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Vecchio 23 aprile 10, 16:41   #1541 (permalink)  Top
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ero tentato da questo prima di contibuare con il galaxy...

che dite per 99 sterline
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Vecchio 23 aprile 10, 17:54   #1542 (permalink)  Top
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Guarda, ne ho tirati fuori altri 2 prendendoli a caso dalle custodie che ho, con relative risonanze.

Allegato 148155

Putroppo non ti so spiegare perchè mi ritrovo con tali collettori, forse ho avuto sfortuna e lì ho acquistati proprio io, o forse lì hanno fatti appositamente per me.
max dove si trova colui che fa questi collettori appositamente per te????
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Fortunato colui che può con ala vigorosa
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( C. Baudelaire )
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Vecchio 23 aprile 10, 18:01   #1543 (permalink)  Top
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ciao Massimo visto che tu sei esperto di motori, marmitte e molto altro vorrei chiederti una cosa, io ho lo splendido motore che vedi in foto, acquistato qui sul forum che dovrei abbinare, per il Galaxy, alla marmitta a risonanza che ho preso da un amico del campo, allora io ho due problemi, come vedi dalla foto sul collettore non vi è presa di pressione, quindi domanda debbo acquistarla ed allogiarla, se si dove e quale? secondo problema, il collettore è dello stesso diametro dell'imbocco della risonanza quindi non scorre all'interno pertanto credo sia difficile accordarla, cosa debbo fare cambiare collettore, cambiare risonanza o provare a utilizzarlo con la sola giunzione del raccordo in silicone? Ti ringrazio per le competenti risposte che mi darai, ciao
ciao Mario in attesa di Max provo a riportarti la mia esperienza, per pigrizia sulla mia ventola non avevo tagliato il collettore a misura ma l'avevo lasciato inserito nella risonanza per qualche cm, morale della favola con le vibrazioni la marmitta mi si è aperta per lungo; quindi taglia a misura il collettore e mettici un bel manicotto in silicone in modo che abbiano la possibilità di vibrare senza interferire uno sull'altra.
Per la storia di dove mettere la presa di pressione a me Valentino negli anni che furono consigliò di metterla nel punto di massima espansione dello scarico per averla costante ma lì il metallo è sottile e si scassa facilmente sul collettore invece sembra faccia lo stesso servizio e sta avvitata su più "ciccia".
My two cents
ci si vede al campo!!!
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mb339a non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 aprile 10, 18:07   #1544 (permalink)  Top
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ciao Mario in attesa di Max provo a riportarti la mia esperienza, per pigrizia sulla mia ventola non avevo tagliato il collettore a misura ma l'avevo lasciato inserito nella risonanza per qualche cm, morale della favola con le vibrazioni la marmitta mi si è aperta per lungo; quindi taglia a misura il collettore e mettici un bel manicotto in silicone in modo che abbiano la possibilità di vibrare senza interferire uno sull'altra.
Per la storia di dove mettere la presa di pressione a me Valentino negli anni che furono consigliò di metterla nel punto di massima espansione dello scarico per averla costante ma lì il metallo è sottile e si scassa facilmente sul collettore invece sembra faccia lo stesso servizio e sta avvitata su più "ciccia".
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Ciao Maxi, quindi tu dici di non inserirla una dentro l'altra, deve essere il manicotto a tenerle vicine una volta trovata la distanza giusta, ma per trovarla come faccio? Come l'allungo o l'accorcio? Forse nel raccordo di silicone?
Per la presa di pressione pensavo anch'io di metterla sul collettore, ma la debbo comprare perchè non c'e l'ho.
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Vecchio 23 aprile 10, 18:46   #1545 (permalink)  Top
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Guarda, ne ho tirati fuori altri 2 prendendoli a caso dalle custodie che ho, con relative risonanze.

