adrenaline

[Marco m&m]

Originalmente inviato da nortrop

@Marco, onestamente non so se confermarti quanto scrivi... a naso(e sono ben dotato....hahaha!) la differenza prendendole entrambe in mano......ahhahahh...........sembra parecchia di più! boh!......Certo il costo (min. 40€)é altino!!!
CUT

Io ho fatto la prova con una bilancia elettronica per vernice da carrozziere. L'originale di Limbox pesa solo 25gr in meno di quella del mio Yak54 Rcs. Le dimensioni sono identiche tanto che andrebbe perfetta. L'unica cosa che posso dire che certamente la RCS non ha lesinato e probabilmente sono stati dalla parte del sicuro senza alleggerirla troppo (tanto che le versioni successiva alla mia l'hanno in lega di alluminio.

[Marco m&m]

Originalmente inviato da toio!!

Vero che la marmitta non aumenta le prestazioni dello yamada ma lo rende decisamente più pastoso e ne attutisce il rumore.
Avendone montata una in carbonio sul 140 sport dopo aver utilizzato questo motore con il silenziatore in dotazione posso confermarti quanto sopra.
Per il 110 ti consiglierei quindi:


Se non si leggono i link, trovi il tutto da mobby.

Chiaro che il peso aumenta, in questo caso almeno il carrello in carbonio diventerebbe una necessità (quasi) imprescindibile.

La Yamada sconsiglia l'uso del barillotto (stile 110) sul 140/160 o almeno lo sconsiglia per i Limited e i Dingo. Credo che questo sia dovuto al limitato volume della stessa. Non ho motivo di dubitare che sia come dici tu con il 140 Sport ma ti riporto la mia esperienza... Ho 2 Ys160Dz, in uno ho l'hatori e nell'altro la Slimline tipo pitts. I motori fanno gli stessi idencici giri e il funzionamento mi pare assolutamente identico anche come coppia e risposta. D'altra parte in un 4t non vedo perchè non dovrebbe essere così... a meno di uno scarico sottodimensionato che "strozzi" il motore come potrebbe essere nel caso del 140 con barilotto originale.


Ridadisco che, a mio avviso, andare a modificare quel modello per montargli la pipa è solo una perdita di tempo che da benefici scarsissimi, se non addirittura nulli.

[toio!!]

Sul 140 sport ho montato una pipa in carbonio (leggera come una piuma) fatta a posta per lo yamada 140/160/170, con il suo collettore, pagandola un capitale da Central Hobbies:

Carbon Fiber Mufflers and Tuned Pipes for Pattern Planes

Exhaust, Muffler, Tune Pipes for Radio Control Pattern Planes

ma ho speso bene i miei quattrini.
Il motore ha una progressività, una pastosità di funzionamento e una silenziosità (qualcuno, quando volo, lo confonde con l'elettrico, tutto dire...) assolutamente eccezionali: insomma quel "gracchiare" violento del motore è scomparso, senza nessuna perdita di potenza (i giri sono gli stessi).


Ora è vero che il silenziatore hatori non ha nulla in comune con quella pipa in carbonio: segnalo tuttavia a Tacoluca che di questa pipa è disponibile anche la misura per il 110 (sempre con il suo collettore originale),e che quindi, volendo il "massimo", si troverebbe ad avere gli stessi benefici che ho evidenziato nei confronti del 140

[tacoluca]

Originalmente inviato da toio!!

Sul 140 sport ho montato una pipa in carbonio (leggera come una piuma) fatta a posta per lo yamada 140/160/170, con il suo collettore, pagandola un capitale da Central Hobbies:

Carbon Fiber Mufflers and Tuned Pipes for Pattern Planes

Exhaust, Muffler, Tune Pipes for Radio Control Pattern Planes

ma ho speso bene i miei quattrini.
Il motore ha una progressività, una pastosità di funzionamento e una silenziosità (qualcuno, quando volo, lo confonde con l'elettrico, tutto dire...) assolutamente eccezionali: insomma quel "gracchiare" violento del motore è scomparso, senza nessuna perdita di potenza (i giri sono gli stessi).


