29 settembre 17, 19:59 | #11 (permalink) Top |
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Si sono io, tra l'altro ho modificato il mio KL 61 texaco in elettrico, ma il motore che ho con due celle spinge un po' poco. Dopo un incidente ad una mano, dovuto ad uno scoppietto, ho dovuto convertirmi definitivamente all'elettrico (ordini dall'alto). Saluti, Alessandro |
30 settembre 17, 14:52 | #12 (permalink) Top |
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Bentornato Massimo. Un saluto ad Alessandro. Un saluto a tutti. Siccome sto procedendo in tutta calma, ne sta venendo su una specie di Diario della Costruzione che tutto sommato ritengo possa far piacere ai più interessati alla categoria, oltre che a me che ho tanto piacere ad esporne le fasi e a raccogliere eventuali suggerimenti. Mi preparo tutti i testi e le foto di notte, tanto dormo poco. Naturalmente siamo ancora alla coda, perché una cosa è assemblarne la struttura, e altra cosa poi completarla con rinforzi, raccordi, cerniere, staffe di fissaggio e predisposizione dei comandi. Sicuramente la coda è una delle parti laboriose, comprende anche parti in movimento. Una parte laboriosa è sempre il comando delle parti mobili, considerato che non farò più modelli con un solo semipiano mobile, ma sempre doppio, e considerato che non ho ancora approcciato la soluzione del piano tutto mobile, che invece dal prossimo voglio proprio fare, perché è chiaro che elimina alla radice tutte le complicazioni di settaggio sul diedro longitudinale. In effetti io ho avuto tanti anni fa un motoaliante col piano tutto mobile (era il Cortina della BMI) ed era fantastico volare nelle tante condizioni diverse preoccupandomi semplicemente del trim. Per le parti mobili, orizzontali e verticali, uso unire bordo uscita parte fissa e bordo entrata parte mobile con del biadesivo, lungo la mezzeria, ben distante dai bordi altrimenti darà fastidio nella carteggiatura. Così bloccati ben centrati i due longheroni, ti permettono di fare il montaggio e la carteggiatura come fossero un blocco unico, dandoti allineamento nella continuità del profilo. Per il comando parte mobile elevatore nel tempo ho messo a punto un sistema molto furbo che consente di accoppiare le due parti mobili senza patemi di disallineamenti. Faccio uno spezzone di acciaio piegato a C (1 mm sui piccoli e 2 mm sui grandi) rivestito sui tre lati da spezzoni di guaina plastica in cui scorre facilmente ma con precisione senza giochi. Il lato lungo lo incollo nel longherone su cui faccio un piccolo intacco per accoglierlo, e i due lati corti li faccio finire adiacenti alla centina di radice della parte mobile. Azzerate le due superfici, è facile incollare i tubetti sulle centine con qualche goccia di ciano, ottenendo perfetto azzeramento. Rimosse le due parti mobili, la C rimane fissa nel piano di coda, e alle due parti mobili rimosse si rinforza con spezzoni di balsa l’incollaggio definitivo dei tubetti, rimasti in perfetta posizione. Attenzione a non far colare assolutamente colla dentro ai tubetti. Le due parti mobili sono adesso ancora facilmente rimovibili, per la ricopertura e poi per l’incollaggio definitivo delle cerniere, e conservano fino alla fine grazie al tubetto centratore il perfetto allineamento reciproco. Nel caso del KL61, che ha la ricopertura centrale molto estesa, ho dovuto realizzare le ancorine di comando in zona interna, saldando a stagno preventivamente alla C due barrette filettate ortogonali per il comando a cavo trecciato dell’elevatore. Per adesso credo che i comandi delle due parti mobili li farò come mio solito entrambi col cavo acciaio tracciato in pull pull, mi trovo sempre bene così, se per l’elevatore vorrò cambiare idea farò poi saltare l’ancorina superiore sporgente col