Allegato 148155

Putroppo non ti so spiegare perchè mi ritrovo con tali collettori, forse ho avuto sfortuna e lì ho acquistati proprio io, o forse lì hanno fatti appositamente per me.
Potrei girarti la stessa risposta, con insulso sarcasmo, ma ritengo più probabile pensare che siano intervenuti degli aggiornamenti nella produzione.
Questo materiale è uscito dai cancelli della fabbrica circa 30 giorni addietro; ad onor del vero ne avrei anche un'altra, identica alle precedenti, ma è installata su un modello e non desidero fare altro lavoro per uno sterile battibecco.
L'argomento per quanto mi riguarda è esaurito.
Ciao
Renzo
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Un bel tacer non fù mai scritto....
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Vecchio 23 aprile 10, 20:26   #1546 (permalink)  Top
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Gasp!...battibecchi a parte, ma che razza di arsenale avete voi li? Non è che lo avete provocato voi il buco nell'ozono qualche anno fa, con i vari Rossi a manetta?

X Mario: anche in passato, quando collettore e tratto iniziale della risonanza avevano lo stesso diametro, si usavano dei manicotti di raccordo abbastanza lunghi (ca. 6-8 cm max) da poter fare un pò di aggiustamento della pipa. Il sistema era quello a cui accennavo a prof.capo: si iniziava con il collettore lungo e lo si "affettava" un po' alla volta a passi di 5mm o giù di li, rilevando i risultati di volta in volta. Non appena si superava il punto ottimale (nessun incremento ulteriore di giri e punto di inizio dell'intonata che si sposta più avanti) si ritornava alla misura precedende, il tutto sempre usando un raccordo generalmente di silicone ma c'erano anche dei manicotti d'alluminio con o-ring interno che adempievano alla stessa funzione.

Io ho attualmente trovato per motori e risonanze attorno al .45 - .51 dei manicotti colorati di silicone che presentano all'esterno anche i solchi per le fascette di serraggio: 2 da una parte e 1 sola dall'altra (dove si prevede di far scorrere l'elemento ), ci sono poi i raccordi di teflon (bianchi - opalescenti di aspetto quasi rigido) che si usano con le apposite fascette d'acciao auto-stringenti.

Adesso però voglio rimettermi all'esperienza degli altri per quanto riguarda la lunghezza definitiva. Questo perchè ho sempre sentito che, una volta trovata la lunghezza giusta sul modello a terra, bisogna ALLUNGARE leggermente la pipa per mettere il sistema in ordine di volo.

La logica - come già detto qui - vorrebbe il contrario: ad aumento di giri dell'elica in volo rispetto a terra dovrebbe corrispondere un ACCORCIAMENTO della pipa ma da più fonti mi è stato detto il contrario. Ho letto da qualche parte che ciò è dovuto al fatto che i fronti d'onda sonori che si formano all'interno della pipa subiscono una dilatazione per via del rapido avanzamento della sorgente sonora (effetto Doppler) e pertanto la frequenza che si rileva all'interno dello scarico risulterebbe un po' più bassa di ciò che è a terra, nonostante l'aumento di giri.

Ora, non è assolutamente mia intenzione sollevare un vespaio , riporto semplicemente quello che mi è stato spiegato; da parte mia, non posso nè confermare, nè smentire in quanto, essendo piuttosto cane come pilota , ho sempre preferito i silenziatori a barilotto sui modelli, lasciando agli altri più esperti di me gestire il "gradino" che si crea nell'erogazione quando entra in azione la risonanza. Tuttavia un chiarimento in questo senso mi farebbe piacere e penso forse non solo a me.

Grazie e saluti!
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Vecchio 23 aprile 10, 20:47   #1547 (permalink)  Top
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Gasp!...battibecchi a parte, ma che razza di arsenale avete voi li? Non è che lo avete provocato voi il buco nell'ozono qualche anno fa, con i vari Rossi a manetta?

