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Vecchio 23 luglio 13, 12:23   #101 (permalink)  Top
Rivenditore - Modelberg
 
L'avatar di Falco-F8L
 
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Originalmente inviato da ElNonino Visualizza messaggio
Chiedi a tuo papà Fiorento se si ricorda di un certo Gianni Dalmazzo direttore del Credito Italiano di BG e del di lui pargolo che faceva gare di VVC (il pargolo sarei io).
Ho ancora un preventivo + fattura della Modelberg per torni e frese EMCO Unimat....
Il papà se ne ricorda molto bene e manda un caro saluto.
__________________
Saluti!

Andrea Vavassori

Modelberg S.n.c.
www.modelberg.it
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Vecchio 23 luglio 13, 12:46   #102 (permalink)  Top
Cesare de Robertis
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Originalmente inviato da grifonevolante Visualizza messaggio
Tornando ai record conquistati da Haghem,
Si sa se le spese ,a volte anche elevate per l'ottenimento di tali performance ,fossero pagate di tasca da lui o se esistevano degli sponsor?
Poi se non erro nei record di durata si faceva aiutare dal figlio ,sapete se continua a praticare aeromodellismo ?
Sarebbe interessante ricordare quel glorioso periodo ,non si sa mai che a qualcuno venga voglia di cimentarsi e battere nuovi record .
Tutto di tasca sua, gli sponsor (se ci furono) erano del tutto marginali e limitati alla fornitura dei materiali. I costi per un tentativo di record sono non indifferenti anche perché i commissari sportivi giustamente non lavorano gratis. Nel prossimo futuro, con l'aria che tira, il massimo record a cui potremo ambire sarà quello di salto del pasto.

Marco, il figlio di Aghem, non l'ho più visto né sentito. Si sarà dedicato a tempo pieno alla patacca.

-------------
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Vecchio 23 luglio 13, 13:06   #103 (permalink)  Top
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Ricordi sempre vivi

