Maxi modelli: ne vale veramente la pena?

[francolvr]

Originalmente inviato da giobass

Cercherò di spiegarmi......visto che parli di "spirito e di bellezza! Ti invito a guardare il mio Avatar.....vedi un vecchio biplano su uno sfodo di un bel tramonto rosso ? Ebbene....se senti un "brividino ".....allora hai capito...e sei sintonizzato.... altrimenti mi dispiace per te!!.Ciao .GIORGIO

Che dire.....

amo quest'uomo!

[azzurrino93]

marco concordo pienamente con te!!!!!!!!!!!!!!
ciao aldo

[mecmax1976]

Originalmente inviato da francolvr

Che dire.....

amo quest'uomo!

se vuoi te lo presento, sperando che tu cambi idea!(sarebbe uno spettacolo deprimente!!!!)

[giobass]

Originalmente inviato da mecmax1976

se vuoi te lo presento, sperando che tu cambi idea!(sarebbe uno spettacolo deprimente!!!!)

Hai toppato clamorosamente!! Se c'è una persona che ha imparato a conoscermi molto bene questo è Franco .....e non è un caso che dopo CICLOPICHE LITIGATE...siamo DIVENTATI INDOSSOLUBILMENTE AMICI!! GIORGIO

[francolvr]

[zio frank]

Ciao a tutti, ho la fortuna di possedere un superextra da 3,10 m della composite e di aver volato con modelli 3d di tutte le taglie, dal metro in su. Non mi addentro in disquisizioni tecniche, già ampiamente e saggiamente trattate, ma vi voglio solo trasmettere il puro aspetto emotivo che si prova nel pilotare una bestia da 17 kg. E' assolutamente vero che il maxi fa le stesse cose che fanno i modelli da un metro, la differenza è "come " le fa. Una semplice blender diventa pura poesia quando inizia la vite piatta rovescia, scende lento e maestoso e sembra senza peso. Quando lo metti in hovering o in t.r. le reazioni sono piu lente per le inerzie differenti, così è più facile anticiparlo e tenerlo fermo. Quando lo fai avvicinare in harrier ti segue docile e mansueto, facendo diminuire moltissimo la tremarella che inevitabilmente si prova per la paura di romperlo, diventando stato confusionale nel volo di collaudo, che è sempre meglio effettuare con qualcuno di fianco. Dopo un pò di voli si prende confidenza, tanto che il panico scompare, sostituito dal puro godimento del pilotaggio di una macchina sincera, certamente più facile di un piccoletto nervoso. L'unico momento in cui si risente un pò di batticuore è l'atterraggio, perchè fa sempre un certo effetto vedere avvicinarsi il bestione, anche se poi atterra come una foglia su tre punti.
Tutto questo ripaga della fatica di portarlo su e giù dalla cantina e di adattare la macchina spostando ogni volta i sedili dei bambini, oltre ad avere il carrello di coda che accende la radio ad ogni frenata. Ma quando si va al campo con l'extrone ci si accorge che è una giornata speciale, e il brividino che si sente nel montarlo è solo un anticipo delle scosse di adrenalina che si avranno di lì a poco, quando il ruggito del DA 150 ti emoziona e ti incute rispetto.

[batt...man]

Originalmente inviato da zio frank

Ciao a tutti, ho la fortuna di possedere un superextra da 3,10 m della composite e di aver volato con modelli 3d di tutte le taglie, dal metro in su. Non mi addentro in disquisizioni tecniche, già ampiamente e saggiamente trattate, ma vi voglio solo trasmettere il puro aspetto emotivo che si prova nel pilotare una bestia da 17 kg. E' assolutamente vero che il maxi fa le stesse cose che fanno i modelli da un metro, la differenza è "come " le fa. Una semplice blender diventa pura poesia quando inizia la vite piatta rovescia, scende lento e maestoso e sembra senza peso. Quando lo metti in hovering o in t.r. le reazioni sono piu lente per le inerzie differenti, così è più facile anticiparlo e tenerlo fermo. Quando lo fai avvicinare in harrier ti segue docile e mansueto, facendo diminuire moltissimo la tremarella che inevitabilmente si prova per la paura di romperlo, diventando stato confusionale nel volo di collaudo, che è sempre meglio effettuare con qualcuno di fianco. Dopo un pò di voli si prende confidenza, tanto che il panico scompare, sostituito dal puro godimento del pilotaggio di una macchina sincera, certamente più facile di un piccoletto nervoso. L'unico momento in cui si risente un pò di batticuore è l'atterraggio, perchè fa sempre un certo effetto vedere avvicinarsi il bestione, anche se poi atterra come una foglia su tre punti.
Tutto questo ripaga della fatica di portarlo su e giù dalla cantina e di adattare la macchina spostando ogni volta i sedili dei bambini, oltre ad avere il carrello di coda che accende la radio ad ogni frenata. Ma quando si va al campo con l'extrone ci si accorge che è una giornata speciale, e il brividino che si sente nel montarlo è solo un anticipo delle scosse di adrenalina che si avranno di lì a poco, quando il ruggito del DA 150 ti emoziona e ti incute rispetto.

