Andizzazione in casa dell'ALLUMINIO

[tennean1]

Grazie Aquila per aver condiviso questi accorgimenti.

Ho però una domanda in più: guardando i vari filmatini su youtube ho visto che tutti concludono il processo con un bagno di fissaggio.

Serve? Con che liquido va effettuato? Per quanto tempo?

Saluti
Andrea

Originalmente inviato da tennean1

Grazie Aquila per aver condiviso questi accorgimenti.

Ho però una domanda in più: guardando i vari filmatini su youtube ho visto che tutti concludono il processo con un bagno di fissaggio.

Serve? Con che liquido va effettuato? Per quanto tempo?

Saluti
Andrea

Ciao Andrea...e qui mi cogli impreparato infatti e una cosa che cercavo di capire pure io....onestamente non so risponderti...e se qualcuno ne sa piu di noi e può darci una mano ci sarebbe di aiuto...anche perchè devo fare i coperchi dei bilancieri e i cilindri del mio stellare e sarebbe bene che si fissasse in modo sicuro come dici tu.....

[nikarlo]

Per quanto riguarda i colori consiglio di utilizzare i pigmenti delle stampanti inkjet.
Ma devono essere pigmenti e non dyebased come la maggior parte delle stampanti che abbiamo in casa, in quanto i pigmenti sono molo resistenti alla luce e agli agenti atmosferici, mentre i dyebased no.
Se andate da un fotografo o da una tipografia che ha un plotter potete accordarvi di farvi lasciare le taniche esaurite che hanno ancora alcuni ml di inchiostro all'interno.

Originalmente inviato da AquilaSolitaria67

Ciao Andrea...e qui mi cogli impreparato infatti e una cosa che cercavo di capire pure io....onestamente non so risponderti...e se qualcuno ne sa piu di noi e può darci una mano ci sarebbe di aiuto...anche perchè devo fare i coperchi dei bilancieri e i cilindri del mio stellare e sarebbe bene che si fissasse in modo sicuro come dici tu.....

Per fissare il colore è necessario chiudere i pori dell'alluminio, in modo da intrappolarlo all'interno. Il metodo più semplice è immergere il pezzo in acqua in ebollizione per qualche minuto subito dopo aver applicato il pigmento, in alternativa ci sono dei prodotti chimici che rendono più rapido il processo (non ricordo se sali o acidi) però per i nostri scopi è più che sufficiente la prima.

Una volta fissati i pigmenti non ci dovrebbero più essere preoccupazioni. Dal mio punto di vista sono meglio i pigmenti inorganici, però sono più difficili da reperire. I pigmenti inorganici, in genere ossidi o sali, non hanno problemi di resistenza agli UV o solubilità nei componenti delle miscele.

I pigmenti fotografici di cui parla Nikarlo dovrebbero essere ottimi sia per la resistenza agli UV che per la durata nel tempo. Non so se le miscele possano in qualche modo "scioglierli"... Come pigmenti organici dovrebbero andare bene anche le aniline, reperibili nelle drogherie, mesticherie o negozi di belle arti. A Treviso è rimasto solo Vasconetto...

Originalmente inviato da lucareds7

Per fissare il colore è necessario chiudere i pori dell'alluminio, in modo da intrappolarlo all'interno. Il metodo più semplice è immergere il pezzo in acqua in ebollizione per qualche minuto subito dopo aver applicato il pigmento, in alternativa ci sono dei prodotti chimici che rendono più rapido il processo (non ricordo se sali o acidi) però per i nostri scopi è più che sufficiente la prima.

Una volta fissati i pigmenti non ci dovrebbero più essere preoccupazioni. Dal mio punto di vista sono meglio i pigmenti inorganici, però sono più difficili da reperire. I pigmenti inorganici, in genere ossidi o sali, non hanno problemi di resistenza agli UV o solubilità nei componenti delle miscele.

I pigmenti fotografici di cui parla Nikarlo dovrebbero essere ottimi sia per la resistenza agli UV che per la durata nel tempo. Non so se le miscele possano in qualche modo "scioglierli"... Come pigmenti organici dovrebbero andare bene anche le aniline, reperibili nelle drogherie, mesticherie o negozi di belle arti. A Treviso è rimasto solo Vasconetto...

