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Vecchio 09 aprile 10, 15:42   #441 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da giagif1 Visualizza messaggio
si nota che un condotto di aspirazione e' parzialmente ostruito dalla camicia . . . .altro che scalino, secondo voi e' normale
ecco le foto
No non è normale, però accade spesso.
Di solito è la parte in alluminio del carter che ostruisce le asole della camicia ed in questo caso basta raccordare con Dremel il condotto del carter con la camicia.
Diversamente se è la camicia che ha l'asola più piccola del condotto carter non puoi fare niente sia in largezza che in altezza, in larghezza se provi ad allargare rischieresti di avere impuntamenti della fascia elastica mentre in altezza varieresti le fasature sballando tutto.
Quindi se è il condotto del carter ad essere più piccolo puoi intervenire subito se è la camicia più piccola lascia tutto così.
Saluti
Luca
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Vecchio 09 aprile 10, 23:39   #443 (permalink)  Top
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motorelli

Saluti a tutti. Ci tengo a precisare che io sono solo un ragioniere ma ho una grossa passione per i motori e i motorelli. Ho avuto risultati impensati anche solo lucidando quasi a specchio il foro dell' albero dove c'e l' aspirazione e raccordando il tutto al carter sotto la farfalla, provare per credere, basta chiudere l' albero motore nel mandrino del tornio , prendere un Dremel con moletta smeriglio un po lunga e in poco tempo si fa tutto. Riguardo il banco prova, come ben dice PelliKano serve a rilevare il regime di potenza massima e la curva di coppia, per quanto riguarda il tiro e' un' altra cosa importantissima e abbastanza facile da fare, ricordiamo che su un numero di una rivista del settore vi era un interessante articolo di Beppe Tortora su questo argomento. Faccio inoltre presente che Dooling ha praticamente finito un banco prova idraulico e credo che gli manchi solo di provarlo. Tornando al freno a correnti parassite o di Focoult ( credo si scriva cosi ) consiste in un disco di alluminio calettato sull' albero motore che naturalmente gira anche lui. Il tutto viene frenato da un elettromagnete a forma di C che lambisce il disco di alluminio che gira. Aumentando il campo magnetico si ha una maggiore frenatura ( basta variare la tensione di alimentazione per avere questa variazione ) e mettendo una leva basculante di conosciuta lunghezza su una bilancia si rileva la coppia e di conseguenza la curva di potenza. Questo e' tutto quello che so in via teorica. E' lo stesso principio che faceva girare la rotella di alluminio dei vecchi contatori elettrici. Ora una rotella di alluminio ce l'ho la bobina ugualmente, l' alimentatore variabile anche, mi manca di fare il traferro a C della bobine e poi comincero' i primi esperimenti. Un incognite e' la potenza da dissipare che penso si traduca in calore ovvero 1 HP = 735 W ovvero una buona stufetta elettrica ma il mio ragionamento sara giusto ????? A dopo le prove l' ardua sentenza. A presto.
73 de IK2DUR Alvise.
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Vecchio 10 aprile 10, 00:40   #444 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Carontes Visualizza messaggio
No non è normale, però accade spesso.
Di solito è la parte in alluminio del carter che ostruisce le asole della camicia ed in questo caso basta raccordare con Dremel il condotto del carter con la camicia.
Diversamente se è la camicia che ha l'asola più piccola del condotto carter non puoi fare niente sia in largezza che in altezza, in larghezza se provi ad allargare rischieresti di avere impuntamenti della fascia elastica mentre in altezza varieresti le fasature sballando tutto.
Quindi se è il condotto del carter ad essere più piccolo puoi intervenire subito se è la camicia più piccola lascia tutto così.
Saluti
Luca
ok Luca provo a spiegare meglio la situazione perche' dalle foto forse non si vede bene .. .
Il condotto sul carter e la luce di carico hanno la stessa larghezza, solo che risultano sfalsate di quel tanto che si vede dalla foto . . . .questa e' la piu' cosa strana
Invece l'altra luce coincide perfettamente anche quella di scarico e' perfetta.
A questo punto volendo provare sarebbe piu' logico allargare la luce oppure allargare il carter? considerando che non ha fascia il pistone. . .
Oppure intervenire su altre cose?

ciao giagi

O
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Vecchio 10 aprile 10, 11:32   #445 (permalink)  Top
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Da sempre, per questioni di praticità, uso fissare un banchetto di prova che mi porto da casa, del tipo allegato in foto, ad un tavolo o qualche tavolino che trovo sul posto, tramite due robusti morsetti a ganascia. Anche nel caso di tavolini abbastanza grandi e pesanti, fino al .45 non ci sono problemi ma già dal .60 il ribaltamento dovuto alla trazione dell'elica è garantito. Aggiro il problema appoggiando un pezzo di lastra di marmo sul lato opposto del tavolino dove è montato il motore.

Quindi se dovessi costruire un banco da zero gli darei sicuramente una forma tronco-piramidale con base maggiore in basso. O meglio: la due fiancate laterali di forma trapezoidale, magari parallele tra loro per una maggiore facilità di montaggio-smontaggio attraverso, ad esempio, barre filettate, le due basi rettangolari con il motore montato su un lato stretto di quella più piccola scorrevole in alto e la possibilità di appoggiare qualche peso come la stessa batteria di avviamento o addirittura la cassetta da campo sulla base inferiore.

L'importante è che i due piedini anteriori della base maggiore cadano molto più avanti della verticale dell'elica.