Caspita zio,
mi hai fatto immaginare tutto quello che hai detto come se avessi letto un libro in cui il suo autore racconta le sue emozioni.

Bravo!

[petru28]

Originalmente inviato da zio frank

Ciao a tutti, ho la fortuna di possedere un superextra da 3,10 m della composite e di aver volato con modelli 3d di tutte le taglie, dal metro in su. Non mi addentro in disquisizioni tecniche, già ampiamente e saggiamente trattate, ma vi voglio solo trasmettere il puro aspetto emotivo che si prova nel pilotare una bestia da 17 kg. E' assolutamente vero che il maxi fa le stesse cose che fanno i modelli da un metro, la differenza è "come " le fa. Una semplice blender diventa pura poesia quando inizia la vite piatta rovescia, scende lento e maestoso e sembra senza peso. Quando lo metti in hovering o in t.r. le reazioni sono piu lente per le inerzie differenti, così è più facile anticiparlo e tenerlo fermo. Quando lo fai avvicinare in harrier ti segue docile e mansueto, facendo diminuire moltissimo la tremarella che inevitabilmente si prova per la paura di romperlo, diventando stato confusionale nel volo di collaudo, che è sempre meglio effettuare con qualcuno di fianco. Dopo un pò di voli si prende confidenza, tanto che il panico scompare, sostituito dal puro godimento del pilotaggio di una macchina sincera, certamente più facile di un piccoletto nervoso. L'unico momento in cui si risente un pò di batticuore è l'atterraggio, perchè fa sempre un certo effetto vedere avvicinarsi il bestione, anche se poi atterra come una foglia su tre punti.
Tutto questo ripaga della fatica di portarlo su e giù dalla cantina e di adattare la macchina spostando ogni volta i sedili dei bambini, oltre ad avere il carrello di coda che accende la radio ad ogni frenata. Ma quando si va al campo con l'extrone ci si accorge che è una giornata speciale, e il brividino che si sente nel montarlo è solo un anticipo delle scosse di adrenalina che si avranno di lì a poco, quando il ruggito del DA 150 ti emoziona e ti incute rispetto.

Bravo Frank, sembra quasi ci abbia letto nei pensieri. Hai detto e raccontato perfettamente tutte le emozioni che tutti i fortunati possessori di maxi vivono in quei momenti!!Nulla da aggiungere dunque,ti quoto...

[Exsocio]

Originalmente inviato da zio frank

Ciao a tutti, ho la fortuna di possedere un superextra da 3,10 m della composite e di aver volato con modelli 3d di tutte le taglie, dal metro in su. Non mi addentro in disquisizioni tecniche, già ampiamente e saggiamente trattate, ma vi voglio solo trasmettere il puro aspetto emotivo che si prova nel pilotare una bestia da 17 kg. E' assolutamente vero che il maxi fa le stesse cose che fanno i modelli da un metro, la differenza è "come " le fa. Una semplice blender diventa pura poesia quando inizia la vite piatta rovescia, scende lento e maestoso e sembra senza peso. Quando lo metti in hovering o in t.r. le reazioni sono piu lente per le inerzie differenti, così è più facile anticiparlo e tenerlo fermo. Quando lo fai avvicinare in harrier ti segue docile e mansueto, facendo diminuire moltissimo la tremarella che inevitabilmente si prova per la paura di romperlo, diventando stato confusionale nel volo di collaudo, che è sempre meglio effettuare con qualcuno di fianco. Dopo un pò di voli si prende confidenza, tanto che il panico scompare, sostituito dal puro godimento del pilotaggio di una macchina sincera, certamente più facile di un piccoletto nervoso. L'unico momento in cui si risente un pò di batticuore è l'atterraggio, perchè fa sempre un certo effetto vedere avvicinarsi il bestione, anche se poi atterra come una foglia su tre punti.
Tutto questo ripaga della fatica di portarlo su e giù dalla cantina e di adattare la macchina spostando ogni volta i sedili dei bambini, oltre ad avere il carrello di coda che accende la radio ad ogni frenata. Ma quando si va al campo con l'extrone ci si accorge che è una giornata speciale, e il brividino che si sente nel montarlo è solo un anticipo delle scosse di adrenalina che si avranno di lì a poco, quando il ruggito del DA 150 ti emoziona e ti incute rispetto.

maaaaaaaaaaa... frank... quello che vola al campo di castellazzo???

[pietrogva]

Fino a qui mi sono tenuto fuori e vi ho seguito a distanza in quanto sono troppo di parte (vedi il mio avatar).
Ma non posso esimermi dal fare i complimenti allo Zio per aver sintetizzato in modo tanto poetico ed emozionale cosa significa pilotare un maxi (e ho detto maxi per cui dai 2,60 in poi).
BRAVO