Gee Bee a reazione!!!!

[staudacher300]

Originalmente inviato da Cesare de Robertis

Pecorari è un bravissimo designer, ma non un progettista. Quel modello è un autentico "problema volante" e non lo dico io, ma un pilota dalle indiscusse capacità come Luca Friggeri che quando lo ha provato è rimasto coi capelli dritti per una settimana Se Luca legge, potrà sicuramente aggiungere qualche ben documentato dettaglio. Questo naturalmente non va a detrimento di Pecorari. Il suo era semplicemente uno studio, un "concept plane". Chi non ci fa una bella figura (come se non bastasse il furto...) è la Airworld che ha preso il trittico e lo ha riprodotto di sana pianta in maniera totalmente acritica, dimostrando di avere molta attenzione al profitto, ma di non capire una sega di aerodinamica.

Infatti era ben specificato sul suo sito che si trattava di di soli esercizi di design e non di progetti, evidentemente da quelle parti non conoscono l'italiano e ci son cascati.

Ps ma non li provano i prototipi?

Eppure non son modelli che costano 100 lire.

Pensandoci bene mi rendo conto di essere andato anch'io un po' "fuori topo", ma dato che l'oggetto del thread non è poi nulla di che, forse è più interessante quello di cui stiamo discutendo ora. Quanto al GiBiJet... beh, lo liquiderei con un'aforisma del grande Marcello Marchesi:

"Chi si diverte con niente ha fantasia. Chi si diverte con poco è un fesso."

Originalmente inviato da staudacher300

Infatti era ben specificato sul suo sito che si trattava di di soli esercizi di design e non di progetti, evidentemente da quelle parti non conoscono l'italiano e ci son cascati.

Ps ma non li provano i prototipi?

Eppure non son modelli che costano 100 lire.

...Zzo je frega? A loro basta sapere che ci sono in giro un bel po' di gonzi danarosi e ignoranti disposti a farsi intortare e a rivendere in giro la storia del progetto perduto. Pecunia non olet...

[staudacher300]

Tornando al Pecorari, vedo che però la figuraccia é riconoscita anche all'estero: http://www.rcuniverse.com/forum/m_3589652/tm.htm

[staudacher300]

in effetti per essere un maxi é piuttosto critico, casca un po a destra e a manca-
Dal filmato manca stranamente l'atterraggio definitivo :

http://www.youtube.com/watch?v=lWcmBp9pYG0


no dicooo deve per forza essere atterrato, bisogna vedere come.

Originalmente inviato da staudacher300

Tornando al Pecorari, vedo che però la figuraccia é riconoscita anche all'estero: http://www.rcuniverse.com/forum/m_3589652/tm.htm

Sì, lo sanno cani e porci oramai, ma quelli della Airworld non si sono mai sognati di fare macchina indietro. Al contrario, si ostinano a mantenere in vita la bugia dei disegni perduti. D'altra parte, lasciami dire una malignità, sono tedeschi e probabilmente hanno ben recepito la lezione di un loro conterraneo, ministro della propaganda qualche annetto fa:
"Se dici una bugia ed insisti a ripeterla osssessivamente, in breve tempo diverrà una verità."
Tutto si può dire di Joseph Goebbels, ma non che non conoscesse la psicologia delle masse

[staudacher300]

Ormai non possono far altro che tenere il punto.

Si son però scontrati con la realtà del web, dove le bugie hanno le gambe corte e la gente parla con facilità io l'R3 me lo ricordo molto bene per averlo commentato con un amico vedendone il disegno sul sito che a suo tempo era www.mcpecos.it ( ora c'é un'altra cosa) ed eravamo ben lontani dall'uscita del modello, almeno un paio di anni.


Ecco qui il link ancora presente nella vecchia pagina web di Emanuele Stival http://spazioinwind.libero.it/estival/aero/aeromode.htm


Questo é invece il nuovo sito di Pecorari: http://www.aircraftstudiodesign.com/new/eng/index.php

[staudacher300]

Una cosa simile ma non del tutto identica é successa se non erro col Cri Cri Mc12
Progetto di Colomban nato come tesi di Laurea, e che considerato pericoloso dallo stesso Colomban é stato poi messo in pratica da altri senza che il l'autore se ne assumesse la responsabilità.


Ps pochi sanno che é l'unico aereo 1 ad 1 cheoltre alla configurazione ad elica sia stato modificato con il montaggio di turbine aeromodellistiche.
Amt se non erro.

Tornando alla leggendaria "pericolosità" dei Gee Bee, credo che ci siano molti luoghi comuni in materia. Il fatto è che all'epoca divennero rapidamente molto famosi, per cui gli incidenti (che vi furono, ma spesso dovuti a sfortuna o ad errori di pilotaggio e non a problemi strutturali o aerodinamici) ebbero una risonanza maggiore che in altri casi, ma in realtà le Air races erano (e sono ancora oggi) autentiche roulettes russe dove i morti non si contano. Jimmy Doolittle, uno dei più grandi piloti di tutti tempi, morto nel suo letto a più di 90 anni, raccontava di aver deciso di abbandonare definitivamente le Air Races il giorno in cui, prima della gara, vide gli operatori dei cinegiornali che filmavano avidamente sua moglie e i suoi figli in tribuna. Perché tanto interesse? Sempicemente perché, come avvoltoi, speravano che quella fosse la volta buona e che finalmente avrebbero potuto montare i volti sorridenti prima della gara alternandoli alle scene di disperazione subito dopo che il paparino si era sfracellato su un pilone. Bruno Vespa e soci non hanno inventato nulla di nuovo

[staudacher300]

Originalmente inviato da Cesare de Robertis

Tornando alla leggendaria "pericolosità" dei Gee Bee, credo che ci siano molti luoghi comuni in materia. Il fatto è che all'epoca divennero rapidamente molto famosi, per cui gli incidenti (che vi furono, ma spesso dovuti a sfortuna o ad errori di pilotaggio e non a problemi strutturali o aerodinamici) ebbero una risonanza maggiore che in altri casi, ma in realtà le Air races erano (e sono ancora oggi) autentiche roulettes russe dove i morti non si contano. Jimmy Doolittle, uno dei più grandi piloti di tutti tempi, morto nel suo letto a più di 90 anni, raccontava di aver deciso di abbandonare definitivamente le Air Races il giorno in cui, prima della gara, vide gli operatori dei cinegiornali che filmavano avidamente sua moglie e i suoi figli in tribuna. Perché tanto interesse? Sempicemente perché, come avvoltoi, speravano che quella fosse la volta buona e che finalmente avrebbero potuto montare i volti sorridenti prima della gara alternandoli alle scene di disperazione subito dopo che il paparino si era sfracellato su un pilone. Bruno Vespa e soci non hanno inventato nulla di nuovo

D'altra parte non é che li si vada per il sottile, Rare bear é un bearcat al quale hanno fatto di tutto, montato un motore da 4000 cavalli, mozzate le ali, e sostituita l'elica con quella di un p3 Orion.
Li si fa di tutto per andar forte, e non si va certo per il sottile.

Notare la tabella delle caratteristiche: http://rarebear.com/page1.html

540 miglia orarie