20 maggio 11, 17:24 | #1 (permalink) Top |
User Data registr.: 08-06-2008 Residenza: TV
Messaggi: 26
| strana scritta "SATURNO"
Mi rivolgo agli storici che frequentano il forum. Un mio amico, straniero, è incappato in uno "strano" Super Tigre G21/46. Strano perchè la scritta SATURNO sul carter, differentemente dalla tradizione ST, è riportata su una superfice rilevata. Allego foto del carter in oggetto, assieme a quella, per confronto, di uno tradizionale. Viene da ipotizzare che, a fronte di un errore, lo stampo sia stato "sfondato" e la scritta SATURNO riportata sul nuovo piano ottenuto; oppure che si sia voluto evidenziare, per qualche particolare mercato, il nome della società. Se qualcuno ne sapesse di più, farebbe felice l'amico: i collezionisti, si sa, sono maniaci, ancorchè innocui (anzi utili, ci conservano memoria del passato). PS. Mentre scrivo, mi è arrivata un' altra Email, colla quale l'amico mi chiede, a sua volta per rispondere a un suo amico americano (che strane catene si creano), l'origine del nome "micromeccanica Saturno". Grazie per gli aiuti
__________________ walter b. |
21 maggio 11, 22:35 | #2 (permalink) Top |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
Messaggi: 20.726
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Andrò a vedere quel paio che ho giù in cantina che hanno scritto.
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! |
22 maggio 11, 11:41 | #3 (permalink) Top |
Adv Moderator Data registr.: 14-10-2002 Residenza: Roma
Messaggi: 19.841
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"Micromeccanica Saturno" è stato il primo nome della fabbrica , poi riconvertito in Super Tigre Se il motore è originale è quindi anche bello antico, solo che l'hanno ripulito sabbiandolo e non è molto bella come soluzione, anche perche i motori "antichi" ST molte volte avevano carter lucidi/lisci, ( non a specchio logicamente) ma non con quell'effetto sabbiatura. Ciao |
23 maggio 11, 11:45 | #4 (permalink) Top |
User |
l'effetto sabbiatura secondo me è solo l'effetto della procedura di stampaggio delle componenti di carter e testa, probabilmente eseguiti a sabbia persa. il metallo di solito non si forma con uno stampo metallico, soprattutto su queste componenti che hanno forme complesse e cavità. ottenere una superficie lucida è molto difficile se non impossibile e ricavarli dal pieno avrebbe sparato i costi dei motori a cifre improponibili, soprattutto per l'epoca dove al più si lavorava con copiatrici e tornii guidati e per le parti esterne con fustellatrici (volendo automatizzare al massimo il processo). indubbio è il fatto che un pezzo del genere sia stato fuso direttamente coi loghi e non sia stato rilavorato se non per rimuovere eventuali bave ed eccessi (che a cera/sabbia persa comunque sono minimi e spesso si riducono al foro di colata e a quello di sfiato). ad avvalorare la tesi della fusione ci sono i segni sugli spigoli vivi, posti in cui la colata non è arrivata in tempo prima di raffreddarsi. ultima cosa, guardando le foto di questi motori OSAM GB-16 (6,5 cc.) è evidente che il processo usato sia lo stesso impiegato per questo motore, col carter 'sabbiato' e la testa tornita per recuperare la regolarità delle alette di raffreddamento della testa, che, al contrario del carter, potrebbe essere stata ricavata dal pieno o da un tubo meccanico in parete spessa. ad ogni modo, gran bel pezzo ;) mav
__________________ Figlio virtuale di wipstaf, aspirante gigamodellista, autocostruttore di barconi volanti con tendenze alla perdita cronica di portanza e all'esaurimento precoce delle batterie. |
23 maggio 11, 19:34 | #5 (permalink) Top | |
User | Potrei sbagliarmi, ma... Citazione:
Il procedimento tipico di fusione di questi particolari è la pressofusione (in inglese die-cast). Per dettagli in più vedi: Pressofusione - Wikipedia. Lo stampo di pressofusione è in metallo (acciaio o ghisa) e il metallo fuso (alluminio, in questo caso) viene iniettato ad alta pressione nello stampo. Le superfici vengono lisce (o ruvide) quanto lo stampo. E' un procedimento che viene largamente utilizzato anche in quanto, oltre la sbavatura, non c'è bisogno di ulteriori lavorazioni superficiali, verniciatura a parte. Per quanto riguarda l'effetto sabbiatura: mi pare strano che sia sabbiata la superficie del carter e non le alette di fissaggio ed altre parti. Propenderei per una diversa finitura dello stampo di pressofusione.
