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Vecchio 02 marzo 08, 21:42   #31 (permalink)  Top
Gran Decapo
 
L'avatar di Ehstìkatzi
 
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sbavo....resta sempre il fatto che il sito non sita.....toccherà telefonargli?
lascia perdere il sito.
Telefona.
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Vecchio 02 marzo 08, 22:10   #32 (permalink)  Top
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L'avatar di porcu69
 
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lascia perdere il sito.
Telefona.

pensa come sono ridotto....l'idea di telefonare e non cliccare mi mette l'ansia.
bada te come cambiano le abitudini!
comunque ora mi accatto il nr e domani lo chiamo, così l'insulto pure per il sito
__________________
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Vecchio 03 marzo 08, 00:44   #33 (permalink)  Top
Cesare de Robertis
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Scusate l’intromissione.
Ecoo, bravo... hai detto bene!
 
Vecchio 03 marzo 08, 00:55   #34 (permalink)  Top
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L'avatar di andreis
 
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Ha già tutto.
Si certo, se l'ha fatto volare....

Beppe,
Sono io che ho un Electron a cui vorrei da tempo sostituire la fuso con una un po' più lunga, per non dover per forza mettere un motore da 350g tipo Keller anteguerra per i quali venne costruita in origine.
Anzi, il muso la mio Electron, a suo tempo venne già allungato di circa 3-4cm (dovrei misurarla per dirlo con esattezza..), proprio per poter montare motori di classe 600 rid, o tipo Hacker B50 rid, e simili, diciamo dui 200g mot+rid, ed ovviamente per evitare di metterci oltre 16 celle suc-C per centrarlo un po' + avanti del BU.....
Inoltre Marco già da qualche tempo (un paio d'anni... ) mi disse che "presto arriverà una fuso + lunga e meglio utilizzabile con le moderne elettrificazioni....."
Certo, che se poi la stesa nuova fuso può essere fatta sia elettrico che aliante "puro"...., sarebbe ancora meglio !

Ciao,
Antonio.
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Vecchio 03 marzo 08, 00:57   #35 (permalink)  Top
Cesare de Robertis
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L'attuale record di velocità per i veleggiatori elettrici, omologato dalla FAI nel 2007, appartiene al tedesco David Dzida con 361 km/h. E' evidente quindi che la velocità raggiunta dal Firebird è irrisoria, con buona pace dei paracadutisti ai quali il paracadute ha detto: "Non so se mi spiego..."
 
Vecchio 03 marzo 08, 01:45   #36 (permalink)  Top
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L'avatar di blinking
 
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in affondatona a motore spento e con vento dietro ,ovviamente,ha fatto registrare 236 km/h.
Il primo modello era invece il PushyCat,sempre di X-model e qui hanno registrato 254 km/h,sempre in affondata con motore a palla e vento dietro.
ma i motori erano spenti o al massimo? credo ci sia un errore di battitura in uno dei due casi...
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quota, velocità, idee: averne sempre almeno due
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Vecchio 03 marzo 08, 03:35   #37 (permalink)  Top
Depron
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non ricordo esattamente quale sia il record di velocità stabilito con aliante dai fratelli Sitar almeno 20 anni fa,ma ricordo che era superiore ai 300 km/h.......record omologato dalla Federazione Aeromodellistica Internazionale......ottenuto come media di 2 passaggi in orizzontale eseguiti entro un intervallo di ........tot.........minuti.
Un paracadutista non è il massimo in fatto di Cr,sicuramente un modello ha dei valori inferiori.
Un chicco di grandine dovrebbe avere un Cr inferiore a quello del paracadutista e quindi raggiungere velocità superiori.
La natura ha delle leggi ferree,forse è meglio dire che sono la meccanica e la dinamica a governare questi fenomeni.
Un solido che cade da altezza H raggiunge,in assenza di resistenze di qualsiasi tipo,una velocità finale pari a 2*g*H^1/2 ( radice di 2gH ).
L'energia potenziale di un corpo ad altezza H nel caso precedente si trasforma interamente in energia cinetica,se è presente una resistenza ( nel caso nostro ) quella dell'aria,l'energia cinetica finale è uguale a quella iniziale diminuita del lavoro ( energia) dissipato dalle forze di attrito.
La resistenza ( una forza) è proporzionale al Cr ( coefficiente di resistenza) alla sezione del corpo perpendicolare al moto ed al quadrato della velocità.
Se vuoi aggiungere qualcosa sono qui a disposizione per ascoltarti.
Bravo nell’enunciare la teoria Galileiana riguardo la caduta dei gravi, però in aeronautica è più utile rifarsi alle teorie di Aristotele.

