21 aprile 10, 09:44 | #12 (permalink) Top | |
User Data registr.: 27-10-2006 Residenza: Rovigo
Messaggi: 762
| Citazione:
__________________ take it easy.... and W il combat | |
21 aprile 10, 10:53 | #13 (permalink) Top | ||
User | Citazione:
Citazione:
Mio padre nei primi anni 60 ne ha custruito uno per un racer vvc,conoscendo la sua mania di coservazione degli oggetti....forse in cantida c'è ancora
__________________ ATTENZIONE:questo post può avere contenuti ironici www.aerodimentoso.it Ultima modifica di SPARKY : 21 aprile 10 alle ore 10:56 | ||
21 aprile 10, 11:30 | #15 (permalink) Top |
User |
il pulso io c'e l'ho... mi pare sia un 21 come cilindrata.. sui 2-3kg di spinta.. pertanto se decidi per questa motorizzazione.. il propulsore c'e...
__________________ Ciaooo da Fiorello. https://www.facebook.com/fiorello.goletto ad essere bravi piloti si arriva per gradi,se salti le tappe... trovi le talpe... |
21 aprile 10, 11:44 | #16 (permalink) Top | |
User Data registr.: 27-10-2006 Residenza: Rovigo
Messaggi: 762
| Citazione:
secondo voi la V1 pilotata a motore spento plana? :-))) @ tochiro ... ma se maggioro la sup alare... mi squalifichi?
__________________ take it easy.... and W il combat | |
21 aprile 10, 13:33 | #17 (permalink) Top | |
User | Citazione:
Quello di Hanna Reitsch planava essendo la protagonista del mio prossimo romanzo, ecco qui un estratto in anteprima: < =================== > Nessun uomo sano di mente si sarebbe infilato in quel coso. Una cassa da morto di metallo, con le ali. Per di più imbottita di tritolo. Nessun uomo sano di mente sopporterebbe l'urlo ossessivo di un pulsoreattore proprio dietro le orecchie: un primitivo incrocio tra un jet e un razzo, un rozzo coso che funziona facendo esplodere benzina dentro un tubo d'acciaio. L'aggeggio più rumoroso mai inventato da un pazzo. Non si può rallentarlo né silenziarlo, il pulsoreattore. Sbraita sempre alla massima potenza, centinaia di esplosioni al secondo che diventano un unico inferno acustico. Finché il carburante non finisce. Ed è allora le cose si fanno davvero difficili. No, un uomo intelligente non avrebbe firmato quel documento che la Luftwaffe ti aveva messo in mano: se ne lavavano le mani di quel che ti poteva succedere in quel collaudo che terminerà con la morte, diceva, nero su bianco. Nessun uomo potrebbe amare Hitler come lo ami tu, al punto di metterti a cavalcioni di una bomba volante tanto per vedere se vale davvero la pena di morire per lui. Ma tu non sei un uomo. Per questo ami così tanto il tuo dio coi baffetti. Unultima esplosione attraversa il tubo dacciaio. La testa ti gira per limprovviso silenzio. La minuscola carlinga non vibra più per colpa del delirante propulsore alle tue spalle. Stranamente proprio adesso, che non ti senti più come la maionese sotto le fruste del cuoco, il posto di pilotaggio ti pare ancor più soffocante, così stretta che ti sembra di indossarlo, quella specie di aeroplano che in realtà è una bomba. Un vestito dacciaio disegnato da un sadico. La tua mano spinge impercettibilmente in avanti la cloche, e il muso di metallo si abbassa. Le tue unghie laccate di rosso graffiano la manopola di caucciù della barra. Sotto di te lazzurro del cielo si stempera nel marrone sporco del Baltico. Laria sibila attorno al vetro corazzato della cabina. Il fischio diventa sempre più acuto mentre un fastidioso dolore alle orecchie sottolinea la velocità con cui stai scendendo. Inclini con precauzione la barra e la bomba descrive un largo cerchio sul mare gelido. Davanti alla prua, in lontananza nella lurida laguna, la sagoma di una grossa isola si distingue a malapena. È quasi dello tesso marrone malsano del mare. Ancora non puoi vederlo, ma sai che laggiù, su quellisola piatta e squallida, tra Polonia e la madrepatria tedesca cè il villaggio di Peenemünde. E poco più sulla destra, tra campi devastati dai crateri delle bombe inglesi cè il campo datterraggio. Non puoi riaccendere il motore, e nemmeno puoi rallentare la bomba volante. Hai una, e una sola, possibilità di centrare la pista al primo colpo. Lufficiale delle SS prese con deferenza il cannocchiale che il grassone in borghese gli aveva messo in mano. -Impressionante- disse il ciccione. Quindi deve fare tutto il circuito datterraggio a motore spento?- Lufficiale si tormentò il labbro. Signorsì- rispose. Il ciccione lo fulminò con unocchiataccia. Rilassati, Otto. Sono in borghese, non devi scattare sullattenti per ogni cazzata che dico-. Lufficiale tossicchiò imbarazzato. Sì, avete ragione. Ecco,ora si vede ad occhio nudo- disse, indicando un puntino lontano sul mare. -Mi sembra dannatamente alto- borbottò il civile. Non vorrei aver fatto tutta questa strada per niente-. -Sa quel che fa- rispose lSS, cercando di mostrare più sicurezza di quel che provava. -È una bomba con le ali, non un aliante. Senza motore scende molto ripido e veloce, ha le ali cortissime rispetto al peso e quindi - -Finiscila, Otto. Lo so benissimo come funzionano gli aeroplani. A che velocità deve atterrare?