Aiutiamo e censiamo il made in Italy. - Pagina 2 - BaroneRosso.it - Forum Modellismo

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Vecchio 28 ottobre 12, 23:21   #11 (permalink)  Top
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Certo di quello che è successo e che continua alle nostre aziende non dobbiamo accusare i cinesi, che non fanno altro che il loro lavoro (chi bene e chi male), ma è il nostro governo che continua a tassare le nostre aziende portandoli irreparabilmente alla chiusura. Non credo che i nostri artigiani non abbiano più passione o voglia di lavorare, ma sanno che contro la globalizzazione non possiamo farcela. Sarebbe bello impiantare aziende italiane per la produzione di aeromodelli, ma non giocattoli come oggi vanno di moda ma di livello elevato. Scusate lo sfogo.
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Vecchio 29 ottobre 12, 00:17   #12 (permalink)  Top
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Non posso che essere d'accordo in parte. La colpa sarà anche della politica ma è anche delle aziende che non hanno saputo rinnovarsi. Alcuni esempi. OS Engine (Japan) si è messa a produrre brushless da anni, una ditta come Novarossi ancora insiste sul 2T, anzi, ha pure fatto una linea nuova!
Mantua model propone i modelli di 15-20 anni fa!

I tempi cambiano e bisogna aggiornarsi. Ditte/artigiani che sanno aggiornarsi o proporre cose innovative come il taglio laser CNC personalizzato della EasyCNC non stanno chiudendo, anzi, sono idee geniali che creano un nuovo indotto.

Cambiando discorso...
Il litio scarseggia in Cina. Le singole celle Lipo verranno prodotte in Cina, ma perlomeno Lipotech dichiara che assembla i moduli in Italia. Vi faccio un esempio:
recentemente ho comprato 2 Fullpower 3S 2200mAh 30C made in China, la batteria Lipotech analoga accetta 2C in più di carica e ha 31A di picco di scarica sulla carta in più, costa e pesa meno. Non conoscevo la Lipotech e la China mi ha fregato...

Quello di sopra è un esempio che il made in Italy se si tagliano i passaggi e le rivendite può reggere e per fare questo internet è un aiuto formidabile.

Ultima modifica di Ratavoloira : 29 ottobre 12 alle ore 00:24
Ratavoloira non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 29 ottobre 12, 00:32   #13 (permalink)  Top
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Pertanto credo che stillare un elenco o per lo meno parlarne in questo forum possa essere d'aiuto al made in Italy e in alcuni casi (vedi l'esempio delle batterie) convegnente alle ns. tasche.
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Vecchio 29 ottobre 12, 00:34   #14 (permalink)  Top
Sospeso
 
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Originalmente inviato da Ratavoloira Visualizza messaggio
...Quello di sopra è un esempio che il made in Italy se si tagliano i passaggi e le rivendite può reggere e per fare questo internet è un aiuto formidabile.
QUALUNQUE guerra sui prezzi contro la Cina (e gli altri Paesi a manifattura low-cost) è persa in partenza.
Quella di chiudere fabbriche e negozi fisici per andare online è una belinata pensata dai giovani manzi brianzoli per liberarsi dei dipendenti e sperare di trovare nuovi modi di evadere il Fisco - dura qualche mese, magari un paio d'anni, poi spariscono.
La concorrenza alla Cina si può fare solo producendo qualcosa che loro non sanno (ancora) fare, o facendolo spaventosamente meglio, al punto che il prezzo diventi poco importante.
Alberto Nencioni non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 29 ottobre 12, 09:23   #15 (permalink)  Top
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L'avatar di kaboc6
 
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Son d'accordo.
Non puoi competere sul prezzo, ma solo sull'altissima qualità.
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Vecchio 29 ottobre 12, 10:05   #16 (permalink)  Top
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L'avatar di CarloRoma63
 
