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Vecchio 14 luglio 10, 20:55   #21 (permalink)  Top
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L'avatar di comet
 
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Il fenomeno dello strato limite e' evidente con velocità dell'aria in regime transonico ( ovviamente lontano dalle prestazioni delle nostre ventole) pero' anche a velocità lente l'aria al centro del condotto subisce le turbolenze dell'aria che scorre in prossimità delle pareti quindi una ventola messa in gondola esterna con un labbro sara' sempre più efficiente di una ventola in un condotto. Nelle riproduzioni (salvo rare eccezioni) dobbiamo mettere le ventole nei condotti e sia la forma che la lunghezza dei condotti si mangiano una parte sensibile della portata d'aria . Se fate caso all'F4 Phantom noterete delle pareti applicate alla fusoliera subito prima delle prese d'aria , servono a separare il flusso di strato limite (lento) che scorre vicino alla fusoliera dal flusso efficace (veloce) che "nutre" le turbine. In certi casi senza quella parete la turbina non avrebbe aria sufficiente arrivando allo stallo anche se l'aereo vola velocissimo. Spiegazione approssimativa e pecoreccia ma spero chiara.
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PERDONA SEMPRE I TUOI NEMICI MA NON DIMENTICARTI MAI CHI SONO (J.F.K.)

....se votare facesse qualche differenza, non ce lo lascerebbero fare..... (M.Twain)
comet non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 14 luglio 10, 22:42   #22 (permalink)  Top
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L'avatar di staudacher300
 
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A quanto dici aggiungo come considerazione che come in medicina il motto deve essere "primo non nuocere" pertanto realizzando un condotto di adduzione andiamo a toccare una cosa che se lasciata da sola renderebbe al top, quindi o si fa coi dovuti crismi oppure é meglio lasciare che la fisica faccia il suo corso.

Qualsiasi cosa si metta davanti ad una ventola non può migliorare la situazione, ma solo peggiorarla il meno possibile, e questo per un semplicissimo motivo, perché a parte i fenomeni eventuali di bolla di separazione qualsiasi fluido scorra su una superfice genera attrito, e per vincerlo deve rubare energia a qualcosa.
Nessuna superfice.... nessun attrito.

Diverso il discorso dietro alla girante, li il moto é per natura pulsante e turbolento, e spesso un ostacolo é meno dannoso, discorso ben riscontrato praticamente dato che spesso paghiamo il posizionamento del regolatore dietro alla girante con la perdita di pochi grammi di spinta.
Il tutto naturalmente fatte salve le esigenze riproduzionistiche.
__________________
Sandrone: un uomo di un certo peso.
staudacher300 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 14 luglio 10, 23:21   #23 (permalink)  Top
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L'avatar di maddriver967
 
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A quanto dici aggiungo come considerazione che come in medicina il motto deve essere "primo non nuocere" pertanto realizzando un condotto di adduzione andiamo a toccare una cosa che se lasciata da sola renderebbe al top, quindi o si fa coi dovuti crismi oppure é meglio lasciare che la fisica faccia il suo corso.

Qualsiasi cosa si metta davanti ad una ventola non può migliorare la situazione, ma solo peggiorarla il meno possibile, e questo per un semplicissimo motivo, perché a parte i fenomeni eventuali di bolla di separazione qualsiasi fluido scorra su una superfice genera attrito, e per vincerlo deve rubare energia a qualcosa.
Nessuna superfice.... nessun attrito.

Diverso il discorso dietro alla girante, li il moto é per natura pulsante e turbolento, e spesso un ostacolo é meno dannoso, discorso ben riscontrato praticamente dato che spesso paghiamo il posizionamento del regolatore dietro alla girante con la perdita di pochi grammi di spinta.
Il tutto naturalmente fatte salve le esigenze riproduzionistiche.
Un buon compromesso credo sia la soluzione adottata dal Monaco sul suo Bae Hawk con i condotti che canalizzano l'aria fino prima della ventola e la ventola stessa dotata di labbro che aspira liberamente.
__________________
Ciao a tutti,Franco.
Se su google digiti "CHUCK NORRIS" il motore di ricerca ti scrive"Forse cerchi rogne!!"
maddriver967 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 15 luglio 10, 08:50   #24 (permalink)  Top
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Un buon compromesso credo sia la soluzione adottata dal Monaco sul suo Bae Hawk con i condotti che canalizzano l'aria fino prima della ventola e la ventola stessa dotata di labbro che aspira liberamente.
l'importante é che la bocca non sia troppo vicina, altrimenti meglio terminarlo il condotto.

Infatti dobbiamo sempre considerare che in normali condizioni di volo la quantità d'aria espulsa della ventola é necessariamente maggiore di quella alimentata dal condotto che non può che fornire quella generata dalla velocità di avanzamento dell'aereo.

Questo perché se le cose non stessero così vorrebbe dire che la velocità di volo eguaglia la velocità di efflusso con condotto rettilineo, ma a quel punto non ci salva nessun condotto, quel che può dare la ventola l'ha dato e vuol dire che stiamo viaggiando ad una bella velocità, ovviamente in affondata.
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Ultima modifica di staudacher300 : 15 luglio 10 alle ore 08:55
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Vecchio 15 luglio 10, 09:28   #25 (permalink)  Top
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L'avatar di Naraj
 
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.....................Infatti dobbiamo sempre considerare che in normali condizioni di volo la quantità d'aria espulsa della ventola é necessariamente maggiore di quella alimentata dal condotto che non può che fornire quella generata dalla velocità di avanzamento dell'aereo...................
Non riesco ad immaginare come sia possibile che la quantità di aria espulsa sia maggiore di quella in entrata.

Quello che mi sembra più logico è che la depressione nel condotto di ingresso e la pressione del fluido in uscita danno la spinta e la velocità al modello.
Questa spinta è data dal vuoto davanti al condotto di ingresso (depressione) e dalla pressione esercitata in uscita, che fa leva nell'aria "ferma" che circonda il modello.

Sbaglio?

Naraj
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Vecchio 15 luglio 10, 09:49   #26 (permalink)  Top
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L'avatar di ivan-edffer
 
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Originalmente inviato da maddriver967 Visualizza messaggio

MAD -FRANCO COME FAREMMO SENZA DI TE??
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" La musica è la vita che risuona " (R. Schumann) .....e volaaa (....ivan )
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Vecchio 15 luglio 10, 11:39   #27 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Naraj Visualizza messaggio
Non riesco ad immaginare come sia possibile che la quantità di aria espulsa sia maggiore di quella in entrata.

Quello che mi sembra più logico è che la depressione nel condotto di ingresso e la pressione del fluido in uscita danno la spinta e la velocità al modello.
Questa spinta è data dal vuoto davanti al condotto di ingresso (depressione) e dalla pressione esercitata in uscita, che fa leva nell'aria "ferma" che circonda il modello.

Sbaglio?

Naraj
In parte.
Io ho cercato di usare termini meno specifici per dire quel che dici tu.
Fermo restando che non "fai leva" su aria ferma ma in movimento relativo, quindi la spinta residua é in funzione della differenza tra le due velocità, tralasciando per il momento in tutto questo la comunque presente spinta dovuta a portanza della girante.

Ad ogni buon conto intendevo dire che la ventola tende a "chiedere" una quantità d'aria maggiore di quella che passerebbe attraverso i condotti a causa della semplice velocità di avanzamento, quindi volenti o nolenti nel farlo genera attrito, niente condotti nente attrito.
__________________
Sandrone: un uomo di un certo peso.

Ultima modifica di staudacher300 : 15 luglio 10 alle ore 11:45
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