Ieri via e-mail sono stato contattato da Paolo Dapporto, un grande amico che ho frequentato assiduamente dal 1978 al 1996.
Durante quegli anni la passione per l’aeromodellismo mi aveva letteralmente catturato, portandomi come spesso accade ad “esagerare” a tutto danno delle persone care che vivevano intorno a me.
Non mi pento per le nottate trascorse in cantina od i fine settimana sui campi di volo, magari a 500 Km da casa, ma onestà impone di ammettere che le mie ricerche, la sperimentazione ed i risultati ottenuti sono stati alimentati anche dal sacrificio e dalla generosità dei membri della mia famiglia.
Come tutti o quasi, avevo iniziato con un modellino ad ala alta, propulso da un Supertigre (ex auto modello) da 3,5 cc..
Lo avevo schiantato un numero indefinibile di volte, ma dopo un anno avevo finalmente imparato a decollare, volare goffamente e soprattutto ad atterrare, riuscendo la maggior parte delle volte a limitare i danni.
Sono sempre stato un esibizionista, perfettamente consapevole delle mie limitate qualità di pilota, in particolare nel settore acrobatico, pertanto, volendo partecipare alle manifestazioni e catturare l’attenzione del pubblico, ho dovuto cercare discipline “particolari”.
In questo, il grande Giuseppe Dardanello di Mondovì, ancora oggi in attività a quasi 80 anni, è sempre stato il maestro.
Con il pulsoreattore, motore difficile da avviare e da carburare (a quei tempi) a dimostrazione delle sue indubbie capacità, costruì un bipulso, un tripulso e fin anco un quadri pulso, riuscendo ad avviare nel breve volgere di una decina di secondi, tutti i motori (ancora qualche attimo e tutto sarebbe andato arrosto).
Con Giuseppe lo spettacolo era sempre garantito, anche perché a volare tanto basso, magari in rovescio, non era infrequente assistere ad un pirotecnico atterraggio a motori accesi.
All’epoca, mi ero recato a Set, in Francia, invitato a partecipare ad una festa dell’aviazione, dove una professionale organizzazione era riuscita a coordinare il volo di vere macchine volanti (ricordo in particolare il volo acrobatico di un Pitts Special e quello della Patrouille de France) con quello di numerosi aeromodelli.
In quell’occasione vidi l’esibizione di Giuseppe Dardanello, che con il volo del suo delta bi-pulso, aveva riscosso un successo tale da essere chiamato in volo, a furor di popolo, ben otto volte a dispetto di altri più importanti aeromodelli che di voli ne fecero forse nemmeno uno.
Allora compresi l’importanza del giudizio del pubblico e soprattutto la necessità di poter disporre di qualcosa di diverso, nuovo, inusuale.
A quei tempi poteva essere un bipulsoreattore da 250 Km/h in grado di eseguire un programma acrobatico “semplice” od un aeromodello elettrico che, lanciato a mano dal pilota, saliva verticalmente in pochi secondi, misurandosi poi in velocità, a motore spento, con altri aeromodelli motorizzati in modo tradizionale (non dimenticate che sto parlando di circa 25 anni addietro).
In quegli anni a Molinella, il sabato che precedeva la manifestazione di giugno, si era consolidato il rito del volo notturno, da mettere in atto appena terminata la cena a base di salcicce e braciole.
Volare con un aereo ad elica poteva essere divertente, ma per stupire gli amici era d’obbligo volare con il pulso…
Perché vi racconto queste cose?
Esclusivamente per sottolineare che allora, nonostante l’età, eravamo tutti o quasi, animati da uno spirito goliardico ed avventuroso oltre ad una passione sfrenata per il volo RC.
In quegli anni, mi capitò di leggere l’annuario dell’Aero Club d’Italia, riportante i regolamenti delle varie specialità ed all’ultimo capitolo la voce magica: PRIMATI.
A Torino, ancora non era spento il ricordo del grande Bellocchio, che oltre ad aver costruito un apparato radio made in Italy, poche ore dopo l’allunaggio di Apollo 11, tentò un volo da primato fino a Riccione.
Se non ricordo male il tentativo (poi riuscito) del primato dovette essere posticipato a qualche settimana più tardi, a causa di un leggero danneggiamento del velivolo in fase di rullaggio, ma a me piace ricordare l’evento abbinandolo alla prima passeggiata dell’uomo sulla luna.
Il racconto di questa avventura, per bocca di Luciano Zulberti, altro inossidabile aeromodellista, mi aveva sempre appassionato, stimolando la mia fantasia e fu così che iniziai a fantasticare sull’argomento.
La realizzazione di un record passa attraverso ad una serie di fasi estremamente lunghe e complesse:
• Studio dei regolamenti
• Scelta della classe ed dei tipi di record nei quali cimentarsi
• Scelta della forma
• Realizzazione del progetto
• Richiesta di aiuto e consulenza (disponiamo in Italia dei migliori esperti)
• Realizzazione del velivolo
• Prove e collaudi
• Preparazione della motorizzazione (a scoppio od elettrica)
• Preparazione dell’apparato radio e sua alimentazione
• Scelta della location per il tentativo
• Reperimento di 3 commissari FAI
Dal 1985 al 1996 fui letteralmente “fulminato” dal desiderio di stabilire dei primati e non più per la notorietà che ne poteva derivare, ma per il desiderio di mettermi in gioco e provare a raggiungere quanto mi ero prefissato (il mio segno è l’Ariete).
In quel periodo, senza rinunciare a tre titoli italiani di volo elettrico, riuscii a stabilire prima due record italiani (1985) e successivamente 16 record mondiali, di alcuni dei quali, in verità, ormai è difficile trovare traccia.
Il mio racconto per il momento finisce qui.
Se l’argomento può ancora essere di vostro interesse, sarò lieto, di raccogliere i ricordi ed un poco alla volta ripercorrere quei giorni, fatti di fallimenti ripetuti, di amare delusioni, di ostinati tentativi, ma alla fine, di grandissime soddisfazioni.

