22 ottobre 14, 21:11 | #11 (permalink) Top | |
User Data registr.: 03-10-2014
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Ho letto quel topic ieri. Ti confesso che quando ordinai la devo 10 (45 giorni fa) la mia intenzione era proprio quella di cannibalizzare un radiocomando. Vista la turnigy però, avevo anche pensato di codificare il segnale e poi attaccare l'uscita ad un banale modulo trasmittente. Ma avrei comunque dovuto costruire una codifica. A questo va aggiunto il fatto che volendo anche costruire un pasturatore da pesca, una radio pronta mi faceva comodo. Il punto è che i 6 canali "analogici" del devo 10 non mi bastano (pensavo che i radiocomandi fossero più "flessibili" nella gestione dell'interfaccia. Ragion per cui, serve un codificatore da attaccare alla radio che verrà pertanto usata unicamente come modulo RF tramite la porta allievo maestro. Riguardo alla difficoltà di pilotaggio, mi permetto di dissentire: è vero che l'orientamento si può perdere facilmente (succede persino ai piloti di linea stando dentro al cockpit, figuriamoci stando a terra), ma non ho intenzione di far volare il mio aereo a km di distanza. Peraltro, nel rispetto dei limiti di legge, ho ordinato un trasmettitore FPV da 100 milli, che ha una portata max di 200 metri. Ovvero nel pieno rispetto del regolamento appena entrato in vigore. In sintesi, l'oggetto rimarrà comunque nel campo visivo e la guida FPV sarà una aggiunta al controllo visuale. Riguardo a problemi di orizzonte (che imho è il problema più grosso), molto dipende dal punto di vista telecamera. Che nel mio modellino è variabile con un piccolo joystick al posto del più comune Hat Switch (ragion per cui necessito di ulteriori assi di comando). Ho comunque visto su un modello di serie la presenza di un menù OSD con tanto di orizzonte artificiale e bussola, che rendono praticamente impossibile il perdersi. Ho quindi ordinato un modulo miniosd e gia che c'ero, un ardupilot da inserire fra ricevente e comandi, in modo che in caso di perdita segnale o altre diavolerie, l'oggetto tenda a riavvicinarsi da dove è partito autonomamente. Ovvio che se prima incontro il suolo... Insomma, vedremo che ne esce fuori | |
23 ottobre 14, 10:57 | #13 (permalink) Top | |
User Data registr.: 08-08-2011 Residenza: Roma
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Per quanto riguarda la difficoltà di pilotaggio, le mie sono opinioni personali (l'ho anche scritto) che derivano solo dalla visione dei brevi filmati che ho fatto da bordo del mio Bixler (pilotato in modalità normale) e, sinceramente, se mi fossi dovuto basare solo su quelle immagini sarei finito a terra molto prima di decollare.... Per quanto riguarda la parte tecnica, una valida alternativa può essere di utilizzare un codificatore PPM (lo fai facilmente con Arduino) per generare un PPM 8 canali da dare in pasto ad una Turnigy 9x con OpenTx a bordo. Con la radio potrai implementare facilmente tutte le miscelazioni ed i controlli tipici (limiti, inversioni dei canali, curve, etc etc). Comunque è un lavoro interessante, tienici aggiornati Carlo
__________________ Dai un pesce ad un uomo e lo avrai sfamato per un giorno, insegnagli a pescare e lo avrai sfamato per sempre. (Confucio) I miei modelli: http://www.youtube.com/results?search_query=carloroma63 | |
23 ottobre 14, 13:25 | #14 (permalink) Top | ||
User Data registr.: 03-10-2014
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Riguardo alla tua osservazione, concordo che i video fanno intendere che sia più difficile navigare in FPV piuttosto che con una visione che non perde mai l'orizzonte. Ma la difficoltà maggiore IMHO di quei video, è che TUTTI quelli che ho visto io usano una sola telecamera (visione senza profondità) che oltretutto è un fish eye... L'effetto è quello di annullare la prospettiva e conseguentemente la possibilità di prendere correttamente le distanze. Io ho preso una telecamera con un obiettivo largo ma non fish eye, che dovrebbe risolvere il problema. E se va, tenterò il passaggio successivo: multiplexare sull'ingresso del trasmettitore video due telecamere per avere una visione steroscopica a terra. Citazione:
Grazie ancora ;) | ||
23 ottobre 14, 13:35 | #15 (permalink) Top | |
