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Vecchio 13 ottobre 12, 14:11   #31 (permalink)  Top
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L'avatar di Naraj
 
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Quella che segue è una vecchia descrizione dei pulsogetti che ho inserito su questo forum. Spero che sia utile.

Naraj.

" Pulsoreattore per modelli.
Da diversi giorni è tornato di moda l’argomento dei motori a reazione a “pulsogetto”.
Per questo motivo vorrei chiarire, a chi non ne aveva mai sentito parlare il suo funzionamento.

Il pulsogetto è un motore a reazione estremamente semplice ed è stato copiato dalle V1 (bombe volanti) tedesche.
Le misure del motore in foto sono:
lunghezza cm 68 – diametro max cm 73 – diametro min. cm 45 - materiale tubo inox 0,3 mm – testa in alluminio.

Cercherò di descrivere in maniera elementare il suo funzionamento.

Con una bombola oppure una grossa pompa di bicicletta si inietta aria a pressione nella imboccatura del motore. L’aria riesce ad estrarre della benzina da un foro dello spruzzatore, la nebulizza e con pressione entra nella camera di scoppio. Entrando con pressione nella camera di scoppio, la miscela di aria e benzina piega verso l’interno la valvola a farfalla che ha il compito di chiudere i fori di entrata.
Saturato con la miscela l’interno della camera, una candela innesca lo scoppio. La violenta pressione fa chiudere la valvola d’ingresso e i gas si scaricano verso l’unica parte libera, lo scarico.

La pressione all’interno della camera, dovuta allo scoppio, produce delle forze di spinta in tutte le direzioni. Le forze dirette verso la circonferenza della camera si compensano senza produrre effetto. Le forze dirette verso la testa del motore non vengono compensate dalla parte opposta in quanto la superficie è libera per lo scarico. Per questo motivo avremo una notevole spinta sulla testa del motore e quindi in avanti.

La stessa pressione interna inizierà a scaricarsi velocemente verso l’uscita libera, provocando una depressione nella camera di scoppio. La maggiore pressione esterna rispetto all’interna, farà aprire la valvola a farfalla d’ingresso. L’aria passando con velocità, aspira della nuova benzina trasportandola all’interno della camera di scoppio.

La benzina entrata, troverà i gas precedenti ancora caldi che faranno incendiare la miscela provocando un nuovo scoppio. Il fenomeno descritto continua autonomamente in questo modo fin quando c’è benzina.

Dopo una decina di secondi di funzionamento, il centro del motore diventa incandescente e fonde se non viene raffreddato.

La spinta di questo motore è di circa 2 Kg.

Naraj. "
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Pulsoreattori!-2.jpg   Pulsoreattori!-3.jpg   Pulsoreattori!-4.jpg  
Naraj non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 13 ottobre 12, 14:25   #32 (permalink)  Top
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L'avatar di tennean1
 
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Originalmente inviato da Naraj Visualizza messaggio
...
lunghezza cm 68 – diametro max cm 73 – diametro min. cm 45 - materiale tubo inox 0,3 mm – testa in alluminio.

...Naraj. "[/COLOR]
Uhmm forse è meglio rettificare i diametri in mm, piuttosto che cm...

Comunque la spinta prodotta è la conseguenza del principio di conservazione della quantità di moto: tanta massa esce dal tubo a data velocità, tanta spinta uguale e contraria si genera.
Necessariamente in questi motori, la spinta è direttamente proporzionale (a meno di piccole altre variabili) al volume della camera d combustione. Tanta più massa si elabora, maggiore sarà la spinta. La lunghezza del tubo praticamente "accorda" le onde di pressione, in maniera molto simile a quanto accade con le espansioni dei glow.

Spero di non aver ripetuto concetti già espressi nei posts precedenti.

Saluti
Andrea
tennean1 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 13 ottobre 12, 14:45   #33 (permalink)  Top
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L'avatar di Naraj
 
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Originalmente inviato da tennean1 Visualizza messaggio
Uhmm forse è meglio rettificare i diametri in mm, piuttosto che cm..................................

Saluti Andrea
Hai ragione.
Mi scuso per le misure dei diametri che sono in mm e non in cm.

