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Vecchio 05 maggio 11, 15:59   #41 (permalink)  Top
lucareds7
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Non capisco perchè il file nello zip non corrisponde a quelli che ha nel mio PC...

riallego le due tavole singolarmente, non riesco a caricare gli zip! mi cambia il contenuto!
Versione aggiornata con disegno della cabina, è poco più di uno schema, le misure sono indicative, sono quelle che andavano bene a me! così al posto di passare un'estate a grattare calamina, ho passato due giorni tra disegno e realizzazione della sabbiatrice e per il resto dell'estate un giorno alla settimana sabbiavo e negli altri quattro saldavo, tornivo, lavoravo col trapano radiale, disegnavo al CAD o al tecnigrafo... bei tempi!

Consiglio di non farla più piccola come dimensioni della camera, a meno di non fare un gruppo ugello/eiettore di dimensioni infime (d=0,5 mm; D=1÷1,2 mm)! se si ha un minimo di officina (tornio-trapano-saldatrice) o un amico disposto ad intraprendere la prova, con un pò di scarti e fantasia si riesce a realizzarla quasi gratis.

Se invece state meditando di farla realizzare a un'officina sulla base dei miei disegni, mi sa che vi conviene acquistare una cabinetta tedesca Sandstrahlkabine Tischgerät, große Deckelöffnung | eBay ... si trovano anche delle micro sabbiatrici fatte a mo' di aerografo AB-178 - FINESPRAY MINI SANDBLASTER / AIR ERASER KIT | eBay , però non le ho mai viste in azione nè tantomeno recensite.

Non dimenticate di attaccare un aspiratore alla cabina di sabbiatura, tanto che l'abbiate acquistata quanto che l'abbiate autocostruita.
A tale scopo sono ottimi i bidoni aspiracenere/aspiratutto che si trovano nei brico per 20 euro... dedicatelo solo alla sabbiatrice, mi raccomando!

Ultima modifica di lucareds7 : 03 dicembre 12 alle ore 16:29
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Vecchio 28 maggio 11, 03:39   #42 (permalink)  Top
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Lucared7, sono in totale libidine, ho acquistato la sabbiatrice tedesca su ebay ad un costo decisamente inferiore e va veramente bene, Sicuramente e' costruita in Cina ma molto bene, robusta e ben fatta e completa di tutti gli accessori compresi 4 ugelli in ceramica intercambiabili e aderittura il teflon per la tenuta dei raccordi pneumatici. Non vale assolutamente la pena costruirsela. Sto facendo prove a varie pressioni e con vari materiale abrasivi ma ormai ho praticamente definito il tutto. Grazie per le info e a risentirci da Alvise.
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Vecchio 03 giugno 11, 13:54   #43 (permalink)  Top
lucareds7
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Ciao Alvise, felice di esserti stato d'aiuto!

Effettivamente con i prezzi che si spuntano su ebay a volte il bricolage perde di significato...

considera che quindici anni fà ebay non esisteva o era appena nato... e io usavo un Pentium 100 che era il prodigio della tecnica attuale e per molti internet era ancora un tabù...

comunque - siccome sono diabolico nell'animo - persevero alla grande! e ne approfitto per inserire alcuni link di sabbiatrici DIY

Make Your Own Sandblaster and How To Use It
How to make a sandblasting attachment
Homemade Shot/Grit Blasting Cabinet
Nutro alcune perplessità sull'efficacia di alcuni soluzioni presentate su questi progetti. Più per esperienza che per tracotanza...

Cristiano, non volermi male per il fatto che sto impestando una serie di thread con 'ste sabbiatrici!
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Vecchio 04 giugno 11, 22:49   #44 (permalink)  Top
lucareds7
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Bulloneria e brunitura

Ok, adesso i nostri carter sono puliti e (più o meno) splendenti. Ma un motore non è composto solo dal carter, giusto?

Un argomento che mi sta particolarmente a cuore è la viteria. Le viti originali, specie se a croce, una volta devastate con un cacciavite inadatto spesso possono solo finire nel cassone del ferrovecchio. Una buona sorgente di viteria di piccole dimensioni in varie fogge e finiture, con passi metrici e imperiali, è disponibile su Micro Fasteners a prezzi realmente vantaggiosi. La spedizione dagli USA costa meno di una nazionale...

