23 dicembre 05, 00:08 | #1 (permalink) Top |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
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| Quelli che i Guillow.....parte 2^ Essendo che ieri sera per cena mi sono deliziato il palato con un cosciotto di tacchino insaporito con spezie e sapientemente avvolto nella pancetta con salvia rosmarino e ginepro, soffritto nello scalogno ed accoppato con un mezzo bicchiere di spumoso Merlot casereccio, posto nel forno a 180°C in allegra compagnia con le patate, infine gustato e accompagnato per mano alla digestione da un anarchico e rubicondo Sangiovese come solo i romagnoli veraci sanno esserlo, accompagnato alla digestione sì, ma la via tortuosa e difficile ancora una volta ha tenuto Morfeo ben lontano dalle mie membra stanche pur se illanguidite dalla vinosa e sanguigna Romagna. Ed allora come al solito ho proseguito con il ragionamento sui Guillow. Certo è che ci vorrebbe almeno un minimo di conoscenza sulla aerodinamica e sulla meccanica del volo ma tantè, a questo ci ha portato il cosiddetto progresso con i pronti al volo che non richiedono alcunché di materia grigia per poter volare e con i vassoi delle bistecche che, se da un lato hanno permesso a molti nella più che perfetta incoscienza della scienza di gioire del volo, dallaltro hanno portato molti a pensare che il progettare, modificare e costruire un aeromodello sia possibile senza saperne una cacca di acca. E così ho cercato di ragionare ( o Signor, come mi sta venendo oramai difficile il farlo ) in modo più pratico che grammatico, buttando giù dalla finestra una breve lista guida per coloro che volessero accingersi alla modifica, sperando che a qualche duno non venga in mente di gettare me, dalla finestra. Premetto che i Guillow li conosco per quello che di loro ho potuto vedere in foto, so che di modelli ne hanno fatto parecchi, ma non conosco né le loro caratteristiche specifiche né quelle generali e pertanto le mie idee si basano su presunzioni che possono essere completamente errate. Per certo sono modelli ad elastico e sono centrati per il volo libero, il loro profilo alare è un profilo dotato di camber, ma non so se lo stabilizzatore orizzontale abbia un profilo camber o simmetrico (tipo tavoletta, per intenderci). Pertanto procederei così : - Ala : per i presupposti di cui sopra lala sarà dotata di diedro e pertanto la modificherei portando il diedro intorno ai 2°-3° per semiala e dotandola di alettoni che saranno pari , in totale, al 12% della superficie alare. - Profilo : buio completo, nel senso che ignoro che profili utilizzano, ma quello che interessa è la posizione del fuoco che per tutti i profili si aggira attorno al 25% della corda ed è su questo punto, ma volendo anche un po più avanti, che porrei il CG. - Farei una verifica del K, ovvero del rapporto volumetrico di coda. Normalmente questo coefficiente ha un discreto campo di variabilità fra 0,8 ed 1,5-1,6 per i modelli da volo libero e fra 0,5 e 08 per quelli RC a motore. Essendo K = ( b x Ss )/( Sa x c) non volendo e non potendo modificare né la Superficie alare né la corda e tanto meno il braccio di leva, lunica possibilità sarebbe di modificare la superficie dello stabilizzatore. Ma ciò potrebbe anche non essere necessario. - Stabilizzatore orizzontale : il suo calettamento và di pari passo con il diedro longitudinale. Dovrebbe essere disposto in assetto deportante per equilibrare il momento picchiante dovuto al profilo alare ed al centraggio, ma per praticità, fosse camber o simmetrico, lo porrei parallelo alla linea di trazione salvo poi a correggere di trim a cabrare inizialmente e, solo successivamente, agendo eventualmente sul calettamento alare che manterrei inizialmente inalterato a meno di evidenti incoerenze. Per quanto riguarda lestensione della superficie del piano di quota la calcolerei pari al 20-30% della superficie totale. - Stabilizzatore verticale : essendo modelli senza alettoni e senza timone verticale presumo che le sue superfici siano tali da creare la