27 gennaio 06, 16:07 | #11 (permalink) Top |
User Data registr.: 18-10-2004 Residenza: Il mondo
Messaggi: 1.382
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Il mio consiglio è questo: non utilizzare il carrello dell'eurokit in quanto la molla non è estremamente rigida e decollando da piste in erba rischia di far succedere cio' che hai già provato. Utilizza invece il carrello in acciao (quello col ricciolo) piegando verso dietro (verso la coda del modello) la parte terminale, questo si fa perche' in atterraggio se il carrello è perfettamente dritto tende a scaricare la forza di impatto sulla parafiamma, mentre piegandolo va a forzare sulla molla ed al massimo sul supporto carrello. cosa fondamentale.....su piste erbose si usano ruote di grande diametro, quindi compra un ruotino bello grande e non avrai più problemi. Saluti Alex |
27 gennaio 06, 17:46 | #12 (permalink) Top | |
Sospeso Data registr.: 21-01-2005 Residenza: La Civile e Ospitale Emilia
Messaggi: 8.427
| Citazione:
Al massimo si spessora (precarica) la molla, il cinematismo è perfetto! | |
27 gennaio 06, 17:53 | #13 (permalink) Top |
User Data registr.: 18-10-2004 Residenza: Il mondo
Messaggi: 1.382
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vero che funziona benissimo soprattutto su piste dure o meglio ancora asfalto, su erba lo devi irrigidire come hai ben detto. Ma serve spendere soldini quando hai lo stesso risultato a meno? p.s. PERSONALMENTE non mi piece molto l'effetto visivo del carrello eurokit come ruotino anteriore, lo preferisco per carelli posteriori a modelli ala bassa. |
27 gennaio 06, 19:05 | #15 (permalink) Top |
User Data registr.: 26-10-2005 Residenza: Roma
Messaggi: 2.664
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Ciao regà. Non so se qualcuno lo ha già detto, ma per sicurezza lo ridico, tanto è gratis . Quando parliamo di piegare all'indietro o in avanti il carrello, nient'altro facciamo che "avanzare" o "arretrare" il perno della ruota rispetto all'asse del carrello stesso. Al di là del problema estetico, la questione è un altra. Si è detto che il carrello con perno arretrato, tende a far scendere il muso mentre quello con perno avanzato forza sulla parafiamma. Tutto vero. Ma c'è dell'altro. La questione infatti è che, nel caso di perno avanzato, c'è il caso che le forze si compongano in modo che il carrello non assorba l'urto con la sua elasticità e di conseguenza trasmetta tutta l'energia dell'impatto alla basetta, fissata sulla parafiamma. Ma credetemi, è remoto. Neanche stò a raccontare perchè (vi farei due palle tremende). In realtà il vantaggio del perno arretrato non è solo quello di assorbire l'urto, bensì quello di mantenere la direzione. Avete presente quando al supermercato spingete il carrello, e quello va dritto dritto senza che le ruote si impuntino? Quelli sono i perni arretrati. Questa ultima soluzione, da preferire secondo me, dovrebbe ridurre il fenomeno della perdita del centro del ruotino. Ma sull'erba, concordo con Giuseppe, io uso i bicicli. Tanto dal momento in cui do manetta è il timone a decidere. Meglio due ruote grandine che tre piccoline. Ciao, gentaglia. Edit: @Naraj: gli ostacoli li supera il raggio utile della ruota, ossia l'altezza da terra del mozzo. Se l'ostacolo è molto piu alto del raggio della ruota, dubito che lo superi anche con perno arretrato. Anzi, se la sospensione è debole si inginocchia prima. Tuttavia continuo a consigliare questo tipo di carrello, almeno agli amanti del triciclo.
__________________ Cristiano Io si, che so volare... Ultima modifica di cristianointhesky : 27 gennaio 06 alle ore 19:08 |
28 gennaio 06, 00:07 | #16 (permalink) Top | |
User Data registr.: 25-07-2004 Residenza: Trieste
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| Citazione:
Naraj. | |
28 gennaio 06, 00:49 | #17 (permalink) Top |
User Data registr.: 26-10-2005 Residenza: Roma
Messaggi: 2.664
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Sono completamente d'accordo con te, Naraj. Però, se dovessi dirti, ricordo che parecchi anni fa mi intestardii a realizzare un carrello biciclo retrattile su di un ala bassa, e che il caso volle fossi costretto a ricorrere alla soluzione contraria a quella da noi sostenuta. E cioè il perno avanzato. Infatti, su di un ala bassa (credo fosse un piper arrow) la ruota doveva stare davanti al cg ma trovandosi li non permetteva un comodo montaggio del meccanismo. E l'unica fu quella di piegare in avanti gli assi... Mah. Testardaggini di gioventù... . Fui comunque punito: volai quel modello alle 6,30 del 01.01.1993. E feci un botto, ma un botto..... Ancora cerco il motore. Ciao gente!
