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Vecchio 22 luglio 09, 23:01   #1 (permalink)  Top
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accendi candela a bordo

Recentemente ho deciso di dotarmi di questi aggeggi non certo perchè i miei 4tempi di grande cilindrata (mi riferisco agli yamada 140/170 non CDI e agli OS 200, per le medie e le piccole cilindrate non se ne parla nemmeno) tenessero il minimo con difficoltà ma per attutire le vibrazioni ai bassi regimi che per quei motori sono una costante (l'eliminazione della batteria a terra non significa niente per me, se non un minimo di sicurezza in più non essendoci cavi "vaganti" nel disco dell'elica...).
Premesso che l'elettronica non è il mio pane ma che so seguire diligentemente le istruzioni allegate (ci mancherebbe...), tra l'altro con l'assistenza di un caro amico esperto in materia, la mia esperienza è la seguente:

-decido di acquistare in primis l'accendicandela che si avvale di una batteria dedicata (per ovvi motivi di sicurezza), si tratta del glow 4LP della Microsens acquistato dallo stesso fornitore.
Dopo una mattinata intera di madonne, lo strumento miracolosamente funziona e ne riconosco i vantaggi a fronte di un aumento di peso tutto sommato modesto per un modello che passa i 5 kg.
Tuttavia noto un consumo eccessivo della batteria dedicata (3 celle nimh 2700 mha, quando le istruzioni suggeriscono 2-3 celle 700 mha per circa 1,5 ore di volo): dopo 5 voli (1,25 ore di volo) ho una capacità residua di 600 mha, pur avendo tarata l'accensione della candela sotto la metà dello stick motore e con incandescenza sufficiente per lo start (tenere presente che, dopo l'avvio del motore, l'intensità di corrente fornita diminuisce e quindi, a motore caldo, il consumo dovrebbe essere molto basso).
5 voli mi bastano, tuttavia il consumo effettivo di corrente è lontano da quello dichiarato

- successivamente voglio testare, su un altro modello, l'accendicandela che sfrutta la batteria della ricevente (glow 4BB, minor peso, ovviamente, e, secondo il progettista, massima sicurezza in quanto al di sotto di una soglia comunque sufficiente per la ricevente, l'accendicandela viene disattivato).
Ad alcuni è nota la vicenda: il primo aggegio non funziona, Mobby me lo sostituisce, il secondo non funziona manco lui, probabilmente la partita è difettosa, non sono quindi in grado di testare valiodità e sicurezza dello strumento

- dopo quest'ultima disavventura,decido di provare lo jeti SP 6 (Jonathan) che però è uno switch elettronico (on-off) con possibilità di regolazione dell'intensità di corrente con apposito trim.
Lo strumento non è accompagnato da nessuna istruzione, leggo però sul sito Jonathan che accetta voltaggi da 1,2 (una cella tradizionale) a 10 volt.
Penso quindi che il trim mi metterà in condizione di regolare l'intensità di corrente che non dovrebbe superare, ovviamente, 1,5 volt.
Sempre con la presenza dell'amico esperto, collego una lipo 2S (7,4 volt) e, non appena accese trasmittente e ricevente, la candela brucia.
E già, mi dico, se il trim era nella posizione sbagliata, la candela non ha retto.
Provo alllora una cella tradizionale alcalina, nuova, (1,5 volt), e la candela si accende ma non sufficientemente: aziono il trim ma, anche qui, non esiste proporzionalità: la candela passa, immediatamente, dall'incandescenza (modesta) allo spegnimento.
Riprovo ancora con la lipo 2S (dopo aver portato il trim sullo spegnimento, ruotando la vite in senso antiorario): appena muovo di poco il trim nel senso opposto, la candela brucia.
Chiamo Luca Friggeri (Jonathan), un amico che stimo avendolo visto spesso in gare f3A, gli espongo il problema e mi dice di rendere subito il prodotto.
Ora, come detto, questo switch della jeti viene consegnato senza nessuna istruzione, a questo ci pensa Jonathan (?!?!):

