filo a caldo senza archetto

[Renato Privitera]

Porto i miei 2 centesimi sull'argomento : per alimentare il filo caldo ( nichelcromo da 0,5 mm ) che ho montato in 3 archetti con luce di 50, 80 e 120 cm, io ho sempre adoperato un accrocco che mi ha servito egregiamente da subito e per..35 anni: un trasformatore da 100VA con ingresso 220 volt e uscite (ne ha diverse ma uso quella a 24 volt ) collegata direttamente al filo.
Per regolare la temperatura uso un dimmer da illuminazione montato a MONTE del trasformatore ( tra la spina e l'ingresso del trasformatore ): non ho raddrizzatore e quindi il filo risuona dei 50 hz della frequenza di rete...se non altro si fa a meno della spia di acceso/spento.
L'uso e' intuitivo....

[at-6 harvard]

salve a tutti ecco qui la prima parte del telaio...pero' ho una domanda: nelle istruzioni per il montaggio era scritto che per tagliare ali superiori a 1m era meglio usare la tecnica del filo a molla......io devo tagliare delle semi ali da 1.24,67cm di lungheza sarebbe possibile tagliare ugualmente anche con un archetto di 1,78cm?.... aspetto vostre risposte grazie!.

[Renato Privitera]

Credo che il contrario non sarebbe possibile....

[Naraj]

Originalmente inviato da antonio60

.................................se il filo a parità i lunghezza ha diametro più grande S (sezione) aumenta R diminisce quindi I aumenta (assorbedi più) e il filo scalda forse di più (quanto di più non so perchè aumentando S aumenta anche la superfice di scambio del calore con l'aria e il materiale da scaldare quindi potrebbe anche darsi che non scaldi affatto di più) ma hai di sicuro un filo più grosso e tagli peggio...................................

Bisogna raggiungere il giusto compromesso sul diametro del filo.

Se si usa un filo troppo sottile, il taglio può non essere costante, poichè quest'ultimo ha una minima inerzia termica e lo stesso filo può flettersi durante l'avanzamento.

Un filo di diamentro maggiore, mantiene la sua temperatura quasi costante durante tutto il taglio e durante questa operazione non si flette.

Naraj.

[maverikk86]

Originalmente inviato da antonio60

Scusa forse una svista

V = R * I
I = V / R

per cui
se R aumenta I diminusce
se I aumenta R deve dimiuire

R = ro * L/S

ro --> dipende dal materiale
L = lunghezza
S = sezione


se il filo è più lungo R aumenta quindi I diminuisce e il filo scalda meno (quanto meno non so visti i risicati valori di R e quindi anche aumentando di qualche decina di cm il valore di R non cambia poi di tantissimo)

se il filo a parità i lunghezza ha diametro più grande S (sezione) aumenta R diminisce quindi I aumenta (assorbedi più) e il filo scalda forse di più (quanto di più non so perchè aumentando S aumenta anche la superfice di scambio del calore con l'aria e il materiale da scaldare quindi potrebbe anche darsi che non scaldi affatto di più) ma hai di sicuro un filo più grosso e tagli peggio.

Poi non dimenichiamo che siamo collegati ad un trasformatore che lavora in quasi corto circuito equindi più di quella corrente non può dare

Domanda qualcuno ha mai provato ad usare una corda (mi cantino) di ua chitarra?
Se si quanta corrente occorre per avere una temperatura di taglio ottimale?

Quoto pienamente..............

[antonio60]

Originalmente inviato da Naraj

Bisogna raggiungere il giusto compromesso sul diametro del filo.

Se si usa un filo troppo sottile, il taglio può non essere costante, poichè quest'ultimo ha una minima inerzia termica e lo stesso filo può flettersi durante l'avanzamento.

Un filo di diamentro maggiore, mantiene la sua temperatura quasi costante durante tutto il taglio e durante questa operazione non si flette.

Naraj.

Io penso ma è solo un mio grossolano pensiero che il filo a caldo non deve tagliare per contatto diretto, quindi se tutto è corretto il filo va tenuto in tensione (magari con due molle) perchè scaldandosi inevitabilmente si dilata e si allunga, quindi se non in tensione (meccanica) si affloscia, ma non può flettersi per la pressione contro il polistirolo, se ciò avviene vuol dire che la tempertura del filo è troppo bassa.

Non so se ho spiegato bene il mio concetto, ma io immagino che il polistirolo venga tagliato qualche decimo di mllimetro prima di toccare il filo caldo.

Io non ho mai tagliato con il filo a caldo ne mai l'ho visto fare dal vivo, stavo comunque realizzandomi un oggetto (non un archetto) ma una specie di "forca" (mio figlio mi ha chiesto se devo impiccare le Barbie) per provare e per questo chiedevo se qualcuno mai avesse usato un "mi cantino" come filo da taglio

[Naraj]

Originalmente inviato da antonio60

Io penso ma è solo un mio grossolano pensiero che il filo a caldo non deve tagliare per contatto diretto, quindi se tutto è corretto il filo va tenuto in tensione (magari con due molle) perchè scaldandosi inevitabilmente si dilata e si allunga, quindi se non in tensione (meccanica) si affloscia, ma non può flettersi per la pressione contro il polistirolo, se ciò avviene vuol dire che la tempertura del filo è troppo bassa.

