10 gennaio 18, 15:56 | #111 (permalink) Top |
User Data registr.: 01-03-2007 Residenza: Bari
Messaggi: 1.259
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Percaso hai il manuale istruzioni? QUOTE=Ing.GRIPPAUDO;1930176]Heh! Heh! ... Sapevo che un po' alla volta quelli del ]gioco duro[/I] si sarebbero fatti vivi...! Nel frattempo, leggo uno dei numerosi fogli che l'OPS mise in scatola ai tempi, che recita: 60 URSUS RCA - art.810: Motore con accoppiamento ABC standard (art.703) indicato per l'uso del silenziatore 091. / art.812: Motore con accoppiamento ABC risonanza (art.603) completo di raccordo scarico pipa (art.728), raccordo silicone, (art.043) e pipa SS (art.692) Che conferma l'informazione passatami dall'esperienza di Gianluigi gav - che voglio ringraziare per il suo utilissimo intervento - e che avvalla anche il mio sospetto iniziale, nato dall'osservazione della non perfetta corrispondenza tra la luce di scarico sulla camicia ed il relativo condotto del cilindro. E' evidente che sono venuto in possesso dell'art.812, nonostante non ci siano riferimenti espliciti sulla scatola. E' tipico di motori che "girano alto", la scelta di alzare le luci. Il risultato è un notevole aumento di RPM e conseguente collocazione della coppia massima a regimi non molto inferiori a quello massimo, a scapito dell'elasticità della coppia stessa, che diventa più esigua ai regimi cosiddetti "normali". In pratica un classico motore da risonanza! Sono stato fortunato quindi ad essermi trovato anche il raccordo originale, che mi pare proprio sia stato comperato separatamente ai tempi che furono. Resterà da vedere se con l'adozione di un silenziatore tradizionale (pensavo di adattare un Silent Muffler per il .61 della ST), non diventi critico da gestire, visto la natura corsaiola del motore. Per la risonanza pensavo di usare la Rossi silenziata che uso già per il mio coevo Rossi 60, partendo da lunghezze superiori e aggiustandola poco la volta. A proposito di lunghezze della risonanza, ho trovato alcune indicazioni interessanti sul libretto allegato al motore. Vedo addirittura riportato dai test che alla lunghezza minore per il .60 vengono associati RPM di 22.000 - 23.000!! Ora, la biella è quanto di più robusto abbia mai visto in vita mia, ma 23.000 giri è roba da Rossi 15 del '70! A scanso di equivoci allego il passaggio del libretto. Un rigraziamento sentito a tutti coloro che sono intervenuti fin qui, per il loro contributo alla discussione. A presto. Ing.[/QUOTE] |
10 gennaio 18, 17:46 | #112 (permalink) Top |
User Data registr.: 19-12-2005
Messaggi: 943
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Buongiorno, io ho il catalogo con l'esploso del motore, il trittico e i consigli per l'uso. Se ti occorrono posso passarli allo scanner. P.S. sulla robustezza della biella ( ma vale per tutte le bielle in generale) avrei qualcosa da mostrare...magari domani ci metto anche la foto. Come dice il saggio "solo quello che non c'è non si rompe!". |
10 gennaio 18, 19:18 | #114 (permalink) Top | |
User Data registr.: 14-06-2011 Residenza: milano
Messaggi: 962
| Citazione:
Leggendo ora l'intervento di Gianluigi GAV e Prof Capo di questi giorni chiarisco un paio di cose, per evitare errori su affermazioni che non avevo visto. La biella a rullini 652 a parte l'interasse e diam. del bottone non ha nulla a che fare con l'Ursus in quanto necessita dell'albero "rullini" che ha il bottone 1 mm minore e di questo albero art. 683, usato solo per il 10cc , fu cessata la produzione verso la fine degli anni anni '80 , quando finì la velocitò VVC classe C appunto. Continuò a essere prodotto invece quello per il 67/11cc e 80/13cc. art. 6870 che richiedeva pure la biella 6520 ( gli art. a 3 numeri passarono a 4 con lo zero o altri finale ) che aveva mercato e richiesta nei marini , ducted fan e anche heli e che necessitava di un albero con la corsa diversa. Tornando alle bielle . A parte le primissime pure lavorate dalla barra, dal '69 al '73 circa,producemmo la biella " Standard", stampata , certo non fusa ne tantomeno pressofusa, che andò sia sui primi scarichi posteriori marini che su tutti gli Ursus, testa marrone, colore dell'Orso o "Big Bear" come lo chiamavano gli Americani , poi diventato testa rossa quando fu rifatto il carter-monoblocco con travasi maggiorati , luce di scarico allargata e via anche la paletta che lavorava in tandem con il carburatore. P:Chinn lo testò a oltre il 40% di potenza più di OS - ST - Fox , appena usciti. Kavan lo volle provare con noi a Normberga, con le sua scala di eliche testate al dinamometro e che davano una curva di potenza realistica, nella sala prove della sua ditta e rimase impressionato perchè stava pensando di farsi lui un 10cc. con gli stampi di un Veco che aveva chiuso e che poi invece finirono alla HB-Helmut Bernardt come HB 61. Kavan me ne chiese subito 5000pezzi , si "cinquemila" "tutti in un container" entro 6 mesi.......... Proposta irrealistica perchè ai tempi bastavano 300 pezzi a metterci in crisi. Però la controproposta la feci. Molto semplice. Contratto 5000 pezzi per avere il suo marchio, pagamento anticipato di metà dei primi 1000 con consegna per il Natale successivo (era Febbraio) poi 500 al mese a saldo ordine. Rimasero parole e anche una sua proposta scritta impossibile. Pure un famoso Americano voleva una cosa analoga, ma si stava cominciando, eravamo ancora a Monza in Via Amati,48 ed essendo in 4 quattro........ Ancora sulle bielle la Special e la Rullini sono di Ergal estruso , aeronautico ad alta resistenza ( e comperato dalla ditta produttrice e non da rivenditori ! Altra storia). Quella stampata era perfetta fino al carico che richiedevamo tra il '68 e il '70. Saluti Piero Muzio - FAI 241 | |
10 gennaio 18, 19:50 | #115 (permalink) Top | |
User Data registr.: 14-06-2011 Residenza: milano
Messaggi: 962
| Citazione:
già che ci sono dico che però hai dei "Raccontatori" da prendere con le molle............., sono gli stessi del Esperti del GAB Busto - De Dionigi , corsa lunga ecc. ? Biella di "Fusione " è da inorridire......non durerebbe neppure 10' , lo stampaggio, a caldo, con lega adatta, ma che il produttore torinese non forniva nel dettaglio, come dico sopra io è un'altra cosa. Poi la messa punto lunga per il surriscaldamento da sfregamento dietro mentre davanti raffreddato dall'aria dell'elica . Guarda che da quando c'è il motore aeromodellistico le cose stanno sempre così, allora come ora, fra dietro e davanti Invece dopo la prima serie 200/300 pezzi di testa marrone capimmo che avevamo fatto un motore nuovo ma vecchio nei travasi, luci, condotti, ecc. e per modificarlo occorse quasi un anno. Saluti. Piero | |
29 giugno 20, 15:23 | #120 (permalink) Top |
User Data registr.: 14-06-2011 Residenza: milano
Messaggi: 962
| Dal Gennaio 2018 a oggi più o meno 20 giugno 2020 sono circa 2 anni e mezzo per arrivare a stringere l'elica ? I cuscinetti sono montati, rimontati direi, male, cioè non in battuta oppure ma questo può essere forse solo sui primi "testa marrone" manca appunto la ranella di compensazione che però poi dal 1975 non mettemmo più avendo preferito fare alberi e tappi che non la richiedessero. Posta una foto del motore. Ciao Piero Muzio |
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