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Vecchio 31 agosto 06, 16:58   #1 (permalink)  Top
 
L'avatar di nicthepic
 
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lo stallo dinamico, qualcuno me lo spiega?

come alcuni di voi ricordano, ho un bel kyosho majestic che, nelle cabrate decise, si arrotola verso destra.
eliminate tutte le possibili cause, dissimetrie , comandi errati, tremolii di mano, siamo arrivati al verdetto "stallo dinamico".
bene, cioe' anzi male.
qualcuno mi spiega come avviene uno stallo dinamico?
parlando questa mattina con Cuccolo, mi diceva che a suo tempo aveva fatto un modello in cui, durante le cabrate decise, il profondita perdeva portanza causando proprio quell effetto da me notato.
lancio il sasso, ora aspetto ( magari da chi ne sa molto piu' di me sull'argomento)
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"W la gnocca "
"io mi prendo la responsabilita' di capire cio' che dici, non di quello che avresti voluto intendere"
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Vecchio 31 agosto 06, 18:18   #2 (permalink)  Top
eclips
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ciao spero ti sia utile......

STALLO

Figura 3-19. Lo stallo si verifica quando i filetti fluidi perdono la loro aderenza e si distaccano dall'estradosso.

Abbiamo visto che all'aumentare dell'angolo di incidenza aumentano sia la portanza che la resistenza fino al punto in cui i valori sono al massimo. In questa situazione solleveremo un maggior carico volando alla minima velocità. Aumentando ulteriormente l'angolo di incidenza, la portanza scende bruscamente a valori nulli. Si verifica cioè uno stallo. Questo fenomeno dipende dal fatto che i filetti fluidi che passavano veloci sull'estradosso (e che generavano la differenza di velocità alla base della forza aerodinamica) non riescono più a restare aderenti all'ala, ma si staccano dal dorso creando vortici che rallentano il percorso dell'aria stessa: non solo l'aria dorsale smette di essere più veloce, ma diviene addirittura più lenta. Il distacco dei filetti genera inoltre un brusco aumento della resistenza che arresta l'avanzamento inerziale dell'apparecchio. La portanza dunque cade a zero e l'ala non vola più. La forma del profilo alare (camber più o meno accentuato) influenza l'angolo di attacco al quale si verifica lo stallo. Un camber accentuato consentirà di volare ad angoli di attacco maggiori: con un'ala di questo tipo è possibile volare più lentamente, sviluppando maggior portanza, e quindi con un tasso di caduta minore. Tutto, però, si paga, ed un'ala più sottile, se stalla < -2>prima, offre però meno resistenza e permette quindi di raggiungere velocità massime più elevate.
RECUPERO DALLO STALLO

Figura 3-20. Il recupero da una posizione di stallo richiede una quota anche notevole (maggiore in seguito a stallo dinamico).

Il recupero da uno stallo richiede, senza eccezioni, una perdita di quota: è infatti necessario, prima di poter nuovamente pilotare l'ala, che questa riprenda a volare (cioè a sviluppare portanza). Gli apparecchi da Volo Libero, sia pur in modo molto differente, tendono a recuperare da soli, perdendo però alcune decine di metri. Una trattazione più dettagliata e specifica per deltaplano o parapendio, verrà esposta parlando di tecnica di pilotaggio.
È comunque fin d'ora facile intuire che uno stallo a bassa quota (sia subito dopo il decollo, che in volo vicino ad un pendio, che in fase di atterraggio) risulta estremamente pericoloso: per tale motivo tutte le manovre di pilotaggio devono essere sempre compiute con una sufficiente riserva di velocità quando siamo vicino al suolo.

STALLO DINAMICO

Lo stallo dinamico sembra fatto apposta per ricordarci che, contrariamente alle apparenze, la pura velocità non è direttamente collegata allo stallo stesso, che dipende invece dal superamento dell'angolo di incidenza critico.
Requisiti indispensabili perchè si generi uno stallo dinamico sono due:
  • elevata velocità (ciò che rende praticamente immune il parapendio a questo fenomeno)
  • brusco aumento dell'angolo di incidenza oltre il valore critico di stallo.
Se un velivolo stà scendendo con un angolo di attacco molto piccolo (e quindi ad elevata velocità, lungo una traiettoria molto ripida) e, improvvisamente (senza alcuna gradualità), il pilota imprime una energica cabrata superando l'incidenza critica di stallo, l'apparecchio non reagisce risalendo, ma spancia perdendo quota e non è più governabile fino a che non torna a volare (sviluppare portanza).
Attenzione però: la quota persa durante uno stallo dinamico è almeno doppia rispetto a quella persa dopo uno stallo "normale".
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Vecchio 31 agosto 06, 18:41   #3 (permalink)  Top
 
L'avatar di nicthepic
 
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grazie, ora ho piu' indicazioni su cosa fare, innanzitutto gli cambio il motore, gli metto un semplice st 45 abc, e vedo se per caso il flusso di aria dovuto all'elica grande del 70 4t va ad influenzare lo stallo, poi... vedremo
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Vecchio 31 agosto 06, 19:05   #4 (permalink)  Top
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L'avatar di calabrone
 
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Originalmente inviato da nicthepic
grazie, ora ho piu' indicazioni su cosa fare, innanzitutto gli cambio il motore, gli metto un semplice st 45 abc, e vedo se per caso il flusso di aria dovuto all'elica grande del 70 4t va ad influenzare lo stallo, poi... vedremo
Cambi il motore?

