Etica e modellismo II (io speriamo che non mi deleto...)

[maugiord]

Come potrete constatare dai miei post precedenti ho sempre tenuto un atteggiamento corretto e cordiale in ogni occasione, anche quando ho incrociato utenti che non facevano altrettanto (forzando la mia natura "occhio per occhio ....").
Ho inteso intervenire in forma ironico/sarcastica nel post "l'ho presa nel di-dietro" su un argomento ed in un caso, che trovavo e trovo vergognoso, di pura scorrettezza ed italica furberia ....
Dopo alcuni post il thread è stato censurato .... scomparso ....
Siccome il sottoscritto non ha mai espresso nessuna accusa nei confronti della gestione del mercatino nè ha addossato alla gestione dello stesso alcuna responsabilità per la maleducazione di un utente (MAI CITATO IN MANIERA ESPLICITA), mi sono sentito in dovere di aprire un ulteriore thread dal titolo "Etica e Modellismo" sempre con toni ironico/sarcastici e dopo alcune ore .......... cancellato con mail di avviso da parte di fai4602 i cui toni suonano +o- così "si vabbè, mò basta" (non letterale ndr.).
Ora, fermo restando che io e tutti gli altri utenti siamo ospiti di questo forum e ne dobbiamo accettare le regole, ritengo che lo stigmatizzare un comportamento increscioso di un altro utente (soggetto anche lui al rispetto delle stesse...) SENZA CITARLO ed in forma non diffamatoria non sia meritevole di alcuna censura.
Ovvero se, giustamente, l'amministrazione del sito e della sezione mercatino ritiene di dover mantenere le distanze nelle trattative tra privati non avendone (e condivido pienamente!!!) alcuna responsabilità, allora o lo fà completamente (eventualmente ricordando ai "facinorosi" la propria estraneità) oppure non interviene, come è stato fatto, in maniera censoria nei confronti di chi liberamente espone un suo punto di vista ma semmai deletando l'utente scorretto ...
Posso accettare lo spostamento del mio messaggio perchè OT (ed esiste la sezione apposita ...) non mi piace ed anzi mi disturba moltissimo il "non disturbate il manovratore" della censura.
Cordialmente mi genufletto in attesa "dell'ira divina"

Mauro GIORDANO