Funtana x 100 Hangar come è possibile?

[rela51]

Ho ordinato a lindinger un Funtana x 100 e dopo 6 giorni il modello era nelle mie mani al costo di 269 euro senza spese di spedizioni contro i 340 euro ..che viene venduto in Italia più le spesedi spedizione . Mi domando come è possibile una cosa del genere e più ci penso più mi convinco che siamo come aereomodellisti in balia di una massa di ladri.Vorrei sapere se le mie cosiderazioni sono sbagliate o se anche altri la pensano come mè .

[toio!!]

Dovremmo pensarla tutti allo stesso modo, e cioè che acquistare da noi vuol dire:

- non essere (colpevolmente) informati sui prezzi della concorrenza

- menare il torrone con la scusa della "garanzia" o del "mio negoziante di fiducia"

- oppure, peggio ancora, rifarsi ad un patetico patriottismo ("io compro italiano"....)

[merengue]

.. se l'avessi preso in usa avresti risparmiato ulteriori 100 euro,questo a conferma del discorso di cui sopra

[kira1]

Mi auguro solamente che i negozianti italiani se ne stiano rendendo conto e che a loro volta si facciano un esame di coscienza!

[dodo18]

io non so i fatti come stanno..però non darei colpa ai negozianti, magari possono centrare...o magari no. nel senso che tra tasse, spedizioni, guadagni non ci stanno dentro neanche loro...le tasse e bollette magari negli altri paesi sono più basse e possono fare prezzi più bassi, e se i negozianti italiani vogliono guadagnare come i negozi esteri devono alzare i prezzi...spero di non aver detto una fesseria...
ciao

[toio!!]

Originalmente inviato da dodo18

io non so i fatti come stanno..però non darei colpa ai negozianti, magari possono centrare...o magari no. nel senso che tra tasse, spedizioni, guadagni non ci stanno dentro neanche loro...le tasse e bollette magari negli altri paesi sono più basse e possono fare prezzi più bassi, e se i negozianti italiani vogliono guadagnare come i negozi esteri devono alzare i prezzi...spero di non aver detto una fesseria...
ciao

No, caro dodo...
I negozianti esteri europei (non tutti) possono beneficiare di qualche punto in meno di pressione fiscale (ma non è così, ad esempio, per l'Austria, il paese dell'esempio portato da rela51...) ma qui parliamo di differenze troppo sensibili per essere spiegate con queste motivazioni.
La realtà è semplice:

- da una parte la maggior parte degli esercenti italiani, essendo di minuscole dimensioni, non è in grado o non si attiva per acquistare direttamente nei paesi di produzione (Cina e far east in generale, dove si possono spuntare prezzi decisamente interessanti ma per quantitativi di un certo rilievo, ovviamente) e deve quindi rivolgersi agli importatori/distributori (Safalero è un esempio per tutti)

- dall'altra il negoziante italiano, in generale, applica dei ricarichi molto più elevati di altri perchè fa affidamento sulla disinformazione e sull'ingenuità dell'acquirente (il servizio, la fiducia, la garanzia e tutte le palle che volete) e anche perchè non può contare su volumi di vendita significativi.




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[Marco m&m]

Ragazzi... non è sempre facile fare in conti intasca agli altri... e forse nemmeno corretto.
Se fosse come dite i negozianti italiani sarebbero tutti multimilionari mentre invece per uno che guadagna ce ne sono 3 che chiudono o diversificano l'attività.
Trovo poco piacevole sputare sempre addosso alla gente che lavora (bene o male che sia) senza essere bene addentro alle cose. Avete mai avuto un'attività commerciale /artigiana... se si, sapete bene che non è facile...
Basta comprare dove conviene... non c'è mica bisogno sempre di aggiungere "Commerciani Italiani Ladri" tutte le volte...

[toio!!]

Non penso ti sia riferito alle mie osservazioni (non sputo addosso a nessuno), se così fosse ribadisco quello che ho scritto.
Se all'estero i prezzi sono NOTEVOLMENTE inferiori e stante le condizioni fiscali (almeno in Europa) non segnatamente dissimili, delle due l'una:

- o gli altri sono più bravi (acquisti in pool, fonti di approvvigionamento più redditizie, ricarichi più bassi in funzione di volumi di vendita più elevati, ecc.)

- o i nostri confidano esclusivamente sull'inesperienza e ingenuità dei clienti.

Se dovessi esprimermi a favore di una delle due alternative, propenderei per la prima ma c'è del vero anche nella seconda

[dodo18]

ho capito...resta il fatto che sono ancora incapace di esprimere un mio giudizio...perchè do ragione sia a te (toio) che a marco....

[Marco m&m]

Originalmente inviato da toio!!

Non penso ti sia riferito alle mie osservazioni (non sputo addosso a nessuno), se così fosse ribadisco quello che ho scritto.
Se all'estero i prezzi sono NOTEVOLMENTE inferiori e stante le condizioni fiscali (almeno in Europa) non segnatamente dissimili, delle due l'una:

- o gli altri sono più bravi (acquisti in pool, fonti di approvvigionamento più redditizie, ricarichi più bassi in funzione di volumi di vendita più elevati, ecc.)

- o i nostri confidano esclusivamente sull'inesperienza e ingenuità dei clienti.

Se dovessi esprimermi a favore di una delle due alternative, propenderei per la prima ma c'è del vero anche nella seconda

Non era riferito a te ma in generale. Oltre alla pressione fiscale ci sono spese di gestione ma sopratutto un diverso tipo di mercato e diffusione dell'aeromodellismo.