novi arrow un f3a vintage

[Ehstìkatzi]

Originalmente inviato da Odi

Ecchime!

Una domanda a chi ne comprende di più, discutendo del progetto con FS, mi ha fatto notare che con un piano di coda, del caso ellittico, di questo tipo il modello sarebbe inadeguato, o meglio, svantaggiato rispetto ad altre tipologie per quanto riguarda le rivoluzioni sull'asse di rollio (tonneau lento ecc).


Alberto

[Kat Sitwoy]

Originalmente inviato da fabiorossi

Mi scuso anch'io con l'autore della discussione per i ripetuti OT però vorrei osservare che quando si parla di vintage(cheppalle 'sto termine ma non ne possiamo coniare un altro??) credo che qualche divagazione sul tema sia inevitabile; si tratta di un argomento di una vastità incredibile per cui restare fermi sui binari di un build log penso sia un po' difficile e ne verrebbe fuori una discussione piatta come tante altre senza rendere giustizia a tutto quello che ha gravitato intorno al modello di cui si sta parlando

A me personalmente vintage non dà alcun fastidio. Vogliamo dire "d'annata"? D'accordo. Già "d'epoca" va meno bene perché lo trovo più adeguato a indicare un old timer e quindi ecco che vintage risulta più preciso e in grado di circoscrivere la questione. Il guaio è che in Italia siamo un po' troppo elastici e si cerca di far passare per vintage anche modelli come il Remix che - al momento - è semplicemente vecchio.
Piuttosto, a me quella che pare fuori luogo è la qualifica di F3A. Sarebbe molto meglio parlare più genericamente di "acrobazia RC" dato che l'F3A come categoria è nata alcuni anni dopo l'acrobazia radiocomandata e comunque in America non se l'è mai filata quasi nessuno (a parte quelli che gareggiavano in campo internazionale) dato che il loro "Pattern" aveva regole diverse. Ora posso capire che ci siano quelli che in fatto di modelli non schioderebbero dalla "Santissima Trinità", ma la realtà è molto più vasta e piena di spunti di grande interesse.

[Ehstìkatzi]

Originalmente inviato da Kat Sitwoy

A me personalmente vintage non dà alcun fastidio. Vogliamo dire "d'annata"? D'accordo. Già "d'epoca" va meno bene perché lo trovo più adeguato a indicare un old timer e quindi ecco che vintage risulta più preciso e in grado di circoscrivere la questione. Il guaio è che in Italia siamo un po' troppo elastici e si cerca di far passare per vintage anche modelli come il Remix che - al momento - è semplicemente vecchio.
Piuttosto, a me quella che pare fuori luogo è la qualifica di F3A. Sarebbe molto meglio parlare più genericamente di "acrobazia RC" dato che l'F3A come categoria è nata alcuni anni dopo l'acrobazia radiocomandata e comunque in America non se l'è mai filata quasi nessuno (a parte quelli che gareggiavano in campo internazionale) dato che il loro "Pattern" aveva regole diverse. Ora posso capire che ci siano quelli che in fatto di modelli non schioderebbero dalla "Santissima Trinità", ma la realtà è molto più vasta e piena di spunti di grande interesse.

Se vuoi sostenere che " pattern " sarebbe una bella definizione ti tolgo il saluto.

[Kat Sitwoy]

Originalmente inviato da Ehstìkatzi

Mi domando anch'io perché, ma ammesso e non concesso che lo possa essere e che quindi uno trovi la cosa un fattore limitante, allora non costruisce quel modello.
Di modificarlo non se ne parla, o quantomeno, se uno lo vuol fare, allora cambia nome al modello, lo chiama "Pistolone" e non lo definisce acrobatico vintage, ma semplicemente acrobatico e stop.

[Kat Sitwoy]

Originalmente inviato da Ehstìkatzi

Se vuoi sostenere che " pattern " sarebbe una bella definizione ti tolgo il saluto.

Non ci penso proprio. A me sta bene "acrobazia vintage". E' la forma più corretta e la trasposizione del "vintage pattern" degli americani. "Acrobazia d'annata", invece, si presta a giochi di parole un po' diabolici.

[Tofuso Lamoto]

O rispolverare il termine dell'epoca : "acrobazia pluricomando" o "pluri"

N.b.: il termine aveva un senso perchè esisteva anche la categoria "acrobazia monocomando"

[Ehstìkatzi]

Originalmente inviato da Tofuso Lamoto

O rispolverare il termine dell'epoca : "acrobazia pluricomando" o "pluri"

N.b.: il termine aveva un senso perchè esisteva anche la categoria "acrobazia monocomando"

Buona idea, ormai " pluri " non lo usa più nessuno e quindi individuerebbe senza altre aggiunte la categoria.

[fabiorossi]

Originalmente inviato da Ehstìkatzi

Buona idea, ormai " pluri " non lo usa più nessuno e quindi individuerebbe senza altre aggiunte la categoria.

Quando iniziai a pilotare un...pluri erano i primi anni '80 e a quei tempi era sinonimo di aereo ad ala bassa da acrobazia per cui MI PIACE!

[Kat Sitwoy]

Il motore è effettivamente un K&B 61 R/C, ma è un "Lee Custom", una serie elaborata da Clarence Lee per le competizioni (circa il 10% di potenza in più). Lo si riconosce oltre che dal carburatore e dalle modifiche interne che ovviamente non si vedono, dalla stampigliatura sull'aletta sinistra. Credo sia una discreta rarità e comunque se ne parla diffusamente nel prossimo numero.

[FAI6710]

Originalmente inviato da Odi

Ecchime!

Una domanda a chi ne comprende di più, discutendo del progetto con FS, mi ha fatto notare che con un piano di coda, del caso ellittico, di questo tipo il modello sarebbe inadeguato, o meglio, svantaggiato rispetto ad altre tipologie per quanto riguarda le rivoluzioni sull'asse di rollio (tonneau lento ecc).

Qualcuno ha considerazioni in merito e magari potrebbe anche spiegarne il motivo?

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Alberto

Confermo quanto detto ma la pianta ellittica dell'ala e dello stabilizzatore non c'entrano niente.
Il modello è stato fatto per i mondiali del 1973 e per il programma acrobatico in vigore.

In quel tempo, la maggioranza delle figure erano tonde, ergo i progettisti si adoperarono a creare un modello idoneo alle figure con i K piu elevati.
Per quel tempo e per quel programma acrobatico il modello è perfettamente realizzato, innovativo e piacevolmente ammirabile.

Passando gli anni e con il cambio dei programmi, si sono resi necessari altri progetti ed altre configurazioni.
Per una migliore esecuzione delle figure lunghe si rese necessario avvicinare maggiormante i centri di pressione alla linea di trazione del motore e soprattutto bilanciare la superficie della parte mobile del direzionale in modo da non avere il non desiderato effetto di rotazione conseguente.

Questo è il significato della mia esternazione del tutto personale.

Saluti
Franco Sala