Modellismo, aeromodellismo, elimodellismo, automodellismo dinamico elettrico a scoppio a turbina = Jonathan.it

Se lo strumento dovesse invece funzionare (ipotesi che farebbe semplicemente sorridere...) SOLO con un voltaggio in entrata
non superiore a quello richiesto dalla candela (in effetti con la stilo da 1,5 funzionava con luce fioca), come la mettiamo con le caratteristiche che Jonathan ha evidenziato?
toio!! non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 22 luglio 09, 23:27   #2 (permalink)  Top
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L'avatar di filipir
 
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che dici un biglietto per Lourdes...........
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Vecchio 23 luglio 09, 00:00   #3 (permalink)  Top
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L'avatar di massimob
 
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Originalmente inviato da toio!! Visualizza messaggio
Recentemente ho deciso di dotarmi di questi aggeggi non certo perchè i miei 4tempi di grande cilindrata (mi riferisco agli yamada 140/170 non CDI e agli OS 200, per le medie e le piccole cilindrate non se ne parla nemmeno) tenessero il minimo con difficoltà ma per attutire le vibrazioni ai bassi regimi che per quei motori sono una costante (l'eliminazione della batteria a terra non significa niente per me, se non un minimo di sicurezza in più non essendoci cavi "vaganti" nel disco dell'elica...).
Premesso che l'elettronica non è il mio pane ma che so seguire diligentemente le istruzioni allegate (ci mancherebbe...), tra l'altro con l'assistenza di un caro amico esperto in materia, la mia esperienza è la seguente:

-decido di acquistare in primis l'accendicandela che si avvale di una batteria dedicata (per ovvi motivi di sicurezza), si tratta del glow 4LP della Microsens acquistato dallo stesso fornitore.
Dopo una mattinata intera di madonne, lo strumento miracolosamente funziona e ne riconosco i vantaggi a fronte di un aumento di peso tutto sommato modesto per un modello che passa i 5 kg.
Tuttavia noto un consumo eccessivo della batteria dedicata (3 celle nimh 2700 mha, quando le istruzioni suggeriscono 2-3 celle 700 mha per circa 1,5 ore di volo): dopo 5 voli (1,25 ore di volo) ho una capacità residua di 600 mha, pur avendo tarata l'accensione della candela sotto la metà dello stick motore e con incandescenza sufficiente per lo start (tenere presente che, dopo l'avvio del motore, l'intensità di corrente fornita diminuisce e quindi, a motore caldo, il consumo dovrebbe essere molto basso).
5 voli mi bastano, tuttavia il consumo effettivo di corrente è lontano da quello dichiarato

- successivamente voglio testare, su un altro modello, l'accendicandela che sfrutta la batteria della ricevente (glow 4BB, minor peso, ovviamente, e, secondo il progettista, massima sicurezza in quanto al di sotto di una soglia comunque sufficiente per la ricevente, l'accendicandela viene disattivato).
Ad alcuni è nota la vicenda: il primo aggegio non funziona, Mobby me lo sostituisce, il secondo non funziona manco lui, probabilmente la partita è difettosa, non sono quindi in grado di testare valiodità e sicurezza dello strumento

- dopo quest'ultima disavventura,decido di provare lo jeti SP 6 (Jonathan) che però è uno switch elettronico (on-off) con possibilità di regolazione dell'intensità di corrente con apposito trim.
Lo strumento non è accompagnato da nessuna istruzione, leggo però sul sito Jonathan che accetta voltaggi da 1,2 (una cella tradizionale) a 10 volt.
Penso quindi che il trim mi metterà in condizione di regolare l'intensità di corrente che non dovrebbe superare, ovviamente, 1,5 volt.
Sempre con la presenza dell'amico esperto, collego una lipo 2S (7,4 volt) e, non appena accese trasmittente e ricevente, la candela brucia.
E già, mi dico, se il trim era nella posizione sbagliata, la candela non ha retto.
Provo alllora una cella tradizionale alcalina, nuova, (1,5 volt), e la candela si accende ma non sufficientemente: aziono il trim ma, anche qui, non esiste proporzionalità: la candela passa, immediatamente, dall'incandescenza (modesta) allo spegnimento.
Riprovo ancora con la lipo 2S (dopo aver portato il trim sullo spegnimento, ruotando la vite in senso antiorario): appena muovo di poco il trim nel senso opposto, la candela brucia.
Chiamo Luca Friggeri (Jonathan), un amico che stimo avendolo visto spesso in gare f3A, gli espongo il problema e mi dice di rendere subito il prodotto.
Ora, come detto, questo switch della jeti viene consegnato senza nessuna istruzione, a questo ci pensa Jonathan (?!?!):