Infatti concordo e sperimenterò appena ho il materiale in mano..... grazie a voi tutti

[brunart]

complimenti per il tuo articolo

volevo contribuire alla discussione segnalando, sul sito di cncitalia, un ottimo articolo sull'anodizzazione dell'alluminio, ma è più complicato del tuo nella esecuzione:
http://www.cncitalia.net/file/exezip/anodizzare.zip

Originalmente inviato da AquilaSolitaria67

Infatti concordo e sperimenterò appena ho il materiale in mano..... grazie a voi tutti

Mi è venuto in mente il nome del sale per sigillare i pori: è fluoruro di nichel... meglio evitare! Durante la reazione si libera acido fluoridrico, è talmente tosto che attacca anche il vetro...

Invece se bisogna togliere la vecchia anodizzazione un bel bagno di acqua tiepida e soda caustica porta l'alluminio vergine in vista. Solite precauzioni: guanti, occhiali e tanto buon senso! Non lasciarsi incantare dalla sensazione di unto che lascia la soda quando entra in contatto con la pelle: sta già saponificando il grasso che c'è nei pori!

Una volta finito il lavoro non buttare mai la soda e l'acido solforico nello stesso contenitore, la reazione è immediata con formazione di solfato di calcio (vabbè, è gesso...), vapori insalubri e calore. Tanto più le soluzioni sono concentrate, tanto più sarà violenta la reazione...

Ripeto, agire con la massima cautela. Questo è ciò che rimane di un occhio dopo essere entrato in contatto con la soda


Se non si ha dimestichezza con reagenti e/o non ci si sente sicuri LASCIAR PERDERE! la vista e le mani non valgono la millesima parte di un camion pieno di pezzi anodizzati!

Originalmente inviato da lucareds7

Mi è venuto in mente il nome del sale per sigillare i pori: è fluoruro di nichel... meglio evitare! Durante la reazione si libera acido fluoridrico, è talmente tosto che attacca anche il vetro...

Invece se bisogna togliere la vecchia anodizzazione un bel bagno di acqua tiepida e soda caustica porta l'alluminio vergine in vista. Solite precauzioni: guanti, occhiali e tanto buon senso! Non lasciarsi incantare dalla sensazione di unto che lascia la soda quando entra in contatto con la pelle: sta già saponificando il grasso che c'è nei pori!

Una volta finito il lavoro non buttare mai la soda e l'acido solforico nello stesso contenitore, la reazione è immediata con formazione di solfato di calcio (vabbè, è gesso...), vapori insalubri e calore. Tanto più le soluzioni sono concentrate, tanto più sarà violenta la reazione...

Ripeto, agire con la massima cautela. Questo è ciò che rimane di un occhio dopo essere entrato in contatto con la soda


Se non si ha dimestichezza con reagenti e/o non ci si sente sicuri LASCIAR PERDERE! la vista e le mani non valgono la millesima parte di un camion pieno di pezzi anodizzati!

Ammazza mi hai fatto venire il mal di pancia con sta foto ma hai perfettemente raggione quindi OCCHIO!!!!!

Originalmente inviato da brunart

complimenti per il tuo articolo

volevo contribuire alla discussione segnalando, sul sito di cncitalia, un ottimo articolo sull'anodizzazione dell'alluminio, ma è più complicato del tuo nella esecuzione:
http://www.cncitalia.net/file/exezip/anodizzare.zip

tutto e ben accetto basta acculturarsi ma con attenzione su ste cose.....

Originalmente inviato da brunart

complimenti per il tuo articolo

volevo contribuire alla discussione segnalando, sul sito di cncitalia, un ottimo articolo sull'anodizzazione dell'alluminio, ma è più complicato del tuo nella esecuzione:
http://www.cncitalia.net/file/exezip/anodizzare.zip

Eccellente! tra gli appunti che avevo non c'era menzione del decapaggio intermedio con acido nitrico, ed anche il suggerimento di usare solfato di nichel al posto del fluoruro è decisamente più salubre.

One question: dove si reperisce l'acido nitrico?