Ora è vero che il silenziatore hatori non ha nulla in comune con quella pipa in carbonio: segnalo tuttavia a Tacoluca che di questa pipa è disponibile anche la misura per il 110 (sempre con il suo collettore originale),e che quindi, volendo il "massimo", si troverebbe ad avere gli stessi benefici che ho evidenziato nei confronti del 140

Guarda proprio ieri sera ho finito di sistemare il motore sul modello e ho visto che con un collettore a 90° uguale a quello originale la marmitta sta da dio.
Quindi credo che usero' quella originale poi vedremo.
Ho installato i carrello in carbonio preso da Carbon copy e devo dire che ci sta quasi da dio, l'unico neo è il fatto che sborda un po' ai lati di 5/6 mm, se no per il resto è ok.
Per quanto riguarda il serbatoio io sarei propenso a installarci un 500cc voi che dite?
ciao e grazie

[moonwalkerfj]

Originalmente inviato da tacoluca

.
Ho installato i carrello in carbonio preso da Carbon copy ciao e grazie

Quale carrello hai scelto?
Grazie
Simone

[tacoluca]

Originalmente inviato da moonwalkerfj

Quale carrello hai scelto?
Grazie
Simone

il modello che ho preso è il CCU14 scale 90-120
ciao ciao

[Marco m&m]

Originalmente inviato da tacoluca

Guarda proprio ieri sera ho finito di sistemare il motore sul modello e ho visto che con un collettore a 90° uguale a quello originale la marmitta sta da dio.
Quindi credo che usero' quella originale poi vedremo.
Ho installato i carrello in carbonio preso da Carbon copy e devo dire che ci sta quasi da dio, l'unico neo è il fatto che sborda un po' ai lati di 5/6 mm, se no per il resto è ok.
Per quanto riguarda il serbatoio io sarei propenso a installarci un 500cc voi che dite?
ciao e grazie

Io col 110Ys ho il serbatoio da 500cc ma è un pelino troppo grande. L'ideale sarebbe un 400 ma siccome per i motori Yamada con l'alimentazione a pressione (63, 110, 140sport e limited) uso esclusivamente i serbatoi della Kavan che non fa il 400cc, o monto quello da 350cc che mi consentirebbe circa 7 minuti di autonomia (ma atterrando praticamente e secco) oppure il mio da 500cc che dopo 7 minuti ne ha ancora quei 150cc circa. Ho optato per il 500 perchè io ho la capottina fissata con i magneti (e una vite in nilon per sicurezza) e quindi la tengo aperta mentre faccio miscela. Questo mi consente di non riempire al 100% il serbatoio per evitare di portarmi in volo peso inutile.

[tacoluca]

Originalmente inviato da Marco m&m

Io col 110Ys ho il serbatoio da 500cc ma è un pelino troppo grande. L'ideale sarebbe un 400 ma siccome per i motori Yamada con l'alimentazione a pressione (63, 110, 140sport e limited) uso esclusivamente i serbatoi della Kavan che non fa il 400cc, o monto quello da 350cc che mi consentirebbe circa 7 minuti di autonomia (ma atterrando praticamente e secco) oppure il mio da 500cc che dopo 7 minuti ne ha ancora quei 150cc circa. Ho optato per il 500 perchè io ho la capottina fissata con i magneti (e una vite in nilon per sicurezza) e quindi la tengo aperta mentre faccio miscela. Questo mi consente di non riempire al 100% il serbatoio per evitare di portarmi in volo peso inutile.

ok, grazie marco.

[martele]