Gianmaria Aghem

P.S.
La bandiera visibile in foto è quella russa.
Prima di partire avevamo acquistato tutte le bandiere dei paesi che avremmo attraversato per poterle esporre in segno di omaggio.
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Vecchio 23 luglio 13, 13:22   #104 (permalink)  Top
Giorgio vola anche per noi.
 
L'avatar di giobass
 
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i falliti inconcludenti rosiconi, ti hanno dato modo di:

1) avere un'attività commerciale
2) mantenere una famiglia
3) permetterti di vivere una vita senza apparenti stenti
4) fare records
5) etc

N.B. non stò mettendo in dubbio il tuo passato, ma non sputare nel piatto in cui hai mangiato per una vita! il quale ora ti permette di avere una pensione!

il mondo è fatto di persone che grazie alle loro potenzialità hanno modo di entrare nella storia, le altre (me compreso) si divertono, ridono, sfasciano e si migliorano giorno dopo giorno sapendo senza mettersi in croce, il proprio valore.

forse, ci meritiamo anche un grazie!
facci un favore Giobass, scendi dal piedistallo! GRAZIE
Forse sei uno dei pochi che non si è accorto che sono intervenuto nel 3read CON COGNIZIONE DI CAUSA.....salvo poi l'intervento "dei soliti noti" il cui intento è SOLO QUELLO DI RIDICOLIZZARE E SMINUIRE CIO' CHE E STATO!
Posso tranquillamente affermare,che nella vita MI SONO COMPLETAMENTE REALIZZATO e come già ribadito ,oggi ....come oggi(vale a carattere nazionale) , un poco encomiabile atteggiamento piuttosto diffuso. Nihil sub sole novi!
Difficile da comprendere?
Giorgio
giobass non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 luglio 13, 13:29   #105 (permalink)  Top
 
L'avatar di nicthepic
 
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Ieri via e-mail sono stato contattato da Paolo Dapporto, un grande amico che ho frequentato assiduamente dal 1978 al 1996.
..............................
Se l’argomento può ancora essere di vostro interesse, sarò lieto, di raccogliere i ricordi ed un poco alla volta ripercorrere quei giorni, fatti di fallimenti ripetuti, di amare delusioni, di ostinati tentativi, ma alla fine, di grandissime soddisfazioni.

Gianmaria Aghem

............
e come no?
vai, raccontaci quello che puoi e ti ricordi, moltissimi di noi leggeranno piu che volentieri.
__________________
"W la gnocca "
"io mi prendo la responsabilita' di capire cio' che dici, non di quello che avresti voluto intendere"
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Vecchio 23 luglio 13, 13:33   #106 (permalink)  Top
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L'avatar di edoardo
 
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Forse sei uno dei pochi che non si è accorto che sono intervenuto nel 3read CON COGNIZIONE DI CAUSA.....salvo poi l'intervento "dei soliti noti" il cui intento è SOLO QUELLO DI RIDICOLIZZARE E SMINUIRE CIO' CHE E STATO!
Posso tranquillamente affermare,che nella vita MI SONO COMPLETAMENTE REALIZZATO e come già ribadito ,oggi ....come oggi(vale a carattere nazionale) , un poco encomiabile atteggiamento piuttosto diffuso. Nihil sub sole novi!
Difficile da comprendere?
Giorgio

buona giornata!
__________________
rido!

Ultima modifica di edoardo : 23 luglio 13 alle ore 13:37
edoardo non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 luglio 13, 13:34   #107 (permalink)  Top
Giorgio vola anche per noi.
 