Non so se ho spiegato bene il mio concetto, ma io immagino che il polistirolo venga tagliato qualche decimo di mllimetro prima di toccare il filo caldo.

Io non ho mai tagliato con il filo a caldo ne mai l'ho visto fare dal vivo, stavo comunque realizzandomi un oggetto (non un archetto) ma una specie di "forca" (mio figlio m ha chiesto se devo ipiccare la Barbie) per provare e per questo chiedevo se qualcuno mai avesse usato un "mi cantino" come filo da taglio

Mi sono fatto delle esperienze con il taglio a filo caldo alcuni anni fa.

Quando usavo il filo troppo caldo, il taglio avveniva senza contatto diretto. In questo caso la precisione non era delle migliori.
Con la temperatura troppo bassa, il taglio avveniva per contatto tra filo e materiale. Il taglio presso le dime alle estremità era ottimo ma verso la parte centrale, il filo si fletteva leggermente procurando un taglio impreciso.

Come si vede, prima di un taglio definitivo, bisogna fare alcune prove, usando temperature del filo diverse.
Naturalmente anche il tipo e la consistenza del materiale da tagliare ha la sua influenza.

Naraj.

[antonio60]

Originalmente inviato da Naraj

Mi sono fatto delle esperienze con il taglio a filo caldo alcuni anni fa.

Quando usavo il filo troppo caldo, il taglio avveniva senza contatto diretto. In questo caso la precisione non era delle migliori.
Con la temperatura troppo bassa, il taglio avveniva per contatto tra filo e materiale. Il taglio presso le dime alle estremità era ottimo ma verso la parte centrale, il filo si fletteva leggermente procurando un taglio impreciso.

Come si vede, prima di un taglio definitivo, bisogna fare alcune prove, usando temperature del filo diverse.
Naturalmente anche il tipo e la consistenza del materiale da tagliare ha la sua influenza.

Naraj.

Informazioni preziosisime grazie, quando risponde chi ha già sperimentato è sempre costuttivo/utile ed evita a chi vuole sperimentare di ricommettere errori (come stavo per fare io) poi si certo un po di prove per fare eperienza occorre farle comunque.

Quindi diciamo che dalla tua esperenza il taglio migliore si ottiene per contatto ed è (ma qesto era lampante) assolutamete da eviare la flessione del filo.

Mi daresti qualche altra informazione tipo:

Di che materiale era il filo da taglio che usavi?
Di he sezione era il filo da taglio che usavi?
Quanto era lungo mediamente l'archeto che usavi?
Di cosa disponevi per alimentarlo (trasformatore 220-XXX yyy VA)?

Ringraziando anticipatamente

[maverick 68]

Ciao Antonio, puoi usare il mi cantino, in parecchi l'hanno usato, ma puoi anche usare in mancanza del NiCr dell'acciaio armonico da 0,5mm.
Il primo lo recuperi dalla resistenza del primo phon bruciato su cui metti le mani, ricorda di stitare le spire legando un capo ad una maniglia di una porta, fai fare un giro attorno ad un tubo metallico e cominci a tirare facendo scorrere il tubo (o altro attrezzo) allontanandoti dalla maniglia con il filo in tensione. Vedrai che ne recuperi una bella quantità.
L'acciaio armonico lo trovi in ferramenta, ci ho tagliato delle ali e una fuso per un combat, forse si cuoce di più dopo qualche taglio, a volte spezzandosi.

Importantissimo tenere in tensione (ovviamente) ma per non flettere il filo è importante la velocità di avanzamento.
Diciamo anche che se tagli per irradiamento alteri parecchio il profilo perchè il calore mangia il poli oltre le dime, risultato uno spessore minore e una corda alare più corta a fine lavoro; Se invece tagli a contatto, il margine di errore si riduce drasticamente, ovvio che la velocità di taglio deve essere lenta.
Ho visto tanti indicare un avanzamento intorno a 2s per 1cm (misura spannometricamente esatta) ed è importante anche la regolarità del movimento di avanzamento del filo.

Per At6 aggiungo che più è largo il taglio maggiore disomogeneità termica ottieni sul filo, con il risultato che per un'ala che supera il metro facilmente avrai il filo che resta indietro nella parte centrale, prova comunque, è l'unico modo per capire come lavora l'attrezzo.

Ciao,
Stefano.

[at-6 harvard]

ok....anche se non ho ben capito se questo compromettera il lavoro delle ali o pure no!..cmq faro' un tentativo!.grazie per i consigli.
p.s se ho ben capito piu' e lungo un filo e piu' il calore al centro sara' minore?..altra cosa come faccio a trovare un fhon rotto..non posso rompre quello buono!.......altra cosa ancora voi stavate parlando di usare le corde delle chitarre elettriche come filo per il taglio. sapete se è possibile comprare a metraggio?...non ne sono sicuro ma mi sembra una volta di averle viste ....qualcuno di voi ne sa qualcosa?. grazie ancora!.