__________________ Cristiano Io si, che so volare... |
28 gennaio 06, 01:01 | #18 (permalink) Top |
User Data registr.: 26-10-2005 Residenza: Roma
Messaggi: 2.664
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@Naraj: mi hai fatto tornare in mente un caso che mi smentisce... Scusate in anticipo l'ottì. Avete presente quel furgone nero che la gente chiama "hummer" (ma che invece è solo un tragico H2) che circola per le nostre strade da qualche tempo? Ebbene, quello che vendono ora, terribile surrogato, ha ben poco da spartire con l'originale. Quello vero, l'hummer, oltre a montare motori industriali (tipo Diesel Detroit 6500cc 140Hp) aveva una caratteristica singolare: trasmissione "veloce" dal motore attraverso il cambio ed il ripartitore ed infine ruote indipendenti con un riduttore per ogni ruota. Questa soluzione, a discapito del peso, consentiva l'eliminazione del famigerato ponte rigido con differenziale a palla. Aumentava l'altezza da terra della meccanica. Ma non solo... I semiassi delle ruote anteriori oltre ad essere naturalmente inclinati verso il basso erano inclinati anche verso il muso. Immaginate la posizione di un cameriere che tiene un vassoio. Con le ruote anteriori che toccavano prima di ogni altra cosa, L'Hummer era in grado di superare ostacoli ben piu alti del mozzo delle sue ruote. Queste ultime infatti, tendevano anche grazie alla spinta del retrotreno, ad "arrampicarsi" su scalini che restavano superabili fino ad 80cm, credo. E sottolineo che il limite di 80cm non era fissato dalle ruote anteriori, ma dall'angolo di dosso, ossia dal fatto che se il gradino fosse stato piu alto salite le anteriori avrebbe spanciato prima che le posteriori toccassero l'ostacolo. Non conosco un altro caso di veicolo gommato in grado di superare un gradino quasi doppio al raggio della sua ruota. Scusate gente, non sono riuscito a trattenermi... Salutoni.
__________________ Cristiano Io si, che so volare... |
28 gennaio 06, 01:22 | #19 (permalink) Top |
Maestro del Cimento 2011 / 12 Data registr.: 07-09-2005 Residenza: tra Milano e Lodi
Messaggi: 6.477
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Quando facevo ancora i tricicli io li montavo con la parte iniziale del gambo che andava in avanti e dopo il ricciolo toranava indietro. Praticamente il punto di inizio del gambo e li centro della ruota sono più o meno sullo stesso asse verticale. Per far questo bisogna interporre nel punto di applicazione uno spessore sagomato a cuneo. |
28 gennaio 06, 15:40 | #20 (permalink) Top |
User Data registr.: 25-07-2004 Residenza: Trieste
Messaggi: 5.667
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[quote=cristianointhesky.............. Quello vero, l'hummer, oltre a montare motori industriali (tipo Diesel Detroit 6500cc 140Hp) aveva una caratteristica singolare: trasmissione "veloce" dal motore attraverso il cambio ed il ripartitore ed infine ruote indipendenti con un riduttore per ogni ruota. ..............Ma non solo... I semiassi delle ruote anteriori oltre ad essere naturalmente inclinati verso il basso erano inclinati anche verso il muso. Immaginate la posizione di un cameriere che tiene un vassoio. Con le ruote anteriori che toccavano prima di ogni altra cosa, L'Hummer era in grado di superare ostacoli ben piu alti del mozzo delle sue ruote. Queste ultime infatti, tendevano anche grazie alla spinta del retrotreno, ad "arrampicarsi" su scalini che restavano superabili fino ad 80cm, ...............Non conosco un altro caso di veicolo gommato in grado di superare un gradino quasi doppio al raggio della sua ruota. Scusate gente, non sono riuscito a trattenermi... Salutoni.[/quote] Penso che non si possa fare un confronto tra i due casi. Nel caso dei modelli "tirati" dai motori, la ruota è passiva e ha il solo compito di scorrere. Nel caso della macchina, le ruote girando per mezzo del motore e premendo contro l'ostacolo si "arrampicano" sull'ostacolo per superarlo. Ciao da Naraj. |
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