Naraj.
Naraj non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 13 ottobre 12, 19:57   #34 (permalink)  Top
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L'avatar di il_biplano
 
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rettificherei anche l'espressione "valvola a farfalla" con valvola a lamelle, in quanto la valvola a farfalla è tutt'altra cosa e serve a regolare un flusso in modo proporzionale, all'interno di un condotto.
La valvola a lamelle è una valvola di "non ritorno"; automaticamente permette il flusso in una sola direzione.

1 - valvola a farfalla
2-3 valvole a lamelle

12 3
il_biplano non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 13 ottobre 12, 23:17   #35 (permalink)  Top
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L'avatar di Naraj
 
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Originalmente inviato da il_biplano Visualizza messaggio
rettificherei anche l'espressione "valvola a farfalla" con valvola a lamelle, in quanto la valvola a farfalla è tutt'altra cosa e serve a regolare un flusso in modo proporzionale, all'interno di un condotto.
La valvola a lamelle è una valvola di "non ritorno"; automaticamente permette il flusso in una sola direzione.

1 - valvola a farfalla
2-3 valvole a lamelle

12 3
Forse hai ragione, ma ricordo che dagli anni 1960 si è chiamata sempre valvola a farfalla. La valvola a lamelle non si era mai nominata.
Nelle tue foto, direi che la vera valvola a lamelle è la numero 3.

Naraj.
Naraj non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 13 ottobre 12, 23:21   #36 (permalink)  Top
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L'avatar di mauri6
 
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Originalmente inviato da Naraj Visualizza messaggio
Forse hai ragione, ma ricordo che dagli anni 1960 si è chiamata sempre valvola a farfalla. La valvola a lamelle non si era mai nominata.
Nelle tue foto, direi che la vera valvola a lamelle è la numero 3.

Naraj.
quoto in pieno...
era chiamata valvola a farfalla!!
mauri6 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 13 ottobre 12, 23:38   #37 (permalink)  Top
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L'avatar di italo.driussi
 
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La chiamavano anche Margherita
italo.driussi non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 13 ottobre 12, 23:52   #38 (permalink)  Top
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L'avatar di Naraj
 
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Originalmente inviato da italo.driussi Visualizza messaggio
La chiamavano anche Margherita
Bravo Italo, mi hai ricordato che anche il nome di margherita veniva molto utilizzato.

Naraj.
Naraj non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 13 ottobre 12, 23:55   #39 (permalink)  Top
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L'avatar di icarus64
 
Data registr.: 30-03-2011
Residenza: perugia
Messaggi: 3.149
Sempre conosciuta come margherita. Almeno quì da noi, altri appellativi non ne aveva.
__________________
"Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito." (anonimo) - "Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi." (A. Einstein)
icarus64 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 14 ottobre 12, 00:59   #40 (permalink)  Top
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L'avatar di Andyflyer
 
Data registr.: 14-03-2006
Residenza: Roma
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Originalmente inviato da simone76 Visualizza messaggio
Cesare io non critico il libro, critico il consiglio. Ad un 16enne (!).
16 anni? Be', dopo essermi fatto regalare il veleggiatore Bucanuvole per la Prima Comunione (4a elementare, mi ha dovuto aiutare mio padre per farlo) il passo successivo e' stato "Il libro dell'aeromodellista" di F. Reinero. Quando leggevo nella teoria "Un corpo immerso in un fluido..." pensavo ad un signore nella vasca da bagno (giuro!) e non capivo cosa c'entrasse con gli aeromodelli, ma intanto il seme era gettato.

A 14 anni, col primo VVC, venne il libro "Modeli volanti in volo circolare comandato" di Loris Kanneworff, chiamato affettuosamente "la Bibbia" da mia madre che lo vedeva sempre sul comodino prima di addormentarmi...

Direi proprio che a 16 anni, fresco di studi, puoi apprendere con una velocita' sorprendente rispetto a noi matusalemme. Sempre se ne hai la voglia, ovviamente.
Ma perche' scartare l'idea a priori? Io la butto li', casomai sara' lui stesso a dire "ma questo e' scemo.." e peraltro ne avrebbe pieno diritto. Ma solo lui...

Gli altri? Liberissimi di dare i loro consigli (senz'altro molto piu' validi e attuali) ma non sarebbe male ricordare il caro Tomas Milian e la sua bella padellata... Un po' estremo, ma rende l'idea

Andrea
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