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Nella tua lista ordini, a destra dovrebbe esserci un pulsante con sopra scritto il codice, clicchi lì e ti si apre la finestra delle poste di Hong Kong, sullo stesso codice. ![]()
__________________ ________________________________________ Pensare e' gratis. Non farlo puo' costare carissimo | |
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User Data registr.: 17-12-2004 Residenza: G.A.B. Gruppo Aeromodellistico Brezza (CE) http://www.gruppoaeromodellisticobrezza.it/Default.asp
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Spedita il 27 arrivata già a Milano il 29 ![]() Ma come fanno ad essere così veloci? Se io spedisco un pacco in Italia,a 500 Km da casa, in nessun modo arriva prima di 2-3 giorni. |
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Nel pacchetto hai 10 quarzi, solitamente è presente il canale 50. Se non dovesse esserci dicono che si possono montare i quarzi hitec, naturalmente in doppia conversione. La singola è più scadente e olitamente prende più interferenze, la doppia è migliore, poi come viene la PCM e la 2.4, sistemi ottimi ma più costosi. Fatti un giro nel forum per capire meglio. Ti posto un articolo di Andrea Avagliano, di alcuni anni fa. Singola e doppia conversione... Non sto parlando della camera dalbergo da prenotare in occasione della vostra prossima gara aeromodellistica (comunque, nel caso vi accompagnasse Naomi, consiglio vivamente la doppia...), ma del tipo di conversione impiegata sui nostri attuali ricevitori per radiocomando. Mi è sembrato infatti che ci sia carenza di informazione in materia: cercherò di chiarire i principi di funzionamento delle due tipologie, senza addentrarmi in particolari troppo tecnici (spero che i puristi perdoneranno le inevitabili semplificazioni). Un po di storia Agli albori del nostro hobby venivano impiegati ricevitori assai semplici, costituiti come nello schema a blocchi che segue Il circuito di sintonia è sintonizzato sulla frequenza emessa dal trasmettitore. Lo stadio rivelatore ricostruisce il segnale, generato dal trasmettitore, che contiene le informazioni relative alla posizione dei comandi. Il circuito di decodifica estrae dal segnale ricostruito dal rivelatore i comandi da inviare agli attuatori. Il principale difetto di questo circuito consiste nella cattiva selettività, cioè dalla scarsa capacità di scartare segnali interferenti aventi frequenza vicina a quella emessa dal relativo trasmettitore. Supponiamo infatti di operare sul nostro attuale canale 81, cioè alla frequenza di 40.815 MHz, e di ricevere in antenna anche un segnale interferente a 40.835 MHz (canale 83); la frequenza differenza tra le due sarà pari a: 40.835 40.815 = 0.020 MHz. Rispetto alla frequenza di lavoro, in percentuale, questo valore è: 0.020 : 40.815 x 100 = 0.049 % ; non esistono stadi rivelatori che possano discriminare frequenze contigue così prossime. In altre parole il nostro modello, sul quale avessimo installato questo ipotetico ricevitore, in presenza di una emissione radio su una frequenza prossima alla sua, sarebbe inesorabilmente destinato al volo libero... Simili ricevitori non sono più in uso da svariati anni; ho descritto questo circuito perché contribuirà alla comprensione di quanto vedremo in seguito. antenna circuito di sintonia stadio rivelatore circuito di decodifica agli attuatori 2 Supereterodina a singola conversione Il ricevitore attualmente più utilizzato nei nostri radiocomandi è illustrato nello schema a blocchi che segue Lo stadio preamplificatore ha il compito di adattare i segnali provenienti dallantenna ai requisiti richiesti dai circuiti successivi; in particolare, in questo stadio è presente il circuito A.G.C. (Automatic Gain Control = controllo automatico di guadagno), che limita lamplificazione in presenza di segnali forti, allo scopo di evitare la saturazione degli stadi che seguono. Lo stadio oscillatore è pilotato dal quarzo di ricezione: questo deve avere una frequenza di oscillazione pari a quella del quarzo di trasmissione, meno il valore della frequenza intermedia, che in questi apparati è pari a 455 KHz (usando il canale 81 dellesempio precedente: 