Però se le viti hanno solo l'intaglio dritto è possibile ripristinarle con tanta pazienza e una piccola lima piatta, tipo quelle per contatti o per serrature.
Si prende la vite in morsa, facendo uso di mordacchie in alluminio. Si inserisce la lima nell'intaglio e con poche passate si ripristina la perpendicolarità delle pareti.
Fatto questo si prende un tubetto di ottone, avente il diametro interno pari a quello della vite, e si fa uno spacco longitudinale con un seghetto. Si mette la vite all'interno del tubetto e si pizzica il tutto con il mandrino del trapano.
Si accende il trapano e si spiana la testa (le rigature saranno circolari e quindi simuleranno la tornitura originaria) stando attenti a non piantarsi con le dita o la lima sul mandrino del trapano. Per maggiore sicurezza meglio mettere un pò di nastro isolante da elettricisti sulle griffe. Usare velocità basse!
Se qualcuno desiderasse il non plus ultra allora conviene dare una leggera sfregatina con tampone e carta abrasiva grana 600. Sempre attenti alle dita!

Ok, direte voi, bello schifo! e la brunitura originale? Avete perfettamente ragione!
Il primo metodo è quello che mi ha insegnato mio nonno... olio e cannello. Si scalda il pezzo da brunire, che non deve cambiare colore, e lo si immerge nell'olio esausto di motori 4T. Si rimette il pezzo sulla fiamma e poi di nuovo nell'olio, e via così fino ad ottenere la tonalità desiderata. Va bene anche olio nuovo (che produce bruniture più chiare), e al posto del cannello va bene anche un fornello a gas. Lavorare all'aperto perchè l'odore non è che sia dei migliori, tant'è che questo metodo a livello industriale non viene più utilizzato. Attenzione a non surriscaldare il materiale! La temperatura dell'oggetto in lavorazione non dovrebbe superare i 250-300°C, pena l'alterazione della resistenza dell'acciaio
Il secondo metodo è quello di andare in un'azienda che fa bruniture e si chiede se hanno 10 minuti per fare un piacere. Offrendo gentilezza, cortesia e una bottiglia di vino per il disturbo è probabile che torniate a casa più soddisfatti del previsto.
Il terzo metodo, per chi non ha modo di fare i primi due, è quello di andare in armeria e chiedere un brunitore a freddo. Si tratta di un liquido o un gel, generalmente azzurro, da applicare all'oggetto per 5 minuti; poi si applica dell'olio protettivo per prevenire l'ossidazione del pezzo. In questo caso il pezzo deve essere preventivamente spazzolato con uno spazzolino d'acciaio (non di ottone! sporca la superficie!) e sgrassato con diluente nitro, pena una brunitura "a dalmata". E' un sistema adatto a piccole superfici, la cui resistenza allo sfregamento è inferiore al primo metodo, pertanto adatta più ad oggetti da tenere in bacheca che da adoperare; al contempo è estremamente economica perchè un flacone con cui brunire qualche centinaio di viti costa attorno ai 5 euro. I prodotti per brunire a freddo sono generalmente tossici, per cui dopo aver brunito le viti è meglio lavarsi bene le manine! usare i guanti è ancora meglio!

Dei tre sistemi io preferisco il primo, il terzo alla bisogna, il secondo quasi mai per mancanza di tempo! Ho degli utensili realizzati vent'anni fa, bruniti ad olio, che sembrano appena realizzati! e non si arrugginiscono!

Ultima modifica di lucareds7 : 04 giugno 11 alle ore 22:53
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Vecchio 04 giugno 11, 23:33   #45 (permalink)  Top
lucareds7
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Due cosette...

la prima è che la brunitura "attacca" solo su acciaio, sia esso dolce o fortemente legato, mentre si ottengono risultati mediocri o pessimi su alluminio, inox, ottone, bronzo... per risultati pessimi intendo nessun risultato!

poi c'è un sito su cui si trovano formulazioni chimiche, ma non mi sono mai addentrato nello specifico... per chi volesse fare esperimenti...
brunitura

Buona brunitura a tutti!
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Vecchio 06 giugno 11, 01:04   #46 (permalink)  Top
lucareds7
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L'estremo rimedio...