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Vari modellisti mi hanno però dissuaso dal partire con un progetto così ambizioso senza una consistente esperienza di volo. Ho quindi "ripiegato" su un progettino derivato da un calmato 40 con ala un pelino più larga un filo di diedro, ed un profilo alare sempre simmetrico, ma un pelo più piatto con l'aggiunta di flaps. L'idea è quella di non superare i 0,6 g per cm^2 di carico ferma restando l'AA di 1,5 metri. Il motore l'ho testato la settimana scorsa, ed è un APS .46 Il peso è una variabile che in questo momento non so definire esattamente: mi stanno arrivando i pezzi e quando li avrò tutti potrò dire con maggior precisione quanto peserà. Idem per la struttura: penso che laminerò la fusoliera e farò un'ala ibrida kevlar/film (o similari più moderni) per una questione di resistenza (penso che in atterraggio non sarà facilissimo non battere a terra). Ma va testata. Se pesa troppo, ripiego sul più classico balsa + betulla + film. | |
23 ottobre 14, 13:58 | #16 (permalink) Top | ||
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Credo che il PPM/PCM di cui parli tu sia quello utilizzato in trasmissione, ma questo è un fattore che non influisce sulla progettazione dell'interfaccia. Carlo
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24 ottobre 14, 17:43 | #17 (permalink) Top | |
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trainer ala alta, basso carico alare, oppure uno schiumino simil easy-glider... dato che lo dovrai imbottire di sensori: gyro, stabilizzatori assi, ecc. gps, non so... per pilotare virtuale, secondo me, servono aiuti e molta elettronica che fornisca dati... da uno schermo o più, non penso si tragga molta realtà... per esempio il vento come lo si gestisce?.. altri sensori... non saprei... tutto è realizzabile, ma qualche delusione o fallimento non mancherà... si potrebbe programmare la funzione: struca-el-boton (back to home) o altre simili (landing/take-off) ma alla fin fine, avere un cockpit (da scarrozzare) per pilotare e lasciare il tutto o quasi, al computer di bordo, non so fino a che punto possa dare soddisfazioni... (forse ci si sente dei top-gun) per esempio, io per non scarrozzarmi la valigietta radio, per praticità, mi sono fatto uno scomparto dedicato, nella cassetta attrezzi... considerando anche i costi, imparare con la radio fra le mani, conviene...
__________________ La passione, è tutto... senza, c'è il vuoto... Ultima modifica di Chicco K : 24 ottobre 14 alle ore 17:50 | |
25 ottobre 14, 19:32 | #18 (permalink) Top |
UserPlus Data registr.: 03-09-2008 Residenza: Jesolo - VE
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la gente non sta affatto bene, a cominciare da chi gli va dietro
__________________ Massimo Bison https://imgur.com/a/rZMlsqz El sapiente sa poco, l'ignorante el sa massa, ma el mona sa tuto |
26 ottobre 14, 21:47 | #19 (permalink) Top |
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certo che "i gusti sono gusti" tuttavia Joystick e radiocomandi appartengono al medesimo periodo tecnologico della storia. Se i comuni radiocomandi esistono in tale configurazione da più di 40 anni, un motivo ci sarà (e non penso sia questione di moda). A mio parere ti conviene iniziare con un aeromodello "facile" ma comunque in depron (facilmente riparabile in caso di crash), tipo Easyglider o Easystar, associandoti a qualche club della provincia che con il cavo allievo-maestro ti insegni a volare. A quel punto potrai mettere in piedi un modello FPV. Io l'ho appena fatto e ti assicuro che non è nulla di semplice, poichè spesso la documentazione è carente. X usare Ardupilot "come si deve", è necessario bazzicare molto negli opportuni forum e conoscere un minimo di programmazione C ed elettronica. Io, pur essendo un Ingegnere Elettronico, mi sono fatto consigliare un sistema "semplice e valido" da chi ne sa più di me, quindi ho acquistato un Feyutech FY41-AP. Mi mancano ancora alcuni settaggi per poter utilizzarne tutte le funzionalità, tuttavia "siamo sulla giusta strada". Come ultima evoluzione, passerei dal radiocomando al Joystick. Per essere fattibile, altri amici del forum hanno abbondantemente illustrato come lo sia. Se il tuo obiettivo è l'FPV, io eviterei costosi aerei "riproduzioni" o a scoppio. I primi per motivi di riparabilità e i secondi per motivi di "semplicità d'uso". |
27 ottobre 14, 12:38 | #20 (permalink) Top | |
Padre della Teoria del bidet Data registr.: 18-01-2007 Residenza: Firenze
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In pratica, o la lasci fissa al campo e voli solo lì, oppure datti da fare per trovare un furgone e un muletto (*). Il pendio poi, te lo scordi. Il consiglio, quindi, è di imparare a pilotare comunque con i pollici. (*) edit: il furgone trovalo bello capiente, perchè oltre alla "Technogym ®" deve entrarci pure il muletto. Ultima modifica di sloper_marco : 27 ottobre 14 alle ore 12:46 | |
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