40.815 0.455 = 40.360 MHz). Il mixer effettua la miscelazione dei segnali provenienti dal preamplificatore e dalloscillatore; tenendo conto di quanto detto sopra, alla sua uscita sarà sempre presente un segnale avente frequenza pari a 455 KHz (nel solito esempio: 40.815 40.360 = 0.455 MHz). Lo stadio a frequenza intermedia è accordato sulla frequenza di 455 KHz, ed ha il compito di eliminare tutte le altre frequenze presenti al suo ingresso. Lo stadio rivelatore ricostruisce il segnale, generato dal trasmettitore, che contiene le informazioni relative alla posizione dei comandi. Il circuito di decodifica estrae dal segnale ricostruito dal rivelatore i comandi da inviare ai servi. stadio preampli ficatore mixer frequenza intermedia 455 KHz antenna stadio rivelatore stadio oscillatore circuito di decodifica servi quarzo 3 A questo punto qualcuno potrebbe chiedersi: perché tante complicazioni (cambi di frequenza, miscelazioni, ecc.) ? A cosa serve tutto ciò? Ovviamente la risposta è: serve, eccome se serve! Riprendiamo lesempio del ricevitore che lavora a 40.815 MHz, ed è interferito da una frequenza di 40.835 MHz: bene, alluscita del mixer della nostra supereterodina troveremo entrambe i segnali, convertiti di frequenza, il primo a 40.815 40.360 = 0.455 MHz, il secondo a 40.835 40.360 =0.475 MHz. La differenza in frequenza tra i due segnali è ovviamente rimasta invariata (475 455 = 20 KHz), ma percentualmente i nuovi calcoli ci dicono che rispetto alla frequenza di lavoro, il segnale interferente sarà scostato di: 20 : 455 x 100 = 4.39 % ! Lo stadio a frequenza intermedia che segue, accordato a 455 KHz, sarà agevolmente in grado di eliminare un segnale che dista dalla sua propria frequenza di oltre il 4% Questo spiega perché limpiego del circuito supereterodina è assolutamente necessario, se ci si vuole proteggere da segnali non voluti, sia che questi siano emessi da altri radiocomandi che operano su canali adiacenti al nostro, sia che vengano generati da impianti radio destinati alle comunicazioni. 4 Supereterodina a doppia conversione Negli ultimi tempi sono stati presentati, e stanno ottenendo notevole successo commerciale, i nuovi ricevitori a doppia conversione: vediamo come funzionano, e se il loro impiego è veramente conveniente. Come al solito, illustriamo prima lo schema a blocchi Lo stadio preamplificatore è identico a quello descritto nel ricevitore a singola conversione. Il 1° stadio oscillatore è pilotato dal quarzo di ricezione: questo deve avere una frequenza di oscillazione pari a quella del quarzo di trasmissione, meno il valore della prima frequenza intermedia, che in questi apparati è pari a 10.7 MHz (usando il canale 81 dellesempio precedente: 40.815 10.7 = 30.115 MHz). Il 1° mixer effettua la miscelazione dei segnali provenienti dal preamplificatore e dal primo oscillatore; tenendo conto di quanto detto sopra, alla sua uscita sarà sempre presente un segnale avente frequenza pari a 10.7 MHz (nel solito esempio: 40.815 30.115 = 10.7 MHz). Il 1° stadio a frequenza intermedia è accordato sulla frequenza di 10.7 MHz, ed ha il compito di eliminare tutte le altre frequenze presenti al suo ingresso. Il 2° stadio oscillatore è pilotato da un quarzo, non intercambiabile, posto allinterno del ricevitore: questo deve avere una frequenza di oscillazione pari a quella della prima frequenza intermedia, meno il valore della seconda frequenza intermedia, che in questi apparati è ancora pari a 455 KHz, quindi 10.7 - 0.455 = 10.245 MHz. Il 2° mixer effettua la miscelazione dei segnali provenienti dalla prima frequenza intermedia e dal secondo oscillatore; tenendo conto di quanto detto sopra, alla sua uscita sarà sempre presente un segnale avente frequenza pari a 455 KHz (10.7 10.245 = 0.455 MHz). Il 2° stadio a frequenza intermedia è accordato sulla frequenza di 455 KHz, ed ha il compito di eliminare tutte le altre frequenze presenti al suo ingresso. Lo stadio rivelatore e il circuito di decodifica sono identici a quelli descritti nel ricevitore a singola conversione. stadio preampli ficatore 1° mixer frequenza intermedia 455 KHz antenna stadio rivelatore 1° stadio oscillatore circuito di decodifica quarzo servi