Archeologia aeromodellistica - Pagina 2 - BaroneRosso.it - Forum Modellismo

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Vecchio 01 dicembre 05, 00:27   #11 (permalink)  Top
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L'avatar di redaniel
 
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Invia un messaggio via MSN a redaniel
[quote=Ordensis]Vedi? ecco dove ho sbagliato!
invece di farmi regalare la BMX (modello base della Bianchi, la Scout) .....!!!

Anche tuuuu!!! Io l'avevo bianca con i cerchioni rossi!!!!!!

ET imperversava!!!
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Daniele , ti invita su ASD VOLO A VELA NOVI
http://www.reddaniel.com
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redaniel non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 01 dicembre 05, 00:48   #12 (permalink)  Top
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Data registr.: 07-06-2005
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Originalmente inviato da Ordensis
Sapevo che per casa negli anni '70 avessero girato aeromodelli VVC e motori, e una volta, circa 20 anni fa li vidi anche (i motori, gli aeromodelli si frantumarono in una picchiata ad opera di mio padre che n'era il proprietario e conduttore). Ho ritrovato i motori e un pezzo d'aereo con il serbatoio ancora infilato dentro, piu' un paio di lattine con benzina (una americana, l'altra italiana) e dei contatti per macchinine da pista (corsa vincolata pure quelle...), credo tipo polystil o simili.
Pensate che si possano ancora utilizzare su un piccolo modello radiocomandato moderno questi motorini o e' meglio tenerseli a prendere polvere e pensarli come pezzi da collezione? Qualcuno li conosce o li ha mai usati i motori Webra? quello nella foto in scatola (piena di gommapiuma polverizzata) e' un .10
Il Webra è un bell'oggettino. Ancora non troppo vecchio per essere definito antico e quindi di non grande valore commerciale, ma se fossi in te gli darei una bella pulita e lo metterei in vetrina. Non vale la pena di rovinarlo facendogli fare qualcosa contro la sua natura e cioè il motore RC. La lattina di miscela è della Mini Dream Car, un distributore degli anni '70-'80 che, se non erro, per un certo periodo è stato il distributore della OS per l'Italia. Un altro poco illustre defunto... chi ricorda Merati, ad esempio? E Modelbaby di Settimo Torinese, che vendeva per corrispondenza anni prima che nascessero Mobby e Jonathan (che attualmente sono i più vecchi ancora in attività)? Ve li ricordate? Tutta gente che lavorava con margini del 3-400% in media. Chi si lamenta dei prezzi italiani attuali ha indubbiamente ragione, ma in confronto a quegli anni lì, oggi è una vera pacchia!
J. Doolittle non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 01 dicembre 05, 02:38   #13 (permalink)  Top
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L'avatar di cristianointhesky
 
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Sai che c'è Doolittle? Che ci hai ragione. A chi oggi si lamenta per un radiocomando troppo caro farei notare che 12 anni fa (non 30, solo 12) una radio "media" (futaba Ff7) costava uno stipendio mensile di un impiegato. Capperi. In questo settore un po di inflazione del prodotto ci voleva. Spero solo che questo non ci porti prima o poi verso una realtà dualistica fatta di merce molto qualificata ma piu cara di prima oppure merce no-logo a prezzi stracciati e niente vie di mezzo. Come è successo nel settore tessile. Cacchio! scusate l'Ot. E a proposito, quel webra è un gioiellino. Conservalo con cura, Ordensis. Vedrai che ne sarà valsa la pena. Saluti
Cristiano
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Cristiano


Io si, che so volare...
cristianointhesky non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 01 dicembre 05, 10:29   #14 (permalink)  Top
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L'avatar di Naraj
 
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Parlando ancora di prezzi.
La mia prima radio l'ho acquistata nel 1969 ed era una MBM fatta a Pianezza (TO). Era la prima radio proporzionale digitale fatta in Italia (penso su licenza americana) e l'ho pagata 220.000 Lire, due sipendi medi mensili. La radio la tengo ancora in cassaforte.

