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Vecchio 31 ottobre 07, 16:10   #21 (permalink)  Top
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Mi interesserebbe discutere questo fondamentale argomento: l'ideazione dei nostri modelli!
Parlando con i colleghi modellisti infatti ho visto e sentito le cose più diverse:
c'è chi parte dal profilo, chi parte dalla pianta alare, chi inizia da un modello già noto per apportare le variazioni che maggiormente lo ispirano, chi sceglie prima i materiali e poi adatta il resto di conseguenza... ecc. ecc.
Voi da cosa cominciate?
io personalmente faccio semiriproduzioni, e comincio dalle dimensioni: in pratica decido quale sarà il propulsore e in base a quello dimensiono il modello.

Una volta che ho gli ingombri di massima, parto dalla componente più complessa; a seconda del modello, può essere la fusoliera (molto complicata per esempio nelle ventole intubate) oppure l'ala.

Il profilo è un non problema: uso praticamente solo il Clark Y, moto di rado il Naca e ancor più di rado, per i piccoli veleggiatori (ma non ne faccio da anni) un concavo convesso.

A questo punto, faccio i disegni man mano che mi servono. sono disegni molto semplici, visto che il grosso della struttura la faccio a orecchio man mano che procedo.

ecco per esempio aluni scatti del Fokker DRI autoprogettato e autocostruito:





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Vecchio 31 ottobre 07, 16:23   #22 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da luca.masali
io personalmente faccio semiriproduzioni, e comincio dalle dimensioni: in pratica decido quale sarà il propulsore e in base a quello dimensiono il modello.

Una volta che ho gli ingombri di massima, parto dalla componente più complessa; a seconda del modello, può essere la fusoliera (molto complicata per esempio nelle ventole intubate) oppure l'ala.

Il profilo è un non problema: uso praticamente solo il Clark Y, moto di rado il Naca e ancor più di rado, per i piccoli veleggiatori (ma non ne faccio da anni) un concavo convesso.

A questo punto, faccio i disegni man mano che mi servono. sono disegni molto semplici, visto che il grosso della struttura la faccio a orecchio man mano che procedo.

ecco per esempio aluni scatti del Fokker DRI autoprogettato e autocostruito:





Grazie per il tuo graditissimo (almeno a me) contributo, il tuo approccio mi pare estremamente razionale, ma non ti pare una soluzione un po' troppo "rigida" quella di usare solo il Clark Y ?

P.S. come va il triplano?
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Vecchio 31 ottobre 07, 16:30   #23 (permalink)  Top
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Grazie per il tuo graditissimo (almeno a me) contributo, il tuo approccio mi pare estremamente razionale, ma non ti pare una soluzione un po' troppo "rigida" quella di usare solo il Clark Y ?
lo sarebbe, se non fosse che facendo riproduzioni di aa compresa tra 50 cm e 150 al massimo, il clark y è quasi sempre la scelta più logica.

Quel che mi piace di più è che si presta benissimo a costruire l'ala in piano, senza scaletti (che detesto) o linguette (che si spacano).

poi ci sono eccezioni, ma l'ho usato con soddisfazione su modelli molto diversi tra loro (un Pilatus Porter da 50 cm per trainare aeroplanini di carta, il GhisaMig a ventola intubata, il triplano Fokker, il biplano anfibio Hansa Brandenburgh, uno Stuka e un Texan combat, il trimotore Savoia Marchetti) e si è comportato egregiamente in tutte le situazioni.

Certo non lo userei su un acrobatico, e neppure su un aliante old timer, ma per l'appunto sono casi un pò speciali. Ho per esempio usato un Naca simmetrico per il jet Horten, ma non l'ho mai finito perché a causa di un erroretto di progetto non mi ci stava l'elettronica
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Vecchio 31 ottobre 07, 16:31   #24 (permalink)  Top
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Non esistono delle regole fisse da rispettare ma ti basi su confronti con altri modelli che vedi in giro, c'è un piccolo manualetto che da alcune formule empiriche e da rispettare , rapporto di rastrematura, braccio di leva
......
di che manualetto si tratta?
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Vecchio 31 ottobre 07, 16:33   #25 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da luca.masali
lo sarebbe, se non fosse che facendo riproduzioni di aa compresa tra 50 cm e 150 al massimo, il clark y è quasi sempre la scelta più logica.

