19 marzo 17, 23:03 | #1 (permalink) Top |
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| Roto 35Fs - problema
Un nuovo problema da risolvere. Da qualche anno possiedo questo motore; non sto a descriverne pregi e difetti, ma tutto sommato, pur essendo piuttosto pesante e non eccessivamente potente, mi piace perchè equilibratissimo e robusto. Come si può vedere dall'immagine che accludo, le cammes sono su due ingranaggi che si collegano all'albero motore; il tutto,inizialmente era contenuto in uno spazio chiuso, pieno di grasso. Anni fa, forse per indurimento del grasso e perchè gli assi degli ingranaggi non erano montati su cuscinetti, si bloccò tutto. Spedii alla casa madre che mi restituì il motore dopo averlo modificato: non più scatola chiusa, ma un'ampia fenestratura che mette tutto il sistema in comunicazione col carter, esponendo quindi, le parti al solito olio che trafila dal cilindro. Ieri, non avendo nulla da fare, ho smontato il tappo posteriore per verificare le cose e, con mia sorpresa, mi sono reso conto che, forse perchè il motore è montato al rovescio, il recesso che contiene gli ingranaggi era completamente asciutto, ovvero, neanche una goccia di olio andava a lubrificare il sistema. Per risolvere il problema ho individuato alcune soluzioni: 1° aprire un foro nel tappo posteriore ed iniettare un pò d'olio di tanto in tanto; 2° chiudere la presa d'aria che funge anche da scarico dell'olio in eccesso e che si trova nel corpo del carter ed utilizzare allo scopo una presa nel tappo, modificando il percorso dell'olio che verrebbe inviato in direzione degli ingranaggi; 3° rendere nuovamente stagna la zona delle cammes e riempirla di olio per motore. In prima battuta ho adottato la prima soluzione perchè la più semplice, ma propenderei per la 3° che mi pare la più razionale. Voi che ne pensate?
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28 marzo 17, 21:06 | #2 (permalink) Top |
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La seconda soluzione invece, è quella utilizzata anche da diversi costruttori; hanno spostato lo sfiato di ventilazione, da sotto il carter a davanti al cuscinetto dell'albero, in prossimità delle camme, proprio per obbligare il percorso ai vapori d'olio. Questa, secondo me, sarebbe senz'altro una soluzione ottimale anche al tuo caso. |
01 aprile 17, 22:09 | #3 (permalink) Top |
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in effetti, la mia intenzione è proprio quella di mantenere la presa del carter esclusivamente come presa di pressione-depressione per far funzionare il carburatore a membrana e creare un'altra presa nel tappo posteriore per scaricare l'olio in sovrappiù che, comunque, dovrà andare a lubrificare gli ingranaggi e le cammes. Potrei anche seguire i suggerimenti dell'OS FS40 e fare in modo che l'olio passando attraverso i bicchierini delle aste, scarichi attraverso un foro che dalle punterie, si apre direttamente sulla valvola di aspirazione; l'ho già fatto per altri 4T, ma non so se ne valga la pena.
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02 aprile 17, 09:13 | #4 (permalink) Top |
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La pulsazione per la pompa si può prelevare anche dal collettore di aspirazione; al suo interno, a causa della chiusura della valvola, si genera anche un picco positivo.
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02 aprile 17, 11:26 | #5 (permalink) Top |
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Scusa, ma sei in errore: nel condotto di aspirazione si verifica soltanto pressione negativa. Lo dimostra il fatto che SAITO che sfrutta quel settore, ha dovuto far costruire da Walbro un carburatore specifico, che dispone di una molla che simula la pressione positiva mancante. Naturalmente, questa pratica ha lo scopo di evitare che la camera della membrana possa riempirsi di olio proveniente dal carter del motore. D'altra parte, i costruttori di stellari, sempre per lo stesso motivo, installano una apposita pompetta mossa dalle cammes del motore. L'alternativa può essere l'uso della pompa Emcotec APS PowerFuel 380 ma, pur possedendola, non voglio imbarcarmi in ulteriori complicazioni (preferisco smontare il carburatore di tanto in tanto).
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02 aprile 17, 22:10 | #10 (permalink) Top |
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Comunque confermo che in passato, quando non era possibile reperire le membrane di ricambio dei SAITO, feci il tentativo di uTilizzare un normale carburatore per 2T senza alcun risultato (e acquistai un carburatore nuovo).
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