Naraj.
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Vecchio 01 dicembre 05, 14:03   #15 (permalink)  Top
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L'avatar di Ordensis
 
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Sarei curioso di vedere com'era fatta... potresti postare una foto della radio d'antiquariato?
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Vecchio 01 dicembre 05, 14:54   #16 (permalink)  Top
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L'avatar di fai4602
 
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Non tanto tempo dopo, nel' 76, ho acquistato il mio primo radiocomando, una Futaba quattro canali, colore cacchetta metalizzata , vista di lato aveva una forma esagonale, magari qualcuno la ricorda perchè ce ne stanno ancora in giro, 326.000 lirette.
Ed il Gladiator, che costava allora 26.000 lire, mi fu dato in ommaggio dal negoziante ( era l'amico Niki, Naraj ) per l'acquisto della radio.
__________________
Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi.

L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai.

Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie !

fai4602 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 01 dicembre 05, 16:20   #17 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da fai4602
Non tanto tempo dopo, nel' 76, ho acquistato il mio primo radiocomando, una Futaba quattro canali, colore cacchetta metalizzata , vista di lato aveva una forma esagonale, magari qualcuno la ricorda perchè ce ne stanno ancora in giro, 326.000 lirette.
Ed il Gladiator, che costava allora 26.000 lire, mi fu dato in ommaggio dal negoziante ( era l'amico Niki, Naraj ) per l'acquisto della radio.
Io ho ancora la Futaba tipo la tua, ma color alluminio, comprata usata, che ho utilizzato fino a otto anni fa.
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Giuseppe D'AMICO

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Vecchio 01 dicembre 05, 22:18   #18 (permalink)  Top
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L'avatar di Naraj
 
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Appena posso presento le foto delle mie vecchie radio, tutte antecedenti gli anni 1970.

Per Fai.
Nel 1970 ho fatto acquistare una MBM anche a Mario (da Basiliano) ed era molto soddisfatto per il TX da 1 Watt che ammazzava tutte le interferenze. Se hai l'occasione saluta Niki da parte mia.

Ciao a tutti da Naraj.
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Vecchio 04 dicembre 05, 22:50   #19 (permalink)  Top
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L'avatar di Naraj
 
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Originalmente inviato da Ordensis
Sarei curioso di vedere com'era fatta... potresti postare una foto della radio d'antiquariato?
Per Ordensis.
Ecco alcune foto di radiocomandi, tolti da sotto la polvere accumulata da più 35 anni.
1 - trasmettitore americano ORBIT, tra i migliori degli anni ’60. I due servi sono tra i primi con parte elettronica nell’interno. Essi sono: l’italiano M.B.N. (copia del Bonner) e l’americano BONNER che era il migliore del suo tempo. Entrambi i servocomandi avevano una potenza elevata nel movimento.
La curiosità di questa radio è che aveva nella ricevente un relè REED a lamelle vibranti, da 8 a 12, e che queste ultime vibrando con la frequenza del segnale TX, chiudevano un contatto elettrico. Quando la RX riceveva i comandi, si sentivano perfettamente le note musicali della frequenza trasmessa.
2 - si tratta di un piccolo radiocomando GRAUPNER, anno 1965 (circa). Nell’immagine manca la ricevente con uscita a relè. Il servo è di alcuni anni più recente ed è l’ultima generazione per quel tipo di radio.
3 – radiocomando completo M.B.N. Prima radio proporzionale digitale fatta in Italia negli anni ‘68/69 (licenza americana?). Ottima radio con notevole potenza del TX.
4 – ricevente monocanale a relè degli anni ’60. La curiosità sta nel relè di tipo comune che vibrando invia corrente a un servo che manda continuamente e rapidamente il timone del modello a destra e a sinistra, mantenendo in questo modo la media della direzione sempre a zero. Il TX mandava un treno continuo e simmetrico di impulsi acceso/spento. Se si voleva ottenere un cambio di direzione, era sufficiente mantenere un tempo più lungo di "acceso" oppure di "spento" per girare dalla parte voluta.
Il servo non fa parte della ricevente in foto. La sua curiosità sta nel suo meccanismo mosso da una piccola matassa di elastico (vedi anello di acciaio). Il servo con un impulso del segnale radio muoveva il timone a destra, con due impulsi ravvicinati muoveva il timone a sinistra.
Ciao da Naraj.
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Naraj non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 06 dicembre 05, 04:08   #20 (permalink)  Top
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L'avatar di Ordensis
 
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Residenza: Roma
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Il primo pare una consolle di quelle che si vedono nei films di fantascienza degli anni '50, anche la scritta!
davvero un prezioso documento le tue foto. Grazie Naraj
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