31 marzo 20, 23:30 | #81 (permalink) Top | |
User Data registr.: 19-06-2010 Residenza: Faicchio (BN)
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__________________ L'ingegnere sa quello che fa e fa quello che sa Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere | |
31 marzo 20, 23:45 | #82 (permalink) Top | ||
User Data registr.: 10-05-2011
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ora questo potrebbe ancora andar bene su un pignone con 24 denti... su un pignone da 22-23 o 25 se esiste o altro più piccolo da chissa quanti denti (esempio sui servi micro, ecc) mettiamo che in fabbrica hanno centrato perfettamente a zero l'ingranaggi con la squadretta, ma se a me serve un servo montato in un certo modo o la squadretta girata a 90° a 180° o a 45° rispetto a come è stata centrata in fabbrica, non mi ritroverei più una squadretta a "squadro" è per questo che servono i subtrim ma anche per collegare due servi con Y come hai fatto notare...
__________________ La passione, è tutto... senza, c'è il vuoto... | ||
31 marzo 20, 23:57 | #83 (permalink) Top |
User Data registr.: 29-06-2006
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Ho giusto 4 servi digitali identici mai usati domani, provo a collegarli sotto lo stesso canale collegati con un paio di Y (sperando che l'impulso dell'RX non si sieda). Devo ammettere che è una prova che non ho mai fatto al banco.. Vi faro sapere…. Comunque mi sono chiesto anch'io del perché di questo sistematico errore di ZERO… Vedrò di fare una statistica con i servi che ho nella scatola e vedere quale deve essere il valore dell'impulso per avere lo ZERO. Non penso che in fabbrica sia così complicato tarare il trimm di controreazione per avere una posizione a 0°. Poi con i digitali potrebbero farlo in automatico con una specie di autocalibrazione, poco più che un gioco da ragazzi… Stessa domanda circa la mancanza di protezione in caso di stallo i nuovi digitali resistono pochi secondi prima di fondere.. Inserire un controllo per limitare la corrente ad un valore che non porti alla autodistruzione del servo? Solo alcune marche iniziano ad inserire la partenza soft ?!?! e una certa protezione… Ma vi garantisco che i componenti che servono sono già a bordo, basterebbe solo riscrivere il firmware di controllo… Mah… Enrico |
01 aprile 20, 00:21 | #84 (permalink) Top |
User Data registr.: 26-12-2008 Residenza: PORDENONE
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Ma dico io ,a questo punto non sarebbe più logico evitare il millerighe finale con un alberino leggermente zigrinato quel tanto che basta per dare più grip e costruire squadrette senza innesto a millerighe ma liscio con il serraggio a collare elastico come quelli che già ci sono (solo che sono muniti di millerighe), poi unificando il diametro del finale verrebbe meno anche il problema compatibilità fra marche diverse. Non so se mi sono spiegato bene ,in questo link c'è un esempio che però non lo trovo adatto ai nostri impieghi. https://www.aliexpress.com/item/4000...archweb201603_
__________________ PER FARSI DEI NEMICI NON E' NECESSARIO DICHIARARE GUERRA. BASTA DIRE QUELLO CHE SI PENSA (Martin Luther King) |
01 aprile 20, 00:36 | #85 (permalink) Top | |
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__________________ Se è vero che il denaro parla, l'unica cosa che gli ho sentito dire è «addio» (dal film Analisi di un delitto) | |
01 aprile 20, 01:00 | #86 (permalink) Top | |
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Qui ci sono un paio di spunti interessanti Citazione:
marco | |
01 aprile 20, 01:38 | #87 (permalink) Top | |
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Personalmente preferisco una bella vite che attraversa la squadretta e entra nell'albero del servo, magari con un poco di frena filetti. Sono interessanti quelle squadrette, ma se la vite molla di ¼ di giro sei morto, soprattutto se rinvio utilizza un uniball che per forza di cose lavora disassato e applica una certa torsione sulla squadretta facilitando lo sfilamenfo. Con la vite sopra di giri ne deve fare molti prima che la squadretta possa uscire. Enrico Ultima modifica di enrico58 : 01 aprile 20 alle ore 01:42 | |
01 aprile 20, 05:27 | #88 (permalink) Top | |
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il segnale PWM in ingresso e' convertito in una tensione, questo si fa in maniera abbastanza banale, il potenziometro e' parte di un partitore resistivo, anch'esso restituisce una tensione. I due valori di tensione entrano in un comparatore che in uscita dara' un valore che determina in che direzione si deve pilotare il motore. Questa parte e' uguale sia per servi digitali che analogici. Il controllo e' diretto senza retroazione e il controllo di isteresi e stabilita' dipende solo dalla dead band del servo. Un servo digitale differisce solo per il modo di pilotaggio del motore, ha diversi vantaggi primo fra tutti quello per cui la coppia massima e' sempre disponibile, anche per spostamenti richiesi molto piccoli. Per contro