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Originalmente inviato da kaboc6 Visualizza messaggio
Son d'accordo.
Non puoi competere sul prezzo, ma solo sull'altissima qualità.
Per provare a competere sul prezzo serve comunque una politica di sostegno alla produzione ed alla distribuzione. Occorre semplificare le procedure, ridurre le burocrazie, dare importanza solo alle procedure amministrative ed alle norme di sicurezza serie. E' impensabile che un artigiano debba spendere una bella fetta del suo fatturato tra commercialista, fiscalista, esperto della sicurezza, agenzia che gli fa le pratiche, etc. Solo se semplifichiamo possiamo abbassare i costi di produzione e, quindi, quelli di vendita.
Provate ad informarvi cosa costa aprire un negozio... io ci provai 20 anni fa e, tra tasse e balzelli vari, non bastavano 200.000.000 di lire l'anno di scontrini fiscali per avere il pareggio di bilancio.
Noi ci lamentiamo (giustamente) che le cose comprate in Italia costano 4-5 volte di più di quanto le paghiamo in Cina, il motivo è anche (ma non solo) perchè per vendere/distribuire in Italia hai dei costi fissi (tra diretti ed indiretti) da paura.

Carlo
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Dai un pesce ad un uomo e lo avrai sfamato per un giorno, insegnagli a pescare e lo avrai sfamato per sempre. (Confucio)
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Vecchio 29 ottobre 12, 10:05   #17 (permalink)  Top
simone76
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Originalmente inviato da kaboc6 Visualizza messaggio
Son d'accordo.
Non puoi competere sul prezzo, ma solo sull'altissima qualità.
anche e soprattutto sulla qualità del servizio, non solo del prodotto.
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Vecchio 29 ottobre 12, 10:09   #18 (permalink)  Top
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Si concordo sulle aziende che non si sono adeguate e quelle che continuano a proporre prodotti di un secolo fà. Ma quelle sono aziende che probabilmente non hanno interesse di continuare la produzione e si rilassano fino a quando possono, poi chiudono. Magari perchè sono prossimi all'età pensionistica o per altro. Ormai di siti internet che propongono prodotti per modellismo ce ne sono un'infinità ma pochi specializzati e con interessi di produzione o innovazione. Per rispondere ad Alberto Nencioni, non credo che chiudendo negozi fisici e vendendo solo on-line si possa evadere il fisco, anche perchè erroneamente molti pensano di essere rifugiati dietro i negozi on-line, ma ti assicuro che le tasse si pagano in ugual modo, e se hai grande flusso di vendite avrai bisogno lo stesso del dipendente, pagherai lo stesso l'affitto perchè avrai un magazzino, se acquisti merce devi fatturare altrimenti non passi inosservato al fisco ecc. Speriamo in un FUTURO MADE IN ITALY.
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Vecchio 29 ottobre 12, 10:13   #19 (permalink)  Top
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Carloroma63 in sintesi hai detto tutto, ora fallo comprendere è difficile se non ci sei dentro.
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Vecchio 29 ottobre 12, 10:15   #20 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da simone76 Visualizza messaggio
anche e soprattutto sulla qualità del servizio, non solo del prodotto.
Il problema è che se devo acquistare un motore, ad esempio, ed in Italia lo pago il triplo, me ne frego del servizio.

Tutti i valori "accessori" hanno senso se il prezzo "nudo" dell'articolo è paragonabile, ma non posso spendere 50€ invece che 15 solo per il sorriso del negoziante, per la scatolina presentata in modo elegante o per la disponibilità (tutta da dimostrare) a risolvere un eventuale problema che, statisticamente, può capitare molto ramente.

Statisticamente, quante volte avete avuto bisogno dell'assistenza post-vendita? Anche se prendo un prodotto all'estero e mi arriva difettoso, fa parte del rischio e me lo sono ampiamente stra stra stra pagato con il risparmio sui grossi volumi di acquisto.

Troviamo il modo di far pagare quel motore 30€ e non 50, allora il discorso potrebbe cambiare.

Carlo
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