Originalmente inviato da nortrop

Ragazzi, sabato sono andato a trovare l'amico Fabio a Terni. Dopo la mia esperienza diretta , volevo vedere lo stesso modello più leggero e costruito con dovizia di particolari. Debbo dire che sono rimasto impressionato dalla qualità e cura utilizzata per la costruzione, superlativa nella fattispecie.
Come già detto il modello d per se non eccelle affatto in dotazione e costruzione, inoltre molti aspetti di factory, sono assolutamente deprecabili. ES.Consiglio a tutti quelli che lo hanno ancora in scatola, di verificare il portabionetta. In due parole..."Fa schifo!"così come la cappottina!
A parte ciò, sono stati utilizzati tutti elementi per il risparmio di peso: baionetta, carrello, basetta servi profondità e direzionale in carbonio. Squadrette in vetronite e sopratutto un unico servo per il cabra picchia, alloggiato in fuso accanto al "rudder" con il sistema Pull-pull(alta scuola).
Il motore, YS 110 FZS con pipa Hatori magicamente nascosta dentro la Fuso. peso dichiarato 4200gr.
Ho fatto parecchie foto che pubblicherò solo se riuscirò a trascinare nella discussione l'amico in questione, che sta leggendo!!!
Per il resto si é volato, con una giornata di forte vento, al limite del proibitivo. Il modello conferma le sue qualità di mezzo. Uno stile di volo direi..."Fifty-Fifty"! Da spettattore direi volo sincero, pulito, non critico, e sopratutto .....bello!....Bello! ....Bello! Il modello in volo é "REGALE" e la forma di quella cappottina dire é da.......(CENSURED!)! Insomma.....un degno suddito di sua maesta..."The Queen"!!!....Fico!

Mo me tocca scrive du righe.
Saluto tutti, in particolare nortrop che conosco personalmente e che piu’ volte ha tentato di coinvolg ermi in questa discussione.
Sono diverse le cose che leggo e che non mi convincono, ma queste sono figlie della tendenza modellistica di questi ultimi anni, cioè l’acquisto di modelli ARF dove basta avvitare servi e motore per poi correre al campo di volo.
Io non la vedo proprio così, a me piace costruire, creare, disegnare e realizzare cose fatte da me per poi godere nel vederle in volo, proprio questo mi ha permesso di mantenere intatta la passione in questo hobby tramandatomi da mio padre e che coltivo da quando facevo le elementari.
Per me ogni lavoro che facciamo di nostro pugno va valorizzato e apprezzato, se possibile in futuro migliorato, solo questo ci permetterà di aumentare la nostra cultura aereomodellistica, ma nulla di tutto questo può essere definito una inutile perdita di tempo.
Sulla base di questi principi e vista la scadente qualità del kit in questione perché non impegnarsi per renderlo più professionale e gradevole ai nostri occhi?
Buona parte degli accessori li avevo già, carrello, carene ruote e base servi in carbonio (recuperate da un purtroppo defunto synergy) e ho acquistato una stupenda baionetta in carbonio calibrato (pesa 1/3 dell’originale).
Assemblando inizialmente il modello senza incollare niente ho subito capito che sarebbe stato impossibile rispettare il c.g. consigliato, da qui la decisione di unire le parti mobili dei pianetti e usare un solo servo in fuso, inclinato di 90° per garantire un perfetto allineamento dei cavetti.
La cappottina si presta a più soluzioni, io ho costruito un telaio con listelli di balsa 8x8 e con 2 perni in carbonio davanti e uno sgancio a molla nella parte posteriore ottenendo così un rapido e pratico lavoro senza vedere una vite.
All’interno della naca motore ho realizzato una piccola battuta in legno, 4 piccoli perni in carbonio mi garantiscono un perfetto allineamento e con tre viti si blocca il tutto.
Fate attenzione all’ordinata dove va fissato il motore, da un lato la colla è in eccesso ma dalla parte opposta non c’è niente, io ho rinforzato legando il tutto con rowing di carbonio.
Il rumore di uno yamada con il barilotto originale mi ha sempre fatto rabbrividire e visto che possedevo già due pipe hatori ho deciso di montarne una all’interno della fuso, costruendo un tunnel in vtr con 2 strati di tessuto da 110gr. e usando come stampo un tubo in pvc (1 ora di lavoro e pochi gr. di peso) si mantengono cosi intatte la delicate linee del modello e il rumore del ys fz110s diventa musica per le mie orecchie.
Motore che come in diversi altri modelli che ho (e ho avuto) ho fissato senza l’utilizzo di nessun banco ammortizzato (altri 95 gr. risparmiati) e senza nessuna vibrazione della struttura con le parti mobili che stanno ferme come se fosse un modello elettrico.
Per il fissaggio delle ali ho copiato il sistema usato da Silvestri nei suoi Funtana chi non lo conosce?
Questo continuo spulciare grammi mi ha permesso di stare in o.v. a 4,2kg.
Il c.g. a 15,5 cm. mi sembra dai primi voli fatti un ottimo compromesso tra il volato e 3d, e di sicuro il tempo da me speso è stato ampiamente ripagato.
Con la speranza di essere stato di aiuto vi saluto, ciao da Fabio.