frequenza intermedia 10.7 MHz 2° mixer 2° stadio oscillatore quarzo 5 Anche qui vale lequazione: maggiore complicazione = migliori prestazioni Con alcuni semplici passaggi matematici (così diceva sempre il mio professore di Fisica, prima di riempire sei metri quadri di lavagna con uninterminabile sequela di equazioni...) si dimostra che lutilizzo di due successive conversioni di frequenza comporta un nuovo, importante incremento nella selettività del ricevitore; ciò significa che, a parità di ogni altra condizione (potenza del trasmettitore, sensibilità del ricevitore, antenne, ecc.) otterremo sempre una migliore reiezione (è il corretto termine tecnico, vuol dire rigetto) dei segnali e dei disturbi presenti su frequenze immediatamente adiacenti a quella su cui operiamo. Allora, è conveniente limpiego di un ricevitore a doppia conversione? Tenendo presente che i vantaggi descritti sopra non hanno alcuna contropartita negativa (a parte, ovviamente, il maggior costo...), e che le frequenze radio sono, e saranno sempre più, affollate dal proliferare di nuovi servizi, la risposta può essere una sola: sì, incondizionatamente sì! Parliamo dei quarzi Quanto esposto fino ad ora dovrebbe aver contribuito a chiarire alcuni dubbi che si affacciano quando si debbono scegliere i quarzi destinati ai propri apparati: vediamo di riassumere. Il canale di trasmissione, oltre ad essere contrassegnato da un numero attribuito dallapposito Comitato Internazionale (ad esempio, canale 81), è caratterizzato dalla frequenza operativa (nel caso indicato 40.815 MHz): questo valore indica la frequenza a cui opera il trasmettitore, e quindi il quarzo installato nel TX è tagliato per oscillare proprio alla frequenza nominale del canale. Per quanto riguarda il ricevitore, bisogna invece distinguere i due casi: · Ricevitore a singola conversione Il quarzo del ricevitore deve oscillare alla frequenza di trasmissione, meno il valore della media frequenza di conversione, che vale 455 KHz (pari a 0.455 MHz); riprendendo lesempio precedente relativo al canale 81, abbiamo che: 40.815 0.455 = 40.360 MHz frequenza reale del quarzo da montare sul ricevitore. · Ricevitore a doppia conversione Il quarzo del ricevitore deve oscillare alla frequenza di trasmissione, meno il valore della prima media frequenza di conversione, che vale 10.7 MHz; riprendendo il solito esempio relativo al canale 81, abbiamo che: 40.815 10.7 = 30.115 MHz frequenza reale del quarzo da montare sul ricevitore. Nella pratica, i costruttori di radiocomandi marcano i quarzi da montare sui loro apparati con lindicazione del canale e della frequenza nominale, in modo da non richiedere allutente fastidiosi calcoli: ma la frequenza reale dei quarzi utilizzati sulle riceventi non corrisponde a quella stampigliata sul loro involucro. Questo spiega (almeno lo spero...) perché non si possono invertire i quarzi tra TX e RX, e il motivo della non intercambiabilità dei quarzi di ricezione fra RX a semplice e doppia conversione. Ultime note 6 Negli ultimi tempi ho avuto modo di constatare che cè spesso confusione tra i termini doppia conversione e PCM: probabilmente ciò è dovuto al fatto che, quasi sempre, i ricevitori di fascia alta possiedono entrambe queste caratteristiche. In realtà, non cè nessun nesso tra le due prestazioni: possono esistere ricevitori PPM a doppia conversione (e in commercio ne sono presenti alcuni) e ricevitori PCM a singola conversione. PCM, infatti, è lacronimo di Pulse Code Modulation... ma no, il discorso è interessante, ma diventerebbe troppo lungo! Se vorrete, ne parleremo una prossima volta... Andrea Avagliano | |
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User Data registr.: 17-04-2009 Residenza: Stato estero
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Alla fine mi sono deciso leggendo e rileggendo e soprattutto vedendo i prezzi ![]() Ho fatto 2 ordini di circa 6kg totali ![]() Sapete com'e'..mah si un paio di questo..un paio di questi..e il peso lievita..almeno ho avuto la decenza di dividerli altrimenti me lo spedivano con il bancale.. ![]() Vi faro' sapere come finisce con la dogana.. ![]() |
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