pilatino con il piano convesso ma in genere non sono propriamente docili e lenti.....

[fai4602]

Posso entrare pure io nella discussione ? Le panadas ed il vermentino mi hanno risvegliato l'appetito.

Belli i tempi passati sui prati di Campoformido, e pure d'inverno con i Coupe d'Iver.
Sul nostro campo spesso ci sono le poiane ed i gheppi ad inanelare giri su giri in termica ed allora via a lanciare e salire in quota per fare loro compagnia.
Riguardo al modo di cercare l'ascensore io ho preso l'abitudine di fare degli otto, come si usa in pendio. Così mi trovo a virare sempre contro vento e nel tratto con il vento posso recuperare con la velocità la perdita di energia e inoltre mi è piu facile rincorrere la termica che si sposta con il vento.
Già parlai qui sul forum sulla possibilità di aiutare il distacco delle bolle "creando il vento", agitando cioè una coperta, o come vidi a Maniago durante una gara internazionale di volo libero dove alcune compagne di concorrenti si tolsero la gonna per muovere l'aria sotto i modelli che stavano per terminare il loro volo.
Inoltre, per piccoli modelli tipo HLG possono essere stesi a terra dei teli di nylon neri che riscaldandosi creano la bolla.
L'anno passato con un aliantino da 1,5 di aa sono riuscito, prima ed unica volta, a beccare ad una decina di metri di quota una termica piccola che si era formata su di una strada bianca al limite fra il nostro campo ed il prato attiguo.

[Hannibal]

Originally posted by fai4602@17 gennaio 2005, 14:24
...o come vidi a Maniago durante una gara internazionale di volo libero dove alcune compagne di concorrenti si tolsero la gonna per muovere l'aria sotto i modelli che stavano per terminare il loro volo.

Quoted post

posso immaginare con quanta concentrazione tu abbia continuato a pilotare...