Modellismo, aeromodellismo, elimodellismo, automodellismo dinamico elettrico a scoppio a turbina = Jonathan.it

Se lo strumento dovesse invece funzionare (ipotesi che farebbe semplicemente sorridere...) SOLO con un voltaggio in entrata
non superiore a quello richiesto dalla candela (in effetti con la stilo da 1,5 funzionava con luce fioca), come la mettiamo con le caratteristiche che Jonathan ha evidenziato?
il trim serve a regolare il punto d'intervento dello switch, in uscita hai lo stesso voltaggio che hai in entrata, se ti serve più potenza per le candele usa una batteria al piombo da 2 volt

riguardo agli amici esperti...... non mi pronuncio

le caratteristiche evedenziate nel sito Jonathan sono esatte, è un interruttore elettronico, quindi fa quello per cui è progettato: interrompe un circuito con la possibilità di regolare il punto d'intervento (trim) ed il senso di intervento (ponticello)
__________________
Massimo Bison
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El sapiente sa poco, l'ignorante el sa massa, ma el mona sa tuto

Ultima modifica di massimob : 23 luglio 09 alle ore 00:05
massimob non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 luglio 09, 03:56   #4 (permalink)  Top
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Per Toio, ha perfettamente ragione Massimob, quei circuitini sono dei semplici interruttori in cui puoi regolare il punto di intervento e il senso, ovvero acceso stick su o stick giu'. Io ho usato quello della Gaupner e va' benissimo ma penso che gli altri tipi siano uguali. Penso che tu lo sappia ma sono di grande aiuto per il minimo che puoi abbassare di molto e quando dai gas non si pianta, io le candelette le tengo accese fino a 2200/2300 e mai avuto piantate. Sicuramente saprai anche che puoi alimentare in serie anche 2 candele basta mettere i due fili in uscita al centro delle due candele cosi restano collegate in serie, naturalmente devi aumentare la tensione in entrata ovvero raddoppiarla portandola a circa 3 Volta. Per l'alimentazione ho usato una lipo ( 3,8 volt ) di grossa capacita' ( 4 ampere ora) e ho messo dei ponti di diodi, con dissipatori, in serie all'alimentazione per adeguare la tensione di utilizzo, sistema grezzo ma che funziona e costa pochissimo. Il tuo amico elettronico sa' benissimo che ogni diodo ha una caduta di tensione di 0,6 volt percio' ti risolvera' in problema in poco tempo. Io ho una tensione sotto carico alla candela di 1.010 volt, luce un po' fioca ma nessun problema all'avviamento ( fili corti e grossi ) Vai tranquillo con questo sistema le piantate saranno rarissime.
73 de IK2DUR Alvise.
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Vecchio 23 luglio 09, 08:52   #5 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da massimob Visualizza messaggio
il trim serve a regolare il punto d'intervento dello switch, in uscita hai lo stesso voltaggio che hai in entrata, se ti serve più potenza per le candele usa una batteria al piombo da 2 volt

riguardo agli amici esperti...... non mi pronuncio

le caratteristiche evedenziate nel sito Jonathan sono esatte, è un interruttore elettronico, quindi fa quello per cui è progettato: interrompe un circuito con la possibilità di regolare il punto d'intervento (trim) ed il senso di intervento (ponticello)


