03 novembre 18, 15:41 | #1 (permalink) Top |
User Data registr.: 15-07-2018 Residenza: Bolzano
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| Diamo un nome ad un vecchio motore GLOW per volo libero
Buongiorno a tutti, ho scoperto da poco il sito baronerosso.it; ho praticato da ragazzo l'aeromodellismo partendo dal VVC ed in seguito aeromodelli con motore a scoppio e radiocomando, ed anche motoscafi con motore a scoppio e barche a vela radiocomandate. Dopo tanti anni di assenza dal modellismo, da un paio d'anni, ho ripreso ad interessarmi in particolare di micromotori, affascinato dalla tecnica e dalle più diverse soluzioni costruttive, alcune decisamente originali. Cercando nuovi oggetti per la mia collezione di motori, ho trovato un vecchio motore GLOW di cui non conosco assolutamente il costruttore. Ora vi chiedo di aiutarmi a capirne di più; avendo letto svariate discussioni sull'argomento, so che in questa community ci sono tanti esperti collezionisti e profondi conoscitori della materia e della storia delle ditte costruttrici. Quindi vi prego, datemi una mano a capire; qui di seguito vi sintetizzo quello che ho potuto rilevare ed osservare studiando il motore. Architettura generale del motore: motore a due tempi GLOW, a corsa lunga, alesaggio 22 mm, corsa 25 mm, cilindrata 9,5 ccm; aspirazione sulla parete del cilindro tramite luci sul mantello del pistone; Pistone con due fasce elastiche e deflettore sul cielo; singolo travaso sul fianco destro del cilindro; cilindro, alettatura, collettore di aspirazione e flangia di fissaggio dello stesso in acciaio dolce. Costruzione saldata. Basamento, tappo, flangia di fissaggio al modello, anello anteriore alla flangia e ogiva dell'elica in alluminio fuso e lavorato di macchina utensile. Il motore gira in senso antiorario, contrariamente a tutti quelli diesel glow due e quattro tempi che ho visto sinora. La flangia di fissaggio del motore al modello è posta in verticale anteriormente al cilindro, e quindi esige la costruzione del muso dell'aereo conformata alla geometria e alle dimensioni della flangia/carter del motore stesso (contrariamente a tutti i motori moderni). Il motore monta un'elica in legno sinistra di misura circa 12x6"; la flangia di trascinamento dell'elica presenta un mozzo di centraggio di diametro 12 mm con due perni di trascinamento, che mordono il mozzo in legno per trascinare l'elica. Sulle ultime fotografie allegate potete osservare le dimensioni del motore affiancato ad un super tigre G71 della fine anni '60, dove si può apprezzare - per una cilindrata simile - la maggiore snellezza ed altezza del gruppo cilindro del motore antico. Si possono osservare inoltre le dimensioni delle due candele GLOW molto differenti fra loro e la testata del motore antico che non presenta nessun elemento di fissaggio testa/cilindro, avendo solo 4 viti che fissano il cilindro alla base del carter. La giunzione del cilindro alla testata e delle alette alla testata, e del condotto di travaso, nonché del collettore di aspirazione appaiono saldate, non essendo possibile per l'esiguità degli spessori una costruzione tramite lavorazione meccanica o pressofusione. Ringrazio sin d'ora chiunque possa dare un contributo, se poi, oltre al nome della ditta costruttrice, foste in grado di dirmi qualcosa sui dati tecnici e sulla storia del costruttore mi fareste molto felice. |
05 novembre 18, 16:26 | #2 (permalink) Top |
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Ciao, ho dato un'occhiata e direi che il tuo motore è: 1939 Kratmo 10A ignition model airplane engine 10cc .57 vintage German motor se copi la stringa su google ti risponderà con una serie di immagini e, cercando, forse troverai anche notizie. Maurizio |
06 novembre 18, 16:05 | #3 (permalink) Top | |
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Grazie Ciao | |
08 novembre 18, 12:01 | #4 (permalink) Top |
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Dalle foto deduco che il motore giri in senso orario e non antiorario. Per quanto riguarda la candela, inizialmente montava una candela a scintilla, spark plug. Si vede chiaramente il dispositivo di accensione con le vecchie e care puntine e la levetta per l'anticipo. Le candele glow , che io sappia, sono più recenti rispetto al '39.
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08 novembre 18, 12:25 | #5 (permalink) Top |
User Data registr.: 22-08-2007 Residenza: Portofino - Rapallo
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Se la memoria non mi inganna, furono inventate da Ray Arden, nel primo dopoguerra, quando si rese conto che, i motori spark molto spinti, continuavano a funzionare anche dopo aver staccato l'accensione. Gli venne così l'idea di sostituire gli elettrodi della candela con un "punto caldo" in spiralina di platino che è il principe dei catalizzatori, sotituendo la benzina con il metanolo che probabilmente, aveva una maggiore affinità con il platino.