X Mario: anche in passato, quando collettore e tratto iniziale della risonanza avevano lo stesso diametro, si usavano dei manicotti di raccordo abbastanza lunghi (ca. 6-8 cm max) da poter fare un pò di aggiustamento della pipa. Il sistema era quello a cui accennavo a prof.capo: si iniziava con il collettore lungo e lo si "affettava" un po' alla volta a passi di 5mm o giù di li, rilevando i risultati di volta in volta. Non appena si superava il punto ottimale (nessun incremento ulteriore di giri e punto di inizio dell'intonata che si sposta più avanti) si ritornava alla misura precedende, il tutto sempre usando un raccordo generalmente di silicone ma c'erano anche dei manicotti d'alluminio con o-ring interno che adempievano alla stessa funzione.
Io ho attualmente trovato per motori e risonanze attorno al .45 - .51 dei manicotti colorati di silicone che presentano all'esterno anche i solchi per le fascette di serraggio: 2 da una parte e 1 sola dall'altra (dove si prevede di far scorrere l'elemento ), ci sono poi i raccordi di teflon (bianchi - opalescenti di aspetto quasi rigido) che si usano con le apposite fascette d'acciao auto-stringenti.

Adesso però voglio rimettermi all'esperienza degli altri per quanto riguarda la lunghezza definitiva. Questo perchè ho sempre sentito che, una volta trovata la lunghezza giusta sul modello a terra, bisogna ALLUNGARE leggermente la pipa per mettere il sistema in ordine di volo.

La logica - come già detto qui - vorrebbe il contrario: ad aumento di giri dell'elica in volo rispetto a terra dovrebbe corrispondere un ACCORCIAMENTO della pipa ma da più fonti mi è stato detto il contrario. Ho letto da qualche parte che ciò è dovuto al fatto che i fronti d'onda sonori che si formano all'interno della pipa subiscono una dilatazione per via del rapido avanzamento della sorgente sonora (effetto Doppler) e pertanto la frequenza che si rileva all'interno dello scarico risulterebbe un po' più bassa di ciò che è a terra, nonostante l'aumento di giri.

Ora, non è assolutamente mia intenzione sollevare un vespaio , riporto semplicemente quello che mi è stato spiegato; da parte mia, non posso nè confermare, nè smentire in quanto, essendo piuttosto cane come pilota , ho sempre preferito i silenziatori a barilotto sui modelli, lasciando agli altri più esperti di me gestire il "gradino" che si crea nell'erogazione quando entra in azione la risonanza. Tuttavia un chiarimento in questo senso mi farebbe piacere e penso forse non solo a me.

Grazie e saluti!
Ringrazio l'ingegnere per la risposta però non comprendo proprio perchè usare un metodo così approssimativo come il solo avvicinamento delle due parti anzichè fare in modo di far scorrere uno all'interno dell'altro che mi pare "a naso" anche più semplice, comunque se così debba essere così sarà quindi mi adeguerò ad adottare la soluzione suggeritomi, grazie.
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Vecchio 23 aprile 10, 21:01   #1548 (permalink)  Top
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Ringrazio l'ingegnere per la risposta però non comprendo proprio perchè usare un metodo così approssimativo come il solo avvicinamento delle due parti anzichè fare in modo di far scorrere uno all'interno dell'altro che mi pare "a naso" anche più semplice, comunque se così debba essere così sarà quindi mi adeguerò ad adottare la soluzione suggeritomi, grazie.
In effetti, se il sistema prevede lo scorrimento dei due elementi uno dentro l'altro, io personalmente lo trovo molto più pratico ed immediato, se non in casi estremi, dove la porzione superflua di collettore possa rappresentare un peso proibitivo.

Ho anche chiesto ad amici che frequentano la Rossi, se avere un pezzo abbastanza lungo di collettore che rientra nel cono divergente dell'espansione possa costituire una turbativa al sistema di risonanza ma mi è stato risposto negativamente, per cui, a mio modesto parere, come dici tu, mi sembra che la cosa possa costituire solo un vantaggio ( eventuali vibrazioni a parte ).

