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Vecchio 16 febbraio 08, 10:53   #11 (permalink)  Top
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A parte il pelo nell'uovo volevo provare a realizzarlo con la tecnica tipo combat (rivestimento in carta ed alettoni ricavati dall'ala stessa rivestita) perchè mi sembrava più semplice.
mandi
Senz'altro così il profilo rimane più conforme a quello che dovrebbe essere.

Mandi.
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Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi.

L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai.

Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie !

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Vecchio 16 febbraio 08, 14:45   #12 (permalink)  Top
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secondo la mia esperienza il rivestimento col nastro adesivo e gli alettoni in balsa sembrerebbero il miglior compromesso
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Vecchio 16 febbraio 08, 14:55   #13 (permalink)  Top
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Senz'altro così il profilo rimane più conforme a quello che dovrebbe essere.

Mandi.
Si però se poi dobbiamo alzarli per "stabilizzarlo" dove stà il guadagno???

Ps.Da notare che anche io sono per gli alettoni ricavati dal profilo!
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Vecchio 16 febbraio 08, 15:41   #14 (permalink)  Top
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Si però se poi dobbiamo alzarli per "stabilizzarlo" dove stà il guadagno???

Ps.Da notare che anche io sono per gli alettoni ricavati dal profilo!
Aerodinamicamente parlando, ma tant'è dato il tipo di modello, anche se si può obbiettare che tanto gli aleroni rimangono presumibilmente immersi nel moto vorticoso generato dal distacco della vena, viene da chiedersi del perchè i profili si assottogliano sul bordo di uscita.

D'altro canto un profilo diverso come gli E citati in precedenza hanno caratteristiche ben diverse :

E 184 : fmax 1,20 % al 35 % Cmo + 0.0297 alfa0° +0,052°

E 186 : fmax 1,31 % al 30 % Cmo + 0.0535 alfa0° +1,14°

Tzagi 12% : fmax 1,99 % al 30 % Cmo - 0.0434 alfa0° -.2,5°
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Vecchio 16 febbraio 08, 16:15   #15 (permalink)  Top
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Aerodinamicamente parlando, ma tant'è dato il tipo di modello, anche se si può obbiettare che tanto gli aleroni rimangono presumibilmente immersi nel moto vorticoso generato dal distacco della vena, viene da chiedersi del perchè i profili si assottogliano sul bordo di uscita.

D'altro canto un profilo diverso come gli E citati in precedenza hanno caratteristiche ben diverse :

E 184 : fmax 1,20 % al 35 % Cmo + 0.0297 alfa0° +0,052° E 186 : fmax 1,31 % al 30 % Cmo + 0.0535 alfa0° +1,14° Tzagi 12% : fmax 1,99 % al 30 % Cmo - 0.0434 alfa0° -.2,5°
Potresti spiegarmi le differenze(riferite al coefficiente di momento...)?
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Vecchio 16 febbraio 08, 23:10   #16 (permalink)  Top
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Potresti spiegarmi le differenze(riferite al coefficiente di momento...)?
Una tabellina esplicativa e due righe che avevo a suo tempo buttato giù:

-Profili asimmetrici e concavoconvessi : posizione del CP sempre dietro al Fuoco.
il CP si sposta in avanti all’aumentare dell’angolo di attacco.
il CP si sposta indietro al diminuire dell’angolo di attacco.
-Cmf (picchiante)
maggior freccia maggiore –Cmf
minor freccia minore –Cmf
più la freccia è indietro verso il bordo di uscita e maggiore è il
–Cmf
più la freccia è avanti verso F e minore è il –Cmf

-Profili reflex: Cmf = 0

-Profili autostabili o asimmetrici e concavoconvessi in volo rovescio :posizione del CP sempre davanti al Fuoco.
il CP si sposta all’indietro all’aumentare dell’angolo di attacco.
il CP si sposta in avanti al diminuire dell’angolo di attacco.
+Cmf (cabrante)

Puoi vedere da quanto sopra la correlazione fra il Centro di Pressione e Momento Aerodinamico riferito al solo profilo alare ma questi fattori influiscono sul centraggio e quindi sulla posizione del CG di un aeromodello completo ed in definitiva sull’ equilibrio dei momenti.
E qui entra in gioco l’effetto stabilizzante del piano di coda orizzontale nell' equilibrio di una aerodina completa, la cui presenza è necessaria se si utilizzano profili biconvessi asimmetrici, concavo convessi e piano convessi nei quali l’influenza della freccia e della sua posizione lungo la corda sono determinanti per l’entità del valore del Cmf negativo.
Invece non è necessaria se si utilizzano profili “autostabili” e quindi con Cmf positivo o prossimo allo zero.
E’ questo il caso di certi profili Eppler che aventi il Cmf prossimo allo zero o leggermente positivopossono essere usati nei modelli a configurazione tuttala.

Pertanto, volendo costruire uno Tzagi opterei per un E 184 in quanto, per la freccia percentualmente minore anche se più arretrata, per il Cmo positivo e più vicino allo zero e per un angolo di portanza nulla leggermente positivo, l’incidenza negativa degli alettoni (costituente in effetti la codina rialzata dei profili autostabili) potrà essere inferiore con un notevole beneficio per i minori Cr e per una migliore efficienza a bassi NRe.
Infatti il Profilo Tzagi non è un profilo autostabile e lo si nota dal Cmo negativo.

Il Zot docet.
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