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08 novembre 18, 22:10 | #6 (permalink) Top | |
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| Citazione:
__________________ ----------- "Bisogna provare compassione per tutti gli esseri viventi perché tutti, in qualche misura, soffrono. Alcuni soffrono troppo, altri troppo poco." (Siddharta Gautama, il Buddha) | |
09 novembre 18, 18:45 | #7 (permalink) Top | |
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| candela spark e senso di rotazione Citazione:
Certo, la candela glow è stata applicata in epoca successiva, probabilmente anni '50, immagino per diminuire il peso del gruppo motore. Corsi e ricorsi storici: siamo partiti dalla benzina/spark per poi passare al glow/metanolo e quindi in tempi recentissimi tornare alla benzina trasformando i motori glow in spark con le moderne accensioni elettroniche e candeline miniaturizzate... la storia si ripete. Non mi stupisce che negli anni '50 il proprietario di questo motore volesse risparmiare sul peso. A riguardo del senso di rotazione, ci ho riflettuto: l'elica che era montata sul mio motore è indubbiamente sinistra e sicuramente ha girato sul motore. Osservando il travaso sulla parete destra del cilindro mi ero convinto, trasponendo ragionamenti letti su discussioni di qualche anno fa a riguardo di motori OPS che potevano essere rovesciati per invertire il senso di rotazione, che questo motore fosse nato per girare "rovescio". Forse in realtà non è così, però ragionandoci su osservo: visto che la luce di aspirazione e il condotto di travaso (luce inferiore e luce superiore) sono comandati esclusivamente dal pistone, senza nessun coinvolgimento di valvole rotative sul volano e sull'albero motore, non è che per caso questo motore può girare indifferentemente in senso orario ed antiorario? (Questo ovviamente dopo essere stato convertito a candela glow) Se il ragionamento non fila vi pregherei di spiegarmi il perchè. Grazie Paolo | |
09 novembre 18, 18:57 | #8 (permalink) Top | |
User Data registr.: 15-07-2018 Residenza: Bolzano
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| Citazione:
I tedeschi che sono precisi distinguono gli appassionati di trenini tra Spieler (giocatori) e Sammler (collezionisti). Io stesso prima di diventare collezionista sono stato per una buona decina d'anni modellista/giocatore senza ritegno. Se penso a tutto quello che ho combinato sulla pelle del mio primo motore a scoppio Webra Record 1,5 cc mi stupisco che il motore ancora funzioni, seppure pesantemente segnato dall'ingiuria delle mie malefatte, e che io stesso non mi sia fatto veramente male, combinando quel che ho fatto a 14 anni. Per la cronaca, cercando informazioni sulle pagine in tedesco a riguardo di questo motore, ho trovato le seguenti notizie: fabbricato dal 1931 al 1939 da Walther Kratsch, montato all'inizio su aeromodello Goldani con il quale al dire di questo autore, ha vinto svariate gare in giro per il mondo. Questo signore ha costruito una replica fedele del motore e del modello qualche anno fa secondo il disegno originale e dichiara di aver montato elica da 16x8" e con questa elica 4200 RPM. Dice anche che il motore può raggiungere i 6000 RPM con altre eliche. Esiste anche un disegno acquistabile su Ebay per costruire la replica del motore se a qualcuno dovesse interessare. Buonaserata Paolo | |
10 novembre 18, 14:34 | #9 (permalink) Top |
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Forse in realtà non è così, però ragionandoci su osservo: visto che la luce di aspirazione e il condotto di travaso (luce inferiore e luce superiore) sono comandati esclusivamente dal pistone, senza nessun coinvolgimento di valvole rotative sul volano e sull'albero motore, non è che per caso questo motore può girare indifferentemente in senso orario ed antiorario? (Questo ovviamente dopo essere stato convertito a candela glow) Se il ragionamento non fila vi pregherei di spiegarmi il perchè. Il ragionamento fila perfettamente. Qualsiasi motore 2T alimentato per 3° luce (piston port) o tramite valvola lamellare, può girare indifferentemente nei due sensi perché hanno fasatura simmetrica. Per tutti gli altri si può intervenire sulla valvola rotativa (a volte anche predisposta) per invertire il senso di rotazione; anche su quelli con aspirazione sull'albero, ma è più complicata. Volendo, anche con motori spark ed a 4T, ovviamente per questi ultimi, bisogna avere l'albero a camme con la fasatura invertita.
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11 novembre 18, 23:22 | #10 (permalink) Top |
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Grazie Dooling della tua precisazione. Apprezzo sempre la competenza tecnica con cui spieghi a tutti noi i segreti di questi micromotori. Complimenti per la tua collezione che ho parzialmente visto presentata in vecchi post. A riguardo dei motori a benzina Spark di cilindrata intorno ai 10 cc USA edizione anni '30/'40 per esempio Brown Junior 60 e Super Cyclon mi sai dire approssimativamente potenza, numero di giri e misura delle eliche che si usavano al tempo? Lo chiedo qui perché io faccio molta fatica a fare ricerche su Google a causa di Ipovedenza grave. Le mie esperienze di restauro di motori sono state poche ma intensamente vissute: -Lambretta 150 LI del 1960: pistone grippato rimessa a nuovo -Ducati Scrambler 350 cc 4T Monocil: sostituzione Biella, pistone, cuscinetti di banco motore e gruppo accensione, buttando via l'accensione elettronica e ripristinando le puntine -OS FS 40 4T Surpass: cadavere inchiodatissimo dall'olio di ricino, comprato su Ebay per quattro soldi revisionato completamente e riportato alla vita. Mi verrebbe da citare il Budda "Tutti i motori a scoppio soffrono e meritano compassione, alcuni soffrono troppo, alcuni troppo poco" Saluti a tutti Paolo |
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