Forse dimentichi che la Legge dell’accelerazione gravitazionale chiede una situazione di totale assenza di resistenze fluidodinamiche, quindi essa è molto parzialmente applicabile nelle condizioni gravitazionali e atmosferiche a cui qui facciamo riferimento.
Nell’atmosfera terrestre il moto di un qualsiasi corpo lasciato libero di cadere verso il suolo è costantemente frenato nella corsa verso il basso, ossia nella progressiva accelerazione, da una forza di natura aerodinamica definita “resistenza”, la cui intensità è si direttamente proporzionale alla velocità ma non in modo lineare, bensì a sviluppo esplosivo.
Quindi accade che quando un qualsiasi oggetto cade verso il suolo ha inizialmente un moto uniformemente accelerato secondo legge di gravità (9,8 m/s*), però ad un certo punto la sua resistenza aerodinamica diventa tale da impedirne un ulteriore aumento della velocità, ed ecco, dunque, che quest’ultima si stabilizza ad un dato valore, definito “velocità limite (o di regime) in caduta libera”, ed il moto diviene uniforme (velocità costante).
Tutti i corpi, chi più e chi meno, sono destinati a tale fenomenologia, anche le frecce da arco.
Quanto sopra detto spiega anche il perché del limite di massima velocità raggiungibile da un aereo a motore, limite che emerge sempre quando l’intensità della trazione (elica o reattore che sia) eguaglia l’intensità della resistenza.
Quindi anche il più penetrante degli alianti mai potrà raggiungere le velocità da te postate, salvo che esso non venga spinto da un fortissimo vento in coda.

Ciao……….Depron

Ultima modifica di Depron : 03 marzo 08 alle ore 03:39
 
Vecchio 03 marzo 08, 03:36   #38 (permalink)  Top
Depron
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Originalmente inviato da Cesare de Robertis Visualizza messaggio
L'attuale record di velocità per i veleggiatori elettrici, omologato dalla FAI nel 2007, appartiene al tedesco David Dzida con 361 km/h. E' evidente quindi che la velocità raggiunta dal Firebird è irrisoria, con buona pace dei paracadutisti ai quali il paracadute ha detto: "Non so se mi spiego..."
Se così fosse,
rimango dispiaciuto per i tanti amici aeromodellisti che spendono fior di quattrini per dotare i loro modelli di motori, eliche o turbine sempre più raffinati e potenti al fine di raggiungere elevate velocità sportive, quando poi un inerte alianti è capace di raggiungere 361 Km/h solo soffiato dal vento e attratto dal suo stesso peso.
Però rimango molto perplesso se un editore del settore ci invita a credere a tanto solo su base di una cosiddetta “omologazione” senza fornirci un’adeguata cronaca tecnica credibile e semmai discutibile.
Oltretutto con il termine “omologazione”, che Lei cita, si vuole intendere un Atto che conferma la coerenza meccanica, elettrica e funzionale di un congegno rispetto a un dettato normativo improntato soprattutto sulla sicurezza all’uso di quel congegno.
Quindi mi chiedo perché mai la FAI avrebbe dovuto porre un Atto di “omologazione” ad una velocità ?
O forse Lei hai commesso un errore semantico del termine ?


Scusandomi con Lei per la nuova intromissione, pongo Saluti……… Depron
 
Vecchio 03 marzo 08, 06:13   #39 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Depron Visualizza messaggio
Bravo nell’enunciare la teoria Galileiana riguardo la caduta dei gravi, però in aeronautica è più utile rifarsi alle teorie di Aristotele.

Forse dimentichi che la Legge dell’accelerazione gravitazionale chiede una situazione di totale assenza di resistenze fluidodinamiche, quindi essa è molto parzialmente applicabile nelle condizioni gravitazionali e atmosferiche a cui qui facciamo riferimento.
Nell’atmosfera terrestre il moto di un qualsiasi corpo lasciato libero di cadere verso il suolo è costantemente frenato nella corsa verso il basso, ossia nella progressiva accelerazione, da una forza di natura aerodinamica definita “resistenza”, la cui intensità è si direttamente proporzionale alla velocità ma non in modo lineare, bensì a sviluppo esplosivo.
Quindi accade che quando un qualsiasi oggetto cade verso il suolo ha inizialmente un moto uniformemente accelerato secondo legge di gravità (9,8 m/s*), però ad un certo punto la sua resistenza aerodinamica diventa tale da impedirne un ulteriore aumento della velocità, ed ecco, dunque, che quest’ultima si stabilizza ad un dato valore, definito “velocità limite (o di regime) in caduta libera”, ed il moto diviene uniforme (velocità costante).
Tutti i corpi, chi più e chi meno, sono destinati a tale fenomenologia, anche le frecce da arco.
Quanto sopra detto spiega anche il perché del limite di massima velocità raggiungibile da un aereo a motore, limite che emerge sempre quando l’intensità della trazione (elica o reattore che sia) eguaglia l’intensità della resistenza.
Quindi anche il più penetrante degli alianti mai potrà raggiungere le velocità da te postate, salvo che esso non venga spinto da un fortissimo vento in coda.