Penso che sia comunque più pratico effettuare i vari scassi per i motori o anche avvitare i vari banchetti regolabili d'alluminio non direttamente sul piano scorrevole del banco prova ma su di una tavola da morsettare o avvitare a sua volta al piano scorrevole anche se, come svantaggio, si avrà un aumento di sezione parassita che produrrà una zona d'ombra aerodinamica dietro all'elica che verrà rilevata probabilmente come minore trazione.

Dal punto di vista della riduzione della sezione parassita il massimo sarebbe ricavare il piano scorrevole da lastra di carbonio e praticare lo scasso motore direttamente su di essa...ma è facile capire che dovendo provare decine di motori diversi dovremmo utilizzare parecchie lastre con costi elevati.

A presto!
Icone allegate
elaboriamo i motori a scoppio-23.jpg  
Ing.GRIPPAUDO non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 10 aprile 10, 12:11   #446 (permalink)  Top
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ecco la fasatura dell'mds 68 prese del pms a 0

Scarico
apre 106
chiude 257

travasi
apre 118
chiude 247
3°travaso
apre 123
chiude 240

aspirazione
apre 224
chiude 58
ecco le foto ma non sono il massimo
Incongruenze nei rilievi.
Se usassimo un goniometro ad angolo piatto con doppia graduazione (io neuso uno scolastico di 150mm) la misurazione sarebbe più facile e precisa. Es. se sulla scala estrena si rileva che l'aperura di una luce è a °118 automaticamente si deve rilevare nella scala interna la chiusura a meno °118 che corrispondono ai °242 della scala esterna, soltanto cosi si potrà accertare che il goniometro è giusto a °0 al PMS. In sostanza i gradi che si leggono in apertura nella scala esterna dopo al PMS si devono leggere nella scala interna prima del PMS.
Dalle fasature quì descrittededuco:
Scarico............... .= °151
Travaso centrale....= °129
Travasi laterali.......=° 124
Aspirazione.......... .=° 204

Pressione ai travasi = °60 (ottenuta dal punto chiusura asp. all'ap. trav)
Depress. pre aspir. = °44 (ottenuta da PMI a aperttura aspirazione)

Un motore che è di facile carburazione e pronto in apertura.
La bassa fasatura di scarico non si presta a notevoli incrementi regime usando un impianto a risonanza.........ovviamente queste sono mie sensazioni.
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Vecchio 10 aprile 10, 20:55   #447 (permalink)  Top
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ciao magu non capisco cosa vuoi dire con il discorso del goniometro,anche io ne uso uno scolastico di diamerto 120,la scala graduata esterna(che io ho utilizzato)aumenta in senso anti orario come gira l'elica,la scala interna cresce in senso orario ed e' sfasata di 180 gradi.
io ho misurato la fase di apertura dei travasi della scarico e dell'albero se ho sbagliato fammi sapere che ripetero,ciao
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Vecchio 11 aprile 10, 10:26   #448 (permalink)  Top
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ciao magu non capisco cosa vuoi dire con il discorso del goniometro,anche io ne uso uno scolastico di diamerto 120,la scala graduata esterna(che io ho utilizzato)aumenta in senso anti orario come gira l'elica,la scala interna cresce in senso orario ed e' sfasata di 180 gradi.
io ho misurato la fase di apertura dei travasi della scarico e dell'albero se ho sbagliato fammi sapere che ripetero,ciao
Quello che ò io à le due numerazioni una sopra all'altra , partendo dallo zero che è sopra allo zero e in senso orario il 10 à sotto il 350 e cosi via mentre in senso antiorario si legge il 350 con sotto il 10 .
-----350.........0.........10----------------180
------10.........0.........350---------------180
Comunque a scanso di equivoci quando si fà una lettura in apertura, per facilitare diciamo che lo scarico si apra °90 dopo il PMS , si deve per forza legger la chiusura °90 prima del nuovo PMS (chiaramente se la fase è di °180) solo se i valori sono gli stessi sia a dx che a sx dello zero il goniometro risulterà veramente azzerato al PMS ( e cosi sarà anche centrato il gioco angolare di biella ). Eccezzion fatta per i rilievi sull'albero ovviamente.
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Vecchio 11 aprile 10, 10:39   #449 (permalink)  Top
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Da prove fatte sembra che il banco a correnti parassite possa essere soltanto di uso "comparativo" l'affidabilità viene compromessa dal variare dei valori in base al variare della temperatura del disco di alluminio durante il funzionamento. Le correnti parasite danno problemo a regino prossimi ai 30 000 rpm (anche se ciò non tocca i motori aerei). Sembra che i banchi più affidabili siano quelli frenati da motri brasles con braccio e cella di carico .
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Vecchio 11 aprile 10, 12:10   #450 (permalink)  Top
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In effetti ho trovato difficolta a trovare lo 0 perche' al pms ha un gioco di 16 gradi l'albero e il pistone non si muove(0,1mm di gioco tra biella e albero) credo che se ci siano discordanze sia dovuto a quello,come potrei ovviare a questo problema?Potrei prendere la fase facendo girare il motore prima in un senso e poi nell'altro in questo modo potrei fare una media riducendo l'errore dovuto al gioco e al cattivo azzeramento?Comunque prendendole per buone con uno scarto di un grado su tutte le misurazioni e' possibile migliorare le prestazioni senza l'utilizzo della risonanza?
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