__________________ Francesco P. A.K.A. Pampa "Anyone who's not interested in model airplanes must have a screw loose somewhere" (Paul MacCready) | |
23 maggio 11, 23:37 | #6 (permalink) Top |
User Data registr.: 10-03-2009
Messaggi: 1.980
|
Supertigre produsse una miriade di varianti sulle fusioni, che erano notoriamente pressofusioni, almeno nel periodo "maturo". Tra l'altro ho letto di una cosa della quale non ho mai saputo, ma a detta di un noto campione USA il quale sostiene che i carter dei Supertigre sono sempre stati verniciati, con una tecnica molto sofisticata, da qui la ragione della loro superfice regolare, mentre una fusione grezza mostra sempre zone con diverse lucentezze a seconda dei flussi nello stampo....qualcuno può confermare ? P.s. magari è un tarocco...( scherzo, però ho visto e mi pento di non averli comperati, dei cloni del G60 realizzati in URSS per motorizzare gli aeromodelli-bersaglio per addestrare la contraerea dell'armata rossa, con tanto di confezione in tela mimetica ) Ultima modifica di Renato Privitera : 23 maggio 11 alle ore 23:40 |
24 maggio 11, 00:04 | #7 (permalink) Top |
User Data registr.: 20-06-2009 Residenza: S.Lucia di Piave (TV)-G.Piave Spresiano
Messaggi: 3.952
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Non conosco l'origine dei due differenti carter, ma avendo lavorato nella costruzione stampi per pressofusione, oltre a confermare quanto esposto da pampa, posso solo fare delle considerazioni: Nella versione con tassello, ovvero il rilievo in cui viene inserito il nome "Saturno", vi è un rinforzo in corrispondenza della vite del tappo carter: un angolo molto ostico da raggiungere in fase di iniezione e che lasciava poca carne, col conseguente probabile rischio di cricca o sfondamento in fase di lavorazione di foro/filettatura. Potrebbe così essere nata la necessità di modificare lo stampo per evitare difetti e scarti di lavorazione. Da noi queste modifiche vengono costantemente monitorate e prontamente effettuate, qualora si evidenzino problemi di queto tipo in produzione. |
24 maggio 11, 10:23 | #8 (permalink) Top | |
User Data registr.: 26-07-2006 Residenza: Lanciano (ch)
Messaggi: 352
| Citazione:
Renato, hai qualche foto/informazione di queste copie g60? | |
24 maggio 11, 19:47 | #9 (permalink) Top | |
User Data registr.: 10-03-2009
Messaggi: 1.980
| Citazione:
Sicuramente ce ne saranno in giro ancora, come d'altra parte ne stanno uscendo fuori pure da altre nazioni, come i Merco 61 per l'esercito inglese o i K&B 65 per quello USA. Comunque copie dei supertigre c'erano pure del G20, sia glow che diesel, e molti erano in vendita nello stesso modo.Si trattava comunque di repliche un poco rozze, non erano all'altezza degli originali ma ho giocato con un clone del G20D ed andava onestamente.... Mi han detto però che questa pacchia è un po' finita, e d'altra parte sulla baia appaiono a volte gli stessi motori ma non son più 5 dollari a pezzo... | |
25 maggio 11, 00:41 | #10 (permalink) Top |
User Data registr.: 26-07-2006 Residenza: Lanciano (ch)
Messaggi: 352
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Potrebbe essere il raduga 10: Motor RADUGA R10R Le copie del g20 sono i Meteor che si trovano ancora piuttosto facilmente nelle scatole originali complete di elica. La pacchia è sicuramente finita, ma i geiger funzionano ancora oggi |
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