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Vecchio 27 maggio 08, 11:39   #1 (permalink)  Top
Sospeso
 
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P51-Dago Red - 75cm AA

Dato che mi ritrovo un JGF 3000 kv che sta a prendere polvere, mi è venuta l'insana idea di metterlo in un piccolo RENO racer da 75cm di apertura alare, propendo per il Dago Red. la motorizzazione consisterà appunto del JGF 3000 kv 4s 2200 25c e apc 4.7x4.1.

La fuso in balsa e comp tagliato CNC, il problema sono le ali, visto che come sezione propendo per un MH30 che è 7,6 % spesso, sono indeciso se utilizzare polistirene blu, o polistirolo bianco per l'anima. Il rivestimento è balsa 1mm incollata con poliuretanica, date le alte velocità e il peso relativamente elevato per un mini, ho paura che si apre a metà, converrebbe fibrare tutta l'ala dopo il rivestimento in balsa? Basterebbe? magari fibrando prima il centro, per una larghezza di 8-10 cm, e poi tutta l'ala.

Ho paura davvero che si apra in due al centro in una cabrata stile pylon.

Sarebbe meglio metterci un pò di roving sopra e sotto l'anima, prima del rivestimento in balsa?? Nei combat basta il rivestimento in balsa e una fibratina al centro, ma almeno lì gli spessori sono del 10% e le velocità più basse.

Qualsiasi consiglio è apprezzato.
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Vecchio 27 maggio 08, 14:10   #2 (permalink)  Top
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L'avatar di sbronzolo
 
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Ma se ci metti un longerone di carbonio ( 7 cm per parte) tra le due semiali e magari usi il betulino da o,8mm al posto della balsa per il rivestimento...??
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Fabio
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Vecchio 27 maggio 08, 16:50   #3 (permalink)  Top
Sospeso
 
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Ma se ci metti un longerone di carbonio ( 7 cm per parte) tra le due semiali e magari usi il betulino da o,8mm al posto della balsa per il rivestimento...??
forse il semilongherone di carbonio è l'unica, la parte delicata è proprio il centro e i primi cm fuori dall'attacco della fuso, per il resto l'ala impiallacciata con balsa le sopporta benissimo le sollecitazioni, forse fare 2 o 3 longheroncini da 10-15 cm anche da 0.8 di carbonio e incollarli in 3 taglietti ad hoc potrebbe essere una soluzione, l'ho visto fare con degli zagi da dynamic soaring....se trovo il sito....

L'altro sistema è più complesso, roving di carbonio e ala sottovuoto con vtr...
comunque il sistema con balsa e vtr sottilissima, se fatto bene è valido.
non so quali forze agiranno su quest'ala, ma avendo visto diversi pylon classe 400 spaccare l'ala dai 200kmh in su...e con una velocità finale stimata intorno ai 240 kmh, ho molti dubbi e perplessità.
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Vecchio 28 maggio 08, 14:41   #4 (permalink)  Top
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L'avatar di paologiusy
 
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Il cedimento "a libro" delle ali è dovuto al cedimento a flessione della sezione centrale.

I cedimenti a flessione tipicamente si contrastano cercando di allontanare il più possibile il materiale resistente dall'asse di mezzeria. Pensa ad una putrella a doppio "T", che è stata studiata apposta: quello che resiste a flessione non è l'anima ma le ali del doppio "T"

Quindi se vuoi la massima resistenza col minimo peso, conviene rinforzare il rivestimento delle ali nella parte centrale, senza l'uso di longheroni. Stante che hai già optato per il rivestimento in balsa, ben vengano rowing "sottocutanei" e fibratura esterna continua tra le due ali, almeno fino ad un terzo dell'ala.

Aggiungo che il rivestimento dovrebbe essere accompagnato da idoneo supporto, penso ad un paio di centine in betulla, in modo che la sezione non si schiacci.

Questo concettualmente, esperienza diretta su quelle velocità e quei pesi non ne ho. Penso che se il grande capo facesse capolino e dicesse la sua .....


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paologiusy non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 28 maggio 08, 18:30   #5 (permalink)  Top
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L'avatar di twentynine
 
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Il cedimento "a libro" delle ali è dovuto al cedimento a flessione della sezione centrale.