Ciao……….Depron
Do not feed the troll....
Vabbè, proviamo a spiegare. Allora, la resistenza aerodinamica dipende fondamentalmente dal quadrato della velocità e dal coefficiente di forma, oltre che dalla densità dell'aria. Per cui, prendiamo il nostro aliantino ed il paracadutista, entrambi in picchiata verticale. Supponiamo per semplicità che il coefficiente di forma possa essere assimilato alla sezione trasversale. Chiunque può notare come la sezione trasversale del paracadutista (tralasciando tutti gli indumenti che svolazzano al vento) sia molto maggiore di quella di un modello di pari apertura (2 metri di aa.). Di conseguenza, entrambi raggiungeranno la velocità di caduta terminale (equilibrio tra il campo gravitazionale e le forze d'attrito), ma il paracadutista molto prima che l'aliante.
Allo stesso modo, l'elica in moto genera trazione solo fino ad una certa velocità, se spingiamo il modello oltre otteniamo solo un incremento di resistenza dovuto al disco dell'elica (ad es. quando si scende in atterraggio con il motore al minimo si ha un effetto frenata, ed anche in F3A penso che si utilizzi una tecnica simile per rendere costante la velocità nei tratti in picchiata).
Discorso diverso per le turbine, in quanto come funzionamento assomigliano molto di più ad un aliante. Non hanno l'elica, per cui il limite di velocità è dato solo dalla spinta fornita (vel max quando spinta ed attrito si eguagliano).
Il vento in coda poi c'entra solo se misuriamo la velocità rispetto ad un sistema di riferimento fissato a terra, altrimenti la velocità indicata (per usare un termine aeronautico) è molto maggiore con il vento a favore che con il vento in coda.
Se vuoi documentarti ulteriormente su cosa può fare un discreto venticello...

Dynamic Soaring - RC Groups
The Worlds Fastest Dynamic Soaring Gliders, and their Pilots - RC Groups

Il record di velocità in DS è pari a 313 MIGLIA/ora, ben superiore alla velocità di tanti modelli a scoppio e turbina. Poi si può discutere dell'affidabilità degli strumenti di misura, ma l'ordine di grandezza di certe prestazioni è un fatto, basta vedere alcuni video presenti nei link che ho postato

La forza impressa al modello dall'eventuale motore è solo una piccola parte dell'equazione del volo, è questo ciò di cui in tanti non si rendono conto.

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Se così fosse,
rimango dispiaciuto per i tanti amici aeromodellisti che spendono fior di quattrini per dotare i loro modelli di motori, eliche o turbine sempre più raffinati e potenti al fine di raggiungere elevate velocità sportive, quando poi un inerte alianti è capace di raggiungere 361 Km/h solo soffiato dal vento e attratto dal suo stesso peso.
Però rimango molto perplesso se un editore del settore ci invita a credere a tanto solo su base di una cosiddetta “omologazione” senza fornirci un’adeguata cronaca tecnica credibile e semmai discutibile.
Oltretutto con il termine “omologazione”, che Lei cita, si vuole intendere un Atto che conferma la coerenza meccanica, elettrica e funzionale di un congegno rispetto a un dettato normativo improntato soprattutto sulla sicurezza all’uso di quel congegno.
Quindi mi chiedo perché mai la FAI avrebbe dovuto porre un Atto di “omologazione” ad una velocità ?
O forse Lei hai commesso un errore semantico del termine ?


Scusandomi con Lei per la nuova intromissione, pongo Saluti……… Depron
Quando si parla di omologazione di un record, significa che la prova è stata compiuta secondo regole e condizioni ambientali ben definite in precedenza, non c'entra una cippa con il marchio CE o cose simili. Mai visto un meeting di atletica?
__________________
gratta, gratta, la termichina
FAI 15920
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Vecchio 03 marzo 08, 07:43   #40 (permalink)  Top
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rimango dispiaciuto per i tanti amici aeromodellisti che spendono fior di quattrini per dotare i loro modelli di motori, eliche o turbine sempre più raffinati e potenti al fine di raggiungere elevate velocità sportive, quando poi un inerte alianti è capace di raggiungere 361 Km/h solo soffiato dal vento e attratto dal suo stesso peso.
Però rimango molto perplesso se un editore del settore ci invita a credere a tanto solo su base di una cosiddetta “omologazione” senza fornirci un’adeguata cronaca tecnica credibile e semmai discutibile.
Oltretutto con il termine “omologazione”, che Lei cita, si vuole intendere un Atto che conferma la coerenza meccanica, elettrica e funzionale di un congegno rispetto a un dettato normativo improntato soprattutto sulla sicurezza all’uso di quel congegno.
Quindi mi chiedo perché mai la FAI avrebbe dovuto porre un Atto di “omologazione” ad una velocità ?
O forse Lei hai commesso un errore semantico del termine ?


Scusandomi con Lei per la nuova intromissione, pongo Saluti……… Depron

Mi permetta di citare un grande filosofo, il nostro "Simone 76":

"Ma va a caghèr!"
 
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