Lasciando perdere il mio amico, mi permetto solo di aggiungere che "se in uscita ho lo stesso voltaggio che in entrata" QUESTO VA COMUNQUE SPECIFICATO ad un acquirente "qualsiasi".
Ho utilizzato (per prova) una stilo non ricaricabile (1,5 volt) nuova: come detto la luce candela è troppo fioca e per me al limite della sufficienza (pur avendo usato cavi adatti), usare una cyclon al piombo (2 volt) per un modello 3d di medie dimensioni sarebbe controproducente.
Come dice IK2DUR la soluzione è rappresentata dai diodi con voltaggio iniziale fornito da una litio 2S, sufficientemente leggera.
Però vorrei capire il significato del "punto di intervento": si intende, forse, che, a interruttore acceso, la corrente arriva alla candela solo quando lo stich motore ha raggiunto una determinata posizione o che altro?
E, in ogni caso, come posso impostare "il punto di intervento" (agendo con il trim, non mi basta ovviamente).
Grazie per l'aiuto che mi date, resta però il fatto che l'avvertenza di cui sopra e le modalità di "regolazione del punto di intervento" andrebbero chiarite dallo stesso costruttore o rivenditore
toio!! non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 luglio 09, 09:41   #6 (permalink)  Top
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L'avatar di pollovolante
 
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Originalmente inviato da toio!! Visualizza messaggio
Lasciando perdere il mio amico, mi permetto solo di aggiungere che "se in uscita ho lo stesso voltaggio che in entrata" QUESTO VA COMUNQUE SPECIFICATO ad un acquirente "qualsiasi".
Ho utilizzato (per prova) una stilo non ricaricabile (1,5 volt) nuova: come detto la luce candela è troppo fioca e per me al limite della sufficienza (pur avendo usato cavi adatti), usare una cyclon al piombo (2 volt) per un modello 3d di medie dimensioni sarebbe controproducente.
Come dice IK2DUR la soluzione è rappresentata dai diodi con voltaggio iniziale fornito da una litio 2S, sufficientemente leggera.
Però vorrei capire il significato del "punto di intervento": si intende, forse, che, a interruttore acceso, la corrente arriva alla candela solo quando lo stich motore ha raggiunto una determinata posizione o che altro?
E, in ogni caso, come posso impostare "il punto di intervento" (agendo con il trim, non mi basta ovviamente).
Grazie per l'aiuto che mi date, resta però il fatto che l'avvertenza di cui sopra e le modalità di "regolazione del punto di intervento" andrebbero chiarite dallo stesso costruttore o rivenditore
Be che la tensione di ingresso è uguale a quella di uscita (anhe se non specificato) è implicita al tipo di prodotto,è uno switch e non un regolatore di tensione,equivale ne piu' e ne meno ad un semplice interruttore meccanico...
pollovolante non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 luglio 09, 10:16   #7 (permalink)  Top
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L'avatar di Marco m&m
 
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CUT
-decido di acquistare in primis l'accendicandela che si avvale di una batteria dedicata (per ovvi motivi di sicurezza), si tratta del glow 4LP della Microsens acquistato dallo stesso fornitore.
Dopo una mattinata intera di madonne, lo strumento miracolosamente funziona e ne riconosco i vantaggi a fronte di un aumento di peso tutto sommato modesto per un modello che passa i 5 kg.
Tuttavia noto un consumo eccessivo della batteria dedicata (3 celle nimh 2700 mha, quando le istruzioni suggeriscono 2-3 celle 700 mha per circa 1,5 ore di volo): dopo 5 voli (1,25 ore di volo) ho una capacità residua di 600 mha, pur avendo tarata l'accensione della candela sotto la metà dello stick motore e con incandescenza sufficiente per lo start (tenere presente che, dopo l'avvio del motore, l'intensità di corrente fornita diminuisce e quindi, a motore caldo, il consumo dovrebbe essere molto basso).
5 voli mi bastano, tuttavia il consumo effettivo di corrente è lontano da quello dichiarato