I cedimenti a flessione tipicamente si contrastano cercando di allontanare il più possibile il materiale resistente dall'asse di mezzeria. Pensa ad una putrella a doppio "T", che è stata studiata apposta: quello che resiste a flessione non è l'anima ma le ali del doppio "T"

Quindi se vuoi la massima resistenza col minimo peso, conviene rinforzare il rivestimento delle ali nella parte centrale, senza l'uso di longheroni. Stante che hai già optato per il rivestimento in balsa, ben vengano rowing "sottocutanei" e fibratura esterna continua tra le due ali, almeno fino ad un terzo dell'ala.

Aggiungo che il rivestimento dovrebbe essere accompagnato da idoneo supporto, penso ad un paio di centine in betulla, in modo che la sezione non si schiacci.

Questo concettualmente, esperienza diretta su quelle velocità e quei pesi non ne ho. Penso che se il grande capo facesse capolino e dicesse la sua .....


Nulla di grave...ora scatenerò il solito inferno:

La chiusura delle ali non è come piegare una pagina.
Paolino ha detto bene e male: per scongiurare la chiusura bisogna evitare lo scorrimento della parte superiore dell'ala rispetto a quella inferiore...posto che lo schiacciamento sia già scongiurato.

Per questo è utile il fatto che, come detto da Paolo, le ali abbiano un certo spessore....ma anche che questi due spessori siano collegati, da centine va bene, ma anche e soprattutto nel senso dell'apertura.
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Vecchio 28 maggio 08, 19:54   #6 (permalink)  Top
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Nulla di grave...ora scatenerò il solito inferno:

La chiusura delle ali non è come piegare una pagina.
Paolino ha detto bene e male: per scongiurare la chiusura bisogna evitare lo scorrimento della parte superiore dell'ala rispetto a quella inferiore...posto che lo schiacciamento sia già scongiurato.

Per questo è utile il fatto che, come detto da Paolo, le ali abbiano un certo spessore....ma anche che questi due spessori siano collegati, da centine va bene, ma anche e soprattutto nel senso dell'apertura.
No, hai detto giusto. In effetti bisogna immaginare la sezione longitudinale delle ali come una trave tralicciata, il corrente superiore ed inferiore sono trattenuti nella reciproca posizione dai diagonali, che gli impediscono di scorrere relativamente uno rispetto all'altro sia in orizzontale sia in verticale.

A me più che altro premeva "sfatare" il mito della maggior resistenza del longherone rispetto al rivestimento, a condizione che quest'ultimo sia adeguatamente predisposto.
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Vecchio 28 maggio 08, 20:40   #7 (permalink)  Top
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A me più che altro premeva "sfatare" il mito della maggior resistenza del longherone rispetto al rivestimento, a condizione che quest'ultimo sia adeguatamente predisposto.
Esatto caro.

Sono le "pelli" che non devono scorrere ed è il longherone che deve tenerle.

Il doppio T è ancora più raffinato: puo' essere visto come una pelle rinforzata ( che va ad aggiungersi alle pelli dell'ala ) collegata da un trave verticale che impedisce lo scorrimento.
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Vecchio 28 maggio 08, 22:01   #8 (permalink)  Top
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Esatto caro.

Sono le "pelli" che non devono scorrere ed è il longherone che deve tenerle.

Il doppio T è ancora più raffinato: puo' essere visto come una pelle rinforzata ( che va ad aggiungersi alle pelli dell'ala ) collegata da un trave verticale che impedisce lo scorrimento.
Bisogna però vedere se il gioco vale la candela: in una trave a doppio T infatti si "spreca", per così dire, del materiale (e quindi peso) nell'anima per resistere a degli sforzi abbondantemente al di sotto di quelli limite: il suo scopo infatti è solo quello del mantenimento della forma della sezione complessiva, mentre lo sforzo a flessione vero e proprio viene assorbito praticamente solo dalle ali (parliamo delle ali della putrella)

E' per questo che si sono inventate le travi tralicciate, per evitare di sprecare materiale dove non serve.

