04 settembre 12, 12:58 | #11 (permalink) Top |
User Data registr.: 03-08-2006 Residenza: TORINO
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| Musica Musica
Mi presento sono colui che ha generato il 2 miniti imposto ed apprezzo le impressioni di ognuno di voi anche perchè non si puo pretendere che a tutti piaccia la stessa cosa. Permettetemi comunque alcune considerazioni personale: da quanto leggo sembra che ci siano dozzine di brani musicali da 2 minuti pronti per essere usati ma sinceramente non ne vedo nessuno in linea, quindi propongo che altre a scrivere si sia un po piu propositivi e si proponga anche qualche cosa di alternativo magari per il prossimo anno, sempre che il prossimo anno ci sia una gara di F6A di campionato italiano. Cordialmente |
04 settembre 12, 13:13 | #12 (permalink) Top |
User Data registr.: 18-12-2011 Residenza: Asti
Messaggi: 228
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Ci tengo a sottolineare che per me ovviamente è solo un fatto di gusti, ma in ogni caso è ottimo che ci sia qualcuno come te che si impegna attivamente per dare un contributo! Ciao!
__________________ Xiny "Se qualcosa può teoricamente succedere, vedrai che, prima o poi, succederà."-Legge di Murphy |
05 settembre 12, 16:10 | #13 (permalink) Top | |
User Data registr.: 14-03-2006 Residenza: Roma
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| Citazione:
Innanzitutto un chiarimento: le mie impressioni sono fortemente influenzate dalla professione (mi occupo della realizzazione tecnica di filmati per la tv, talvolta a contenuto musicale) nonche' da altri interessi (sono un musicista "molto" dilettante nonche' appassionato di HiFi Vintage). Personalmente, fin da ragazzo ho immaginato aerei che "danzavano" al ritmo musicale, ma da quanto ho potuto capire l'acrobazia artistica e' cosa un po' diversa. In questo mi e' stata di grande aiuto mia moglie, che non sa nulla di aeromodellismo ma mi ha fornito l'esempio illuminante del pattinaggio artistico: in esso la musica e' certamente importante, ma e' solo una "base"; in pratica, un pretesto per eseguire le "figure" per le quali ci si e' allenati, raccordate (piu' o meno) armoniosamente tra loro fino a formare il proprio programma. Diversamente, la danza vera e propria (classica e moderna) trae diretta ispirazione dalla musica, per realizzare coreografie originali che diano la perfetta sensazione di simbiosi musica/movimento. Capisco pero' che con un velivolo non sia molto facile...! Scusandomi per la lunga introduzione, arrivo al dunque: innanzitutto mi complimento con l'autore della compilation musicale per la buona volonta' e l'onesta' di "metterci la faccia". Particolarmente apprezzate, poi, le scelte di inserire un pezzo classico (sia pur brevissimo, a mero titolo introduttivo) e di concludere la compilation sfruttando un finale "netto", decisamente piu' efficace di una sfumata lenta. Volutamente non entro nella scelta dei brani (li ricordo: Also sprach Zaratustra (R. Strauss), Profondo rosso (Goblin), Gold on the Ceiling (The Black Keys), Girl gone wild (Madonna) ), in quanto non praticando attivamente la categoria non ho alcun titolo per giudicare se siano adatti o meno al volato. Ero infatti curioso di sentire il parere dei praticanti, che sono gli unici ad avere diritto alll'ultima parola. Mi permetterei solo di dare qualche consiglio basilare, in maniera spero comprensibile: innanzitutto cercare di livellare i brani fra loro, e' pittosto fastidioso sentire notevoli variazioni di volume fra un brano e l'altro. Se poi si scelgono in partenza brani a dinamica non elevatissima (in parole povere con poca differenza fra "piani" e "forti") il prodotto finale ne guadagnera' in intelligibilita', anche perche' credo che la riproduzione sul campo non sia certo affidata