U control ( o volo vincolato)

[maurimag]

Originalmente inviato da ranox

Dice che così si risparmia di girare.. ma ha gli occhi anche dietro?

Robbè

Ma soprattutto. ... che polso mobile deve avere uno, per dare il giusto movimento cabra/picchia per ogni settore della circonferenza, volendo rimanere fermo?
O hanno inventato anche un polso artificiale con il ciclico?
Comunque a me... me pare 'na strun...a!

[Tofuso Lamoto]

Fa venire in mente Roger Theobald il velocista F2a USA che,una volta terminata la base cronometrata usciva dal pilone e continuava il volo astenendosi dal girare sollevando il monoline : questo significa che abbandonava il cursore di comando ed il modello se ne
stava da solo a 250 all'ora appeso all'unico cavo bello stabile fino alla fine...

[Tofuso Lamoto]

Originalmente inviato da maurimag

Ma soprattutto. ... che polso mobile deve avere uno, per dare il giusto movimento cabra/picchia per ogni settore della circonferenza, volendo rimanere fermo?
O hanno inventato anche un polso artificiale con il ciclico?
Comunque a me... me pare 'na strun...a!

Concordo .. una emerita str....ta.
Oltretutto anche la trazione sui cavi cambia continuamente direzione rispetto al polso

[il_biplano]

..e vogliamo parlare del tondino da 3 per tenere il tutto?

... ci fai girare al massimo il Cox....

[Kat Sitwoy]

Sulle strunzate anche in campo vvc ci sarebbe da scrivere per ore. Di primo acchitto mi vengono in mente i sistemi più strambi per aggirare il brevetto che jim Walker aveva ottenuto su un sistema che non aveva inventato lui, fino a quel trespolo per far fare i tonneaux al modello che uscì su MAN. Ma in mezzo ce ne sono altre mille inclusa questa.

[Ehstìkatzi]

[Ehstìkatzi]

Provato la 10x6 , bello veloce e bel tiro.
Misurati 11750 g/min .
Comincio a reggere con una certa disinvoltura 50 secondi di motore.

[il_biplano]

Originalmente inviato da Ehstìkatzi

Provato la 10x6 , bello veloce e bel tiro.
Misurati 11750 g/min .
Comincio a reggere con una certa disinvoltura 50 secondi di motore.

[maurimag]

Originalmente inviato da il_biplano

..e vogliamo parlare del tondino da 3 per tenere il tutto?

... ci fai girare al massimo il Cox....

Concordo.
Evidentemente questo genere di marchingegni, era destinato a far fare i soldi a chi li brevettava, anche se tanti di questi non sono mai entrati a far parte del corredo di un vincolatista.
In fondo per godersi al meglio un volo, non c'è nulla di meglio che sentire la reazione del modello sulla mano e se proprio uno vuole stare tranquillo, si prende un tavoletta tipo il Pilota Primo con un G20/15 disassato alla Bagalini, lo si lega a diciotto metri di cavo da 0,25
e con un amico già pratico che gli addomestica il polso, si comincia a girare... girare... girare.
Ci si abitua gradatamente alla velocità diminuendo la lunghezza dei cavi e il disassamento del motore.
Vero AndyFlier?

[pieromuzio]

Originalmente inviato da Tofuso Lamoto

Fa venire in mente Roger Theobald il velocista F2a USA che,una volta terminata la base cronometrata usciva dal pilone e continuava il volo astenendosi dal girare sollevando il monoline : questo significa che abbandonava il cursore di comando ed il modello se ne
stava da solo a 250 all'ora appeso all'unico cavo bello stabile fino alla fine...

Theobald lo conobbi con Bill Wisniewski in GB nel 1966 , poi li rincontrai a Helsinki nel 1968 ; però in velocità per scelta o necessità tutti abbiamo usato il "pilota automatico" tra l'altro stabilizzato bene il modello in genere il pilotaggio fa più guai che altro.

Lo vidi fare la prima volta da Amato Prati a Serravalle RSMarino nel 1954. C'era una garetta di Proto speed su base 500 m. 9 giri con cavi da 9 metri. Arrivò in una Topolino guidata dal padre di Berselli, con il figlio appunto con l'acrobatico pulso di Elio Zanin, pure lui, ferroviere a Bologna, nella "grande 500. Con il pulso è ovvio che non volarono, lo misero solo in moto, con fuggi fuggi generale. Amato invece tagliò i cavi e dopo due o tre giri lo Speed King, fresco detentore del Record del Mondo a Milano, con 190,470 Km/h lo sopravanzò e lui mise mano e manetta sopra la testa volando alto e atterrando poi perfettamente.

Io invece con uno dei miei primi monoline, il Saetta con timone a V stretto, nel 1963 decollavo e stabilizzavo il modello tra i due e tre metri e poi lasciavo il cursore della mia manopola monoline rovesciata, per entrare più agevolmente nel pilone. Nello stesso anno alle AMBROSIANE fui squalificato da Porcù, giudice di quota, per "fuori quota" fra l'incredulità gernerale visto che temendo il vento di Linate, avevo stabilizzato troppo presto sui 70-80 cm dal suolo e fece tutta la base così. Nessuno ricordava che la FAI, ancora adesso, stabilisce "quota di volo fra 1 e 3 metri " quindi fuori quota , ma più esattamente sotto quota.
Che poi venga sempre applicata tale regola è un'altra storia, ma con me sempre tutti molto ligi......

Buoni voli. Piero Muzio FAI 241