Dremel. Finita questa fase, realizzati gli scassi per accogliere dei denti sporgenti dalla base della deriva, inseriti i blocchetti di legno duro con le griffe già gemellati con le relative staffe di fissaggio che andranno sulla fusoliera, posso così finalmente chiudere il rivestimento centrale superiore. Rispetto all’ultimo intervento, ho aggiunto per scrupolo una faccetta di tiglio 2 x 10 al longherone principale per un terzo della apertura nella zona centrale, per far degradare meglio la resistenza tra il cassone centrale rivestito in balsa e la zona centinata che rimane aperta. E poi ho sostituito sia al piano orizzontale che al piano verticale il bordo di entrata, tolto il balsa e messo il tiglio 5 x 5, perché più resistente ai prevedibili piccoli inevitabili urti durante il trasporto in auto. Immaginavo che con l’aumentare delle dimensioni, i pesi crescono spaventosamente. E infatti ora con l’elevatore così completo, pronto da ricoprire con la Esaki rossa, siamo esattamente a 170 gr. Mi sono prefissato il limite invalicabile dei 200 grammi, e credo dovremmo proprio starci dentro. Questi i pesi delle componenti del piano orizzontale, per chi vuole approfondire: Longherone principale gr.20, Longherone secondario gr.20, Falsi longheroni parte mobile gr.10, Centine gr.20, Bordo entrata tiglio gr.20, Bordo uscita gr.10, Terminali gr.10, Cerniere gr.5, Comando acciaio elevatore gr. 20, Blocchi legno duro e griffe fissaggio gr.20, Rivestimento della zona centrale sopra e sotto gr. 15. Andiamo avanti..... Ultima modifica di luigi.carlucci : 30 gennaio 18 alle ore 10:32 |
30 settembre 17, 15:23 | #13 (permalink) Top |
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Il timone verticale completo, incernierato, pronto da rivestire attualmente pesa gr. 40. Rispetto al ultimo intervento, ho sostituito come detto il bordo di entrata mettendolo in tiglio, e per scrupolo gli ho raddoppiato lo spessore delle quattro centine da 2 a 4 mm. Il contorno della parte mobile in lamellare è fantastico, solidissimo, leggero e refrattario alle svergolature. Per accoppiarlo all’ orizzontale, nella sua base sagomata ho incassato alcuni quadrelli di tiglio sporgenti che così si incastrano in appositi recessi nella zona centrale del piano orizzontale. Nel costruire da disegni la cosa bella è che non ti annoi mai e non ti stanchi, il cervello è sempre impegnato nel fare sagome, adattare, ritagliare, nel prefigurarsi la fase successiva e concatenarle. Anche lavorando di sera, di notte, fatta una fase stai già pensando all' altra e non riesci a smettere. Ultima modifica di luigi.carlucci : 30 gennaio 18 alle ore 10:32 |
30 settembre 17, 15:26 | #14 (permalink) Top |
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Caro Massimo, caro Rover (Rover sei tornato ai vecchi amori, eh?), con questo modello sarà il caso che io inizi ad impratichirmi con le regole del gioco, giusto per la mia cultura. Nei prossimi giorni mi calcolerò con attenzione manualmente la superficie alare e vi chiederò tutti i consigli e le regole per calcolare i carichi alari ecc. La superficie alare devo misurarla non tutta in pieno dal disegno, ma sulla sua proiezione in pianta, vero? E la zona di superficie occupata dalla fusoliera nella zona a cavallo tra le due semiali anche la devo aggiungere, vero? Per intanto ho calcolato questo orizzontale che ha corda 130 cm. ed area 29,6 dm2. Piuttosto col campionato Nazionale come è andata? In attesa di leggere sul notiziario, che mi dite? La prossima settimana dovrebbe esserci la Dedalo nella mia zona, ci vediamo? Un abbraccio |
04 ottobre 17, 21:55 | #16 (permalink) Top |