Ma l'angolo di incidenza critico oltre il quale si verifica lo stallo dinamico, dipende dal profilo alare!

Felici atterraggi.
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Il calabrone vola...
... perché non sa di non poter volare.
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Vecchio 31 agosto 06, 19:51   #5 (permalink)  Top
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L'avatar di giocavik
 
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Dunque...
direi che nel post iniziale e' da distinuere lo stallo dell'ala da quello del profondita'...
Lo stallo 'dinamico' dell'ala dipende da diversi fattori, tra cui, (preponderante )
la curvatura del naso del profilo alare (in genere si indica col valore del raggio etc.), oppure da irregolarita'\asperita' sempre nella parte molto anteriore del profilo.Naturalmente anche importantissimo il Num di Rynolds (ma qui mi pare che tu intendessi condizioni piu' o meno 'normali' ).Il fenomeno e' simile (VISIVAMENTE) a quando si mette un cucchiaio nel flusso del rubinetto;si distacca completamente il flusso (quasi subito 'nell'intradosso' ).Sull'extradosso
si distacca con piu' difficolta' in funzione dell'incidenza.
Per curiosita' il fenomeno si verificava sui caccia tedeschi I Guerra Mond proprio a causa dei profili 'curvi e appuntiti' (su alcuni era veramente difficile il recupero...) e dato che si verificava concomitante ingresso in vite (e la difficolta' di ricovero peggiorava...)...si dava quasi tutta la colpa a quest'ultima che e' rimasto un fenomeno temutissimo...ma gia' in quegli anni si capì come stavano le cose, con dimostraz pratiche da parte di alcuni assi con ingressi ed uscite ripetute dal fenomeno, poi insegnati anche agli allievi piloti
ed infine con adozione di profili piu' spessi e naso arrotondato etc (basta guardare gli ultimi caccia Fokker, gia' dal DrI, etc)
Si puo' 'curare' dove poss. arrotondando il naso del profilo, o (ma questa e' una
fase artistica) tentando la turbolazione (in genere il flusso si distacca facilmente se laminare; un flusso turbolento 'tiene di piu').Probabilmente il turbolatore piu' adatto a simili casi e' il filo di nylon sospeso anteriormente al bordo d'attacco( 1,5-2 cm davanti...).In alcuni modelli dei veri e propri 'scalini'
sulla parte posteriore dell'extradosso facevano riattaccare la 'bolla' separata
(aumentando, dicono, anche l'efficienza in modo visibile...(era un aliante\aliantista americano...diceva che lanciando a mano non gli bastava la distesa del suo club di appartenenza per l'atterraggio...))
Vabbe' il mondo e' bello...
Per lo stallo del profondita' e' una questione un po' diversa...(mo' ripiglio fiato)

ps per calabrone:che\perche' modello\aereo nel tuo avatar ? (e' che mi interessa e ne volevo sapere di piu'; mi sembra il 1019...)

Ultima modifica di giocavik : 31 agosto 06 alle ore 19:58
giocavik non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 31 agosto 06, 20:37   #6 (permalink)  Top
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L'avatar di fai4602
 
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Lo stallo del profondità può dipendere anche dalla lunghezza del braccio di leva e dalla posizione in altezza dello stabilizzatore,
Perchè questo. Perchè non dobbiamo dimenticare l'influenza del flusso che viene deviato dall'ala e che investe appunto lo stabilizzatore con un angolo ben diverso da quello teorico.
Uno stabilizzatore posto più alto dell'ala soffrirà, o non soffrirà, di questo accidente in maniera minore.
Anche uno braccio di leva lungo allontana questo pericolo in quanto lo stabilizzatore potrebbe trovarsi comunque al di fuori del flusso deviato.
Ma al contrario uno stallo siffatto dovrebbe favorire l'esecuzione degli snap.
__________________
Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi.

L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai.

Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie !

fai4602 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 31 agosto 06, 21:34   #7 (permalink)  Top
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Data registr.: 15-01-2006
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Messaggi: 1.471
Invia un messaggio via ICQ a massi69 Invia un messaggio via AIM a massi69
e quella dei punti morti non l ho capita bene:avevo un super cuik che in vite rovescio scendeva come una foglia ,motore o non, comandi allinverso, niente da fare non si toglieva piu'dalla sua posizione dopo 2 riparazioni l ho buttato.
idem con un tutto fare una specie di aliante a motore, pero questo non si rompeva mai anzi mi ha fatto quasi imparare ad atterrare cosi, solo le prime volte ho dovuto cambiar le eliche peccato che si e' schiantato a tutta birra sulla pista.
qualche spiegazione la apprezzerei prima di retreggiare col baricentro del mio katana(mi dispiacerebbe fargli una fine cosi )
ciao
massi69 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 01 settembre 06, 12:18   #8 (permalink)  Top
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L'avatar di calabrone
 
Data registr.: 28-09-2005
Messaggi: 19
che: cosa intendi?
perche' modello: mi sembrava bello, siamo aeromodellisti.
aereo nel tuo avatar: L19 soprannominato Dog Fly, il modello in questione è della DUMAS, apertura alare 100cm, motorizzazione elettrica (in verità è il mio primo modello elettrico), listelli in balsa da 1,5mm (si ropono solo a guardarli), centine pretagliate con il laser, rivestimento in carta seta.
La scatola non prevede gli alettoni ma naturalmente con opportune modifiche li ho realizzati, ed ho ridotto il dietro alare.

Saluti
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Il calabrone vola...
... perché non sa di non poter volare.
calabrone non è collegato   Rispondi citando
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