25 gennaio 14, 21:43 | #1382 (permalink) Top |
User Data registr.: 22-08-2007 Residenza: Portofino - Rapallo
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Visto l'uso che intendi fare, procederei così. 1° Rialzare il cilindro di 2-3 decimini o quanto basta per eliminare il supplemento di aria. 2° Ripristinare il rapporto di compressione 3° Se il pistone non si pianta al PMS, procedere al rodaggio al banco con elica aerea, di fatto, il rodaggio è una sorta di lappatura a caldo con le dilatazioni che ne conseguono. 4° Una buona miscela con ricino, almeno per il primo periodo. 5° Se tende a stringere, fermi e lasci raffreddare. 6° Spillo aperto per una carburazione ricca. 7° Per il carburatore, monterei il tromboncino a monte dello stesso.
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25 gennaio 14, 22:32 | #1383 (permalink) Top | |
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poi devo anche ottenere il giusto rdc e trovare il carburante adatto. (e immagino la candela giusta a questo punto..) insomma, devo ancora studiarmi alcune cose prima di poterlo far girare per la prova.. per eliminare il supplemento d'aria ho già realizzato uno spessore (basta 1 decimo esatto). nel caso utilizzerei quello per il rodaggio: pensi che far girare il motore mosso da un motore elettrico al banco dopo la chiusura possa aiutarmi a "pre-rodarlo" in qualche modo? il tromboncino: intendi un cornetto libero? (io ho necessità di montare un filtro, dato che è un automodello che probabilmente viaggerebbe anche sullo sterrato)
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25 gennaio 14, 22:47 | #1384 (permalink) Top | |
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Candela medio/calda, mix con almeno il 20% ricino
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25 gennaio 14, 23:05 | #1385 (permalink) Top |
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terrò da conto queste raccomandazioni. come vedete, tutte queste cose non le sapevo, quindi i vostri consigli sono per me preziosi. ho "cogitato" sulla virgola praticata sull'albero. all'inizio pensavo che le fresate sull'albero servissero solo a raccordare il fusso.(come raccordare i travasi..) ma da quanto mi sembra di aver dedotto ora hanno invece un altra funzione (almeno per quanto riguarda la sola "virgola") in pratica non è una raccordatura, ma un modo per trasformare il flusso da rettilineo a centrifugo, modificando in questo modo il riempimento, e la velocità del flusso, influenzando direttamente anche la fase di lavaggio immagino.. ma credo che modifiche di questo tipo siano le ultime in ordine di tempo, quando il motore è già dotato di fasatura definitiva, e della linea di scarico definitiva. inoltre modificazioni in tal senso credo che siano proficue in misura maggiore su motori che girano veramente alti. sul mio modificato grossolanamente e con determinate caratteristiche, visto e considerato anche che la linea di scarico sarà accordata per modo di dire, direi che ricercare il corretto effetto dovuto alla modificazione della pressione nel carter sia come dare i diamanti all'asino.. una considerazione (forse errata) è anche che comunque i gas che escono dal foro dell'albero non sono compressi, ma aspirati, e quindi già di loro tendono a prendere delle turbolenze. per dargli la giusta "spinta" la virgola dovrebbe essere calcolata come una "paletta", che indirizza il flusso, e mi sa pure che l'ottimo lo si otterrebbe solo ad UN determinato regime. (è giusto quanto sopra?) una cosnsiderazione analoga per quanto riguarda il riporto di materiale che spesso viene introdotto nell'albero nella luce di aspirazione per creare uno scivolo. secondo me data la posizione, e dato che i gas vengono aspirati e non compressi, in quel punto lo scivolo serve a poco. (servirebbe moltissimo in un condotto uguale se i gas transitassero nel senso opposto) (questi i miei "cogiti" di quest'oggi..) quindi per la virgola credo che soprassiederò, in quanto è una finezza che sul mio motore così "accroccato" non avrebbe senso..