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Buonasera a tutti. Qui la foto conclusiva della coda conclusi i raccordi tra il piano orizzontale e quello verticale. Lo scheletro di base della coda pesava un’inezia, ma poi con fissaggi e raccordi vari siamo a 230 gr. a cui dovrò infine aggiungere massimo 20 gr. per la ricopertura per finire presumibilmente con i 250 gr. Comunque devo ancora carteggiare il bordo d’entrata in tiglio dell'orizzontale, e così recupererò qualche grammo. Ho calcolato manualmente la superficie alare, in proiezione sul piano ( i due diedri tolgono qualche centimetro all’apertura) comprendendo la superficie di fusoliera a cavallo tra le due semiali, e mi risulta circa 109 dm2. Se dovesse partecipare alle gare, il suo peso minimo in configurazione elettrica credo che dovrebbe essere circa 2.650 gr., e quello è l’obiettivo che vorrei pormi. Vedremo un po’ come andrà andando avanti con la fusoliera. Adesso la coda completa da 250 gr. corrisponderebbe al 9,4% del totale, e saremmo proprio al limite. Nei miei altri modelli grandi la coda varia da un 5% a un 9% , dipende se è listellata o centinata e se ha singolo o doppio piano mobile. In questi giorni ho avuto una buona idea. Tutti noi utilizziamo i tamponi di legno duro con la cartavetro (lo so chi può permetterselo compra i tamponi di alluminio della ProGrip o simili) e solitamente la fissiamo al supporto col biadesivo di tipo sottile perché quello spesso di tipo schiumoso non va bene. Quando dovevo cambiare la cartavetro però mi venivano i sudori freddi, perché non riuscivo a pelare via il biadesivo e dovevo andare di raschietto e diluente. Idea: applico sul tampone del nastro isolante, e sopra quello il biadesivo e poi la cartavetro. Quando devo sostituire la cartavetro, tiro via dal nastro isolante e il tutto viene via rapido e pulito. Un sollievo..... Un abbraccio. Ultima modifica di luigi.carlucci : 30 gennaio 18 alle ore 10:32 |
05 ottobre 17, 00:15 | #17 (permalink) Top |
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Buonasera. Domenica scorsa è stata una splendida giornata di voli con alianti e old timer. Da circa un anno io e un ristretto gruppo di veri aeromodellisti ce ne andiamo a volare in santa pace sulla aviosuperficie in cui per una quindicina d’anni ho volato col mio ultraleggero. In città ci sono due campi di volo per aeromodelli, ciascuno col suo presidente, vicepresidente, consiglio direttivo, sono più le cariche dei praticanti. Usanza tipicamente italiana. Lì ci volano alcuni aeromodellisti con modelli commerciali tipo Bixler (tanto di rispetto) e uno sparuto gruppo di pseudomodellisti che, pur di esibire il più grande e il più potente, si riempiono di cambiali fino al punto che poi non riuscendo più a pagare le rate rimangono fermi per mesi e mesi. A inizio d’anno, mentre organizzavano una manifestazione in loco, questi omincoli mi chiedevano se mi interessava partecipare alla manifestazione con i miei modelli oldtimer. “Sai, vengono i maxi modelli acrobatici a fare la 3D” , e io “Va bene”, “Sai, vengono anche le maxi turbine e gli elicotteri”, e io “Va bene”, “Senti, a voi con gli oldtimer vi faremmo fare durante il pranzo un voletto tutti insieme, tanto gli old timer possono volare tutti insieme che tanto volano da soli,no?”. Primo impeto: afferrare il tizio per la gola, e a suon di schiaffoni fargli seduta stante un corso accelerato di Storia Modellistica e di Tecnica Modellistica. Dopo contato fino a 10: riprendere a volare sulla vecchia aviosuperficie, che tanto ormai non ci vola più nessuno, anche loro stupidamente si sono estinti, a furia di rincorrere il modello più costoso, più veloce, più potente, più “avanzato” così si può andare per aeroporti….. Domenica scorsa, dicevo, i miei due amici volavano col Bomber 2.5 e col KL-61 2,25 e mi avevano chiesto di portare la coda che avevo in lavorazione perché gli interessava vederla. Colpo di fulmine…. Giacomo