L'avatar di giobass
 
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Ieri via e-mail sono stato contattato da Paolo Dapporto, un grande amico che ho frequentato assiduamente dal 1978 al 1996.
Durante quegli anni la passione per l’aeromodellismo mi aveva letteralmente catturato, portandomi come spesso accade ad “esagerare” a tutto danno delle persone care che vivevano intorno a me.
Non mi pento per le nottate trascorse in cantina od i fine settimana sui campi di volo, magari a 500 Km da casa, ma onestà impone di ammettere che le mie ricerche, la sperimentazione ed i risultati ottenuti sono stati alimentati anche dal sacrificio e dalla generosità dei membri della mia famiglia.
Come tutti o quasi, avevo iniziato con un modellino ad ala alta, propulso da un Supertigre (ex auto modello) da 3,5 cc..
Lo avevo schiantato un numero indefinibile di volte, ma dopo un anno avevo finalmente imparato a decollare, volare goffamente e soprattutto ad atterrare, riuscendo la maggior parte delle volte a limitare i danni.
Sono sempre stato un esibizionista, perfettamente consapevole delle mie limitate qualità di pilota, in particolare nel settore acrobatico, pertanto, volendo partecipare alle manifestazioni e catturare l’attenzione del pubblico, ho dovuto cercare discipline “particolari”.
In questo, il grande Giuseppe Dardanello di Mondovì, ancora oggi in attività a quasi 80 anni, è sempre stato il maestro.
Con il pulsoreattore, motore difficile da avviare e da carburare (a quei tempi) a dimostrazione delle sue indubbie capacità, costruì un bipulso, un tripulso e fin anco un quadri pulso, riuscendo ad avviare nel breve volgere di una decina di secondi, tutti i motori (ancora qualche attimo e tutto sarebbe andato arrosto).
Con Giuseppe lo spettacolo era sempre garantito, anche perché a volare tanto basso, magari in rovescio, non era infrequente assistere ad un pirotecnico atterraggio a motori accesi.
All’epoca, mi ero recato a Set, in Francia, invitato a partecipare ad una festa dell’aviazione, dove una professionale organizzazione era riuscita a coordinare il volo di vere macchine volanti (ricordo in particolare il volo acrobatico di un Pitts Special e quello della Patrouille de France) con quello di numerosi aeromodelli.
In quell’occasione vidi l’esibizione di Giuseppe Dardanello, che con il volo del suo delta bi-pulso, aveva riscosso un successo tale da essere chiamato in volo, a furor di popolo, ben otto volte a dispetto di altri più importanti aeromodelli che di voli ne fecero forse nemmeno uno.
Allora compresi l’importanza del giudizio del pubblico e soprattutto la necessità di poter disporre di qualcosa di diverso, nuovo, inusuale.
A quei tempi poteva essere un bipulsoreattore da 250 Km/h in grado di eseguire un programma acrobatico “semplice” od un aeromodello elettrico che, lanciato a mano dal pilota, saliva verticalmente in pochi secondi, misurandosi poi in velocità, a motore spento, con altri aeromodelli motorizzati in modo tradizionale (non dimenticate che sto parlando di circa 25 anni addietro).
In quegli anni a Molinella, il sabato che precedeva la manifestazione di giugno, si era consolidato il rito del volo notturno, da mettere in atto appena terminata la cena a base di salcicce e braciole.
Volare con un aereo ad elica poteva essere divertente, ma per stupire gli amici era d’obbligo volare con il pulso…
Perché vi racconto queste cose?
Esclusivamente per sottolineare che allora, nonostante l’età, eravamo tutti o quasi, animati da uno spirito goliardico ed avventuroso oltre ad una passione sfrenata per il volo RC.
In quegli anni, mi capitò di leggere l’annuario dell’Aero Club d’Italia, riportante i regolamenti delle varie specialità ed all’ultimo capitolo la voce magica: PRIMATI.
A Torino, ancora non era spento il ricordo del grande Bellocchio, che oltre ad aver costruito un apparato radio made in Italy, poche ore dopo l’allunaggio di Apollo 11, tentò un volo da primato fino a Riccione.
Se non ricordo male il tentativo (poi riuscito) del primato dovette essere posticipato a qualche settimana più tardi, a causa di un leggero danneggiamento del velivolo in fase di rullaggio, ma a me piace ricordare l’evento abbinandolo alla prima passeggiata dell’uomo sulla luna.
Il racconto di questa avventura, per bocca di Luciano Zulberti, altro inossidabile aeromodellista, mi aveva sempre appassionato, stimolando la mia fantasia e fu così che iniziai a fantasticare sull’argomento.
La realizzazione di un record passa attraverso ad una serie di fasi estremamente lunghe e complesse:
• Studio dei regolamenti
• Scelta della classe ed dei tipi di record nei quali cimentarsi
• Scelta della forma
• Realizzazione del progetto
• Richiesta di aiuto e consulenza (disponiamo in Italia dei migliori esperti)
• Realizzazione del velivolo
• Prove e collaudi
• Preparazione della motorizzazione (a scoppio od elettrica)
• Preparazione dell’apparato radio e sua alimentazione
• Scelta della location per il tentativo
• Reperimento di 3 commissari FAI
Dal 1985 al 1996 fui letteralmente “fulminato” dal desiderio di stabilire dei primati e non più per la notorietà che ne poteva derivare, ma per il desiderio di mettermi in gioco e provare a raggiungere quanto mi ero prefissato (il mio segno è l’Ariete).
In quel periodo, senza rinunciare a tre titoli italiani di volo elettrico, riuscii a stabilire prima due record italiani (1985) e successivamente 16 record mondiali, di alcuni dei quali, in verità, ormai è difficile trovare traccia.
Il mio racconto per il momento finisce qui.
Se l’argomento può ancora essere di vostro interesse, sarò lieto, di raccogliere i ricordi ed un poco alla volta ripercorrere quei giorni, fatti di fallimenti ripetuti, di amare delusioni, di ostinati tentativi, ma alla fine, di grandissime soddisfazioni.