consumera' piu' corrente. Rarissimamente ci sono dei microcontrollori (e solo nei servi programmabili molto costosi, tipo quelli con motore brushless), il piu' delle volte e' una banalissima macchinetta a stati implementata in HW. Supponendo che l'ultimo ingranaggio sia da stampo (cioe' se la posizione relativa della spline e del foro sagomato che si ancora sul potenziometro non puo' cambiare), in teoria se dovessimo sostituire gli ingranaggi del servo lo "zero" rispetto alla squadretta non cambia. Dunque, eventuali differenze tra servo e servo dello stesso modello dipenderanno solo dalle tolleranza del potenziometro e del circuito analogico di controllo. Se la zigrinatura dell'ingranaggio fosse invece ricavata a macchina allora anche la tolleranza dell'ingranaggio (ma sempre e solo l'ultimo ingranaggio) entrerebbe in gioco. Come siano fatti questi ingranaggi francamente lo ignoro. marco | |
01 aprile 20, 13:07 | #89 (permalink) Top | |
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lascio perdere
__________________ Se è vero che il denaro parla, l'unica cosa che gli ho sentito dire è «addio» (dal film Analisi di un delitto) | |
01 aprile 20, 16:13 | #90 (permalink) Top |
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Mi permetto alcune note… il circuito del controllo di un servocomando rc e' aperto, non c'e' alcuna retroazione. La retroazione c'è per forza tant'è vero che se cerco si forzare la posizione della squadretta questa viene riposizionata nella giusta posizione appena lascio. Senza retroazione sono le CNC amatoriali nelle quali la posizione viene inviata indicando il numero di step, ma se per qualsiasi motivo qualche step va perso nessuno se ne accorge se non l'operatore ... il segnale PWM in ingresso e' convertito in una tensione, questo si fa in maniera abbastanza banale, il potenziometro e' parte di un partitore resistivo, anch'esso restituisce una tensione. I due valori di tensione entrano in un comparatore che in uscita dara' un valore che determina in che direzione si deve pilotare il motore. Questo era vero nei vecchi servi analogici, attualmente nei digitali la tensione generata dal potenziometro viene elaborata digitalmente e poi confrontata con la lettura della lunghezza dell'impulso poi si pilota in PWM i mosfet di potenza del motore e qua ti do ragione che questo permette la massima coppia. Non escludo che esistano delle soluzioni miste come dici tu ma non ha senso perché con un micro da 8 pin e 4 mosfet fai tutto con estrema precisione compreso il decidere la dead band e in quelli più sofisticati la limitazione della potenza e il resto delle utility che tanto ci piacciono. Ho dei servi acquistati in HK oltre 6 anni fa che invece del potenziometro hanno un encoder ad effetto di Hall 10Kg 0.12mS a circa 30$ Non apro tutti i servi che mi capitano tra le mani ma di sicuramente lo faccio quando acquisto nuovi servi mai usati prima.. Questa parte e' uguale sia per servi digitali che analogici. Il controllo e' diretto senza retroazione e il controllo di isteresi e stabilita' dipende solo dalla dead band del servo. Un servo digitale differisce solo per il modo di pilotaggio del motore, ha diversi vantaggi primo fra tutti quello per cui la coppia massima e' sempre disponibile, anche per spostamenti richiesi molto piccoli. Per contro consumera' piu' corrente. Rarissimamente ci sono dei microcontrollori (e solo nei servi programmabili molto costosi, tipo quelli con motore brushless), il piu' delle volte e' una banalissima macchinetta a stati implementata in HW. Vero in parte, vedi sopra... Supponendo che l'ultimo ingranaggio sia da stampo (cioe' se la posizione relativa della spline e del foro sagomato che si ancora sul potenziometro non puo' cambiare), in teoria se dovessimo sostituire gli ingranaggi del servo lo "zero" rispetto alla squadretta non cambia. Dunque, eventuali differenze tra servo e servo dello stesso modello dipenderanno solo dalle tolleranza del potenziometro e del circuito analogico di controllo. Se la zigrinatura dell'ingranaggio fosse invece ricavata a macchina allora anche la tolleranza dell'ingranaggio (ma sempre e solo l'ultimo ingranaggio) entrerebbe in gioco. Come siano fatti questi ingranaggi francamente lo ignoro. Qui torniamo al discorso della calibrazione, che deve essere fatta spostando la posizione del potenziometro, di solito tenuto in posizione da 2 viti che una volta allentate ti permettono di ruotare il potenziometro nella sua sede che se lo deve fare il cinesino alla fine del montaggio non ha senso, considerate che se va bene vengono controllati se funzionano 1 su 100 se non peggio, e mettere un operario a tarare manualmente lo ZERO per il cinese non ha senso, meglio che l'aeromodellista si sbatti ad azzerarlo con il sub trimm. Questo ovviamente con il solo spirito di confrontarsi, come già detto non apro tutti i servocomandi che sono sul mercato e potrei sbagliarmi e in tal caso chiedo venia e sono pronto a imparare... Enrico |
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