20 febbraio 11, 22:04 | #1 (permalink) Top |
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| Proposta volo vincolato - velocità classe C
Ciao a tutti! qui nel trevigiano non riusciamo proprio a togliercelo dalla testa... sarà per i ricordi che ancora molti hanno a riguardo del connubio tra motori di un certo carattere e modelli da volo vincolato, sarà la nostalgia delle gare che si svolgevano alla pista "la Tegolaia" in località Camate a Casier (TV), o semplicemente la voglia di provare l'ebbrezza di appendersi al pilone con un "coso" che sia semplice da costruire e far volare senza tutte le delicatezze dei motori da 2,5 cc (leggersi "intonate & affini"), fattostà che anche non essendoci più in campionato italiano le classi 5 cc e 10 cc di velocità, si pensava ad una sorta di campionato parallelo... In sostanza, mantenendo la filosofia già collaudata nei trofei Gip46 e SupertigreG20, si pensava di istituire una formula sui generis della classe C AMA, con motori di cilindrata compresa tra 4,6 e 6,5 cc e scarico libero laterale (per intendersi il ST G21/40 o similari), modello dotato di guscio in alluminio (liberamente acquistabile nei negozi tradizionali o virtuali, realizzabile per fusione o lavorazione al tornio/fresatrice), ala in legno con eventuale rivestimento in fibra di vetro da 20-30 gr/mq (vietate ali in alluminio e/o materiali compositi per mantenere bassi i costi) ed altri dettagli visibili sulla bozza del regolamento al seguente link Proposta classe C Quello che vi chiedo è la vostra propensione a partecipare o meno ad un campionato di questo tipo ed eventuali suggerimenti/commenti/aggiunte/ambasce/angosce rispetto al regolamento proposto A presto, sui cerchi asfaltati... |
21 febbraio 11, 11:30 | #2 (permalink) Top |
User Data registr.: 26-01-2009 Residenza: Asti
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| VVC classe C
La cosa più semplice, a mio parere, sarebbe seguire le indicazioni FAI: 2 dmq. x cc. di cilindrata, quindi per un 6cc= 12 dmq.. E' l'aeromodellista che potrà sbizzarrirsi su come fare il modello, quindi tutte le limitazioni sono impedimenti inutili. Peso minimo 750 gr.: se hai presente quanto pesa un classe C con un 10CC, quindi da 1300a 1500 gr. ed un 2,5cc attuale è tra i 430/450 gr. mi sai dire come fai a stare nei 750gr.?. Hai anche presente il fracasso insopportabile di un motore del genere a scarico libero, per altro problema che verrà, a mio giudizio, anche nel GIP 46, per cui andiamo a complicarci infinitamente la vita. In proposito c'è la proposta di mettere le marmitte ai team racer per portare il rumore dagli attuali 105 decibel a 96 e già da quest'anno il combat dovrà adottare una marmitta con scarico ridotto a 6 m/m invece di 8 solo ed esclusivamente per il rumore. Poi come concilierai lo scarico libero con motori che hanno una fasatura alta per la risonanza. Ora la soluzione migliore, sarebbe quella di far gareggiare anche le vecchie classi B e C e Pulso, per altro Ugolini vola con il suo pulso regolarmente logicamente in posti che può. Ora, Pocaterra, Ugolini, Rossetti, ma anche altri, hanno i modelli pronti per volare, perché non provare questa strada, come fanno anche gli americani?. Ho avuto modo di parlare con Bill Huges, presidente della federazione velocistica americana, ed anche lui mi dice che ci sono più partecipanti nelle vecchie categorie B/C/Pulso che negli speedprifile a Rattacer, malgrado che queste categorie siano state fatte per esercitare proselitismo e partecipazione. Nel pulso, poi, c'è un unico partecipante, che ha comunque fatto 211 miglia.h.con il monoline. Non permettere l'uso delle monopale di legno o di fibra, vuol dire far lavorare tantissimo su una bipala per distruggerla in atterraggio. Che sia ben chiaro queste sono le mie opinioni; nessuno vieta di partecipare con qualunque modello, certo non si vince e sicuramente, come al solito, battere quelli che sono in cima alla piramide è sempre molto arduo. aldo cantelli |
21 febbraio 11, 17:30 | #5 (permalink) Top | |