Gianmaria Aghem

P.S.
La bandiera visibile in foto è quella russa.
Prima di partire avevamo acquistato tutte le bandiere dei paesi che avremmo attraversato per poterle esporre in segno di omaggio.
Ciao.Ti ho letto ,con estremo piacere, anche perchè ho vis
suto le sensazioni da te descritte!

Ti sarei grato se confermassi quanto da me affermato nel 3read , a proposito dei ns. rapporti, dei ns. record di Durata, del modello Idro, per fare "piazza pulita di illazioni denigratorie .
Ps. Mi sono recentemente rivisto il filmato in 8 mm cei tuoi Record che mi mandasti.


Cordialità. Giorgio
giobass non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 luglio 13, 13:36   #108 (permalink)  Top
Giorgio vola anche per noi.
 
L'avatar di giobass
 
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Originalmente inviato da edoardo Visualizza messaggio
non mi va di perdere tempo!

buona giornata!
Tipica espressione ....di chi si "sgancaia" NON AVENDO ARGOMENTI!

Complimenti........Giorgio
giobass non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 luglio 13, 13:49   #109 (permalink)  Top
Sospeso
 
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Residenza: In garage tra i modelli.....
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Originalmente inviato da giobass Visualizza messaggio
Tipica espressione ....di chi si "sgancaia" NON AVENDO ARGOMENTI!

Complimenti........Giorgio
A il record delle mele cotte quando lo documenti??
Badlucifer non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 luglio 13, 14:03   #110 (permalink)  Top
Sospeso
 
Data registr.: 28-09-2006
Residenza: In garage tra i modelli.....
Messaggi: 7.681

Attendiamo ancora i documenti ufficiali del tuo record
Badlucifer non è collegato   Rispondi citando
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