Quel che mi piace di più è che si presta benissimo a costruire l'ala in piano, senza scaletti (che detesto) o linguette (che si spacano).

poi ci sono eccezioni, ma l'ho usato con soddisfazione su modelli molto diversi tra loro (un Pilatus Porter da 50 cm per trainare aeroplanini di carta, il GhisaMig a ventola intubata, il triplano Fokker, il biplano anfibio Hansa Brandenburgh, uno Stuka e un Texan combat, il trimotore Savoia Marchetti) e si è comportato egregiamente in tutte le situazioni.

Certo non lo userei su un acrobatico, e neppure su un aliante old timer, ma per l'appunto sono casi un pò speciali. Ho per esempio usato un Naca simmetrico per il jet Horten, ma non l'ho mai finito perché a causa di un erroretto di progetto non mi ci stava l'elettronica
Il triplano andava a meraviglia: guarda che carucci i filmati!

http://www.masali.com/Inside/Models/Dr1/dr1.htm
però era un combat, e quindi destinato ad avere vita ahimé breve!
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Vecchio 31 ottobre 07, 16:39   #26 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da luca.masali
lo sarebbe, se non fosse che facendo riproduzioni di aa compresa tra 50 cm e 150 al massimo, il clark y è quasi sempre la scelta più logica.

Quel che mi piace di più è che si presta benissimo a costruire l'ala in piano, senza scaletti (che detesto) o linguette (che si spacano).
In questo caso... sei scusato

[QUOTE=luca.masali]
poi ci sono eccezioni, ma l'ho usato con soddisfazione su modelli molto diversi tra loro (un Pilatus Porter da 50 cm per trainare aeroplanini di carta

[QUOTE=luca.masali]

interessante... e che tipo di aeroplanini di carta, come li sganciavi... facci sapere di più dai


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Originalmente inviato da luca.masali
, il GhisaMig a ventola intubata,
Anche questo, manco a dirlo, mi incuriosisce. Cos'è il ghisamig?

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Originalmente inviato da luca.masali
il triplano Fokker, il biplano anfibio Hansa Brandenburgh, uno Stuka e un Texan combat, il trimotore Savoia Marchetti) e si è comportato egregiamente in tutte le situazioni.

Certo non lo userei su un acrobatico, e neppure su un aliante old timer, ma per l'appunto sono casi un pò speciali. Ho per esempio usato un Naca simmetrico per il jet Horten, ma non l'ho mai finito perché a causa di un erroretto di progetto non mi ci stava l'elettronica
Non per essere noioso... ma mi interessa anche questo
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Vecchio 31 ottobre 07, 16:44   #27 (permalink)  Top
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interessante... e che tipo di aeroplanini di carta, come li sganciavi... facci sapere di più dai


è ancora in sviluppo, nel senso che il modello vola bene ma il traino è complicato... il 3d è qui, man mano che otterrò risultati li posterò!

http://www.baronerosso.it/forum/show...aduto+in+basso


Anche questo, manco a dirlo, mi incuriosisce. Cos'è il ghisamig?

lui è il GhisaMig: http://video.google.com/videoplay?do...40464364&hl=en
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Vecchio 31 ottobre 07, 16:52   #28 (permalink)  Top
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Quoto nuovamente josseff per sviluppare il discorso...
Ho notato nel tempo che quelli che scopiazzano in realtà sono i più.
Non che ci sia niente di male, soprattutto se si ha l'onestà intellettuale di ammettere e addirittura citare la fonte "ispiratrice", come ha fatto AntonioUSA, ispirandosi a un modello di gomma per progettare un missile superpreformante, mostrando al tempo stesso umiltà ma anche capacità e intelligenza.
Ho anche notato che ci sono invece molti sedicenti superesperti, considerati addirittura dei guru dai più, che in realtà copiano le soluzioni di sana pianta e poi le spacciano per loro, allo scopo di aumentare il loro prestigio... questa azione di marketing gli riesce così bene che alla fine tutti ne sono convinti...
hai ragione, ma fino ad un certo punto
se si vuole costruire un certo modello, tipo un caccia per esempio, non è che ti puoi inventare cose tanto strane, le forme sono quelle.. e alla fine anche i materiali.
Il discorso magari cambia se fai un modello totalmente nuovo o quanto meno insolito... ma nel modellismo ormai si sono inventati tutto, ma proprio tutto.. quindi le novità vere e proprie alla fine sono pochissime.
Interessante potrebbe essere invece il discorso sull'uso di determinati profili e geometrie dei modelli,, magari modificando un pregetto già essitente si può arrivare ad un modello con caratteristiche di volo superiori, ma li portroppo non si può più andare ad occhio o sperare che funzioni, un minimo di regole vanno seguite.

