04 luglio 06, 15:30 | #11 (permalink) Top |
UserPlus |
Cominciamo a capire che cosa non capisco.... Ho premesso di considerare fissi motore elica e peso. Anche io consideravo l'efficienza come unico parametro, ma verrebbe fuori che un modello di tre metri a parità di peso dovrebbe fare più quota di un razzetto di 50cm non mi quadra deve esserci qualche altra componente. Manuali ne ho tanti e proverò anche con quelli che dice Patrik. Se avete dubbi postate....anche quelli contribuiscono ad alzare il torbido dal fondo delle mie presuntuose certezze. Fai se ci sei batti un colpo
__________________ Ciao, mauro. Meno cose ci sono meno se ne rompono! |
04 luglio 06, 16:51 | #12 (permalink) Top | |
UserPlus Data registr.: 14-04-2005 Residenza: Verona
Messaggi: 8.623
| Citazione:
Quando Mario Pezzi ha fatto il record di quota per aereo con motore a pistoni (17.083m) l'elica era impressionantemente enorme appunto per riuscire a spingere qualcosa... Se rimaniamo nei modelli centra ben poco la portanza, conta molto invece l'angolo di salita e il tempo motore...tanto non credo si riesca ad arrivare in aria rarefatta. Se invece stiamo parlando in termini puramente teorici e tenendo conto della rarefazione... allora si...l'aliantone farà sicuramente più quota del razzetto...a meno di non dotare il razzetto di un motore che non necessiti di aria e farlo salire in candela.
__________________ RC PLANES ARE NOT DRONES | |
04 luglio 06, 17:15 | #13 (permalink) Top |
User Data registr.: 14-02-2006 Residenza: provincia VT
Messaggi: 3.672
|
Un buon riferimento potrebbero essere gli articoli di tecnica aeromodellistica di Loris KanneWorf pubblicati sui primi numeri di Modellismo. Ricordo che ce n'era uno intitolato 'Il volo in salita'. Mo' pero' come procurarlo non saprei... Ciao |
04 luglio 06, 17:18 | #14 (permalink) Top | |
Guest
Messaggi: n/a
| Citazione:
ieri sera ho cercato tra le dispense di aerotecnica, ricordavo delle considerazioni interessanti, ma non sono riuscito a ritrovarle...... Per decenza evito di scrivere cose che ricordo poco e male. Formulette magiche cmque non ricordo di averne mai viste..... i neolaureati in ingegneria aeronautica dove sono, quando servono????? | |
04 luglio 06, 18:30 | #15 (permalink) Top | |
User Data registr.: 28-08-2000 Residenza: Novara
Messaggi: 1.094
| Citazione:
Ci sono in giro le formule che ti danno CL e CD a quei due assetti. Peccato che tutto ciò valga nel caso in cui la polare sia analitica ovvero CD = CDo + CL^2/(3.14*AR*e). Nel caso in cui la polare NON sia analitica allora te li devi cercare. In linea di massima quei due assetti sono funzione di un certo rapporto tra CL e CD. Il tuo obbiettivo è quindi quello di andare ad massimizzare quel rapporto. Ma non chiedermi di più perché non ho voglia/tempo di tirare fuori libri e appunti. Sicuramente Google saprà aiutarti a dovere. Saluti Alessandro Ultima modifica di alevilla : 04 luglio 06 alle ore 18:34 | |
04 luglio 06, 18:33 | #16 (permalink) Top | |
UserPlus | Citazione:
@Ale Huumm.. la nebbia comincia ad aumentare a dovere
__________________ Ciao, mauro. Meno cose ci sono meno se ne rompono! Ultima modifica di favonio : 04 luglio 06 alle ore 18:36 | |
04 luglio 06, 19:38 | #18 (permalink) Top |
User Data registr.: 10-05-2004 Residenza: Varese (Olgiate Olona)
Messaggi: 914
|
Rispolverando la "fisica" il lavoro è frutto di una foza per una spostamento; la potenza e frutto di un lavoro fratto il tempo. Lascio a te andare a cercare le unita di misura adeguate allo scopo.... Io partirei con la valutazione del gruppo motore riduttore e elica al fine di ottenere la massima trazione a una velocittà superiore del 30% quella distallo in rispetto alla "vita utile" del 400 scelto, considerando pure la "specie" di batteri scelte. Rimarrai stupefatto dal notare che il limite di tutto il sistema sarà la corrente assorbita dal motore e l'incapacità di restituire potenaza in maniera fruibile. Armonizzare il tutto non è semplice e ti accorgerai che l'ipotesi di usare un elica monopala è allattante. Di pari passo alla configurazione motore dovrà crescere lo sviluppo del modello; in primis meno peso uguale a meno lavoro e quindi piu altezza a parità di potenza. Secondariamente un apertura alare di 1800 mm potrebbe essere un buon punto di partenza, con fusoliera a bulbo e trave in tubo di carbonio. Profilo alare.... qui c'è un oceano, considera l'utilizzo di un profilo flappabile su tutta l'apertuta; in quanto in salita con qualche grado di negativo ti darà piu velocità almeno nei primi 10 secondi per poi ritornare neutro, successivamente una piccola flappatura potrà aiutare a fare il "lampadario". Ciao |
04 luglio 06, 20:35 | #19 (permalink) Top | |
UserPlus | Citazione:
Il mio problema pero è quello dell'ala meno resistenza è ovvio ma se poi la portanza si riduce troppo che succede? non ho tanta potenza da fere un elicottero! devo sempre fare i conti con un angolo di salita di circa 45°
__________________ Ciao, mauro. Meno cose ci sono meno se ne rompono! | |
04 luglio 06, 21:53 | #20 (permalink) Top |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
Messaggi: 20.726
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OT: Mauro, hai la casella postale colma.
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! |
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