[tacoluca]

Originalmente inviato da martele

Mo me tocca scrive du righe.
Saluto tutti, in particolare nortrop che conosco personalmente e che piu’ volte ha tentato di coinvolg ermi in questa discussione.
Sono diverse le cose che leggo e che non mi convincono, ma queste sono figlie della tendenza modellistica di questi ultimi anni, cioè l’acquisto di modelli ARF dove basta avvitare servi e motore per poi correre al campo di volo.
Io non la vedo proprio così, a me piace costruire, creare, disegnare e realizzare cose fatte da me per poi godere nel vederle in volo, proprio questo mi ha permesso di mantenere intatta la passione in questo hobby tramandatomi da mio padre e che coltivo da quando facevo le elementari.
Per me ogni lavoro che facciamo di nostro pugno va valorizzato e apprezzato, se possibile in futuro migliorato, solo questo ci permetterà di aumentare la nostra cultura aereomodellistica, ma nulla di tutto questo può essere definito una inutile perdita di tempo.
Sulla base di questi principi e vista la scadente qualità del kit in questione perché non impegnarsi per renderlo più professionale e gradevole ai nostri occhi?
Buona parte degli accessori li avevo già, carrello, carene ruote e base servi in carbonio (recuperate da un purtroppo defunto synergy) e ho acquistato una stupenda baionetta in carbonio calibrato (pesa 1/3 dell’originale).
Assemblando inizialmente il modello senza incollare niente ho subito capito che sarebbe stato impossibile rispettare il c.g. consigliato, da qui la decisione di unire le parti mobili dei pianetti e usare un solo servo in fuso, inclinato di 90° per garantire un perfetto allineamento dei cavetti.
La cappottina si presta a più soluzioni, io ho costruito un telaio con listelli di balsa 8x8 e con 2 perni in carbonio davanti e uno sgancio a molla nella parte posteriore ottenendo così un rapido e pratico lavoro senza vedere una vite.
All’interno della naca motore ho realizzato una piccola battuta in legno, 4 piccoli perni in carbonio mi garantiscono un perfetto allineamento e con tre viti si blocca il tutto.
Fate attenzione all’ordinata dove va fissato il motore, da un lato la colla è in eccesso ma dalla parte opposta non c’è niente, io ho rinforzato legando il tutto con rowing di carbonio.
Il rumore di uno yamada con il barilotto originale mi ha sempre fatto rabbrividire e visto che possedevo già due pipe hatori ho deciso di montarne una all’interno della fuso, costruendo un tunnel in vtr con 2 strati di tessuto da 110gr. e usando come stampo un tubo in pvc (1 ora di lavoro e pochi gr. di peso) si mantengono cosi intatte la delicate linee del modello e il rumore del ys fz110s diventa musica per le mie orecchie.
Motore che come in diversi altri modelli che ho (e ho avuto) ho fissato senza l’utilizzo di nessun banco ammortizzato (altri 95 gr. risparmiati) e senza nessuna vibrazione della struttura con le parti mobili che stanno ferme come se fosse un modello elettrico.
Per il fissaggio delle ali ho copiato il sistema usato da Silvestri nei suoi Funtana chi non lo conosce?
Questo continuo spulciare grammi mi ha permesso di stare in o.v. a 4,2kg.
Il c.g. a 15,5 cm. mi sembra dai primi voli fatti un ottimo compromesso tra il volato e 3d, e di sicuro il tempo da me speso è stato ampiamente ripagato.
Con la speranza di essere stato di aiuto vi saluto, ciao da Fabio.

Se non ti dispiace ci puoi dire dove hai preso la baionetta in carbon, e la misura giusta della stessa.
grazie