sufficiente stabilità latero-direzionale. La superficie del timone la calcolerei pari al 20-30% della superficie totale. - Asse di trazione : cè ben poco da dire. Opterei per i soliti 1,5° di negativa al motore ed altrettanti di deriva a destra, salvo poi a correggere se necessario. Altre verifiche anche se possibili le tralascerei e mi affiderei alla sperimentazione pratica. Ma per intanto, come di consueto attendendo commenti, rettifiche, contraddittori, ingiurie e pietre, e sempre sperando che a qualche duno non venga in mente di gettarmi con rabbia dalla finestra, vi saluto e vi auguro buone costruzioni ed esperimenti con i Guillow. Buona notte
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! |
23 dicembre 05, 10:45 | #3 (permalink) Top |
Rivenditore - B.C.M. Power & Tools Data registr.: 28-09-2004 Residenza: Veroli (Fr)
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Grazie Fai! Questo post lo salvo e lo stampo.. ieri ho iniziato a tagliuzzare lo spit.. speriamo bene! ..e chi sa che qualche bisteccaro volante della domenica riesca a capirci qualche cosa di più di aereodinamica, camber, stabilità, latero, lutero, ciufolo.. longitutinale/assiale/direzionale.. Ciaoooo edit-domandina: hai scritto: "La superficie del timone la calcolerei pari al 20-30% della superficie totale". Intendi dire che la superficie della parte mobile del direzionale la faresti pari al 20-30% della parte fissa del direzionale stesso?
__________________ www.quattrociocchi.it (aeromodellismo,fotografie,energie,varie ed eventuali..) [Fusione Fredda, come spiegarla a mia nonna] Ultima modifica di claudio476 : 23 dicembre 05 alle ore 10:51 |
23 dicembre 05, 11:12 | #4 (permalink) Top | |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
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| Citazione:
Se lo hai già letto rileggilo, se non l'hai fatto fallo, potrai avere qualche risposta alle tue domande. Lo stabilizzatore verticale, o piano verticale, è costituito da una parte fissa ed una parte mobile, quest'ultima denominata timone verticale. La superficie di quest'ultimo sarà pari al 20-30% della superficie totale dello stabilizzatore verticale (parte fisse+parte mobile).
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23 dicembre 05, 11:30 | #6 (permalink) Top | |
Rivenditore - B.C.M. Power & Tools Data registr.: 28-09-2004 Residenza: Veroli (Fr)
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| Citazione:
Purtroppo allo studio ho sempre preferito la pratica!
__________________ www.quattrociocchi.it (aeromodellismo,fotografie,energie,varie ed eventuali..) [Fusione Fredda, come spiegarla a mia nonna] | |
23 dicembre 05, 14:03 | #8 (permalink) Top | |
Sospeso Data registr.: 21-01-2005 Residenza: La Civile e Ospitale Emilia
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| Citazione:
Inoltre, al posto di quegli ORRIBILI listelli sull' estradosso, una tavolettina di balsa da 1 o una striscia di compensato da 0,4 fino al 30% della corda darebbe all' ala sia maggiore rigidità che una miglior copiatura del profilo (' ho fatto spesso, è + robusta, + bella da vedere e + rigida, saranno 10 grammi in più su un modello da 70 cm. di AA.) Continuo a sostenere che questi modelli siano belli come sono, ricoperti di Modelspan o Litespan, che facciano intravvedere la struttura di ala e fusoliera, ed appesi al soffitto con un filo in posa di volo.... | |
23 dicembre 05, 17:58 | #10 (permalink) Top |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
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A 'sto punto mi sorge spontanea una domanda : qualcuno ha mai fatto volare un Guillow con l'elastico ? Mi piacerebbe sapere se così motorizzati volano. @ Estense: obbrobrio gastronomico ? Quello la dispensa metteva a disposizione e quello ho utilizzato.........e ti assicuro che se lo avessi accoppato con il Sangiovese ovvero accompagnato alla digestione con il Merlot, non sarebbe stata la stessa cosa. Al mio palato perlomeno.
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