19 ottobre 11, 01:52 | #891 (permalink) Top |
User Data registr.: 22-03-2008 Residenza: Foligno
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| Motori Italiani
Il motore italiano è finito perché ognuno pensava di fare meglio dell'altro. L'italiano ha la superbia che gli sbarra la strada del successo. Il cinese abbassa la testa e lavora. Il cinese vince. Quindi la mia idea di ascoltare tutti è nell'interesse dei mille Marconi che, da ignoranti, hanno delle intuizioni geniali e sono proprio loro che possono trovare la chiave della vittoria. Marconi era un ignorante, lo dobbiamo ammettere, perché quando disse che avrebbe potuto dialogare a distanza con la radio a onde lunghe lui pensava che le onde si curvassero intorno alla terra. E invece vennero riflesse dalla jonosfera ma Marconi ebbe culo e raggiunse il suo scopo vincendo la gara che lo portò al Nobel. Quello che voglio dire è che, alle volte, partire dai presupposti sbagliati può portare ad un risultato di tutto rispetto. Ben vengano i Marconi, per questo io ascolto tutti e provo qualunque cosa...
__________________ ...quello che noi chiamiamo "passione" altri dicono "mania". Dev'essere un bacillo veramente resistente che quando entra nel sangue non molla più. (Ninetto Ridenti) Arch. Cristiano Giustozzi FAI 10694. Tel. 393 9772747 |
19 ottobre 11, 11:49 | #892 (permalink) Top | |
UserPlus | Citazione:
__________________ Esperienza : una parola usata per dare un nome ai propri sbagli http://maguguglielmo.jimdo.com il motore nei particolari | |
19 ottobre 11, 13:54 | #893 (permalink) Top | |
User Data registr.: 14-06-2011 Residenza: milano
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| Motore Italiano Citazione:
Il rapporto di "fede" come ho detto nel post del "declino del glow" e / o di "pancia" che lega noi italiani al motore a scoppio ha una lunghissima storia e al di la del modellismo, Guzzi,Gilera,MV,Mondial, Ducati, Aprilia e Lancia,Bugatti(era italiano) Alfa Romeo, Maserati, Isotta Fraschini, Fiat ,Ferrari, ma anche Benelli, Morbidelli, Morini, Carniti (fuoribordo corsa) Parilla e tutti gli altri del Kart ecc. ne sono la prova. Sono certo anche che gli unici che possono competere globalmente con noi siano i Giapponesi con la loro organizzazione, amore per la manualità e per la tecnica, metodicità, spirito di squadra e sostegno alle aziende. Questo ultimo punto è il nostro debole, non certo la voglia di fare meglio o di "essere migliori degli altri" , anzi questa è la spinta che ci fece grandi e lasciamo perdere la superbia che è un altra cosa ...... La Cina è un altro discorso, troppo grande ed impegnativo, ma ancora ,caro Giustozzi, "non vince " , ovviamente parlo di gare , magari vincerà in futuro, sopratutto se noi Italiani complessivamente non capiamo che dobbiamo adeguarci al mercato se no esso ci dimentica, cinesi o non cinesi. Quanto a Marconi potremmo allargarci anche a Leonardo da Vinci, ma non credi che andremmo troppo in là e fuori tema ? Personalmente in OPS dal '68 al '98 e oltre..... il motto era (l'ho già scritto) provare tutto, provare sempre, ma andare in serie / produzione, solo quando i risultati sono certi ! . Il problema è che quando non c'è più la "serie" chi paga le prove ? Piero Muzio FAI 241 | |
19 ottobre 11, 14:29 | #894 (permalink) Top |
Guest
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| spesso copiando, non innovando... però hai ragione, se oltre ad innovazione ci fosse più cooperazione molti problemi si risolverebbero prima, è il motivo per cui all'estero molte aziende formano joint venture proprio per il solo scopo di fare ricerca... si dividono i costi e ci guadagnano di più tutti. In italia? giammai! le joint venture che ho avuto modo di osservare dall'esterno (per fortuna) erano delle "società di mutuo inchiappettamento"! Come osservavi tu ciò che prevale è sempre l'egoismo del singolo... va beh dai, lasciamo stare queste pare mentali! mi faccio del male da solo! ripensavo a come realizzare l'albero col foro decentrato, ma per agevolare la fase di sviluppo secondo me sarebbe da disaccoppiare in qualche modo il legame tra "albero motore" e "valvola rotante", essenzialmente per poter fare la valvola in materiale facilmente lavorabile (ertalon 6.6, bakelite, alluminio... chi più ne ha più ne metta!) e tenere sempre lo stesso albero senza doverlo continuamente riequilibrare... Mi è tornata in mente una cosina vista qualche giorno fa su RCgroups ... sostanzialmente sfruttando il sistema di "ribaltare" il motore è sufficiente fare un albero del cavolo o addirittura recuperarlo ad esempio da un Marz o qualche altro diesel russo RV. Sono robusti, ben fatti e senza foro di immissione. Il tappo carter/supporto dell'albero per un 2,5 cc può quindi essere tornito direttamente in bronzo, per le prime prove va benissimo, così si evita di imboccolare e riprendere le lavorazioni! A quel punto si cestina l'albero originale