che ha già il KL61 in misura originale se ne vuole fare subito un altro da 3 metri come il mio. Dopo un’ora di prove per capire se la coda così grande da montata ci va nella sua auto, ha visto che non ci va, ciò nonostante ha già deciso, si farà il modello, con la coda smontabile. Io gli ho subito offerto le mie sagome già pronte per i contorni laminati, e in cambio lui l’indomani avrebbe fatto realizzare dal suo cugino falegname i correnti da 2 metri per le due fusoliere. Abbiamo deciso insieme misura e materiale. Ieri ho ricevuto i miei quattro listelloni! |
05 ottobre 17, 00:57 | #18 (permalink) Top |
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Per i correnti abbiamo deciso di utilizzare Aious 6 x 6 che è a metà strada tra il balsa duro e il tiglio. I listelloni di Aious 6 x 6 da 2 metri pesano 25 grammi l’uno per un totale di circa 100 grammi.Se avessimo utilizzato il tiglio avremmo avuto un peso esattamente doppio. Ho già costruito più di un KL61 di quelli piccolini, e ho sperimentato più comodo farmi preventivamente i pannelli di riempimento del muso, prima di incorporarli alla struttura. Ho solo lasciato quella baia centrale aperta, perché lì ci verrà l’ordinata portabaionetta. Certo lo so che i pannelli di riempimento da 3mm sarebbe stato meglio ritagliarli con la venatura in diagonale, ma avrei sprecato tanto balsa, che già così mi sto svenando... Appena incorporati i pannelli, ci incollerò da dentro dei diagonaletti, se noterò tendenza ad incurvarsi al centro. Ho già tagliato una buona mole di listelli in balsa duro 6 x 6, per traversi e diagonali, e ho tagliato con massima cura le due tamponature della coda, controllando la buona rispondenza del supporto col profilo concavo del piano di coda, e l’esatta incidenza. Appena possibile si va di colla…… Buonanotte a tutti Un abbraccio Ultima modifica di luigi.carlucci : 30 gennaio 18 alle ore 10:33 |
07 ottobre 17, 19:45 | #19 (permalink) Top |
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Buonasera a tutti. Piccolo progresso. Fiancate terminate. Ora dovrò studiare per l'ordinata principale porta= baionetta e capire se la fusoliera la si deve chiudere obbligatoriamente con questa già in posizione o se questa la si può infilare dopo attraverso le finestre che ho lasciato e quindi posso pensare con calma alle soluzioni per la baionetta, che poi sarà vincolata proprio lì. Ciascuna fiancata pesa 120 gr (due correnti gr.50, tamponamenti balsa da 3 mm.gr.45 poi traversi diagonali e colla altri gr. 25. Il carrello lo sto impostando in tondino da 4 mm. Per i posteri: per queste dimensioni di modello i tamponamenti nel muso potrebbero andare anche col pioppo da 3mm, molto molto più economico. L'aggravio sulla coppia di fiancate sarebbe di una cinquantina di grammi in più. Un abbraccio Ultima modifica di luigi.carlucci : 30 gennaio 18 alle ore 10:33 |
12 ottobre 17, 21:42 | #20 (permalink) Top |
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Buonasera a tutti. Qualche altra foto sull’ avanzamento dei lavori. La struttura della fusoliera continua a completarsi. Ora mancano i tamponamenti superiore ed inferiore in balsa sul muso. Ho anche fatto un simulacro di carrello per definirne la carreggiata, non indicata sul disegno. La struttura, pur se ancora senza rivestimento, mi pare assolutamente solida ed idonea. Attualmente la struttura è sui 350 gr., sicuramente ne occorreranno ancora un centinaio per tamponamenti, ordinata motore, staffe fissaggio piano di coda, pattino di coda, rivestimento. Più un centocinquanta gr. per carrello e la mezza ordinata di supporto. Andiamo avanti. Certo che è un bel bestione..... Un abbraccio. Ultima modifica di luigi.carlucci : 30 gennaio 18 alle ore 10:28 |
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