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i classe C AMA sono 6,5 di cilindrata, la 3^ serie italiana corrisponde(va) alla classe D statunitense. I modelli da realizzare saranno per motori con scarico laterale non a risonanza, quindi con fasature basse. La risonanza non è un silenziatore, anzi... e comunque lo scarico libero è un modo per limitare le velocità... La formula è un tentativo di avvicinare nuova gente a questa attività, certo che per chi ha già i modelli sarebbe più facile rimettere in volo quelli, ma per un neofita costruirsi ex-novo un modello di quel calibro non è facile (io ho visto qualche modello del compianto Saudella, e devo dire che non credo sarei capace di ricopiarlo), mentre un modello senza passaggio marmitta è molto più semplice. L'ala in legno è un deterrente per l'impiego di lamierini in alluminio e titanio (pericolosi se non adeguatamente lavorati) e materiali compositi (costosi)... così la ricerca è votata alla leggerezza del modello mediante LAVORAZIONE e non ACQUISTO, ed è lo stesso discorso della monopala... Istituire una nuova formula per poi dover comunque reperire materiali e componenti che siano costosi, poco diffusi e che richiedano una elevata competenza tecnica non è proprio lo scopo che ci siamo prefissi... la nostra filosofia è: - tiro fuori dal cassetto il primo motore che trovo con cilindrata inferiore a 6,5 cc (i Rossi, che sono i più pesanti, sono sui 400 gr, ma i G21/40 sono a 300, quindi i 750 gr di modello ci stanno tutti) - se uno inizia ad includere motori a risonanza e magari a scarico posteriore, i costi lievitano perchè si tirano in ballo i motori del calibro dei Nelson QC500 eventualmente su ebaio un motore .40 si trova mediamente a 40÷70 euro usato - trovo fuori il guscio (basta cercare "speed pan" sul solito ebaio, in alternativa li posso fornire direttamente io perchè me li fondo in casa su ebaio 15 euro nuovo - vado al brico, compro il cirmolo o il samba (ayous, obeche o come lo si vuol chiamare), l'acciaio armonico da 6/10, la viteria. 10 euro usato - di ritorno dal brico compro in un negozio di modellismo quello che mi manca, essenzialmente l'elica bipala in legno 5 euro alla fine con circa 100 euro si ha un vero modello da velocità, molto meglio di uno speed profile da 2,5 cc , con il quale fare pratica. Magari spacchi l'elica, ma se ci saranno diversi neofiti (tra cui io) i crash non mancheranno comunque; tra rompere un'elica da 5 euro e una monopala fatta arrivare dagli USA a 15-20 euro penso molti preferiranno la prima... Se uno si fa un Gip46, la stessa cifra ormai non basta nemmeno per prendersi un G20 Una volta che si è presa una buona padronanza con un oggetto rustico come questo, ci si può facilmente imbarcare in attività inerenti la 2^ e la 3^ serie (4^ serie, i pulso, la vedo dura... proprio per questioni fonometriche...), ma prima ci vuole qualcosa di molto semplice con cui partire Grazie comunque per i commenti! | |
21 febbraio 11, 23:58 | #6 (permalink) Top |
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Premesso che non posso che accogliere con approvazione anche il solo fatto che ci sia una proposta del genere, mi rimane il dubbio, paragonandola alla Gip46 di come questa, se pur semplificata sia una vera gara di velocita',se pur a tecnica ridotta, senza modelli ultra semplici e per i quali esiste pure una produzione in kit ( la Gip, appunto ) , la presenza del pilone ecc. Mi sa che si faranno vivi solo i ...recidivi , gli altri si spaventano solo all'idea di incollare due pezzi che non siano tagliati a laser..potrei sbagliarmi ma i precedenti... Comunque il modello tipo sembrerebbe un qualcosa delle dimensioni di un terza serie del periodo pre-pipa cioe' fino al 1968 piu o meno. La prima perplessità che mi viene riguarda le due gomene previste per i cavi : non è comunque una categoria da sprovveduti e la sicurezza potrebbe essere aumentata permettendo di collegarli direttamente alla squadretta, eliminando due moschettoni che sono fonte di possibile rottura piu che di semplificazione.E scendendo anche a 0,5 magari si sprecherebbe meno potenza e si potrebbe prendere di sana pianta il progetto ( inclusa inclinazione dei cavi ) di qualche modello d'antan di 3' serie ( i seconda mi sembrano troppo piccoli ) Ma i velocisti con una esperienza diretta rispondano ( io sono solo un acrobaticaro molto osservatore )
__________________ FAI 7635 |
22 febbraio 11, 01:07 | #7 (permalink) Top |
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| VVC classe C
Ci sono diverse cose che mi lasciano perplesso: 1° come ti ha detto Renato, sono convinto che solo chi ha esperienza possa permettersi di fare un modello del genere.2° il rumore, che supera abbondantemente i fatidici 112 decibel per cui si è al danno e non più al fastidio. 3° lascia perdere le immagini che ci sono sui vari forum americani di gente che fotografa il proprio " sgorbio " denunciando mirabolanti prestazioni ma in realtà non compaiono in nessuna classifica. 4°il pilone: ma tu sai cosa vuol dire mettere un modello che tira sui cavi anche solo 15 kg. nel pilone, pilotarlo con la manopola nella forcella ed uscirne senza sbatterlo a terra? 5° non pensare di vedere la categoria come economica perché da subito trovi chi se ne frega dei costi e vuole la prestazione:questa sarà la morte del GIP 46: proprio in questa categoria c'è gente che compra sulle fatidiche aste G20 a 350$ altro che usare il motore economico. 