E qui ritorna preziosa l'esperienza: coi miei modelli il solo rivestimento sarebbe sufficiente, io causa pollici inadeguati e quindi soggetti a "raptus" improvvisi, aggiungo un tondino di carbonio sull'estradosso, normalmente compresso.

Non so nel caso del modello di Marcantonio quali siano le sollecitazioni: l'importante è che non si schiaccino le ali e non si sollevi (=stacchi) il rivestimento dal poli sull'estradosso (come, se non ricordo male, è successo a te a Rovereto)

Lo scorrimento relativo delle "pelli2 lo vedo più improbabile, la superficie resistente è molto ampia.
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paologiusy non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 29 maggio 08, 13:19   #9 (permalink)  Top
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Bisogna però vedere se il gioco vale la candela: in una trave a doppio T infatti si "spreca", per così dire, del materiale (e quindi peso) nell'anima per resistere a degli sforzi abbondantemente al di sotto di quelli limite: il suo scopo infatti è solo quello del mantenimento della forma della sezione complessiva, mentre lo sforzo a flessione vero e proprio viene assorbito praticamente solo dalle ali (parliamo delle ali della putrella)

E' per questo che si sono inventate le travi tralicciate, per evitare di sprecare materiale dove non serve.

E qui ritorna preziosa l'esperienza: coi miei modelli il solo rivestimento sarebbe sufficiente, io causa pollici inadeguati e quindi soggetti a "raptus" improvvisi, aggiungo un tondino di carbonio sull'estradosso, normalmente compresso.

Non so nel caso del modello di Marcantonio quali siano le sollecitazioni: l'importante è che non si schiaccino le ali e non si sollevi (=stacchi) il rivestimento dal poli sull'estradosso (come, se non ricordo male, è successo a te a Rovereto)

Lo scorrimento relativo delle "pelli2 lo vedo più improbabile, la superficie resistente è molto ampia.

grazie, siete dei grandi....
dunque il modellino sarà molto simile ad un Pylon speed 400,
da 28" di apertura. quindi il peso finale lo immagino sui 650 grammi al max in odv. questo è dovuto al fatto di usare delle batterie sproporzionate, ossia 4s 2200 25c., sicuramente con 3s, raggiungerà i 200 (la motorizzazione è molto collaudata), ma volendo strafare con 4s raggiunge i 230-240 all'ora.
I tipici Pylon speed 400 hanno 2 diversi tipi di costruzione, o alla tutta in vtr, vuota, oppure anima in polistirene blu, con roving di carbonio sopra e sotto, e
fibratura leggera (ala messa sottovuoto).
I combat WWII arrivano anche a 200+ kmh ma hanno sezioni decisamente più spesse, e basta fare una doppia fibratura al centro, per un terzo dell'apertura alare.
io qui pensavo di mettere un rombo di fibratura al centro sopra e sotto, con gli angoli in senso longitudinale, sotto le skin, ma questo comporta di dover incollare prima le semiali e poi le pelli, quindi le pelli devono essere perfette prima dell'incollaggio e l'incollaggio stesso deve essere perfetto, inoltre le pelli poi andrebbero incollate 2 giorni diversi, prima una semiala, con l'altra che sporge dalle controsagome, e il giorno successivo l'altra. Insomma non è difficilissimo ma bisogna essere precisi. Infine finirei con la tipica doppia fibratura leggera al centro sopra le skin in balsa.
Con questo stratagemma mi sentirei sicuro di poter tirare diversi G nelle virate.
La sensazione più brutta è quando un modello vola davvero bene e poi ti si aprono le ali, ormai mi è successo 3 volte con i combat a miscela, negli ultimi anni, ma di solito questo succede dopo tanti voli, dopo parecchi atterraggi senza carrello, la fibratura al centro dell'ala, nella parte inferiore viene abrasa,
e alla fine, apertura a libro.
MarcAntonio non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 29 maggio 08, 16:51   #10 (permalink)  Top
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se qualcuno ha un disegno di P-51 D, quello con la cappottina a tartaruga per intenderci, da cui ricavarmi la sezione fuso del Dago Red, postate pure...
sto scaricando trittici ma nessuno con le sezioni della fuso...
MarcAntonio non è collegato   Rispondi citando
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