CUT
Come tu sai bene io uso proprio le glow 4LP su 3 dei miei modelli (Adrenaline 120 eYs 110,Yak 54 e Ys160, Synergy 140 3D e Ys160) In tutti uso una cella lipo da 1200mAh ed è più che adeguata per un'oretta di volo. Non ricordo quanto ricarico (ultimamente volo pochissimo e quasi esclusivamente col Sukhoi 50cc) ma direi che siamo su valori non superiori a 700/800mAh. Mi viene da pensare che il problema stia nelle (da me) odiate ni-mh che reputo pessime in confronto alle lipo.
Per il resto mi dispiace delle tue traversie ma io e i miei amici che hanno montato la centralina Microsens proprio dopo averla vista in azione a me, non abbiamo mai avuto il minimo problema. Io a mia volta me ne sono dotato avendola vista sui vecchi modelli a scoppio da F3A di Selva.
L'altra non la conosco ma temo che le funzioni della microsens non le abbia nessun altra (tensione di mantenimento invece che di accensione, automatismo di attivazione/disattivazione e programmazione software).
__________________
Ciao da Marco m&m

"Non e' mai troppo tardi per avere un'infanzia felice!"
Marco m&m non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 luglio 09, 10:37   #8 (permalink)  Top
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L'avatar di gattodistrada
 
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Residenza: Bergamo
Messaggi: 14.911
Invia un messaggio via MSN a gattodistrada
Switch elettronico da 6A.
Utile per l’accensione della candela glow a bordo del modello o per l’accensione di impianti di luci. Funzionamento con voltaggio in entrata da 1,2 a 12 V e assorbimento massimo di 6 A. Trim e led per la regolazione del punto di intervento.


Toio permettimi alcune considerazioni...

se c'e scritto utilizzo ON-Off appare chiaro che non e regolabile...
se c'e scritto regolazione del punto di intervento, appare chiaro che si sta parlando del punto di intervento ovvero da dove inizio a commutare on-off.

con questo non voglio ledere la tua intelligenza, ma forse hai letto di fretta avendo in mente quello che volevi fare tu.. e hai confuso le informazioni.. (succede anche a me)

questo tipo di interruttore lo costruisco anche io (ancora non e' in lista nel mio soto) e funziona proprio nello stesso identico modo.

il voltaggio in entrata da dal minimo permesso dal mosfet, ad un massimo permesso dal mosfet.. mi pare 60V.. dovrei rileggermi le caratteristiche del mosfet, con una corrente di 15 ampere, e 60A di picco..
con il microtrim si regola il punto di intervento ovvero posizioni lo stick o il trim nella posizione dalla quale vuoi che il circuito intervenga, e regoli il microtrim finche il led non si spegne o accende.. da quel momento in poi se con lo stick scendi il led si accendera ed anche il caroco colelgato all'interruttore, se invece lo stick sale oltre la soglia impostata il led ed il carico non saranno alimentati, v'e anche uno semplicissimo ponticello con funzione di reverse.

appena avremo un po di tempo ne studieremo uno che oltre a fare quato descritto prima avrà anche un trim per regolare il Voltaggio in uscita, proprio per sfruttare le celle lipo che ha un voltaggio troppo elevato.
il principale problema di questo sistema e il calore perche la differenza di Volt purtroppo viene smaltita in calore.. a meno di usare degli switching..
che non scladano affatto anche a carichi elevati, solo che i costi lievitano..
__________________
Ciaooo da Fiorello.


https://www.facebook.com/fiorello.goletto

ad essere bravi piloti si arriva per gradi,se salti le tappe... trovi le talpe...
gattodistrada non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 luglio 09, 10:52   #9 (permalink)  Top
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L'avatar di aisalord
 