ciaoooo
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Vecchio 31 ottobre 07, 17:32   #29 (permalink)  Top
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Quoto nuovamente josseff per sviluppare il discorso...
Ho notato nel tempo che quelli che scopiazzano in realtà sono i più.
Non che ci sia niente di male, soprattutto se si ha l'onestà intellettuale di ammettere e addirittura citare la fonte "ispiratrice", come ha fatto AntonioUSA, ispirandosi a un modello di gomma per progettare un missile superpreformante, mostrando al tempo stesso umiltà ma anche capacità e intelligenza.
Ho anche notato che ci sono invece molti sedicenti superesperti, considerati addirittura dei guru dai più, che in realtà copiano le soluzioni di sana pianta e poi le spacciano per loro, allo scopo di aumentare il loro prestigio... questa azione di marketing gli riesce così bene che alla fine tutti ne sono convinti...
Ti ringrazio per il complimento...
sinceramente finora i pochi (4 o 5 modelli in tutto) che ho disegnato e costruito di sana pianta senza ispirarmi a nulla e che si sono rivelati dei buoni modelli, sono o delle riproduzioni per combat, oppure degli ala alta.
Ammetto che altri 5 o 6 hanno avuto seri problemi o di bilanciamento (mancava lo spazio per poter bilanciare con batterie etc il modello, e poichè non mi piace aggiungere piombo, li ho dismessi) oppure altre cattive attitudini in volo.
Quindi la realtà è che se vuoi fare un modello che voli davvero bene:
1.disegnalo
2.costruiscilo
3.provalo,
4.correggi le imperfezioni,
5 torna al punto 2 e ripeti 2 o 3 volte.
dopo aver apportato 3 o 4 migliorie al modello (diedro, angolo di attacco, angolazione del motore, bilanciamento, magari il peso da ridurre o aumentare in caso il vento lo porta via...)
puoi dire.... hey ho fatto un modello che vola bene... (non se ne fregherà nessuno, non se ne fregheranno quelli con il portafoglio grande e il pisello piccolo che hanno bisogno di modelli di 3000 Euro , e neppure tua moglie, ma tu sarai soddisfatto. Perchè sarai un vero modellista, non solo un pilota di modelli)
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Vecchio 31 ottobre 07, 17:48   #30 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da AntonioUSA
Ti ringrazio per il complimento...
sinceramente finora i pochi (4 o 5 modelli in tutto) che ho disegnato e costruito di sana pianta senza ispirarmi a nulla e che si sono rivelati dei buoni modelli, sono o delle riproduzioni per combat, oppure degli ala alta.
Ammetto che altri 5 o 6 hanno avuto seri problemi o di bilanciamento (mancava lo spazio per poter bilanciare con batterie etc il modello, e poichè non mi piace aggiungere piombo, li ho dismessi) oppure altre cattive attitudini in volo.
Quindi la realtà è che se vuoi fare un modello che voli davvero bene:
1.disegnalo
2.costruiscilo
3.provalo,
4.correggi le imperfezioni,
5 torna al punto 2 e ripeti 2 o 3 volte.
dopo aver apportato 3 o 4 migliorie al modello (diedro, angolo di attacco, angolazione del motore, bilanciamento, magari il peso da ridurre o aumentare in caso il vento lo porta via...)
puoi dire.... hey ho fatto un modello che vola bene... (non se ne fregherà nessuno, non se ne fregheranno quelli con il portafoglio grande e il pisello piccolo che hanno bisogno di modelli di 3000 Euro , e neppure tua moglie, ma tu sarai soddisfatto. Perchè sarai un vero modellista, non solo un pilota di modelli)
Quoto tutto, parola per parola
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