- -Trecentocinquanta-. Il ciccione scosse la testa. Trecentocinquanta chilometri allora? Con quel affare? Sei un idiota, Otto. Siete tutti quanti una manica di idioti-. -Ma signore- cercò di protestare lSS. Il civile gli diede una sberla sul collo, facendogli cadere il berretto con il teschio e le saette. Zitto, bestia. Che ci siamo quasi Appena la tua dannata bomba volante avrà scavato lennesimo cratere su questisola di merda io me tornerò a Berlino. E tu verrai con me. Sarà interessante sentire come spiegherai al Fürher perché voialtri sprecate i più valorosi eroi della Patria in simili cretinate da circo-. Otto Skorzeny, haupsturmfuhrer delle SS, arrossì ma non osò fiatare né cercò di riprendere il cappello rotolato nella polvere. Rimase dignitosamente in piedi, con lo sguardo fisso sulla bomba volante Fieseler Fi 103 che si ingrandiva a velocità spaventosa. Il fischio dellaria stuprata dal siluro di metallo era insopportabile, tanto che il civile si copriva le mani con le orecchie. LSS avrebbe preferito coprirsi gli occhi. Il campo dove il Fieseler avrebbe dovuto atterrare non aveva più nemmeno un filo derba per proteggere latterraggio. Solo una distesa di terra grigia, dura come il granito, piena di buche e dossi. Per smaltire un po di velocità hai alzato il muso della bomba volante. Così rallenti, ma non vedi niente davanti, solo logiva di metallo dipinta alla buona con qualche mano di vernice mimetica. Anche i finestrini laterali non ti servono a nulla, alla velocità con cui stai volando il paesaggio è solo ununica macchia indistinta. Trattieni il fiato, hai bisogno di tutta la tua sensibilità per tenere dritto il Fieseler. O laereo tocca terra dritto come una spada, o ti dovranno raccogliere col cucchiaino. Davanti allufficiale e al civile, la bomba volante sembrava più un proiettile che un aeroplano. Non aveva carrello, solo un pattino dacciaio imbullonato sotto la pancia. Quando sfiorò il terreno, il pattino arò la terra resa cemento dal gelo. Sassi e zolle di fango solidificato schizzarono in tutte le direzioni, facendo un rumore simile a una grandinata. La bomba volante rimbalzò più volte, prima di fermarsi con un ultimo sordo rimbombo. Con la voce resa acuta dal sollievo, Skorzeny indicò il Fiesler fermo in mezzo al campo. Guardi, signore! Ce lha fatta!- Ma il civile non lo stava ascoltando. Con passo flemmatico si stava dirigendo verso la bomba volante, facendo attenzione a non inzaccherarsi le lussuose carpe di vitello nella mota. Il pilota rimase seduto sullo scomodissimo seggiolino di metallo, in attesa che il cuore tornasse a battere a un ritmo accettabile. Un rivolo di sangue gli colava sullocchio destro: nonostante le cinture, in uno dei tanti rimbalzi aveva sbattuto la testa contro il parabrezza corazzato. Con la mano tremante tirò la leva gialla sopra la sua testa. Scricchiolando, il tettuccio si sbloccò, facendo entrare in cabina aria pesante che odorava di salsedine e benzina. Faticosamente si liberò delle cinture di sicurezza e si contorse per uscire da quel miserabile buco che assomigliava a un posto di pilotaggio. Non vedeva lora di fare una bella doccia. Prima che riuscisse a divincolarsi dal seggiolino, una mano tesa entrò nellabitacolo. Buonasera, capitano. Bella giornata per volare, vero?- -Hermann!- gridò gioiosamente il pilota, e balzò fuori dalla carlinga per saltare letteralmente tra le braccia del civile. Nella foga di uscire perse il caschetto di volo, dal quale uscì una cascata di ricci biondi. -Hermann, ma che sorpresa! Dio, quanto tempo!- disse, baciandolo con trasporto su una guancia. -Anchio sono contento di vederti, Hanna. Specialmente di vederti tutta intera- rispose il civile in tono severo.
__________________ www.masali.com | |
21 aprile 10, 14:25 | #18 (permalink) Top | |
User Data registr.: 27-10-2006 Residenza: Rovigo
Messaggi: 762
| Citazione:
wow... che onore immenso.... ...ora me tocca farla..... .... ma atterrare a 350 km ora mica sono capace ehehehehe
__________________ take it easy.... and W il combat | |
21 aprile 10, 14:49 | #19 (permalink) Top |
User | io si
__________________ Ciaooo da Fiorello. https://www.facebook.com/fiorello.goletto ad essere bravi piloti si arriva per gradi,se salti le tappe... trovi le talpe... |
Bookmarks |
| |
Discussioni simili | ||||
Discussione | Autore discussione | Forum | Commenti | Ultimo Commento |
che aereo faccio? | tommy88 | Aeromodellismo Volo Elettrico | 119 | 14 febbraio 10 11:44 |
primo aereo.. che faccio? | Ceres | Aeromodellismo Principianti | 7 | 04 novembre 08 23:00 |
riciclaggio di un aereo RTF, che ci faccio? | maxgiac | Modellismo | 3 | 30 dicembre 07 00:07 |
Aiuto sono un novello in crisi Milano | puzarro | Elimodellismo Motore Elettrico | 3 | 12 luglio 07 15:50 |
Raga sono in crisi!!! | doctorwho | Aeromodellismo | 15 | 16 marzo 05 17:45 |