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[cut]
- dopo quest'ultima disavventura,decido di provare lo jeti SP 6 (Jonathan) che però è uno switch elettronico (on-off) con possibilità di regolazione dell'intensità di corrente con apposito trim.
Lo strumento non è accompagnato da nessuna istruzione, leggo però sul sito Jonathan che accetta voltaggi da 1,2 (una cella tradizionale) a 10 volt.
Quello switch lo utilizzo anch'io su un modello e lo trovo adatto allo scopo per cui è stato progettato. Lo alimento con una batteria da 1,2v da 3800 ma, (non formato stilo ma mezza torcia) lo colleghi ad un canale libero della ricevente ed imposti la miscelazione con il canale del gas. Io l'ho regolato in modo che stacchi l'alimentazione poco sotto la metà dello stick. Se leggi la descrizione sul sito, è adatto anche per alimentare luci ed altri carichi, quindi è normale che con una lipo 2s la candela abbia dato forfait.
Per quanto riguarda la luce fioca della candela, forse o è quest'ultima ad essere arrivata al capolinea (hai provato con una nuova?) oppure è la batteria a non riuscire a fornire la corrente necessaria ad alimentarla. Comunque puoi fare una prova: se riesci a mettere il modello in moto con lo stick al minimo (dunque intensità massima), il tutto funziona a dovere.
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Vecchio 23 luglio 09, 13:15   #10 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da gattodistrada Visualizza messaggio
Switch elettronico da 6A.
Utile per l’accensione della candela glow a bordo del modello o per l’accensione di impianti di luci. Funzionamento con voltaggio in entrata da 1,2 a 12 V e assorbimento massimo di 6 A. Trim e led per la regolazione del punto di intervento.


Toio permettimi alcune considerazioni...

se c'e scritto utilizzo ON-Off appare chiaro che non e regolabile...
se c'e scritto regolazione del punto di intervento, appare chiaro che si sta parlando del punto di intervento ovvero da dove inizio a commutare on-off.

con questo non voglio ledere la tua intelligenza, ma forse hai letto di fretta avendo in mente quello che volevi fare tu.. e hai confuso le informazioni.. (succede anche a me)

questo tipo di interruttore lo costruisco anche io (ancora non e' in lista nel mio soto) e funziona proprio nello stesso identico modo.

il voltaggio in entrata da dal minimo permesso dal mosfet, ad un massimo permesso dal mosfet.. mi pare 60V.. dovrei rileggermi le caratteristiche del mosfet, con una corrente di 15 ampere, e 60A di picco..
con il microtrim si regola il punto di intervento ovvero posizioni lo stick o il trim nella posizione dalla quale vuoi che il circuito intervenga, e regoli il microtrim finche il led non si spegne o accende.. da quel momento in poi se con lo stick scendi il led si accendera ed anche il caroco colelgato all'interruttore, se invece lo stick sale oltre la soglia impostata il led ed il carico non saranno alimentati, v'e anche uno semplicissimo ponticello con funzione di reverse.

appena avremo un po di tempo ne studieremo uno che oltre a fare quato descritto prima avrà anche un trim per regolare il Voltaggio in uscita, proprio per sfruttare le celle lipo che ha un voltaggio troppo elevato.
il principale problema di questo sistema e il calore perche la differenza di Volt purtroppo viene smaltita in calore.. a meno di usare degli switching..
che non scladano affatto anche a carichi elevati, solo che i costi lievitano..

Ti permetto di fare tutte le considerazioni che vuoi e di ledere pure la mia intelligenza, figurati....

Posso capire che un semplice "interruttore" non si sogni di regolare la tensione ma la programmazione del punto di intervento non può essere lasciata all'intuito dell'acquirente.
In sostanza mi stai dicendo:

1- inserisco (con una Y) la presa dell'interruttore nel canale motore della ricevente (o in un canale ausiliario mixato al 100%, ma un canale non proporzionale come quello del carrello è ugualmente valido?)

2- accendo tx e rx

3- dispongo lo stick motore sul minimo (o poco più)

4- agisco sul microtrim fino a quando il led (e quindi la candela) non si spegne

E' così?

Grazie
toio!! non è collegato   Rispondi citando
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