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25 gennaio 14, 23:12 | #1386 (permalink) Top |
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ah.. io non ho olio di ricino.. ho però del buon olio totalmente sintetico per motori 2T. non potrei utilizzare quello? (il produttore se non erro consiglia miscela con olio sintetico, ma magari non c'entra nulla.. è solo che io sottomano ho quello..) la candela: ho la candela originale (credo seminuova) e un altra nuova (era in corredo col modello) non so se la seconda è solo di scorta oppure ha un grado termico differente, magari per adattarla ad altri carburanti. come verifico il grado termico di quelle candele? esiste qualche scala o tabella, e hanno stampigliate delle sigle unificate? dove posso trovare in caso la tabella per stabilire quali siano i vari "gradi termici"
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25 gennaio 14, 23:21 | #1387 (permalink) Top | |
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Consiglio il ricino perchè, a mio avviso, è quello che resiste meglio dove c'è una pressione elevata, nel tuo caso, l'adattamento delle due conicità. Per la candela, penso che vada bene quella originale. Ad ogni buon conto, cerca con google digitando " grado termico candele baronerosso" Si apre un PDF. Comunque le candele fredde assorbono più corrente rispetto a quelle calde.
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25 gennaio 14, 23:42 | #1388 (permalink) Top | |
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purtroppo non riesco ad aprire il pdf (problemi di formato non supportato pare..) mah.. queste diavolerie elettroniche non fanno per me..
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25 gennaio 14, 23:45 | #1389 (permalink) Top | |
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Le molteplici variabili che inflenzano il processo catalitico sono mutabili attraverso l'opportuna costruzione della candela variandone il suo grado termico. Il grado termico di una candela è una quantità adimensionale indicativa della sua capacità di poter smaltire il calore quindi ad un grado termico basso corrisponde una candela che smaltirà il calore molto lentamente mentre ad un grado termico alto corrisponde una candela che smaltirà il calore molto velocemente. La variazione del grado termico è possibile grazie alla variazione della geometria della cavità che ospita il filamento. Variandone leggermente il diametro e/o la profondità si aumenta o si diminuisce la superficie esposta ai gas caldi della combustione preposta a smaltire il calore generato in quella zona. In più il posizionamento della cavità nel corpo della candela consente di variare la ''quantità di materiale'' presente tra la cavità stessa e la superficie esterna aumentando o diminuendo l'inerzia termica della candela: in sintesi, non variando il materiale di costruzione non varia la capacità termica e la temperatura salirà più o meno velocemente. Anche il filamento risentirà notevolmente delle temperature nella camera di combustione e per adattarlo alle condizioni operative sarà necessario variare la sua struttura meccanica e la composizione chimica della lega: ad un grado termico basso corrisponde un filamento in grado di riscaldarsi molto velocemente mentre ad un grado termico alto corrisponde un filamento in grado di riscaldarsi molto lentamente. Le temperature in camera di combustione sono dipendenti da una serie di variabili e tra le più influenti ricordiamo il rapporto di compressione, il tipo di miscela utilizzata, le temperature esterne ed il titolo della carburazione. A dimostrazione di questo è sufficiente tentare di girare con una candela ad alto grado termico in pieno inverno, con una miscela senza nitro o con una carburazione particolarmente grassa. Viceversa provate a ripensare a quando avete fuso il filamento e probabilmente scoprirete che giravate con una dose eccessiva di nitrometano, troppo compressi, troppo magri o con temperature ambientali troppo elevate. Normalmente le candele vengono classificate secondo la tabella seguente: modellismoRC.com Gradazione termica Descrizione 5 Calda 6 Media 7 Fredda 8 Molto fredda Per la scelta del grado termico si deve operare basandosi fondamentalmente sulla quantità di nitrometano presente nella miscela, espresso in punti percentuali in volume, e sulla temperatura ambiente supponendo, di fatto, che la taratura del carburatore sia stata effettuata in modo opportuno e che il motore abbia un adeguato rapporto di compressione. La tabella seguente mostra, in via del tutto indicativa, il grado termico da utilizzare: modellismoRC.com Temperatura ambiente (°C) 0° ~ 10° 10° ~ 20° 20° ~ 30° 30° + Quantità di nitrometano (%) 0% ~ 10% 5 5 6 7 10% ~ 20% 5 6 6 7 20% ~ 30% 6 6 7 8 30% + 7 7 8 8
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