e si possono fare N falsi alberi con fori differenti per fare N prove con il medesimo setup del motore! In alternativa si può tappare il foro dell'albero originale con un tondino di alluminio ed utilizzare quello sul tappo/supporto realizzato ex novo. Il perchè di tutta questa ulteriore mental saw (non bastava quella sul progresso tecnologico!) è che l'albero deve essere equilibrato di volta in volta, e lavorare l'acciaio di lima è sempre 'na gran smaronata. In più l'indebolimento conseguente al decentramento del foro non è costante e le perdite di potenza dovute ad ipotetiche ed incontrollabili deformazioni elastiche dell'albero potrebbero falsare non poco i risultati (io sto sempre ragionando sul motore a bronzine, ma anche se fosse su cuscinetti non credo che le cose potrebbero essere molto differenti...). A fare i pignoli anche le RV dovrebbero essere equilibrate, ma lì te la cavi rapidamente con dei fori, piombini da pesca o se proprio vuoi fare il superfigo con dei pezzetti di tungsteno. Fammi sapere se te ne serve che te lo porto a Cartigliano! |
19 ottobre 11, 14:47 | #895 (permalink) Top |
User Data registr.: 04-03-2009 Residenza: Alcatraz
Messaggi: 1.515
|
Credo che, quell'albero, qualora fosse operativo, per ottenere quella inclinazione del foro di travaso, si passa ottenere mediante stampo, questo perché, è difficile, con quella inclinazione, mantenere il diametro della luce di carico, senza intaccare la sede del cuscinetto di banco è un'impresa ardua, se si tiene conte che a rigore di logica il foro di travaso dovrebbe essere leggermente più ampio a mo di venturi. A meno che non si ricorre alla diminuzione dei gradi d'inclinazione del foro di travaso. Naturalmente questo è il mio pensiero, che potrebbe non essere condiviso. Cosa ne pensate?? accetto anche e soprattutto critiche. Pegaso
__________________ (PERDONA SEMPRE I TUOI NEMICI MA NON DIMENTICARE MAI CHI SONO.) Cosa si può fare per UN IMBECILLE che pur sapendo di essere IMBECILLE continua a comportarsi da IMBECILLE? Niente! Monnezza è, tale rimane. |
19 ottobre 11, 15:06 | #896 (permalink) Top | |
Guest
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| Citazione:
Non vedo particolari problemi a realizzarlo con una frsatrice CNC a 5 assi, certo che costerà un pò di più, ma non credo che siano i 5 euro a fare la differenza su un motore... per le prime prove suggerisco... Dremel! | |
19 ottobre 11, 15:29 | #897 (permalink) Top |
UserPlus |
X LUCAREDS7 Non credo che in un micromotre ci siano vantagi a far girare due alberi. Nel settore dove gareggio io una azienda Italiana à messo in produzione un motore del genere, nonostante alcune rivisitazioni rimane meno perfofrmante "dei tradizionali". x Pegaso Per lavorazioni "tortuose" esiste anche l'elettrorosione.
__________________ Esperienza : una parola usata per dare un nome ai propri sbagli http://maguguglielmo.jimdo.com il motore nei particolari |
19 ottobre 11, 16:13 | #898 (permalink) Top | |
Guest
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Se invece si hanno le macchine, o sponsor, o tanto tempo per farsi i lavori, allora chapeau. Perdonami/atemi ma quando scrivo penso sempre a come farei le cose per fare presto, spendere poco e capire se ho imboccato l'autostrada dalla parte giusta! | |
19 ottobre 11, 17:21 | #899 (permalink) Top |
User Data registr.: 14-06-2011 Residenza: milano
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[QUOTE=lucareds7;2826883]Lo so, questo vale per la produzione di serie. Ma per fare prove comparative qualitative mi sembra più rapido ed alla portata di tutti. Se si ricicla l'albero tappandolo, Luca, Magu mi ha preceduto per ricordare, l'ulteriore penalizzazione nell'avere albero e valvola rotativa.Però , chiedo, vi siete informati sui risultati degli Orion - CRF ? (vedi mio post dell'altro giorno) poi in rete ne parlarono molto, sembrava la rivoluzione ......Magu a Bologna, con Collari, Fantini e tutta la compagnia penso non abbia difficoltà a sapere. Ancora: per quel tipo di angolazioni, condotto scentrato, ecc. ecc. sia su FI che RV credetemi ogni ditta (quelle che si facevano la guerra ) Italiana, Americani, Russi, Ucraini ecc ecc. , ha , abbiamo, fatto tutti centinaia di prove , risultato.... ZERO o quasi, ovviamente parlo di motori fino a 2,5 e 3,5 . Poi si può sempre ricominciare da capo tutto, come se il passato o le esperienze degli altri non servissero a nulla...... Occorrerebbe lavorare su soluzioni molto più complesse e quella che Paolo Del Bianco e tu Luca mi avete mostrato alla Malpensa, potrebbe essere una di queste, ma non ha nulla a che fare con queste " ELABORAZIONI ". Saluti Piero Muzio - Fai 241 |
19 ottobre 11, 23:24 | #900 (permalink) Top | |
Sospeso |
ciao Mauro, mi permetto di aggiungere per quanto riguarda l'albero motore; poi si andrà a resettare di nuovo l'equilibratura??? Citazione:
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