6° eliche da 5: ti faccio un esempio se in una gara basata su tre lanci e almeno 2 lanci di prova distruggo, gratto, smozzico 5 eliche spendo 25 mentre se uso una monopala decente ne spendo forse di più ma se non ho sfiga ci faccio tutta la stagione ed ho sempre possibilità di migliorarmi avendo la base elica sempre eguale. 7° come fai a stabilire i motori adatti o meno in base a cosa, all'anno di fabbricazione, così andiamo a comprare, sempre nel solito posto, i 40 vecchi a 400/450$; non è meglio usare un Nelson 40 ( 350), un Profi 40 ( 280 ) sui quali posso lavorare e per i quali trovo i pezzi di ricambio quando voglio?. Non voglio smorzare gli entusiasmi ma mi sembra realistico stare con i piedi per terra. aldo cantelli |
22 febbraio 11, 13:40 | #8 (permalink) Top | |
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1) se servisse un kit lo possiamo fare, compreso il guscio, cavi, elica e quant'altro, a quel punto diventa un campionato monomodello... ma non volevamo di fatto obbligare la gente a COMPERARE! 2) per i motori si potrebbe fare una lista degli ammessi, ed eventualmente, se fosse assolutamente necessario, prevedere un silenziatore sulla falsariga di quelli dei kombat, anche se lo scarico libero sarebbe un costo in meno. 3) se può essere un incentivo inseriamo anche la possibilità del monopala, io ho gli stampi per farle in carbonio (per tutte le classi), eventualmente mi renderei disponibile a realizzarle ad un prezzo equo a me questa formula interessa come sfogo proprio come alternativa al Gip46... fare miscele con più nitro che altro, essere costantemente oggetto di critiche per supposte violazioni al regolamento (perchè sto usando viti a testa svasata? ma stiamo scherzando?), vedere che anche con una preparazione maniacale non si riesce a raggiungere i migliori per poi scoprire che negli OS LA sono stati inseriti dei cuscinetti onestamente mi sta demoralizzando... | |
22 febbraio 11, 14:55 | #9 (permalink) Top |
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un'altra questione riguardante la monopala è la distruzione del motore quando si rompe l'elica, perchè il motore va in fuorigiri con il contrappeso agganciato... e comunque, caro Aldo, i record 3^ serie li hanno fatti con dolly e bipala! e anche coi 2,5 e i 5 hanno sempre usato la bipala, vedi Speed King e successivi... la monopala è solo per una questione di rendimento fluidodinamico. Rispetto la tua esperienza in materia (sicuramente maggiore della mia), ma la bozza del regolamento è stata scritta da gente che modelli simili li ha già utilizzati, pertanto se le critiche sono costruttive siamo ben lieti di riceverne, mentre se non siamo sulla stessa linea d'onda non è necessario pubblicare per forza commenti denigratori Concludo col dirti che noi del gruppo di Treviso abbiamo collaborato sia con la forza lavoro che economicamente alla realizzazione della pista di Chiasellis (UD), e realizzare un'impianto del genere (ormai è quasi completo, basta montare la rete sui pali che abbiamo piantato sabato scorso) per poi non cercare di fare qualcosa di nuovo mi pare solo uno sforzo fine a sè stesso Un cordiale saluto, Luca Ultima modifica di lucareds7 : 22 febbraio 11 alle ore 15:03 |
23 febbraio 11, 00:44 | #10 (permalink) Top |
User Data registr.: 26-01-2009 Residenza: Asti
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| VVC classe C
Non prendertela, io ho solo riportato le mie perplessità sulla questione, l'aeromodellismo è un hobby e come tale tutte le idee sono buone: tu vuoi pilotare nel pilone quindi adattati un modello che ti permetta ciò, ma da questa idea farne una categoria mi sembra azzardato. Nel GIP 46 ho diverse volte, ma tanto non mi sentono, detto che partendo dal trittico di codesto modello, rispettando le superfici, gli spessori di ala, timoni, fusoliera, tutto il resto doveva essere frutto del cervello dell'aeromodellista, tanto, come ho già scritto, la differenza può essere dell'1,5/2%. L'elica ed il motore e per il momento anche la miscela, sono i componenti che possono darti anche una differenza del 20%. Si vuole dare una calmata a questa categoria: miscela FAI 1 a 4 fornita dagli organizzatori. Oggi, invece, quelli che mettono i paletti sono coloro che vorrebbero che tu facessi il modello come il loro e quindi non permetterti di fare variazioni se no ti squalifico perché hai troppi benefici dalle viti a testa svasata. So benissimo della pista e so che sabato scorso in funzione di quella splendida giornata avete sistemato i pali di recinzione. Con Marino abbiamo un programma in merito alla rete, speriamo che si attui. aldo cantelli |
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