a sistemi di diffusione sonora Hi-Fi (lieto di sbagliarmi, nel caso!). Altro sistema, alterare intenzionalmente la dinamica del brano, comprimendola (in modo da"alzare i "piani" e abbassare i "forti", ma li' serve un minimo di pratica. Poi, in linea di massima, evitare se possibile le dissolvenze incrociate troppo lunghe (ad es. fra secondo e terzo brano, a 56" circa). Questo per scongiurare l'effetto "confusione" dato da un'eccessiva "coesistenza" di melodie e ritmi fra loro differenti. Unica eccezione, se i brani hanno lo stesso identico ritmo, cosa gia' piuttosto rara... e in piu' bisogna anche azzeccare il sincrono. (Notare che la cosa riusciva benissimo, "in diretta" ai buoni DJ, che pero' talvolta baravano con la regolazione fine della velocita' del giradischi per rendere i ritmi identici... ) In ultimo, evitare di praticare tagli interni ai brani a meno che il taglio stesso sia veramente inudibile. Per inudibile non intendo "non avvertibile" in quanto, se il brano e' da noi conosciuto, il cervello avvertira' comunque che la sequenza e' diversa da come ce la ricordavamo, come accade in certe pubblicita' che "stringono" il brano per piegarlo ai tempi ridotti. Per taglio inudibile intendo semplicemente fatto "a tempo", senza che "manchi" qualcosa al ritmo o al contrario ci sia l'effetto "rallentamento", come se ci fosse una ripetizione di note o frazioni di esse. In questo modo, se un ipotetico ascoltatore non conoscesse il brano, non sarebbe in grado di capire che c'e' stato un taglio. Solo per fare un esempio e non certo una critica, non credo di aver mai sentito prima il brano dei The Black Keys (ho cercato il titolo dopo, col programmino dell'Iphone), tuttavia gia' al primo ascolto mi e' apparso evidente che c'era un taglio - per la precisione, un fade incrociato - non perfettamente eseguito, circa a 1'12". Certo, tutto dipende dalla sensibilita' individuale: 1 frame televisivo (1/25 di secondo) mancante oppure di troppo lo avvertiamo in pochi e solo in certe condizioni (generalmente con musica molto ritmata), due frames sono avvertibili da chi abbia una certa attitudine musicale, dai tre in su la cosa diventa piu' evidente ad un maggior numero di persone. Con musiche generalmente "quadrate" come pop e rock ci si puo' aiutare risentendo la sequenza un po' di secondi prima del taglio e battendo il ritmo con la mano o il piede, acquisendo la giusta velocita' e mantenendola: se dopo il taglio il nostro battere e' "sfasato" (in anticipo o in ritardo) con quello della musica, vuol dire che il taglio va ritoccato; se il sincrono continua, vuol dire che e' perfetto. Certo e' che parlare di audio per iscritto non e' semplice... un modestissimo consiglio e' di prepararsi per tempo, cercando fra le proprie conoscenze qualcuno che abbia una particolare sensibilita' musicale per farsi dare una mano nella confezione del prodotto. Intendiamoci, non si tratta di assoldare professionisti, ci mancherebbe altro! Faccio un esempio banale: quando si realizzano i loghi per i club di modellismo o per la locandina di una gara generalmente non si cerca il grafico di grido; semplicemente, si prende qualche socio (o suo amico) che sappia ben disegnare e si buttano giu' dei bozzetti. Al proposito anche la FIAM, per realizzare il logo del Campionato Mondiale di Elicotteri, ha indetto un concorsino pubblico con premi poco piu' che simbolici , mica l'ha commissionato ad uno studio pubblicitario! Concludendo, dal momento che si tratta di un campionato ufficiale sarebbe forse il caso che anche la parte tecnica relativa alla musica - pur secondaria rispetto al volato - meritasse un trattamento un pochino piu' di riguardo. Sperando di essere stato minimamente utile, buoni voli a tutti! Andrea | |
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