Saluti!
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Vecchio 23 aprile 10, 21:05   #1549 (permalink)  Top
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X Mario: anche in passato, quando collettore e tratto iniziale della risonanza avevano lo stesso diametro, si usavano dei manicotti di raccordo abbastanza lunghi (ca. 6-8 cm max) da poter fare un pò di aggiustamento della pipa. Il sistema era quello a cui accennavo a prof.capo: si iniziava con il collettore lungo e lo si "affettava" un po' alla volta a passi di 5mm o giù di li, rilevando i risultati di volta in volta. Non appena si superava il punto ottimale (nessun incremento ulteriore di giri e punto di inizio dell'intonata che si sposta più avanti) si ritornava alla misura precedende, il tutto sempre usando un raccordo generalmente di silicone ma c'erano anche dei manicotti d'alluminio con o-ring interno che adempievano alla stessa funzione.

Io ho attualmente trovato per motori e risonanze attorno al .45 - .51 dei manicotti colorati di silicone che presentano all'esterno anche i solchi per le fascette di serraggio: 2 da una parte e 1 sola dall'altra (dove si prevede di far scorrere l'elemento ), ci sono poi i raccordi di teflon (bianchi - opalescenti di aspetto quasi rigido) che si usano con le apposite fascette d'acciao auto-stringenti.

Adesso però voglio rimettermi all'esperienza degli altri per quanto riguarda la lunghezza definitiva. Questo perchè ho sempre sentito che, una volta trovata la lunghezza giusta sul modello a terra, bisogna ALLUNGARE leggermente la pipa per mettere il sistema in ordine di volo.

La logica - come già detto qui - vorrebbe il contrario: ad aumento di giri dell'elica in volo rispetto a terra dovrebbe corrispondere un ACCORCIAMENTO della pipa ma da più fonti mi è stato detto il contrario. Ho letto da qualche parte che ciò è dovuto al fatto che i fronti d'onda sonori che si formano all'interno della pipa subiscono una dilatazione per via del rapido avanzamento della sorgente sonora (effetto Doppler) e pertanto la frequenza che si rileva all'interno dello scarico risulterebbe un po' più bassa di ciò che è a terra, nonostante l'aumento di giri.

Ora, non è assolutamente mia intenzione sollevare un vespaio , riporto semplicemente quello che mi è stato spiegato; da parte mia, non posso nè confermare, nè smentire in quanto, essendo piuttosto cane come pilota , ho sempre preferito i silenziatori a barilotto sui modelli, lasciando agli altri più esperti di me gestire il "gradino" che si crea nell'erogazione quando entra in azione la risonanza. Tuttavia un chiarimento in questo senso mi farebbe piacere e penso forse non solo a me.

Grazie e saluti!
Torno a chiedere, dove si trovano questi raccordi più lunghi in teflon? sarebbe utile tenerne qualcuno per emergenza (cos'è il teflon? non ricordo; mi dice mia moglie che è l'antiaderente delle padelle!!!!!!!!)
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Vecchio 23 aprile 10, 21:19   #1550 (permalink)  Top
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Torno a chiedere, dove si trovano questi raccordi più lunghi in teflon? sarebbe utile tenerne qualcuno per emergenza (cos'è il teflon? non ricordo; mi dice mia moglie che è l'antiaderente delle padelle!!!!!!!!)
Qui c'è qualche prodotto per fare i raccordi, cose simili le ho trovate in vari negozi in Piemonte, tra cui raccordi decisamente più lunghi di teflon di quelli che si vedono qui. Nella pagina precedente ci sono le fascette che dicevo.

Modellismo, aeromodellismo, elimodellismo, automodellismo dinamico elettrico a scoppio a turbina = Jonathan.it

Comunque è vero: il Teflon, oltre che essere impiegato come nastro in idraulica al posto della canapa e in numerosissime altre applicazioni come anche gli ingranaggi dei nostri servi, viene impiegato ormai da anni come strato anti-aderente per le padelle di alluminio!

Saluti!
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