Se anche scaldando e riscaldando la camicia non ne vuol sapere di sfilarsi dal carter, e con il motore in oggetto non avete intenzione di gareggiare a un mondiale, ci si può aiutare con una rondella in rame o aòòuminio da interporre tra pistone e luce di scarico. Sono ottime quelle per oleodinamica, io uso quelle metriche M6 o M8, ma in mancanza dovrebbe essere sufficiente una rondella di una candela glow. Si monta un'elica e si fa ruotare l'albero a mano... et voilà la camiza la xe ga cavà! generalmente dopo il primo mm di movimento tutto è più morbido e si può procedere a mano.

Ovviamente il carter deve essere sempre bello caldo, per contenere al minimo lo sforzo sulla biella!

Consiglio in salmì: se non è presente un riferimento, segnate la posizione relativa tra camicia e carter, una piccola tacca con un truschino è più che sufficiente... Se poi il motore sarà soggetto a frequenti revisioni o smontaggi è conveniente fare una tacca col seghetto sul labbro di battuta della camicia. Si fa quindi un foro Ø0,95 mm e si pianta un pezzetto di acciaio armonico da 1 mm, a mo' di spina.
Poi io di prassi faccio un segno sul cielo del pistone in corrispondenza alla luce di scarico ed una "X" sulla biella dal lato tappo. Al rimontaggio è tutto più facile e le superfici che si sono "mutuamente accoppiate nel tempo" continueranno a rimanere tali!
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Vecchio 07 giugno 11, 15:25   #47 (permalink)  Top
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Se anche scaldando e riscaldando la camicia non ne vuol sapere di sfilarsi dal carter, e con il motore in oggetto non avete intenzione di gareggiare a un mondiale, ci si può aiutare con una rondella in rame o aòòuminio da interporre tra pistone e luce di scarico. Sono ottime quelle per oleodinamica, io uso quelle metriche M6 o M8, ma in mancanza dovrebbe essere sufficiente una rondella di una candela glow. Si monta un'elica e si fa ruotare l'albero a mano... et voilà la camiza la xe ga cavà! generalmente dopo il primo mm di movimento tutto è più morbido e si può procedere a mano.
......
Stessa logica ma meno aggressiva è quella che mi insegnarono ai tempi per rimuovere la camicia dai ST: straccio infilato dalla luce di scarico e pistone che morde lo straccio e fa salire la camicia, quel tanto che basta per poi afferrarla dall'alto e rimuoverla.

Saluti
Andrea
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Vecchio 07 giugno 11, 15:28   #48 (permalink)  Top
lucareds7
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Stessa logica ma meno aggressiva è quella che mi insegnarono ai tempi per rimuovere la camicia dai ST: straccio infilato dalla luce di scarico e pistone che morde lo straccio e fa salire la camicia, quel tanto che basta per poi afferrarla dall'alto e rimuoverla.

Saluti
Andrea
Grande Andrea!
E pensare che usavo lo stesso metodo per bloccare l'ingranaggio della primaria sulle moto...
Sicuramente il tuo sistema comporta molti meno rischi per il pistone, specie nel caso dei motori ring...
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Vecchio 07 giugno 11, 15:55   #49 (permalink)  Top
lucareds7
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Ho postato su un'altro thread un utensile che può essere molto utile anche per i restauratori... per non fare un doppione segnalo solo il link

elaboriamo i motori a scoppio - Flex-hone
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Vecchio 07 giugno 11, 22:26   #50 (permalink)  Top
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OS 40 FS ridotti male.

Ciao,
vista la vostra esperienza in fatto di restauro, forse potrete aiutarmi.
Ho quattro OS 40 FS ancora montati su un B17 appeso in campo dal 22 Ottobre 2008, data della alluvione che ho subito. I motori sono stati sommersi da acqua e fango.Una volta recuperata l'ala l'ho lavata giusto per toglierle il fango e cosi' e rimasta fino a oggi.
Ora,visto i danni riscontrati nei motori che sono riuscito a pulire dopo qualche mese,in questi credo che la ruggine interna sia notevole,quindi, cosa mi consigliate per poter ripulire questi motori?
Grazie
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